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07/06/2015 Gran San Bernardo-Col de Forclaz-Col de Mèraillet
15366153
15366153 Inviato: 8 Giu 2015 10:10
Oggetto: 07/06/2015 Gran San Bernardo-Col de Forclaz-Col de Mèraillet
 

Apro questo report per dar la possibilità a chi vi ha partecipato e anche a chi no icon_biggrin.gif di esprimere le proprie opinioni, sensazioni, considerazioni.
Ringrazio valer34 innanzitutto per la compagnia e per il fatto, ciò vale naturalmente e in egual misura anche per Francesco, che quando si fa una nuova conoscenza, è sempre un arricchimento per chiunque.
Lo ringrazio anche per il grande supporto che ci ha fornito, facendoci da guida impeccabile al nostro giro. Ho citato Valer, Francesco....e Federico...? Grande prsonaggio e grande simpatia...basta questo, non ho bisogno di sbrodolarmi oltre il lecito. icon_wink.gif
Il giro vedrò di riassumerlo con un po' di calma più avanti, la nota dolente, perchè c'è sempre una nota dolente, è che sono a corto di immagini. La mia cam fa fatto cilecca, un po' perchè ho puntato l'inquadratura troppo bassa, nella nuova posizione, un po' perchè ho avuto problemi con la schedina. Per cui, Federico, Francesco , se avete immagini, dateci dentro .....che poi condivido icon_asd.gif
A più tardi il report, grazie....... un giro spettacolare. 0509_up.gif
 
