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Che opinione avete del made in Italy?
14664432
14664432 Inviato: 30 Set 2013 13:59
 

Blueyes ha scritto:
Anche io posseggo un AGV e ho scoperto, purtroppo solo dopo l'acquisto guardando la targhetta di omologazione, che è fatto in Cina. L'azienda è italiana, sfoggia un bel tricolore come logo e...fa tutto in Cina!
Prima avevo un Nolan, azienda italiana che fa ancora i caschi in Italia, e l'ho buttato dopo 12 anni di onorato servizio. Gli interni erano finiti, ma il sistema di chiusura della visiera era ottimo, non come quello del mio AGV che mi sembra un po' farlocco...e chissà quanto dureranno gli interni.
Io apprezzo il made in Italy e sicuramente il problema non è il costo del lavoro, visto che è più alto in Francia, Germania e tutto il nord Europa. Il problema è la provincialità e poca lungimiranza della classe politica e industriale italiana, volta tutta al “poco e subito” che non al “tanto fra un po’ di tempo”.


Investire in un paese come il nostro è diventata una scommessa per gente coraggiosa, di sicuro non è per individui dal cuore debole.
Investire in Italia senza avere le spalle coperte significa andare incontro a controlli settimanali da parte della finanza, a ricatti continui da parte delle istituzione, significa pagare il 55% delle entrate allo stato, significa andare incontro a una burocrazia snervante, e non continuo perchè occorrerebbe una giornata per elencare le mille difficoltà a cui vanno incontro gli imprenditori.
Le aziende hanno sicuramente bisogno di innovazioni, non ho dubbi nemmeno io, ma è anche vero che impegnare il proprio denaro in italia, e soprattutto in questo periodo, è un rischio che alla fine dei conti nn vale la candela
 
14664465
14664465 Inviato: 30 Set 2013 14:11
 

Schiarea ha scritto:
E quale sarebbe la colpa del compratore medio?




la colpa del compratore medio è d'essere stato ingordo: ha generalmente preferito spendere meno per acquistare prodotti industriali di qualità mediocre invece che investire su acquisti duraturi o di qualità maggiore.


il made in italy non è quello delle grandi aziende, è quello dell'artigianato, ed attenzione non parlo solo della produzione di beni, ma anche dell'erogazione di servizi.



è chiaro che l'artigiano mobiliere non potrà venderti un divano a 200 euro come il mondo convenienza, che il ristorante non può farti mangiare "finoachenontiscoppiailfegato" per 10 euro come i vari woak and grill, o che l'elettricista non ti chiede la stessa cifra che ti chiede un supermercato per un'applique.

abbiamo voluto essere tirchi, risparmiare i 10 euro anche quando potevamo spenderli, ed ora la ricchezza si è concentrata tutta in pochi punti, invece che rimanere distribuita; la conseguenza è che siamo tutti bloccati e alla fame.
 
14664997
14664997 Inviato: 30 Set 2013 17:56
 

Guitarman ha scritto:
la colpa del compratore medio è d'essere stato ingordo: ha generalmente preferito spendere meno per acquistare prodotti industriali di qualità mediocre invece che investire su acquisti duraturi o di qualità maggiore.


il made in italy non è quello delle grandi aziende, è quello dell'artigianato, ed attenzione non parlo solo della produzione di beni, ma anche dell'erogazione di servizi.



è chiaro che l'artigiano mobiliere non potrà venderti un divano a 200 euro come il mondo convenienza, che il ristorante non può farti mangiare "finoachenontiscoppiailfegato" per 10 euro come i vari woak and grill, o che l'elettricista non ti chiede la stessa cifra che ti chiede un supermercato per un'applique.

abbiamo voluto essere tirchi, risparmiare i 10 euro anche quando potevamo spenderli, ed ora la ricchezza si è concentrata tutta in pochi punti, invece che rimanere distribuita; la conseguenza è che siamo tutti bloccati e alla fame.


Secondo me il problema è che il compratore medio non ha più soldi in sacca...
E non è una cosa che è venuta fuori dal 2008; che stiamo progressivamente e continuamente perdente potere d'acquisto è dalla metà/fine degli anni '90; poi ora siamo arrivati al punto che non ce n'è proprio più neanche per mettere qualcosa in tavola come testimoniato dal boom di italiani alle mense della caritas.
Se devo prendere un divano, anche a me piacerebbe avere il divano fatto dall'artigiano, che è qualitativamente superiore; ma se prendo il divano dell'artigiano devo fermare la macchina perché non ho i soldi per l'assicurazione...
Quindi per cercare di aver capra e cavoli devo scegliere una cosa di qualità inferiore a minor prezzo.
Siamo arrivati all'assurdo che uno, anche se lavora, ha il giusto per riuscire a sopravvivere, e non può gustarsi una cosa di alta qualità.
 
