babbodichiara ha scritto:
Sono "nuovo-nuovo" (del forum).... quindi se esiste un topic più adatto a questi miei pensieri sulla moto.... spostate pure....
a me, in fondo, mi sembrano chiacchiere adatte ad un bar di motociclisti!!!
Mentre ti sposto per uscire dal garage penso a quanto pesi, già ma quanto pesi??...
Sei come noi, quando dormi, come morta, pesi un sacco… appena ti svegli, appena cominci a muoverti sei leggera, agile… i tuoi chili non esistono più…
Mentre mi preparo ti metto in moto… anche tu avrai bisogno di “stiracchiarti” un po’ appena sveglia..
Infilo il casco e penso con nostalgia a quando si andava in giro capellialvento…., ogni tanto era un piacere che ci concedevamo….
Il tuo borbottio comincia ad armonizzarsi, comincia ad essere un suono fluido, hai risvegliato tutte le tue componenti, le hai scaldate ed oliate correttamente… ora puoi accettare anche qualche accelerata, ….anche io appena sveglio ho bisogno di un po’ di tempo….
Ti scavalco, accidenti sembri sempre più alta!, ed eccomi con te tra le gambe, assaporo sul fondo schiena e tra le cosce le tue sottili vibrazioni, il tuo palpitare autonomo che aumenta quando accelero e si assopisce quando rilascio, sai essere docile se sono gentili con te, sai essere scorbutica con chi ti violenta….. proprio un bel caratterino!
Una piccola spinta con i piedi e siamo giù dal cavalletto, da ferma sei ancora pesante, ti manca il movimento, la dinamica che ti rende docile… eccoti accontentata, inserisco la prima e rilasciando la frizione metto in contatto la forza del tuo motore con la ruota che spinge… e siamo partiti.
Ci stuzzichiamo un po’ con il traffico, con il primo vento della mattinata, ci sgranchiamo insieme tra un semaforo e l’altro prima di raggiungere spazi più liberi.
Ora siamo noi e la natura… e mi ricordo dei viaggi passati, della tendina aggrappata al tuo portapacchi insieme alle poche cose utili…. e tutto un mondo da scoprire, una curiosità di vedere mai sazia… e tu mi portavi ovunque, a volte fino in riva al mare. Eravamo soli, ma questo ci permetteva nuove conoscenze ad ogni posto dove ci fermavamo, trovato il modo di fermarti saldamente a terra montavo la tenda al tuo fianco ed era tutto quello di cui si aveva bisogno, il tempo, la natura, le cose da scoprire e le persone da conoscere….
Oggi non le facciamo più certe cose, non c’è più tempo, ci sono troppe autostrade, tutto troppo “organizzato”, io sono più vecchio… e la gente mi sembra diversa, oggi mi sembra che io e te daremmo fastidio… o forse paura… ma va bene, sono contento di quello che abbiamo fatto e rimarrà sempre nel nostro cuore.
Mentre ripenso ai lunghi viaggi abbiamo raggiunto colline tranquille e cominciamo a godere della nostra libertà tra odori e profumi, colori e panorami e mentre tu canti a modo tuo… comincio anche io a cantare…
Sono seduto su di te alla vecchia maniera, a me piace così, con le palle attaccate al serbatoio e il busto eretto a prendere tutta l’aria e guardare la strada dall’alto della mia posizione. In questo modo riesco ad essere in contatto con te, mani culo e piedi, ma nello stesso tempo mi sento in contatto con il mondo esterno, ed è tutto molto dolce… delicato…
Io punto con il naso la curva e ti accenno la direzione, tu docilmente ti inclini tra le mie gambe e segui la traiettoria fino a rialzarti…
Il gioco è semplicissimo e fluido, freno, scalo marcia, accenno a un piccolo controsterzo con le mani sul tuo manubrio e tu pieghi dolcemente la tua massa, ti accompagno con il culo ma non con il busto, mi piace godermi la curva dall’alto…
E comincia un balletto tra una piega a destra e una a sinistra, ti sento piegare di qua e di là e non sento minimamente il tuo peso, siamo in armonia e armonicamente passiamo curva dopo curva disperdendo nel vento le nostre canzoni….
fari a tutti....
Hai ragione, con la moto si instaura una complicità come con una ragazza...