15366322
15366322 Inviato: 8 Giu 2015 12:25
 

07/06/2015 Gran San Bernardo-Col de Forclaz-Col de Mèraillet- Piccolo San Bernardo
1a parte
Di solito i miei report hanno un taglio un po' ironico, tanto per non prendersi troppo sul serio e per dare un senso dissacratorio a quella che dopo tutto è un attività ricreativa. Ma questo è un altra cosa. Credo che per panorami, natura, divertimento puramente motociclistico sia uno dei giri più coinvolgenti che abbia fatto.
Cominciamo col dire che sabato alle 16 era tutto cancellato. Dopo la telefonata con Valer che mi informava sulle mutate condizioni meteo, ero rassegnato a passar la domenica svaccato sul divano.
Qualcosa però cambiava verso le 18, rincasando mi sono imbattuto in una grandinata con annesso diluvio universale da scansare Noè dal piedistallo di recordman assoluto. Tutta sta menata per dire, che chi è nato fra lago e montagne, riconosce quando la natura ,satura di caldo ed umidità, giunta al culmine di saturazione , sfoga la sua potenza. Che i neuroni di un motociclista prontamente traducono: “vuoi vedere che i temporali previsti per domani magari si anticipano alla notte”? Magari !
Dato che i centauri, appunto, sono gente strana, poco avvezzi a rinunciare ad un 'uscita, sopratutto se preparata, aspettata, agognata, a partire da Federico, incominciano a giungere sul sito del Tinga, le prime avance, ...”ma magari è solo qualche temporale sparso, ….il meteo non ci azzecca mai,......... a cui da spalla Valer,....”non è detto che sia sempre pioggia,.... se però anticipiamo,....magari di due ore, …...che cos'è un'alzataccia per un motociclista, …...le previsioni danno brutto tempo verso le 14,......insomma se corriamo davanti ai temporali, non ci bagnamo. Dato che a quasi 60 anni, non ne voglio sapere di crescere, come ad un ragazzino al primo appuntamento con l'amichetta, “non posso mancare”. Un altro giro ...su tutti....i siti meteo del web e.....la decisione …..SI VA !!! Si anticipa di un'ora l'incontro all'area di servizio di Novara e via. Purtroppo Kerry deve rinunciare, ….ma tanto lo rifaccio, Sandro si lascia abbindolare dal serpente edeniano che gli fa sopraggiungere un'acquazzone proprio al momento della partenza....peccato ….ma tanto lo rifaccio. Lo rifaccio perché....lo so io perché.
Non posso dire “sveglia alle 5”, perché erano già un paio d'ore che mi “pirlavo “ nel letto, e... non, quindi, mi alzo alle 5 e dopo il consueto rituale parto. Non guardo il tempo perché lo avevo già fatto una quindicina di volte. Ma sono sovrappensiero e …..le conseguenza le percepirò più avanti.
Lo ammetto....., adoro le partenze di primo mattino, prendete nota, l'aria frizzante, la città che dorme, gli zombie che si fanno trascinare dai cani alla toletta mattutina, ...c***o avevo detto che non facevo l'ironico,... portate pazienza. 0509_si_picchiano.gif
La prima sensazione che avverto è,....un profumo intenso e delicato allo stesso tempo, ci deve essere la fioritura dei biancospini e questa gradevole sensazione mi accompagnerà fino all'appuntamento di Novara. Sono uscito alle 6,15 dal cancello, mi sono chiesto almeno una decina di volte se sarei arrivato in tempo,...e alle 7 ero a Novara col pieno già fatto. Alle 7,20 arrivano Federico e Francesco.
Ci si invola alla volta di Aosta. Il tempo rimane bello, ogni tanto qualche nuvolone tenta di incuterci paura, ma non sa con chi a che fare. Il vento, quando imbocchiamo la valle a Pont Saint Martin, si fa sentire, non in maniera costante, ma a folate, ma a volte è fastidioso. Usciamo ad Aosta con indicazioni per il tunnel del Gran San Bernardo. Dopo 100mt, prima della galleria....eccolo, ci siamo
8,40 Ci incontriamo con Valer e facciamo conoscenza. Faccia simpatica, espressione accattivante, argomenti trattati....è un motociclista doc.
Finalmente, sono quasi emozionato, si comincia. Superiamo il lungo tunnel, che attenzione non è il traforo e dopo l'uscita incominciamo da subito a salire. L'indicazione dice Saint Rhemy En Bosses, un centinaio di metri e la deviazione. Diritti l'ingresso del traforo. Piegando a destra, inizia la salita al passo.
La strada è stupenda e comincia a tirare, io con la mia 2a virtuale, faccio strada a Federico e Francesco che subito s'involano, io debbo tenere il passo a cui sono condizionato e sarà cosi per tutto il giro, ma mi diverto lo stesso. Dopo il primo tratto la vista si allarga, la strada s'inerpica, curva e contro curva, traffico inesistente, temperatura frizzante, cielo sereno, qualche piccola nuvoletta. Cominciano a vedersi chiazze di neve, la vegetazione arborea scompare, si comincia a percepire la sensazione della quota e......il paesaggio è bellissimo. Ma devo far notare un particolare, importantissimo a chi fa del turismo in moto. Al contrario dei passi alpini nostrani, parlo di quelli lombardi in particolare, di quelli svizzeri che troviamo subito dopo il confine, caratterizzati da ripide salite condite da un cospicuo numero di tornanti, qui siamo in val d'Aosta, così come la controparte dell'alta Savoia, si sale in linea, con curve si, ma con pochi tornanti, non ho detto che non ci sono, ma sono sensibilmente di numero inferiore, cosi da caratterizzare una guida più fluida e gratificante...vero Federico...! Io me la prendo comoda, è la prima volta che salgo il gran san Bernardo e me lo voglio godere. Veramente non smentisce le aspettative, anzi di più. Giungo sul valico che gli altri avevano già finito un paio di mani a tre sette, Lo hanno aperto solo venerdì mattina ed è semi deserto. Chiacchiero con Valer mentre Federico e Francesco fanno incetta di foto,...io no, tanto ho la cam,...sborone, impara ad usarla ! 0509_si_picchiano.gif -segue-
c***o,...mo scrivo a puntate..... eusa_think.gif
 
15366947
15366947 Inviato: 8 Giu 2015 20:54
 

Grande Piero, 0509_doppio_ok.gif
Sono contento per voi che è andato tutto bene.
Per la seconda volta mi perdo la Francia
ma da quando mi ha svegliato il temporale (verso le 5)
fino al tempo massimo per potervi raggiungere, veniva giù acqua a secchi. 0510_confused.gif
Speriamo per la prossima.
Confidavo in un tuo video 0509_mitra.gif
Attendo le prossime puntate del report
Un saluto a tutti doppio_lamp.gif
 