14666027
14666027 Inviato: 1 Ott 2013 8:59
 

Credo che dire se il made in italy sia buono o meno sia impossibile, senza entrare nello specifico.
Ci sono settori e anche settori dei settori in cui il made in italy è il non plus ultra della produzione mondiale e altri in cui rispetto al made in altri posti e molto più scadente.


doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif
 
14666157
14666157 Inviato: 1 Ott 2013 10:06
Oggetto: Da emigrato posso dire la mia...
 

...da un punto di vista "esterno".

Nella mia azienda (francese) ci forniamo tantissimo dall'Italia.
Ci sono delle ottime aziende che producono eccellenti prodotti di alta tecnologia a prezzi molto competitivi.
Ma allo stesso tempo bisogna guardarci molto attentamente da una massa di produttori che "lavorano molto male" (per usare un eufemismo).

La mia impressione è che i prodotti italiani possono essere sia eccellenti che mediocri, con una deviazione amplissima dalla media in alto ed in basso dei singoli produttori, che per complicare le cose cambiano spesso di mano e politica.
Per aquistare bisogna essere molto attenti, si possono fare ottimi affari come prendere fregature epiche.

Invece in altri paesi europei la qualità generale è più costante, ed in certuni ugualmente buona tra tutti i produttoti che ormai sono noti e tendono a non cambiare nel tempo.
Di conseguenza acquistare è più semplice, non si fanno grandi affari ma è difficile rimanere delusi.

(Come sempre il problema dell'Italia è quella parte di disonesti, furbetti e profittatori vari che rovinano la reputazione di tutti gli altri).

Lamps!
 
14666215
14666215 Inviato: 1 Ott 2013 10:36
 

oettam ha scritto:
Secondo me il problema è che il compratore medio non ha più soldi in sacca...
E non è una cosa che è venuta fuori dal 2008; che stiamo progressivamente e continuamente perdente potere d'acquisto è dalla metà/fine degli anni '90; poi ora siamo arrivati al punto che non ce n'è proprio più neanche per mettere qualcosa in tavola come testimoniato dal boom di italiani alle mense della caritas.
Se devo prendere un divano, anche a me piacerebbe avere il divano fatto dall'artigiano, che è qualitativamente superiore; ma se prendo il divano dell'artigiano devo fermare la macchina perché non ho i soldi per l'assicurazione...
Quindi per cercare di aver capra e cavoli devo scegliere una cosa di qualità inferiore a minor prezzo.
Siamo arrivati all'assurdo che uno, anche se lavora, ha il giusto per riuscire a sopravvivere, e non può gustarsi una cosa di alta qualità.



ma su questo siamo più che d'accordo, non ci piove.

il problema è stato negl'anni passati, quando ancora si viveva (e non si sopravviveva) ma sono stati posti in essere comportamenti assolutamente deleteri.

io mi ricordo di una litigata che feci con un amico che sosteneva "Perchè comprare una maglietta in negozio a dieci euro quando dai cinesi ne compro 2 con cinque? è vero, tutte e due assieme non mi dureranno quanto quella del negozio, ma meglio così, almeno per la stessa spesa le cambio più spesso".

è stato un atteggiamento abbastanza diffuso, non solo per l'abbigliamento ma per tante altre tipologie d'acquisto.
mi viene in mente così su due piedi il vino in cartone e quello comprato al consorzio agrario: identici, il secondo costava qualche centesimo in più, era un attimo più scomodo da andare a prendere: basta, prendo il tavernello.

si è preferito il tanto e mediocre al poco e di qualità (ribadisco, sia nell'acquisto di beni che di servizi), favorendo mercati che nulla avevano a che fare con il nostro e mettendo alle strette i nostri conterranei.

tutto questo, unito ad una politica economica condotta da incompetenti, ha portato alla situazione stagnante in cui ci troviamo, nella quale si sono perse tantissime professionalità, la ricchezza si è concentrata in pochi punti e non c'è più, ovviamente, richiesta di lavoro, perchè non essendoci disponibilità economica per acquistare utilità, l'utilità non viene prodotta.


poi sul discorso più attuale che fai tu sono d'accordissimo, o si fa in quel modo o non si sopravvive. icon_wink.gif
 
14666965
14666965 Inviato: 1 Ott 2013 17:07
 

Schiarea ha scritto:
Gian46 ha scritto:
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Se felice?

Rido per non piangere, visto che hai detto una cazzata gigantesca...
 
14669097
14669097 Inviato: 2 Ott 2013 18:04
 

Gian46 ha scritto:
Rido per non piangere, visto che hai detto una cazzata gigantesca...


