esattamente quello che dicevo...se vai con una gomma piuttosto morbida, derapi a fine curva e magari su un asfalto parecchio abrasivo ce la fai a ridurle così. Ovvio che devi andare per la questione chiudere o meno a parità di canale e dimensioni gomma dipende dalla gomma e dalla moto su cui le monti e dal tuo tipo di guida. Faccio l'esempio: - dunlop qualifer II: gomma montata su SV650 S e pilota (IO) non particolarmente esperto e anche un po' "pauroso". Chiuse alla prima uscita (davanti e dietro) senza nemmeno pensarci e con la sensazione di poter scendere ancora - bt016: consigliate da amico smanettone con guida iperaggressiva (derapa, impenna, sgomma...) lui monta su Hornet 600. le strachiude e le riduce come quelle della foto in giornata calda. Io sulla mia Sv non riesco a piegare. non mi danno fiducia, non mi avvicino nemmeno a chiuderle, mi sembra di cadere ad ogni curva il gommista mi spiegava che oltre all'accoppiata MOTO GOMMA vole dire tantissimo lo stile di gu ...

ah e al centro non son pezzi di gomma, ma sassi. ad una seconda occhiata, ritengo possibilissimo che lo abbia fatto in strada

a me non me ne viene niente, ma vi assicuro che ho visto gomme ridotte così in strada. in pista i pezzi di gomma sono molti di più e molto più grossi. tra l'altro con una gomma così morbida, secondo me magari un filo sgonfia, usata in giornata calda, su una strada piena di destra sinistra e con un asfalto piuttosto abrasivo la vedo una cosa possibile. Ovviamente hai rischiato la pelle tua e di chiunque fosse su quella strada con te, ma ho visto delle BT016 ridotte così su strada. e prima di partire erano a posto. Io personalmente non ci son mai riuscito (in pista pure andando piano - non avrei mai pensato di essere così fermo in pista....- le devasto MOLTO di più, ma in strada al massimo un po' di "bigoli" ma mai così tanti). Ho amici che vanno molto più di me (anche con la zavorrina grattano pedane, scarichi e cavalletto) e le gomme alla fine erano messe così... Poi secondo me vuol dire anche come uno guida. Io ad esempio sono molto delicato con le gomme (non le consumo un ...

ok sono come i miei io faccio tutto da solo ma alcuni trovano che sia difficile e sicuramente se hai qualcuno che ti aiuta vai meglio. Io procedo così: moto in cavalletto (il suo) prendo il cavalletto (quello che hai comprato) posteriore e lo avvicino alla ruota. Io non ho i nottolini quindi è un po' più complicato. coi nottolini è più semplice. comunque con la destra tengo il cavalletto e lo inclino in modo che i supporti siano sotto il forcellone. giro i supporti in modo che siamo dalla parte giusta (e non sempre riesce) Prendo la moto con la sx per il maniglione posteriore e lasciando il cavalletto (delle moto) aperto (ce se mai mi scivola la faccio andare giù a sx e non mi cade per terra) e la metto dritta. Reggendo la moto dritta con la sx infilo il cavalletto posteriore con la dx fino a che le piastre di supporto in gomma toccano il forcellone. Qui avere una terza mano farebbe comodo xkè se le piastre si girano devi rifare tutto da capo. comunque, una volta centrato ...

ecco il frenafiletti è un'ottima soluzione..eventualmente anche un po' d'attak. pero poi non li cavi più o se li cavi devi bestemmiare un sacco. considera comunque che di solito la moto la tiri su quelle 4 o 5 volte almeno in stagione per dar grasso alla catena. vero che lo si può fare anche con la moto a terra, ma vuoi mettere quanto meglio si va atirar su la moto, mettere in prima al minimo in modo che la ruota giri, e ingrassare con la bomboletta stand fermi e lasciando che sia la catena a girare???