15367058
15367058 Inviato: 8 Giu 2015 22:27
 

pj55 ha scritto:
07/06/2015 Gran San Bernardo-Col de Forclaz-Col de Mèraillet- Piccolo San Bernardo
1a parte
Di solito i miei report hanno un taglio un po' ironico, tanto per non prendersi troppo sul serio e per dare un senso dissacratorio a quella che dopo tutto è un attività ricreativa. Ma questo è un altra cosa. Credo che per panorami, natura, divertimento puramente motociclistico sia uno dei giri più coinvolgenti che abbia fatto.
Cominciamo col dire che sabato alle 16 era tutto cancellato. Dopo la telefonata con Valer che mi informava sulle mutate condizioni meteo, ero rassegnato a passar la domenica svaccato sul divano.
Qualcosa però cambiava verso le 18, rincasando mi sono imbattuto in una grandinata con annesso diluvio universale da scansare Noè dal piedistallo di recordman assoluto. Tutta sta menata per dire, che chi è nato fra lago e montagne, riconosce quando la natura ,satura di caldo ed umidità, giunta al culmine di saturazione , sfoga la sua potenza. Che i neuroni di un motociclista prontamente traducono: “vuoi vedere che i temporali previsti per domani magari si anticipano alla notte”? Magari !
Dato che i centauri, appunto, sono gente strana, poco avvezzi a rinunciare ad un 'uscita, sopratutto se preparata, aspettata, agognata, a partire da Federico, incominciano a giungere sul sito del Tinga, le prime avance, ...”ma magari è solo qualche temporale sparso, ….il meteo non ci azzecca mai,......... a cui da spalla Valer,....”non è detto che sia sempre pioggia,.... se però anticipiamo,....magari di due ore, …...che cos'è un'alzataccia per un motociclista, …...le previsioni danno brutto tempo verso le 14,......insomma se corriamo davanti ai temporali, non ci bagnamo. Dato che a quasi 60 anni, non ne voglio sapere di crescere, come ad un ragazzino al primo appuntamento con l'amichetta, “non posso mancare”. Un altro giro ...su tutti....i siti meteo del web e.....la decisione …..SI VA !!! Si anticipa di un'ora l'incontro all'area di servizio di Novara e via. Purtroppo Kerry deve rinunciare, ….ma tanto lo rifaccio, Sandro si lascia abbindolare dal serpente edeniano che gli fa sopraggiungere un'acquazzone proprio al momento della partenza....peccato ….ma tanto lo rifaccio. Lo rifaccio perché....lo so io perché.
Non posso dire “sveglia alle 5”, perché erano già un paio d'ore che mi “pirlavo “ nel letto, e... non, quindi, mi alzo alle 5 e dopo il consueto rituale parto. Non guardo il tempo perché lo avevo già fatto una quindicina di volte. Ma sono sovrappensiero e …..le conseguenza le percepirò più avanti.
Lo ammetto....., adoro le partenze di primo mattino, prendete nota, l'aria frizzante, la città che dorme, gli zombie che si fanno trascinare dai cani alla toletta mattutina, ...c***o avevo detto che non facevo l'ironico,... portate pazienza. 0509_si_picchiano.gif
La prima sensazione che avverto è,....un profumo intenso e delicato allo stesso tempo, ci deve essere la fioritura dei biancospini e questa gradevole sensazione mi accompagnerà fino all'appuntamento di Novara. Sono uscito alle 6,15 dal cancello, mi sono chiesto almeno una decina di volte se sarei arrivato in tempo,...e alle 7 ero a Novara col pieno già fatto. Alle 7,20 arrivano Federico e Francesco.
Ci si invola alla volta di Aosta. Il tempo rimane bello, ogni tanto qualche nuvolone tenta di incuterci paura, ma non sa con chi a che fare. Il vento, quando imbocchiamo la valle a Pont Saint Martin, si fa sentire, non in maniera costante, ma a folate, ma a volte è fastidioso. Usciamo ad Aosta con indicazioni per il tunnel del Gran San Bernardo. Dopo 100mt, prima della galleria....eccolo, ci siamo
8,40 Ci incontriamo con Valer e facciamo conoscenza. Faccia simpatica, espressione accattivante, argomenti trattati....è un motociclista doc.
Finalmente, sono quasi emozionato, si comincia. Superiamo il lungo tunnel, che attenzione non è il traforo e dopo l'uscita incominciamo da subito a salire. L'indicazione dice Saint Rhemy En Bosses, un centinaio di metri e la deviazione. Diritti l'ingresso del traforo. Piegando a destra, inizia la salita al passo.
La strada è stupenda e comincia a tirare, io con la mia 2a virtuale, faccio strada a Federico e Francesco che subito s'involano, io debbo tenere il passo a cui sono condizionato e sarà cosi per tutto il giro, ma mi diverto lo stesso. Dopo il primo tratto la vista si allarga, la strada s'inerpica, curva e contro curva, traffico inesistente, temperatura frizzante, cielo sereno, qualche piccola nuvoletta. Cominciano a vedersi chiazze di neve, la vegetazione arborea scompare, si comincia a percepire la sensazione della quota e......il paesaggio è bellissimo. Ma devo far notare un particolare, importantissimo a chi fa del turismo in moto. Al contrario dei passi alpini nostrani, parlo di quelli lombardi in particolare, di quelli svizzeri che troviamo subito dopo il confine, caratterizzati da ripide salite condite da un cospicuo numero di tornanti, qui siamo in val d'Aosta, così come la controparte dell'alta Savoia, si sale in linea, con curve si, ma con pochi tornanti, non ho detto che non ci sono, ma sono sensibilmente di numero inferiore, cosi da caratterizzare una guida più fluida e gratificante...vero Federico...! Io me la prendo comoda, è la prima volta che salgo il gran san Bernardo e me lo voglio godere. Veramente non smentisce le aspettative, anzi di più. Giungo sul valico che gli altri avevano già finito un paio di mani a tre sette, Lo hanno aperto solo venerdì mattina ed è semi deserto. Chiacchiero con Valer mentre Federico e Francesco fanno incetta di foto,...io no, tanto ho la cam,...sborone, impara ad usarla ! 0509_si_picchiano.gif -segue-
c***o,...mo scrivo a puntate..... eusa_think.gif