Si sta parlando di italia e non mi risulta che abbiano mai fatto più ricerca di quanto se ne stia facendo ora. Salame
 
14670105
14670105 Inviato: 3 Ott 2013 10:37
 

Schiarea ha scritto:
Si sta parlando di italia e non mi risulta che abbiano mai fatto più ricerca di quanto se ne stia facendo ora. Salame


Dedotto questo è facilmente comprensibile -per chi ha un pizzico di cervello- che la fuga dei "cervelli" è del tutto ininfluente per questo paese

"Salame" era riferito a un altro salame, stavo scrivendo con il cellulare e ho confuso parte del messaggio con un sms
 
14670280
14670280 Inviato: 3 Ott 2013 11:43
Oggetto: Re: Che opinione avete del made in Italy?
 

pazuto ha scritto:
perchè, esiste ancora il made in italy???
ormai è fatto tutto in cina.
e se davvero è fatto in italia, le mani sono di cinesi.



Io sono un venditore di veicoli commerciali Fiat Professional.
Fiat Professional è leader nel settore di veicoli commerciali leggeri (ha circa il 33% del mercato) e nel suo settore è considerato un marchio premium (come BMW o Mercedes nel settore auto)
Il veicolo commerciale più venduto di Fiat Professional è il Ducato, che OGGETTIVAMENTE è il furgone migliore del suo segmento (per dimensioni del vano di carico, prestazioni e qualità costruttiva). Non esiste un furgone lamierato migliore del Ducato. E oltre ai furgoni lamierati, Ducato è il veicolo più venduto al MONDO per gli allestimenti di Camper (un camper su due in tutto il mondo è Fiat, il resto sono divisi tra i millemila marchi concorrenti).

Il Ducato è costruito nello stabilimento Sevel in ABRUZZO, e da lì viene esportato in tutto il mondo. Ducato è il furgone più venduto, oltre che in Italia e nella maggior parte dei paesi europei, anche in America Latina e Australia. In Australia si usa il termine "Ducato" per indicare un qualsiasi furgone, così come la parola "Jeep" si usa al posto di "fuoristrada", o walkman per indicare un qualunque mangianastri portatile.

Fiat non ha stabilimenti in Cina (come Volkswagen ad esempio, che produce le nuove Golf nello stabilimento di Foshan).

Un altro caso particolare è quello di Fiat Strada (pick up) che in Italia ha il 7% del mercato, ma in Brasile ha il 54% del mercato (vuol dire che considerato 100 il totale di tutti gli autocarri di tutte le marche, uno su due è uno Strada). Per questo motivo lo Strada è costruito in Brasile, e da solo genera profitti sufficienti per tenere attiva la linea di produzione e generare addirittura un surplus per mantenere attive altre fabbriche nel resto del mondo.

In ogni caso, se anche una Casa europea dovesse produrre all'estero, i sistemi costruttivi e di qualità, mantengono comunque gli standard europei. Perciò la Fiat prodotte in Turchia hanno la stessa qualità di quelle prodotte a Pomigliano, così come le GolfVII prodotte in Cina sono come quelle prodotte in Germania.

Il problema è che noi italiani siamo tanto bravi a criticare il made in Italy e poi acquistiamo comunque prodotti fabbricati all'estero.
"No, io non compro una Fiat 500 prodotta in Turchia... preferisco spendere soldi per una VW Up assemblata a Bratislava" eusa_think.gif
 
14670312
14670312 Inviato: 3 Ott 2013 12:01
Oggetto: Re: Che opinione avete del made in Italy?
 

AcidBurn ha scritto:
Io sono un venditore di veicoli commerciali Fiat Professional.
Fiat Professional è leader nel settore di veicoli commerciali leggeri (ha circa il 33% del mercato) e nel suo settore è considerato un marchio premium (come BMW o Mercedes nel settore auto)
Il veicolo commerciale più venduto di Fiat Professional è il Ducato, che OGGETTIVAMENTE è il furgone migliore del suo segmento (per dimensioni del vano di carico, prestazioni e qualità costruttiva). Non esiste un furgone lamierato migliore del Ducato. E oltre ai furgoni lamierati, Ducato è il veicolo più venduto al MONDO per gli allestimenti di Camper (un camper su due in tutto il mondo è Fiat, il resto sono divisi tra i millemila marchi concorrenti).

Il Ducato è costruito nello stabilimento Sevel in ABRUZZO, e da lì viene esportato in tutto il mondo. Ducato è il furgone più venduto, oltre che in Italia e nella maggior parte dei paesi europei, anche in America Latina e Australia. In Australia si usa il termine "Ducato" per indicare un qualsiasi furgone, così come la parola "Jeep" si usa al posto di "fuoristrada", o walkman per indicare un qualunque mangianastri portatile.