Se meccanicamente la tua moto è ben efficiente , non vedo perchè pensare ad un nuovo modello..... Il "bici" dell' SV è un mulo instancabile....., come poche altre motorizzazioni in commercio.... Fra l' altro , io che ho avuto il MY 2008....., la versione ad iniezione , per intenderci , ma che ho provato spesso versioni più o meno "sistemate" del tuo modello , mi trovavo decisamente meglio , a livello guidabilità , con la prima serie....., non sò dirti se per la diversa erogazione fornita o se per il diverso telaio...... Se non ti pesa eccessivamente l' esborso da sostenere , sarebbe certamente un bel lavoro "sistemarla" sia davanti che dietro....., anche in considerazione del tuo peso , come hai giustamente fatto notare..... Credo che , per un uso amatoriale , potrebbe "bastarti" l' Hagon postato accoppiato ad un kit molle + olio anteriormente..... Per la forcella , esistono kit che contemplano pure la sostituzione dei pompanti (....sempre "a piffero"....) , ma io eviterei ...

Grazie a tutti avevo già chiesto al mio meccanico di fiducia se il mono era rigenerabile e mi ha detto che no, non lo è, anche se qualcuno lo fa, ma lui no. comunque visto il costo e il fatto che si deve andare a modificare il pezzo, alla fine propenderei per qualcosa di nuovo. Tanto per capire, a livello di sensazioni su strada che differenza c'è tra un mono nuovo tipo quello che avevo visto e una bestia da 900 (holins o altra marca) col serbatoio separato? E se ne trovano usati ma ben funzionanti? Dove? per l'anteriore dal momento che la Sv ha un problema di base: cartucce molle tarate per un pilota giapponese che pesa vestito 65 KG. Io ne peso 85 nudo. quindi tra tuta, casco stivali arrivo vicino al quintale e le forcelle vanno a pacco. Soluzione: sfilate le molle, spessorate con due rondelle tornite a misura e cambiato l'olio che dopo 11 anni non aveva più le sue caratteristiche idrauliche. Se ho visto bene un kit di molle costa dai 150 ai 350 (150 devo vedere se ...

ciao ho una sv650S del 2000. è stata usata molto poco per i suoi primi anni di vita poi l'ho presa io nel 2009 e ci ho fatto da allora poco meno di 30000Km. Notavo (o meglio lo notava un amico) che ogni volta che mi sposto sulla sella il mono si comprime un sacco e ritorna molto velocemente dando un poco simpatico effetto "ondeggiante" che si traduce in minor stabilità in curva. praticamente in impostazione della piega e in discesa ho il culo della moto che continua ad andare su e giù. la moto monta il mono originale e pensavo quindi che, cambiandolo, potrei risolvere il problema. Ora, un mono della Holins costa una barcata di soldi (tipo 900€ per una moto che ne vale 500 non ha tanto senso) però ho trovato su internet questo: Link a pagina di Wrs.sm io tecnicamente sono una scarpa e quindi domando a chi ne capisce di più. Secondo voi sostituire il mono originale con uno ...

lo spero proprio perchè sto giro mi è venuta una delusione addosso che metà bastava e ho veramente pensato di appendere il casco al chiodo...che poi io in moto ci vado x divertimento, mica per far gare o corse, però mi son sentito talmente imbranato, ma talmente imbranato, che mi è venuta solo voglia di andare a nascondermi. poi ci ho riflettuto un po' e ho anche capito quali e quanti errori ho commesso. Altra cosa che mi ha dato fastidio è che a Franciacorta c'ero stato a maggio per il corso di guida stradale (che si è svolto in circuito con limite di velocità a 100 km/h) quindi almeno un'idea di com'era fatta la pista l'avevo sebbene non ci avessi mai corso. mi diceva uno degli amici con cui ero (il più esperto con i suoi buoni 20000Km in pista alle spalle) che tendo a guardare davanti alla ruota anteriore (verissimo) perdendo quindi di vista le traiettorie ma soprattutto assumendo una posizione assurda che mi fa sentire assai più insicuro e instabile in sella. dovrò quindi provare a ...