Parte 2a
Durante la pausa ho modo di apprezzare il laghetto, l'albergo Italia e la massiccia costruzione dell'ospizio. Di cani neanche l'ombra, tanto di grosso ce ne era già uno. Si poteva salire anche fino alla statua ma a piedi....troppa fatica.
Valerio, che gestisce alla perfezione la figura del “tattico”, ci sprona a ripartire. La minaccia dei temporali pomeridiani aleggia sempre e, nonostante la splendida mattinata l'oscura minaccia aleggia sempre. Passiamo il posto di dogana deserto , il passaggio fra le due costruzioni dell'ospizio e scolliniamo.
Il versante svizzero si presenta diverso da quello italiano, la vallata che s'intravede sembra più aperta, anche se le pendenze sono quelle. Mi perdo a guardare a destra e sinistra, “cosi riprendo dalla telecamera,” mi dico,...povero illuso. Immerso in questi pensieri giungo ad un bivio, intanto Valer e Federico, ….via più veloci della luce, in discesa sono schegge. Francesco mi segue, non perché sia da meno, ma forse resta anche lui affascinato dallo spettacolo a cui in un cero senso anche noi apparteniamo. Giunti al bivio, non leggo le indicazioni, a cosa servono?, prendo la via che più mi piace e mi sembra naturale, cosicché invece che per Martigny, prendo la direzione per Aosta. Notare che anche il navigatore “insisteva”,e continua a gracchiare “ prima a destra.” Recuperiamo la via maestra e transitiamo in un tratto di strada coperto, anche piuttosto lungo, poi ne usciamo e ci dirigiamo verso Martigny. Che dire? Strade svizzere. In moto sono sempre una favola. Costeggiamo un altro laghetto. Vediamo in una piazzola fermi Valer e Federico, nulla di grave spiega Valerio, ho gonfiato troppo le gomme, le devo sistemare, voi andate avanti, tanto vi prendo..... Un par di ciufoli, complice una pattuglia di gendarmi, partita subito dopo di noi, il buon Valerio ci ha raggiunto solo al bivio di Martigny.
Siamo sul fondo valle, le indicazioni ora sono per il Colle della Forclaz, sempre immersi nella splendida cornice della flora alpina.. Due , tre curve ...sono spariti. Io continuo al mio passo, a parte che non starei dietro loro neanche se se mi dotassi di teletrasporto,...li è questione di manico, mi godo la strada, il paesaggio la soddisfazione di aver passato un posto mai raggiunto prima, sono “felice”, in fondo basta poco. Ma la felicità è effimera, la spia della benzina mi riporta alle impellenti necessità e cerco un distributore. Intanto arrivo al colle della Forclaz, in verità niente di speciale, nel senso , è già tutto cosi bello, per stupire a questo punto ci vorrebbe qualcosa di superlativo. Si scollina e poco dopo trovo i tre moschettieri ad aspettarmi ...dove? Sotto un distributore di benzina.
Si riparte, qualche km e transitiamo la frontiera con la Francia. Si sale e si scende, un'alternanza continua, curve e contro curve, asfalto buonissimo, quando non guardi la strada sbirci in alto, guardi fra la cime delle montagne, sopra le punte degli alberi ti aspetti una sorpresa, qualche cosa che ti tolga il respiro, che ti lasci senza fiato,....te lo aspetti e lo cerchi......
Dopo una curva....eccolo, non è come lo immagini, la natura va sempre oltre, non c'è mai paragone. Dapprima guglie e pinnacoli che col bianco abbagliante delle sue nevi perenni contrasta con lo scuro colore della roccia delle cime più basse. Poi la sua maestà, la sua imponenza, i ghiacciai che scendono dai suoi versanti, li modellano, li accendono di mille sfumature, vedi la loro superficie corrugata, contrastata, e.....se non sto attento finisco nel bagagliaio dell'auto che mi precede. E che c***o. Mi fermo. Guardo e resto incantato. La montagna mi fa sempre questo effetto. C'è un'attrattiva eccitante potente, fin da quando ero un ragazzo ne subisco il fascino e ne temo le conseguenze. Un po' come la moto, non vivrei senza, ma la temo e ne ho rispetto. Da qui in poi il primo attore è lui, sua maestà il monte Bianco.