Fiat non ha stabilimenti in Cina (come Volkswagen ad esempio, che produce le nuove Golf nello stabilimento di Foshan).

Un altro caso particolare è quello di Fiat Strada (pick up) che in Italia ha il 7% del mercato, ma in Brasile ha il 54% del mercato (vuol dire che considerato 100 il totale di tutti gli autocarri di tutte le marche, uno su due è uno Strada). Per questo motivo lo Strada è costruito in Brasile, e da solo genera profitti sufficienti per tenere attiva la linea di produzione e generare addirittura un surplus per mantenere attive altre fabbriche nel resto del mondo.

In ogni caso, se anche una Casa europea dovesse produrre all'estero, i sistemi costruttivi e di qualità, mantengono comunque gli standard europei. Perciò la Fiat prodotte in Turchia hanno la stessa qualità di quelle prodotte a Pomigliano, così come le GolfVII prodotte in Cina sono come quelle prodotte in Germania.

Il problema è che noi italiani siamo tanto bravi a criticare il made in Italy e poi acquistiamo comunque prodotti fabbricati all'estero.
"No, io non compro una Fiat 500 prodotta in Turchia... preferisco spendere soldi per una VW Up assemblata a Bratislava" eusa_think.gif



per farlo, ha chiuso le ditte in italia.
arricchendo se stessa e il paese dove si va ad insediare (anzi, in certi casi sfruttando il paese).
non sto parlando del singolo imprenditore, ma di una media nazionale che tu sai non è così bella come sembra dalle tue parole.
sei un venditore, e per forza conosci tutti i lati positivi di quello che vendi.
 
14670783
14670783 Inviato: 3 Ott 2013 15:41
 

Io sostengo solo che sia un controsenso affermare di non voler acquistare auto italiane perché costruite all'estero, e poi acquistare auto straniere icon_wink.gif
La maggior parte delle Volkswagen sono costruite fuori dalla Germania, ma non ho mai sentito nessun tedesco lamentarsi per questo.


Fiat IN ITALIA dà lavoro a 25000 dipendenti. Costruisce IN ITALIA la Panda, la Punto e la Bravo, Musa e Delta per Lancia, la Mito e la Giulietta per Alfa Romeo oltre alla Maserati Quattroporte con investimenti che si aggirano intorno agli 800 MILIONI di euro OGNI ANNO.
I prodotti Fiat costruiti all'estero sono ben pochi, e gli unici degni di nota sono 500 e 500L, costruite tra l'altro nello stabilimento (italiano) di Tychy in Polonia che ha vinto sia nel 2012 che in questo 2013 il premio per miglior stabilimento produttivo (Automotive Lean Production Award).

E sto considerando solo il gruppo Fiat auto... se consideriamo Fiat Professional dobbiamo triplicare i numeri.

La tecnologia MultiAir (apertura elettronica delle valvole), è oggi tra le più evolute AL MONDO. Solo BMW produce un motore simile, ma l'apertura delle valvole è comunque attivata meccanicamente e non elettronicamente come sui motori Fiat... roba che Volkswagen prima di fare una cosa del genere dovrà attendere almeno 5 anni (del resto gli stessi motori CommonRail di VW sono un progetto Fiat, venduto alla Bosh negli anni 90)


Io acquisto prodotti italiani (e ho fatto di tutto per lavorare per un'azienda italiana) perché riconosco nel Made in Italy un'eccellenza: qualità costruttiva, design, tenuta del valore.
Fiat è solo UNA delle aziende italiane che da anni produce e investe in Italia. Ovviamente Fiat è anche una multinazionale, e in quanto tale non può avere stabilimenti esclusivamente in Italia, ma sinceramente non vedo come questo possa essere un problema 0510_saluto.gif
 
14670827
14670827 Inviato: 3 Ott 2013 16:03
 

AcidBurn ha scritto:
Io sostengo solo che sia un controsenso affermare di non voler acquistare auto italiane perché costruite all'estero, e poi acquistare auto straniere icon_wink.gif
La maggior parte delle Volkswagen sono costruite fuori dalla Germania, ma non ho mai sentito nessun tedesco lamentarsi per questo.


Fiat IN ITALIA dà lavoro a 25000 dipendenti. Costruisce IN ITALIA la Panda, la Punto e la Bravo, Musa e Delta per Lancia, la Mito e la Giulietta per Alfa Romeo oltre alla Maserati Quattroporte con investimenti che si aggirano intorno agli 800 MILIONI di euro OGNI ANNO.
I prodotti Fiat costruiti all'estero sono ben pochi, e gli unici degni di nota sono 500 e 500L, costruite tra l'altro nello stabilimento (italiano) di Tychy in Polonia che ha vinto sia nel 2012 che in questo 2013 il premio per miglior stabilimento produttivo (Automotive Lean Production Award).

