Faccio un post qui, (poi Davide sposterà come meglio crede! E trasformerà in articolo se lo ritiene opportuno...
Il PIU' GRANDE TRIBUTO ALLA MOTO - Ha scritto uno dei protagonisti dei precedenti raduni, sulla rivista Motociclismo, da quella «Cayenna» della neve che è la valle dove si svolge l'incontro: «Una volta all'interno (del recinto che ospita le tende dei partecipanti, n. d. r.) ci si rende conto, quasi con commozione, di essere testimoni del più grande tributo di affetto nei confronti della moto mai celebrato». Già, perché non è da tutti passare tre giorni in un inferno di ghiaccio, anche se ci si arriva attraverso paesaggi meravigliosi e suggestivi. Succede appunto ai pazzi romantici dell'Elefantentreffen, ai «malati d'inverno», come li chiama, Mario Ciaccia, che all'"Elefante" è abbonato da tempo.
Ma iniziamo con un po' di storia:
La prima edizione ebbe luogo nel 1956 e dette il nome al raduno: Elefantentreffen. Così erano soprannominate le Zundapp-KS-601-Gespanne, le mitiche moto dalla carenatura verde militare usate nell'ultima guerra dall'esercito tedesco per il trasporto degli ufficiali e i collegamenti rapidi tra i reparti. La storia cominciò con un gruppo di amici che sognava un raduno di sidecar Zundapp. Con il passare del tempo il raduno diventò un appuntamento fisso per un numero sempre maggiore di centauri e nel '61 nacque l'attuale organizzazione dell'incontro.
DAL NUERBURGRING A SALISBURGO - Allora il teatro della grande festa era la pista del Nuerburgring. In seguito si spostò sul circuito di Salisburgo. Immancabilmente, gelo, chiasso e fiumi di birra trasformavano la manifestazione in un happening al fulmicotone che mal si adattava alla tranquilla atmosfera del luogo. Naturale che prima o poi si decidesse di emigrare in una terra più consona al carattere scanzonato e rude degli «Elefanti». La valle vicina a Passau, non lontana dalla Cecoslovacchia, è ideale: isolata, immersa nella natura, abbastanza ampia da accogliere migliaia e migliaia di fedelissimi delle due ruote a motore. Da Milano sono 1300 chilometri. Può capitare che se ne percorra una parte con diversi gradi sotto zero. Ma che importa? Il freddo è una delle sofferenze che, incredibilmente, rendono affascinante e molto particolare questa avventura di 48 ore nella Baviera.
Benedetta de Micheli (dal Corriere della Sera)
Ora siete pronti a diventare ELEFANTI??
Dividerò la guida in quattro parti:
1) La moto
2) L'abbigliamento
3)Il viaggio
4)il campeggio (perchè in fondo, seppur in condizioni proibitive di campeggio si tratta!
1) La moto.
Innanzitutto sfatiamo un mito: come molto spesso accade, il limite sta più nel pilota che nel mezzo... al ELEFANTEN-TREFFEN (letteralmente raduno degli elefanti) ci può arrivare qualsiasi moto! (ragionevolmente in ordine di marcia)
Come ad ogni prologo di un viaggio, tutto sommato abbastanza lungo, è buona norma avere il materiale di consumo nuovo o quasi nuovo: quindi gomme in buono stato, pastiglie dei freni, olio , liquido di raffreddamento...ecc... insomma una revisione completa totale del mezzo (Lo scrivente fece 3300km in 15 giorni partendo dall'Italia ed attraversando la Grecia a cavallo di un Morini 3 1/2 con gomme liscie e con le valvole che "battevano"... tornando...con le medesime gomme e le medesime valvole ancora da registrare! Ma non mi sembra un buon esempio da seguire! Per la legge cosmica della compensazione, la settimana successiva al rientro, dopo aver sostituito entrambi i pneumatici, foravo due volte..una all'anteriore e una al posteriore!!
Tornando alla manutenzione dei nostri mezzi:
Cose (caldamente) consigliate:
Gomme nuove o seminuove (che vi consentano di percorrere il kilometraggio senza tornare sule tele!)
forcelle-ammortizzatori ecc in buono stato (un occhio particolare ai paraoli delle forcelle ant.) ricordatevi che il reparto sospensioni verrà "messo alla frusta" da un viaggio lungo con un discreto carico di roba!
pastiglie freni (o ganasce tamburi) in buono stato: dovremo usare poco i freni ma per quel poco, magari con scarsa aderenza meglio che non facciano scherzi!
Particolare attenzione a chi, magari con super-sportive, si ritrova con olio freni Dot 4.1 o 5.1 (non ricordo di preciso ma il buon De_corsa potrà aiutarmi!) che risulta essere particolarmente igroscopico.
Moffole (anche artigianali) coprimani per proteggere dai rigori del freddo..