La strada danza, è divertente, invitante ma ora c'è un altro protagonista, le indicazioni ci avvertono che siamo in prossimità di Chamony. Il nostro “tattico” ce la fa superare in un attimo, ci fermiamo ad ammirare il fantastico anfiteatro del Bianco appena imboccata la super strada che ci porterà verso Megeve.
A malincuore ripartiamo, il primo tratto è una strada a doppia carreggiata, che s'incunea fra le gole, curve pazzesche, anche perché affrontate con velocità sostenute, in breve ci conduce alla deviazione per Saint-Gervais-les-Bains. Ora, da quando siamo tornati sulla D909, c'è un via vai di ciclisti che è la fine del mondo. Dapprima pensavo ad una corsa organizzata come da noi, infatti posti segnalati, punti di ristoro,...ma poi il numero invece di decrescere aumenta, li trovi in entrambe le direzioni, uomini, donne, di qualsiasi età, che pedalano, arrancano, sgomitano, un numero spropositato, km e km di ciclisti, mai visto prima. Oltretutto devo segnalare che in questo tratto il manto stradale è pure parecchio dissestato, dove diventa difficile e pericoloso anche superare, perché, non puoi immaginare cosa può comparire dietro un dosso o una curva. O l'atteggiamento indecifrabile di chi è sottoposto alla fatica. Bici con l'abs non ne ho ancora viste. ,
Questo devo dire il tratto di strada più difficile, per la paura di esser coinvolto in qualche disavventura. Tutto questo fino a Les Saisies, poi la corsa per fortuna da una parte e noi grazie a Dio verso Beaufort. Come d'incanto tutto cambia, strada asfaltata modello biliardo, che s'inerpica in una verdissima foresta, ma non c'è un tratto rettilineo, qualche tornante e saliamo in un baleno, per poi ridiscendere sempre in mezzo al verde. Già a Chamony si cominciava a parlare di mangiare, ora direi che la fame è più che un'impressione. Beaufort è un bellissimo paese, case a traliccio, balconi infiorati e un bel numero di motociclisti con le gambe sotto ad un tavolo. Valer ci chiede se vogliamo sostare li, ma “tutti “abbiamo portato la colazione al sacco, quindi vediamo di trovare un'area attrezzata con tanto di tavolini, o anche un bel prato con vista panoramica dove sostare. Rinuncio ad un paio di soluzioni, intanto ci stiamo ancora alzando e la natura ci avverte, le piante sono sparite, ora solo prati e pascoli. Fra questi paesaggi raggiungiamo il col de Meraillet, da dove si domina uno stupendo lago artificiale dalle acque color smeraldo, un paio di rifugi, che ovviamente snobbiamo e su, strada pittoresca bellissima, larga si e no due metri tracciata su un versante molto ripido. Il lago sotto di noi è meraviglioso. Intanto però qualche nuvolone comincia a fare la sua minacciosa comparsa. La strada al culmine s'inoltra su un verdissimo altopiano, un altro rifugio, alcuni tavoli, questa volta non lo molliamo. Sosta, una fame che mangerei un bufalo.