Ciao, Non ti preoccupare di chi c'è dietro! In pista pensa solo a cosa c'è davanti a te. L'importante è non cambiare repentinamente traiettoria! Per il manubrio consiglio un controllino da un buon meccanico, è un pezzo importante delle nostre belve! Ah... Lunedì c'ero anche io al pomeridiano di Franciacorta, e sono un fermone DOC! . L'importante è divertirsi! E cambia gomme, le scarpe sono fondamentali!!!!! Ciao ciao Michele Mii allora hai anche capito chi sono...hai presente quel paracarro con la moto bicolore che sembrava andare a far la passeggiata di domenica...ecco ero io. comunque grazie a tutti per i consigli. Sicuramente riproverò l'esperienza pista. non voglio arrendermi così alla prima difficoltà. Di certo le gomme sono da cambiare. Al mio livello tra l'altro credo che il fattore psicologico legato alla gomma sia essenziale. Ad esempio con le gomme attuali mi da l'impressione di scivolare ogni volta che cerco di piegare un po' di più, ma in effetti non scivol ...

si era già in programma... tra l'altro leggevo i consigli per andare in pista e mi son reso conto di aver fatto praticamente tutto il contrario... mezzo non a posto e non controllato...liquidi...bho...freni bho..., gomme al 60% e che non mi piaciono, e per quanto riguarda il comportamento in pista anche peggio. praticamente ho guardato più dietro che davanti e per pensare a chi mi sarebbe potuto venire addosso non pensavo a quel cavolo che stavo facendo... pensavo che forse una prossima volta che il Tinga organizza una giornata in pista mi accodo e vediamo se qualcuno è così gentile da insegnarmi qualcosa e darmi qualche consiglio...penso comunque che già solo con moto a posto (e il fatto di pensare che non lo sia secondo me psicologicamente ha il suo peso) gomme di cui mi fido e la testa quello che faccio dovrei riuscire a migliorare parecchio....

Che disastro!!!!!!! io credevo di essere abbastanza capace di andare in moto e invece non ho ancora finito di vergognarmi... lunedì sono andato con degli amici a Franciacorta. prove libere turno del pomeriggio. E' vero che le gomme che monto non mi soddisfano e non mi fanno sentire sicuro (Bt016 bridgestone) e che era la prima volta in pista e che avevo anche mal di schiena essendo reduce da colpo della strega. Ciò nonostante mi sto ancora vergognando per la mia totale incapacità di andare. A parte il fatto che a fine giornata mi son reso conto di piegar di più in strada che in pista (follia!) mi sembrava di essere un paracarro. innanzitutto avevo una gran paura che qualcuno di quei bolidi che giravano mi tamponasse. prima di ogni curva mi giravo a guardare se avevo pista libera o se arrivava qualcuno perdendo totalmente di vista la curva da affrontare (e credo che non sia proprio il massimo) In secondo luogo essendo caduto in strada come un pirla un paio di mesi fa, con ...

vero tutto...ma....... io non sono un esperto, ma riporto la mia esperienza. Ho iniziato a guidare la moto col sedere imbullonato alla sella. guardavo alcuni amici molto più esperti e loro vanno così. Poi ho deciso di provare a sporgere un po' il peso all'esterno. Prima un accenno, poi mezza chiappa poi una chiappa quasi intera (e il resto del corpo che segue) notando quanto segue: - col corpo in fuori sono arrivato a piegare la moto di più che col sedere sulla sella. in compenso ho girato sulla stessa curva quasi al doppio della velocità e con la moto che mi dava una sensazione di maggior stabilità. - quando sto con il gomito esterno sul serbatoio il casco all'altezza dello specchio e il peso piuttosto spostato in avanti, l'anteriore diventa granitico e le traiettorie son quelle che voglio. quando sto col corpo sporto e il peso all'indietro (a volte capita) ovvero con le braccia praticamente tese e la testa molto alta, l'anteriore galleggia (o almeno tende al galleggiamento) ...