E sto considerando solo il gruppo Fiat auto... se consideriamo Fiat Professional dobbiamo triplicare i numeri.

La tecnologia MultiAir (apertura elettronica delle valvole), è oggi tra le più evolute AL MONDO. Solo BMW produce un motore simile, ma l'apertura delle valvole è comunque attivata meccanicamente e non elettronicamente come sui motori Fiat... roba che Volkswagen prima di fare una cosa del genere dovrà attendere almeno 5 anni (del resto gli stessi motori CommonRail di VW sono un progetto Fiat, venduto alla Bosh negli anni 90)


Io acquisto prodotti italiani (e ho fatto di tutto per lavorare per un'azienda italiana) perché riconosco nel Made in Italy un'eccellenza: qualità costruttiva, design, tenuta del valore.
Fiat è solo UNA delle aziende italiane che da anni produce e investe in Italia. Ovviamente Fiat è anche una multinazionale, e in quanto tale non può avere stabilimenti esclusivamente in Italia, ma sinceramente non vedo come questo possa essere un problema 0510_saluto.gif



avrai ragione, ma intanto al telegiornale sento solo parlare di cassa integrazione, di chiusura degli stabilimenti per trasferirli all'estero, di finanziamenti (a perdere) da parte dello stato.....

magari sono degli stabilimenti alfa romeo, che sempre fiat è.
e intanto lancia, marchio storico italiano, vende una crisler 300c con scritto tema, e una voyager rinominata lancia.....
 
14670865
14670865 Inviato: 3 Ott 2013 16:22
 

biondob ha scritto:
Credo che dire se il made in italy sia buono o meno sia impossibile, senza entrare nello specifico.
Ci sono settori e anche settori dei settori in cui il made in italy è il non plus ultra della produzione mondiale e altri in cui rispetto al made in altri posti e molto più scadente.
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Io cambierei dicendo così:
"Credo che dire se il made in italy sia buono o meno sia impossibile, senza entrare nello specifico.
Ci sono settori e anche settori dei settori in cui il made in italy è il non plus ultra della produzione mondiale e altri in cui è parimenti di bassa categoria o addirittura solo un prodotto importato e rimarchiato."
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MEDIAMENTE però un prodotto italiano è fatto meglio, più curato, progettato meglio, più tecnologico,... altrimenti non avrebbe mercato e andrebbe invenduto.
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14670869
14670869 Inviato: 3 Ott 2013 16:24
 

La cassa integrazione purtroppo è una realtà per il 90% delle aziende italiane, ma non c'entra con il made in italy.

Più interessante è invece il discorso della 300c venduta come Thema.
Sai perché si è arrivati a questo? Perché produrre oggi una Thema non permetterebbe a Lancia di coprire con le sole vendite i costi di produzione. E questo è dovuto proprio al fatto che, in quel segmento, gli italiani preferiscono comprare Audi, BMW e Mercedes, a prescindere dalla qualità dell'auto.
Stipulare una joint venture invece, permette a Lancia di produrre una Thema a un prezzo infinitamente più basso, e quindi poterla commercializzare senza perdite. L'alternativa era NON produrre l'auto.
Di casi simili ce ne sono a decine: una Honda Civic è oggettivamente meglio di una Golf, una Lexus IS220d è meglio di una BMW serie 3, eppure in Italia non avranno mai un mercato, tanto che molti italiani non sanno neanche che la Lexus esiste icon_rolleyes.gif
 
14670891
14670891 Inviato: 3 Ott 2013 16:32
 

AcidBurn ha scritto:
La cassa integrazione purtroppo è una realtà per il 90% delle aziende italiane, ma non c'entra con il made in italy.

Più interessante è invece il discorso della 300c venduta come Thema.
Sai perché si è arrivati a questo? Perché produrre oggi una Thema non permetterebbe a Lancia di coprire con le sole vendite i costi di produzione. E questo è dovuto proprio al fatto che, in quel segmento, gli italiani preferiscono comprare Audi, BMW e Mercedes, a prescindere dalla qualità dell'auto.
Stipulare una joint venture invece, permette a Lancia di produrre una Thema a un prezzo infinitamente più basso, e quindi poterla commercializzare senza perdite. L'alternativa era NON produrre l'auto.
Di casi simili ce ne sono a decine: una Honda Civic è oggettivamente meglio di una Golf, una Lexus IS220d è meglio di una BMW serie 3, eppure in Italia non avranno mai un mercato, tanto che molti italiani non sanno neanche che la Lexus esiste icon_rolleyes.gif



con la differenza che lancia non produce nessuna thema, ma vende una 300c, che qualitativamente è due gradini sotto alle concorrenti tedesche.

e infatti io in giro ancora non ne ho vista una.

se questo è un affare..... a me non pare proprio.

che poi in tantissime cose l'italiano è esterofilo, hai ragione, è un dato di fatto, come non lo è il fatto che una civic sia meglio di una golf.
 