Ci sistemiamo su un tavolone di legno, all'aperto, intanto stivo casco, mi metto una felpa perché sono sudato e fa freschino, ad una certa età bisogna riguardarsi...... Ora prendo la borsa termica e raggiungo gli amici che già stanno sbranando le loro sostanze. Il bauletto no.....ah nella borsa di destra mi pare,.....strapuntino impermeabile, imbottitura della giacca, no, no......la fame non mi fa connettere …..è nella borsa di sinistra. Apro.....tuta anti pioggia, bomboletta per le forature, kit per riparazione gomme, catena , lucchetto, …..ma porca di quella p*****a zozza, ...la borsa termica? 0509_si_picchiano.gif “ Vedi “ ragazzo”, sarà meglio che ti fai curare l'Alzheimer, la borsa è rimasta i garage, appoggiata, dove l'hai appoggiata tu, quindi niente colpe a destra e sinistra, sulla scrivania........... . Per fortuna non ci siamo fermati nel prato, …...se no mi brucavo l'erba. Entro nel rifugio e rimedio un piatto di formaggio, da leccarsi i baffi e quattro fette di pane più una coca. Di fame non muoio, l'ho sbroccata anche questa volta. Ma a pensare quante volte abbiamo rischiato di fermarci dove non c'era anima viva, mi vengono i brividi. Nota di cronaca, ricordarsi che comunque Beaufort è rinomata per il suo formaggio. Garantisco io.
Intanto al tavolo, piacevole conversazione, caffè , di cui sono debitore, piccolo alleggerimento prima di ripartire e via. Perché i nuvoloni ora sono piuttosto minacciosi. Ma non piove, e comunque qualche chiazza d'azzurro resiste ancora.
In marcia, qualche centinaia di metri e raggiungiamo il culmine. Non ricordo cartelli segnaletici, ma una bancarella piena di formaggi tipici, non me la sono persa. Si scollina verso Bourg-Saint-Maurice, ma è una strada fantastica, si gode un panorama bellissimo, io l'ho fatta scendendo tranquillamente e l'ho trovata pure riposante. Ecco ora qualcuno penserà che col formaggio mi sono fumato qualche “erba alpina”, ma tranquillizzatevi non è così.
Da Bourg-Saint-Mauric si sale di nuovo per fare il piccolo san Bernardo , altra strada cult del moto turismo internazionale. Fatela perchè anche questa merita. Scolliniamo, ci lasciamo alle spalle La Thuille e sostiamo ad un paesino prima del fondo valle. Il cielo è ritornato sereno, anche il caldo ricomincia a farsi sentire, direi che siamo stati proprio fortunati. Abbiamo preso qualche goccia prima di Bourg-Saint-Mauric ma proprio qualche goccia, anche se la strada era bagnata. Il tattico è stato magistrale. Ci salutiamo perchè Valerio si ferma ad Aosta. Uno dei giri più belli mai fatti, per natura, circostanze, strade, emozioni e non ultima e determinante, la compagnia.
E' stato difficile riassumere questo giro, forse sono stato anche lungo e noioso, ma mentre lo facevo , ripercorrevo le strade, i valichi, mi venivano in mente i paesini, gli scorci e....non volevo dimenticare niente. Purtroppo mi sono dimenticato le immagini, le riprese, ci tenevo tanto, perchè questo è un giro che ricorderò, magari anche rifarò, ma non sarà mai come la prima volta.
Quindi in questo frangente saluto i miei compagno di viaggio, grazie, grazie tanto di avermi tenuto compagnia, Ciao Valerio, Francesco e il grande Federico (la Barbarossa, non gli è ancora cresciuta.)
Potevo terminare senza una cretinata ? 0509_mitra.gif
Nota a margine. Giro complessivo da Lecco e ritorno, 780 km. Abbiamo girato tutto il giorno con l'incubo della pioggia e non abbiamo preso una goccia d'acqua. Arrivo a Molteno, 7 km circa da Lecco, da fare tutti in superstrada, e viene giù l'ira di Dio. Tutto l'inferno con i suoi satanassi, grandine e temporale . Mi riparo sotto la pensilina di un distributore, conosco altri motociclisti, uno pure Tinga , ciao Elr0ndK . (cazzata finale) Ma “dicono” che tutto sto frastuono veniva da Berlino..........erano le lacrime degli Juventini ritornate nel nostro paese. 0510_sad.gif 0509_si_picchiano.gif ….....Ciao 0510_saluto.gif
 