Se la tua moto è ancora quella del tuo profilo non mi stupisce che ti butti fuori parecchio ..a volte anche troppo...avendo avuto una moto di quegli anni so benissimo che erano più da guida di corpo che non di culo.. A questo punto è stata proprio Sfiga e questa rientra nelle situazioni inevitabili Si, la moto è quella, sv650S del 2000. E sì, è stata davvero sfiga. Ho preso un primo sasso che mi ha scomposto, ma non mi ha fatto cadere. Son riuscito a tirar su la moto con una pedata e quasi spezzandomi la caviglia (NON fatelo mai. Io avevo gli stivali con tanto di coso anti rotazione della caviglia ecc, ma solo per il colpo che ho dato ho avuto male e gonfiore per 2 mesi). Ho frenato un pelo e ributtato giù la moto aprendo un po' il gas, solo che ormai ero quasi a bordo strada e c'era parecchio sporco. Messa la gomma sopra sti 2 sassi (sono andato a vedermeli dopo e avevano strisciato l'asfalto per 20 25 cm mentre il mio anteriore ci girava sopra senza più alcun controllo) non ...

Probabilmente nel secondo caso c'è un errore di impostazione del corpo durante la piega ci sono vari post e video che spiegano che :Ragazzi il pilota "scende" dalla moto ma durante la curva si cerca di tenere la moto più dritta possibile ...proprio per avere una maggiore aderenza del battistrada e una maggiore possibilità di correggere in caso di imprevisti ... trovandoti un sasso a metà curva se sei in piega e col culo sulla sella diventa praticamente impossibile una correzione ...anche la minima frenata ...perchè il profilo a terra è così rosicato da incutere terrore ...se invece il tuo baricentro è esterno e molto basso ma con un profilo maggiore a terra come diceva Urano basta chiudere il gass , rientrare leggermente e la moto allarga automaticamente senza mettervi in crisi . Se credete che tutti quegli "s*****i " che passano più tempo fuori dalla sella che in sella rischino più di voi ,che invece siete un tutt'uno con la moto e ve ne state belli allegri aggrappati al manubri ...

si che tra l'altro andar giù tanto quasi fermi è anche più difficile perchè devi avere tanta sensibilità visto che sei al limite della caduta dentro la curva. Sono d'accordo ma fino a un certo punto: quando entri a 230 nel curvone di Misano i vari metri di pista sembrano un sentiero di montagna ed è un attimo finire nella via di fuga se sbagli qualcosa. E' moooolto più difficile questo caso! al contrario in strada il bello viene sulle curve strette o sui tornanti (non troppo stretti) dove entri a 30 - 40 km/h e sei quasi o con il ginocchio in terra. Unico problema, se ti capita come a me il sasso in mezzo alla curva, preso con l'anteriore che si stacca da terra, non riesci a correggere e vai in terra... Diciamo che a queste velocità la correzione non dovrebbe essere troppo difficile se te ne accorgi con un minimo di anticipo. Se non riesci a stringere basta aprire un po' il gas e la moto allarga da sola son d'accordo con te che a 230 entrare bene in curva non è per nulla faci ...

si che tra l'altro andar giù tanto quasi fermi è anche più difficile perchè devi avere tanta sensibilità visto che sei al limite della caduta dentro la curva. In pista, ad esempio ho provato a far cose che in strada non avevo mai fatto, tipo: uscita dal tornante stretto verso sx in seconda, ingresso in curva larga ancora verso sx a gas spalancato, buttar su la terza già in piega e aprire tutto con la moto che vuole assolutamente rimettersi dritta e tu che la tieni giù di cattiveria continuando a spalancare. Sensazione bellissima , ma personalmente da evitare in strada. al contrario in strada il bello viene sulle curve strette o sui tornanti (non troppo stretti) dove entri a 30 - 40 km/h e sei quasi o con il ginocchio in terra. Unico problema, se ti capita come a me il sasso in mezzo alla curva, preso con l'anteriore che si stacca da terra, non riesci a correggere e vai in terra...