14671069
14671069 Inviato: 3 Ott 2013 17:52
 

Io ho una Fiat Marea 1.9 JTD con 437'000 km.
Ho cambiato tra i 200'000 e i 250'000 la cinghia e la frizione per normale usura.
Poi nient'altro.
Non ha mai avuto un problema.
Molti cambiano auto di nomi blasonati (audi, bmw, mercedes,...) perchè tra i 150'000 e i 200'000 iniziano ad avere manutenzioni da fare troppo costose.

Però se uno prova a dire che una Fiat è meglio di un'auto tedesca tutti scoppiano a ridere...

Lo stesso vale per le moto: in tutti i giri di gruppo che ho fatto, solo 4 volte una moto non è arrivata a destinazione. Erano 4 honda!!! (Posso linkarvi i report se non vi fidate icon_wink.gif ). Sono conscio che è un caso, ma se fossero state 4 ducati o 4 aprilia? Sarebbe stato un continuo dire "le ducati ti lasciano a piedi...", "le aprilia sono belle ma non finzionano,..."
 
14671213
14671213 Inviato: 3 Ott 2013 19:29
 

AlbertoSSP ha scritto:
MEDIAMENTE però un prodotto italiano è fatto meglio, più curato, progettato meglio, più tecnologico,... altrimenti non avrebbe mercato e andrebbe invenduto.
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Dipende sempre dal prodotto, a volte il prodotto italiano è fatto peggio, meno curato, progettato peggio e meno teconologioco..............e meno costoso, motivo per cui non rimane invenduto.


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14672423
14672423 Inviato: 4 Ott 2013 12:23
 

Io uso regolarmente anche furgoni Fiat.
Di motore nulla da dire, pochi problemi e spingono bene; impianto elettrico e interni sono il tasto dolente. Tanti problemi (cominciati già in garanzia e continuati poi). Magari siamo stati sfortunati noi.
Quando acquisteranno un altro mezzo penso continueranno a prendere Fiat; in quanto il ragionamento è: mezzo di lavoro è fatto per faticare dunque anzi prendere quello che costa meno e cambiarlo un po' più spesso, anche se danno qualche problema; tanto alla lunga se ci lavori tanto e ci giri tanto i lavori li devi fare comunque su qualsiasi mezzo.
Fino a fine anni '90 invece i Fiat/Iveco erano indistruttibili (i Daily) spingevano certo meno; ma erano praticamente dei carri armati! Dopo dalle versioni un po' più "stondate" (tipo mi pare dal 2002/2003 o giù di lì) hanno iniziato che parevano più bellini, ma poi ti rimanevano i pezzi in mano...
Non è per polemizzare, è solo per portare la mia esperienza con Fiat/Iveco con i veicoli leggeri; ripeto, magari siamo stati sfortunato noi nell'ultimo periodo e ci sono capitati dei mezzi "nati male" (può capitare...)
 
14673010
14673010 Inviato: 4 Ott 2013 17:43
 

Schiarea ha scritto:
Dedotto questo è facilmente comprensibile -per chi ha un pizzico di cervello- che la fuga dei "cervelli" è del tutto ininfluente per questo paese
Io ti posso parlare del mio settore e la cosa è influente eccome, mettiamo che vada a lavorare per "ricerca farmaci Italia" (nome fittizio) e brevetti la pillola per la ricrescita dei capelli, questo si traduce in miliardi di soldi per l'azienda che offrirà più posti di lavoro e darà soldi allo stato in tasse. Poniamo adesso che in Italia (fatto molto probabile) mi dicano "Se vuoi 600€ al mese precario e ringrazia che ti trattiamo bene." A quel punto andrò all'estero da "Ti diamo un adeguato compenso e ti trattiamo bene spa." creerò la pillola in Svervegia e i soldi andranno là al posto che qua.
Ovviamente è tutto ipotetico, le mie ricerche si concentreranno sull'allungamento del pene icon_asd.gif
 