15367067
15367067 Inviato: 8 Giu 2015 22:33
 

scorpion64 ha scritto:
Grande Piero, 0509_doppio_ok.gif
Sono contento per voi che è andato tutto bene.
Per la seconda volta mi perdo la Francia
ma da quando mi ha svegliato il temporale (verso le 5)
fino al tempo massimo per potervi raggiungere, veniva giù acqua a secchi. 0510_confused.gif
Speriamo per la prossima.
Confidavo in un tuo video 0509_mitra.gif
Attendo le prossime puntate del report
Un saluto a tutti doppio_lamp.gif

Ciao Sandro, mi spiace le circostanze non ti abbiano permesso di partecipare, perchè è stato veramente, veramente bello. Guarda , natura, passione motociclistica, strade, panorami, tutto veramente bello. Prendi magari spunto e vacci. Non è lunghissimo, nemmeno faticoso, ma estremamente gratificante. Poche volte sono tornato così soddisfatto. Sicuramente lo rifarò, ma non sarà mai come la prima volta. Ciao, alla prossima occasione 0510_five.gif 0510_saluto.gif
 
15367216
15367216 Inviato: 9 Giu 2015 0:12
 

Ciao Piero, sei di una simpatia e di una gradevolezza eccezionali! icon_biggrin.gif
Bellissimo giro il TUO giro, bellissima compagnia e bellissimo e divertente REPORT.
Un piacere avervi conosciuti e aver viaggiato con voi.
Un saluto anche a Federico (un vero manico, abilissimo ed equilibrato, veramente impressionante con la sua 650) e al bravissimo Francesco.

Nonostante si abiti in regioni diverse, spero di incontrarvi di nuovo tutti! 0509_banana.gif
0510_saluto.gif
 
15367506
15367506 Inviato: 9 Giu 2015 11:03
 

E' sempre piacevole leggere i tuoi report Piero,
Si viaggia con la mente eusa_clap.gif eusa_clap.gif
 
15368000
15368000 Inviato: 9 Giu 2015 19:24
 

Valer34 ha scritto:
Ciao Piero, sei di una simpatia e di una gradevolezza eccezionali! icon_biggrin.gif
Bellissimo giro il TUO giro, bellissima compagnia e bellissimo e divertente REPORT.
Un piacere avervi conosciuti e aver viaggiato con voi.
Un saluto anche a Federico (un vero manico, abilissimo ed equilibrato, veramente impressionante con la sua 650) e al bravissimo Francesco.

Nonostante si abiti in regioni diverse, spero di incontrarvi di nuovo tutti! 0509_banana.gif
0510_saluto.gif


Grazie Valerio 0510_five.gif troppo buono. Credo d'interpretare l'opinione di tutti dicendo che ci siamo trovati tutti benissimo. Il piacere è stato mio...spero prorpio di trovare l'occasione per incontrarci ancora.
Grazie ancora Valerio. Ciao 0510_saluto.gif
 
15368003
15368003 Inviato: 9 Giu 2015 19:27
 

scorpion64 ha scritto:
E' sempre piacevole leggere i tuoi report Piero,
Si viaggia con la mente eusa_clap.gif eusa_clap.gif

Grazie Sandro, 0510_five.gif 0510_saluto.gif
 
15370319
15370319 Inviato: 11 Giu 2015 19:12
 

Dato che non sono riuscito a metterle nel report :

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