questo è poco ma sicuro. specie con una moto come la mia coi semi manubri quando stacchi forte perchè arrivi super lanciato verso la curva carichi un casino sui polsi. e carica uno carica due carica tre, dopo un po' ti fanno un male boia. inoltre un approccio più calmo alla curva permette alla moto di non scomporsi (cosa che invece spesso succede quando freni cattivo per decelerare molto in poco spazio) e l'ingresso in curva e la percorrenza sono sicuramente più fluide e precisi. questo ti consente di aprire prima e di più il gas e quindi di correre di più sulla curva. che poi a correre sul dritto son capaci tutti. farlo in curva è cosa da pochi... confermo in ogni caso che, sebbene quando sei sul dritto ogni tanto ti verrebbe voglia di spalancare tutto, guidando in scorrevolezza ci sono una marea di vantaggi. - tutto succede più lentamente e hai più tempo per reagire in caso di emergenza. - se c'è un'emergenza e ti devi fermare, inizi a franare che sei a 70 - 80 all'ora, ...

si infatti era una cosa che avevo notato. Ho avuto l'opportunità di vedere smontate una BT016 e una qualifer II (entrambe 180) una di fianco all'altra. la bridgestone ha una forma più appuntita rispetto alla qualifer II che è molto più "tonda" probabilmente è proprio questa forma appuntita, insieme alla mia moto che non è più nuova e che, anche se viene sistemata regolarmente, avrebbe bisogno...di essere cambiata, che mi danno meno confidenza. A logica un profilo più a V dovrebbe farti scendere in piega più rapidamente rispetto ad un profilo a C. forse questo effetto insieme alle sospensioni non proprio super della mia moto mi danno la sensazione di cadere dentro la curva. le qualifer che hanno un profilo più tondeggiante e con curvatura regolare probabilmente mi accompagnano di più in piega (invece di sbattermici di cattiveria) dandomi più confidenza e permettendomi di scendere di più.

il quesito è il seguente: - come si fa (a priori) a stabilire quale gomma sia più adatta alla propria moto? Mi spiego meglio con i seguenti esempi: - moto: Sv650S 2001 montate: dunlop Sportmax qualifer II --> chiuse entrambe le gomme alla seconda uscita in strada. Sensazioni ottime. grande sicurezza grande stabilità. in piega ben imbinariate. scaldano velocemente (a mio avviso) e tengono l'impossibile comunicando confidenza al pilota. (le riprenderò sicuramente) montate: Bridgestone BT016 su consiglio di un amico. dopo esserci stato in pista ho ancora un centimetro per parte intonso sia davanti che dietro. in pista se cercavo di scendere un po' di più sentivo l'anteriore che scivolava all'esterno. in stada (ok che son anche caduto da pirla da solo a 20 all'ora in mezzo a un tornante grazie a un paio di sassi che mi hanno sollevato l'anteriore a moto completamente piegata) se appena provo a darci un po', anche in rotatoria, ad esempio, passato un certo punto l'anteriore ced ...

il principio per la guida su strada, secondo me, è: la moto deve scorrere non correre Alcuni anni fa quando ero decisamente più inesperto feci un tratto di strada molto famoso dalle mie parti... lo eseguii facendo sparate sui rettilinei, degli staccatoni assurdi, delle entrate in curva al limite (il mio ovviamente) e tutte queste belle sciocchezze: ricordo che quando arrivai ala fine avevo una sete allucinante e il cuore batteva all'impazzata; ci misi circa 15 minuti. Poi, dopo aver maturato esperienza e, son sincero, dopo aver frequentato un corso di guida dinamica su strada, quello stesso tratto lo feci con l'idea di far scorrere la moto, mantenendo una velocità costante compresi tra i 60 e gli 80 Km/h cercando (nei limiti del possibile) di non scendere mai sotto questa soglia ed avendo di mira la fluidità di guida più che la velocità, senza forzare... insomma, per fare quello stesso tratto non solo non mi sono stancato per niente, ma l'ho terminato in circa 12 minuti!! mi tr ...