14673511
14673511 Inviato: 4 Ott 2013 21:52
 

il vero problema e il sistema capitalista in se :vi faccio un esempio,l'officina dove lavoro io e un posto dove si respira la passione per i motori e tutti vogliono lavorare al meglio anche per una questione di prestigio onore personale e saper di aver effettivamente aiutato qualcuno.
ma nella maggioranza dei posti di lavoro non e cosi ,gli operai ma anche i piccoli impresari ed artigiani sono costretti a lottare continuamente con nuove tasse e ingiustizie sociali di ogni tipo,in tali condizione la priorita e sopravvivere al sistema e salvarsi la pelle, di conseguenza la qualita del lavoro peggiora perche diventa sfruttamento e si perde la voglia di dare il massimo accontentandosi della mediocrita ,tutto questo va a vantaggio dei soliti pochi ,e a svantaggio di tutti noi.
e noi dovremo ancora lavorare per loro?
questa la chiamate liberta?
SI CHIAMA CON UNA PAROLA SOLA OPPRESSIONE.
noi siamo l'Italia senza di noi il paese non ce la puo fare ,ma finche i giovani si faranno ingannare dalle proposte dell'estero e dall'unione europea nonche dagli stramaledetti americani che hanno letteralmente devastato la cultura internazionale non ci sara speranza.
ci vuole una PRESA DI COSCIENZA POPOLARE.
solo allora ci riprenderemo il paese e otterremmo una cosa mai conosciuta prima d'allora la LIBERTA.
AVREMMO TUTTO QUELLO CHE E NOSTRO DI DIRITTO COME IL PRIMO ARTICOLO DELLA COSTITUZIONE RECITA :UNA REPUBBLICA POPOLARE FONDATA SUL LAVORO FONDATA SUL LAVORO.
 
14673702
14673702 Inviato: 5 Ott 2013 1:17
 

E che devo dire, tutto quello che ha espresso Oettam lo penso anche io, parola per parola. 0510_five.gif 0510_abbraccio.gif
Solo una cosa vorrei aggiungere: il problema sono gli investimenti.
Spiego meglio, in Italia la stragrande maggioranza degli industriali pensa unicamente alle proprie tasche e non all'azienda. Ottengo 100 e reinvesto 5, mentre normalmente dovrebbe essere: ottengo 100 e reinvesto 90! Così ad esempio negli anni la FIAT si è SPUTTANATA, perchè è vero che producono ottimi motori, peccato che i pezzi della carrozzeria e degli interni ti rimanevano in mano!! Ora magari hanno migliorato questa situazione ma logicamente ne io ne la mia famiglia abbiamo voglia di ritestare con mano (nel vero senso della parola). Sempre parlando di FIAT, dopo essersi mangiata per anni contributi statali ha deciso di delocalizzare; lo fa anche VW, peccato che negli anni invece di crollare come il colosso Torinese sia divenuto il maggior produttore mondiale ed abbia acquisito Audi,Skoda,Seat,Bugatti,Bentley,Scania,Man,Porsche,Giugiaro,Lamborghini e per rimanere in tema la Ducati. La VW ha la maggior parte dei centri produttivi in Patria, una città intera con circa 120000 abitanti tra lavoratori diretti e dell'indotto e quest'ultimo che è localizzato principalmente in Germania! Ah, giusto per dire quest'anno, visto gli utili record, ogni operaio si è trovato quasi 8000 euro in più in busta paga.
Di esempi ne potrei fare a bizzeffe, come ad esempio il caso Dell'Orto. Infatti alcuni ricercatori del marchio lombardo negli anni '60 stavano mettendo a punto un sistema d'iniezione ma al progetto vennero tolti i fondi ritenendolo fallimentare poi arrivò Bosch e il resto è storia.
Anche adesso nel mio campo noto come le Aziende italiane formino i dipendenti ma appena c'è un problema ZAC! li licenziano senza pensare alla perdita in termini, oltre che umani anche professionali. E così si parte per l'Estero, dove godono a trovarsi una persona già formata, e normalmente anche bene, a portare il nostro bagaglio di conoscenze (acquisite soprattutto presso le NOSTRE Università tanto bistrattate dalla nostra classe politica) e poi ci lamentiamo che il prodotto italiano non è più competitivo...
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PS una precisazione il CB 1000R è stato progettato (Design) a Roma e viene realizzato ad Atessa ma il motore viene direttamente dal Giappone.
 
14674174
14674174 Inviato: 5 Ott 2013 13:50
 

il problema è che molte delle volte i manager non fanno delle scelte giuste

per gli aiuti sociali sono pro nel caso di aziende che investono nella produzione locale ma questi devono essere dati per un tempo molto LIMITATO

Esempio

Agusta .... azienda leader degli elicotteri offshore

Negli anni 90 ha avuto una forte crisi ed è entrata la cassa integrazione
dopo un annetto ha ripreso tutto e grazie a degli investimenti da parte dello stato è riuscita a riprendersi e diventare una compagnia di successo

Lo stato ma anche la collettività ci guadagna e non poco grazie agli introiti che riesce a generare e al lavoro che riesce a fare

Di recente stà sviluppando nuove linee per i prodotti come

AW139-159-189

e in aggiunta il NUOVO Chinook a livello prototipale

Ecco quest'azienda è riuscita a diventare una top class ma calcolate che è impossibile costruire tutto l'elicottero in italia ... infatti molte componenti secondarie vengono da fuori
ma devono superare dei controlli davvero seri e precisi