(sconsiglio invece di utilizzare le "gonne" tipo tucano) a meno che non abbiate deciso di venire in scooter (l'anno scorso ce n'erano parecchi!
importante sarà la batteria (che col freddo subirà un vero e proprio attentato alla sua salute!) la cosa più comune che mi è capitato di vedere al Treffen è stato di gente che era rimasta a piedi con la batteria Kaputt per il freddo!
Prendetela nuova se ha più di due-tre anni, controllate il livello del liquido negli elettroliti (se non è una "senza-manutenzione") insomma tenetela d'occhio! Una gravosa prova l'aspetta!
Anche l'olio motore riveste la sua importanza, se è di buona qualità, se non è molto che l'avete cambiato, partirete più tranquilli!
Una cosa importantissima!
Quale sarà il carico e le cose che vorrete portare sulla vostra moto...testatelo con un breve giretto, a pochi giorni dalla partenza, per verificare bene che, dinamicamente la moto non sia sbilanciata! (meglio accorgersene e rimediare che rendersi conto in viaggio e dover rinunciare)
Cose utili ma non indispensabili:
Nel sistemare la moto, alcuni aggiungono delle cose "artigianali" che aiutano (ma di cui si può anche fare a meno)..
una di queste ignegnose modifiche prevede che il vano batteria sia ricoperto di sughero o polistirolo, ad isolare e cercare di arginare, almeno in parte, il gran freddo a cui sarà sottoposto il nostro povero accumulatore...
altra norma di chi viaggia in quei posti, è di spalmare vaselina o comunque un corrispondente su tutte le parti metallliche che possono subire la corrosione dal sale buttato sulle strade per la beve e il ghiaccio..se non siete così...conservativi, una buona ed accurata lavata al ritorno..potrà bastare..
Alcuni (una volta resisi conto dell'enorme necessità di carico di cui si ha bisogno per passare agevolmente i 3 giorni là) verranno presi dall'entusiasmo di montare portapacchi aggiuntivi, borse ecc...
importante è non snaturare l'assetto della moto con un'errata distribuzione dei pesi (tenerla in una calda giornata di ottobre potrebbe non dare l'indice di difficoltà aggiuntiva nel guidarla in caso di strada viscida, vento laterale ecc..)
anche l'aerodinamica dovrà venir preservata, per quanto, è bene che si sappia, le medie di trasferimento saranno molto basse (non faremo più di 120-130km/h di media..correre di più servirebbe solo a prender freddo e a rischiare) ciononostante è meglio avere un mezzo (e ripeto, testarlo prima della partenza in eguali condizioni!) che non "veleggi" a 120-140km/h!!
Una cosa utile (ma non indispensabile) sarebbe quella di portare (tramite dei cavi con morsetto a coccodrillo o di altro tipo) vicino alla parte esterna della moto, per poter eventualmente "fare ponte" con un altra batteria, senza dover necessariamente smontare mezza moto!
(Ci sono moto, e la mia è una di quelle, dove per arrivare ai morsetti della batteria occorre smontare un sacco di cose!)
Ora parleremo della disposizione dei bagagli:
Va da se (ma preferisco dirlo a beneficio di chi lo sa... e mi perdonino quelli che invece ne sono già a conoscenza!) che la sistemazione dei bagagli preveda un accortezza del genere: cose pesanti sotto, e cose leggere sopra.
cose di frequente utilizzo a portata di mano, cose che verranno usate solo di rado, o esclusivamente una volta arrivati sul posto, possono venire "sepolte"
ricordate nel predisporre il bagaglio sulla moto, che poi dovremo prelevarlo dalla moto (ad evitare che lo prelevi qualcun altro!
Furti: l'anno scorso, come ogni anno, si sono verificati dei furtarelli.. (sarebbe ipocrita pensare che una vera e propria comunità di 15000 persone sia votata alla santità!)
Moto, che io sappia non ne han mai portate via...per lo più si tratta di furti legati a necessità spicciole (l'anno scorso al talebano han fregato il tappo dell'olio della sua Bmw...un tappo in plastica nera da duemila lire di valore..ma che probabilmente serviva...
In considerazione del fatto che ogni giorno andremo a trovare le nostre belle (per metterle in moto ecc.. e che quindi su tante persone ci sarà un pellegrinaggio costante e continuo non dovremmo avere grossi rischi.. certo, esorto tutti i partecipanti ad evitare di mettere sulla moto cose belle (nell'ottica del treffen!) e facilmente asportabili, ma queste considerazioni valgono per il parcheggio della moto in qualsiasi zona delle nostre città!
Sarebbe carino predisporre uno dei teli che porteremo per il campeggio, a coprire le nostre belve, così da ripararle dalle intemperie (ovviamente dormiranno all'aperto) e dalle...tentazioni... (il mio amico Talebano non aveva la moto coperta l'anno scorso... come l'80% delle moto parcheggiate intendiamoci!)










ci sarebbe un altro metodo per garantirsi una batteria carica: smontarla ogni sera e portarsela in tenda...