ti dico anche la mia. Pure io sono uno che tendenzialmente se può ci da ma se le condizioni non lo permettono si ferma. spesso vado in giro con gli amici che hanno un po' più di esperienza di me e soprattutto un po' più di moto rispetto a me (nel senso moto che già di base son molto meglio della mia che è un po' vecchiotta) . all'inizio rischiavo l'osso del collo per cercare di star loro dietro. poi ho capito che non valeva la pena e li lascio andare. Che poi alla fine non è che vadano a finire chissà dove...son 2 curve avanti... una cosa che ho sempre ritenuto pericolosissima e che loro fanno abitualmente è la seguente: sorpasso di una macchina appena prima di una curva cieca con inserimento cattivo all'ultimo secondo davanti all'auto appena superata. A mio modo di vedere se uno va in quel modo la domanda non è se ma quando. nel senso che prima o poi il cogl..ne che sta venendo su dall'altra parte tagliando la curva o semplicemente quello che in curva c'era già (ma nascosto) quando ...

ieri sono uscito...ero un po' titubante all'inizio ma poi poco alla volta le cose sono andate meglio. Ho cambiato stile. invece di arrivare alla velocità giusta prima del tornante/curva ci arrivo un po' più lento (tanto non devo mica far le gare) a quel punto comincio ad aprire un pelo e butto giù la moto. E mentre scendo continuo ad aprire in modo da aver sempre la moto in tiro mento faccio la curva. OVVIO! direte voi... Mica tanto... rivedendo un paio di filmati ma soprattutto analizzando l'uscita della scorsa settimana ho capito quel che combinavo... frenata prima della curva, gas chiuso e moto che comincia a scendere. gas al minimo e moto che scende ancora in un pericoloso gioco di equilibrismo tra forza centrifuga e forza di gravità. Finalmente poco prima della corda cominciavo ad aprire un po' per non cadere dentro la curva. L'ultima volta poi, con lo spettro della caduta ancora in testa la velocità di ingresso si era ridotta ancora amplificando l'effetto "caduta nella ...

le gomme "originali"son sempre una m***a.... in ogni caso son d'accordo. Se hai fiducia nella gomma vai. Se non ti convince al 100% non ti ci affiderai mai al 100% e piegherai meno Se non ti convince proprio non piegherai un c***o e ti sembrerà di andare sulle uova. Personalmente ho esperito la cosa quando son passato da una gomma da Km (michelin pilot 2 o qualcosa del genere non mi viene in mente) a delle donlop qualifer II MOLTO più morbide e sportive. Sentito subito che la gomma teneva un casino alla seconda uscita in strada ho chiuso anteriore e posteriore. quest'anno ho messo le bridgestone BT016 buone, sportive, morbide,ma mi convincono solo all'80%. e infatti mi manca un cm per parte dietro e davanti. dipende inoltre un casino dall'accoppiata moto-gomme. Ma soprattutto da quale sensazione ti da. ad esempio con le dunlop (che riprenderò sicuramente la prossima stagione) a parte in casi di gran caldo (temperatura aria oltre i 40° e gomma messa alla ...

già...se consideriamo che lo stato naturale della moto è: "sdraiata per terra" e che le 2 cose che possono evitare di trovarsi così sono il cavalletto (a moto ferma) e il pilota (se la moto va) confermo che si riesce a cadere anche a 5 Km/h e con la moto dritta se ci si mette d'impegno. Il tutto con asfalto perfetto e gomme calde. L'ho visto succedere di persona al corso di guida che ho fatto un mese e mezzo fa. una ragazza con un ninja più grande di lei (faceva fatica a metter i piedi a terra) durante l'esercizio della "frenata di emergenza" - senza emergenza (ho capito che non possono buttarti un fusto di birra sotto le ruote mentre giri in pista per vedere se riesci a fare la frenata d'emergenza o meno) è arrivata nella zona "frenata" ha probabilmente ecceduto col freno e si è trovata per terra. Sul dritto, con asfalto perfetto, gomme calde e a 5 all'ora forse. tornando alla questione chiusura, per quanto ho potuti vedere io quando anche hai tolto l'ultimo segno dalla gomma ...

si avevo pensato anche io di fare un po' di "allenamento" quindi penso che andrò a farmi un po di giri su e giù x il costo...10 tornanti a salire e 10 a scendere...me lo faccio su e giù una decina di volte e poi vediamo come va...

