Blueyes ha scritto:
Anche io posseggo un AGV e ho scoperto, purtroppo solo dopo l'acquisto guardando la targhetta di omologazione, che è fatto in Cina. L'azienda è italiana, sfoggia un bel tricolore come logo e...fa tutto in Cina!
Prima avevo un Nolan, azienda italiana che fa ancora i caschi in Italia, e l'ho buttato dopo 12 anni di onorato servizio. Gli interni erano finiti, ma il sistema di chiusura della visiera era ottimo, non come quello del mio AGV che mi sembra un po' farlocco...e chissà quanto dureranno gli interni.
Io apprezzo il made in Italy e sicuramente il problema non è il costo del lavoro, visto che è più alto in Francia, Germania e tutto il nord Europa. Il problema è la provincialità e poca lungimiranza della classe politica e industriale italiana, volta tutta al “poco e subito” che non al “tanto fra un po’ di tempo”.
Prima avevo un Nolan, azienda italiana che fa ancora i caschi in Italia, e l'ho buttato dopo 12 anni di onorato servizio. Gli interni erano finiti, ma il sistema di chiusura della visiera era ottimo, non come quello del mio AGV che mi sembra un po' farlocco...e chissà quanto dureranno gli interni.
Io apprezzo il made in Italy e sicuramente il problema non è il costo del lavoro, visto che è più alto in Francia, Germania e tutto il nord Europa. Il problema è la provincialità e poca lungimiranza della classe politica e industriale italiana, volta tutta al “poco e subito” che non al “tanto fra un po’ di tempo”.
Investire in un paese come il nostro è diventata una scommessa per gente coraggiosa, di sicuro non è per individui dal cuore debole.
Investire in Italia senza avere le spalle coperte significa andare incontro a controlli settimanali da parte della finanza, a ricatti continui da parte delle istituzione, significa pagare il 55% delle entrate allo stato, significa andare incontro a una burocrazia snervante, e non continuo perchè occorrerebbe una giornata per elencare le mille difficoltà a cui vanno incontro gli imprenditori.
Le aziende hanno sicuramente bisogno di innovazioni, non ho dubbi nemmeno io, ma è anche vero che impegnare il proprio denaro in italia, e soprattutto in questo periodo, è un rischio che alla fine dei conti nn vale la candela