Ovviamente Agusta ... adesso Agusta Westland (una volta era pure Agusta Bell su alcuni prodotti costruiti assieme) è diventata una multinazionale presente in tutto il mondo 0509_up.gif
 
14674606
14674606 Inviato: 5 Ott 2013 20:11
 

topo ha scritto:
Negli anni 90 ha avuto una forte crisi ed è entrata la cassa integrazione
dopo un annetto ha ripreso tutto e grazie a degli investimenti da parte dello stato è riuscita a riprendersi e diventare una compagnia di successo


Non conosco il caso in questione, sul quale te sarai certamente ben informato, ma come dici tu gli aiuti devono essere limitati nel tempo. La FIAT, e altre Aziende, hanno campato per anni con le sovvenzioni statali (e lo fanno tutt'oggi) ricattando lo Stato con ipotesi (ipotesi??) di licenziamenti e delocalizzazioni; senza pensare minimamente ad un valido piano di rilancio industriale.
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14674776
14674776 Inviato: 5 Ott 2013 22:46
 

AN-94 ha scritto:
il vero problema e il sistema capitalista in se :vi faccio un esempio,l'officina dove lavoro io e un posto dove si respira la passione per i motori e tutti vogliono lavorare al meglio anche per una questione di prestigio onore personale e saper di aver effettivamente aiutato qualcuno.
ma nella maggioranza dei posti di lavoro non e cosi ,gli operai ma anche i piccoli impresari ed artigiani sono costretti a lottare continuamente con nuove tasse e ingiustizie sociali di ogni tipo,in tali condizione la priorita e sopravvivere al sistema e salvarsi la pelle, di conseguenza la qualita del lavoro peggiora perche diventa sfruttamento e si perde la voglia di dare il massimo accontentandosi della mediocrita...

Da quello che hai scritto, e sul quale concordo, si evince tutto il contrario.
Se lo stato ci tartassa con tutte queste tasse e le aziende, gli artigiani e i lavoratori dipendenti devono pagare livelli incredibili di tasse (le aziende arrivano a pagare OLTRE IL 70% DI TASSE TRA DIRETTE E INDIRETTE!!!)è in gran parte per colpa del fatto che lo stato non lavora secondo un sistema capitalista.
Nel campo statale infatti non c'è concorrenza, non si investono soldi propri e "il cliente" è obbligato a pagare senza la libertà di trovare un concorrente che lavora meglio offrendo un prodotto migliore ad un prezzo minore... o meglio, qualcuno cerca di farlo, emigrando.
 
14674784
14674784 Inviato: 5 Ott 2013 22:49
 

e che sistema seguirebbe lo stato?
 
14674794
14674794 Inviato: 5 Ott 2013 23:00
 

AN-94 ha scritto:
e che sistema seguirebbe lo stato?

Un sistema burocratico basato sul clientelismo.
E se nonostante tutto un bel po' di aziende italiane ce la fa ugualmente, vuol dire che siamo i migliori!!! icon_biggrin.gif
 
14674803
14674803 Inviato: 5 Ott 2013 23:12
 

ottima definizione, si tratta comunque di capitalismo e di dittatura della borghesia e della classe dominante su tutte le altre classi sociali.
le aziende andranno avanti finche gli operai non si stuferanno di essere sfruttati cosi non credi (mio papa lavora in porto anche piu di 8 ore con un braccio rotto che non gli viene riconosciuto come infortunio mentre io sto dalle 8 alle 10ore in officina)
inoltre la cultura italiana grazie alla continua disinformazione propagandata attraverso i mass media porta spesso mancanze di rispetto nei confronti di chi lotta e cerca di far valere i propri diritti (vedi Tav ,Muos ,F-35, Navi da crociera a venezia,Ilva,cassaintegrazione ecc....)su questo non concordi?
 
14674821
14674821 Inviato: 5 Ott 2013 23:23
 

AN-94 ha scritto:
ottima definizione, si tratta comunque di capitalismo e di dittatura della borghesia e della classe dominante su tutte le altre classi sociali...

No, affatto. Se non c'è una domanda e un'offerta, un venditore e un acquirente, non è capitalismo, infatti colui che paga non può scegliere chi pagare icon_wink.gif
Comunque dobbiamo ritornare in tema, soprattutto perchè stiamo sfociando nella politica, ed è severamente vietata dal forum icon_wink.gif
 
14674826
14674826 Inviato: 5 Ott 2013 23:27
 

salvo rere eccezioni comunque la qualita del prodotto italiano e in calo ed e destinata a peggiorare di pari passo con le condizioni sociali.
 
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