dipende anche tanto dall'accoppiata gomme moto. ad esempio con le dunlop qualifer II e la mia sv 650 s ho chiuso anteriore e posteriore in strada senza particolare fatica. Cosa strana (o almeno diversa dal solito) le due gomme si son chiuse insieme, ovvero quando ero in fondo dietro ero in fondo anche davanti. adesso ho messo delle bridgestone BT016 (che hanno un profilo diverso dalla dunlop) e mi manca un centimetro per parte dietro e grosso modo lo stesso davanti. Il bello è che la mia piega è sempre grosso modo uguale, anzi, con le Bridgeston direi di aver piegato anche qualcosa in più...

bon dai mi sollevate sarà solo questione di riprendere un po' di confidenza... perchè la voglia c'è tutta, ma proprio sento qualcosa che scatta e mi tiro indietro. Diciamo che ieri avevo il pensiero fisso in testa: occhio a non cadere! oddio adesso cado! oddio mi lascia e non mi tiene.... che per me è abbastanza strano visto che di solito, pur non facendo velocità da mostro, vado bello gioioso e non mi scompongo minimamente per piccole sbandate, saltelli, scodate a gomma inchiodata in frenata ecc. Mi son anche reso conto che ero tesissimo. Strizzavo le manopole come se dovessi strozzarle e anche questo non aiuta. Son riuscito a rilassarmi 5 minuti e far 4 pieghe senza patemi e la moto scendeva bene. ma sullo stretto (che di solito amo) un disastro. mi è successo additrittura in un dx sx veloce di fare la prima curva alla solita velocità, spavantarmi non si sa di cosa, e invece di buttar giù dall'altra parte e proseguire, ho raddrizzato, frenato fin quasi a fermarmi e fatt ...

eh...dopo la caduta mi sono azato, ho svitato la leva del cambio e la pedalina di sx che si era rotta e son tornato a casa per conto mio in seconda e col piede sulla pedana del passeggero. poi ho dovuto sistemare la moto. poi ha piovuto e ieri è stata la prima giornata disponibile x uscire... se dite che è normale mi consolo un po'... andrò a fare qualche altro giro e dovrei riprendermi....

Nota automatica aggiunta dal sistema: i messaggi aggiunti da questo punto in poi sono stati generati dalla fusione di due topic. ______________ Ciao a tutti ieri sono uscito per la prima volta dopo la caduta. non era stato nulla di che. in tornante a forse 30 all'ora, sasso sotto l'anteriore, ripresa e appena ho cercato di rimetterla giù e fare la curva ho preso altri 2 sassi che mi hanno sollevato la ruota da terra e son andato giù. è passato circa un mese e ieri sono andato a fare un giro. prima volta dopo la caduta. non ero più in grado di portare la moto. mi fermavo prima delle curve. prima piegavo a pelo del ginocchio in terra, ieri il segno sulla gomma è tornato su di un centimetro. Mi son reso conto che invece di guardare dove volevo mettere la moto durante e in uscita di curva, cercavo di indagare la strada davanti a me (a 2 metri) per controllare che non ci fossero sassi, sporco, buche ecc e quindi non riuscivo ad andare. Ho anche provato a forzarmi a non guardare ...

il 2 maggio sono a Franciacorta a fare il corso di guida stradale di Luca Perdesoli. ne ho sentitio parlare molto bene e spero vivamente che riescano a farmi capire come star meglio in posizione in moto e come andare in giro più rilassato tranquillo e sicuro! dopo il corse sono uscito a fare un giro e son caduto...in un tornate...quasi da fermo....causa sasso sotto l'anteriore a centro curva, seguito da altri 2 subito dopo che mi hanno alzato la ruota da terra... al corso non mi avevano spiegato come evitare questa situazione. Adesso però non sono ancora rimontato in moto (è quasi un mese ormai) anche perchè mi fa ancora male il pollice sinistro che è rimasto sotto la moto nella caduta. Inoltre ho anche un po' paura che mi possa succedere di nuovo anche se, in circa 25000km era la prima volta.... vabbè sto we un giro me lo faccio e spero che messo il culo sulla moto questa sensazione di "paura" sparisca subito. Spero anche che la mano non mi faccia male....