Cat ha scritto:
Quando il cuore smette di battere (arresto cardio circolatorio), piu passa il tempo e più le cellule del cervello ricevono danni, fino a diventare irreversibili e incompatibili con la vita. E questo viene verificato tramite ECG, EEG e atri esami. Se per un tot di tempo gli esami non danno segni di attività si puó procedere con le varie pratiche per l'espianto.
Se questo succede in ospedale (o anche sul territorio...ma bisogna fare un'ottima RCP e correre in ospedale!), anche se il cuore è fermo, il possibile donatore viene attaccato a delle macchine che, al posto del cuore, fanno circolare il sangue, lo ossigenano, lo riscaldano..facendo si che gli organi da trapiantare non muoiano (i danni ad un fegato si manifestano dopo di quelli del cervello, ad esempio).
Mi è capitato spesso, portando magari vittime di incidenti in ospedale, di vedere medici/infermieri che prendono da parte i parenti e chiedono per l'espianto. Ammetto che la prima volta che l'ho visto mi son detto "io non doneró mai niente!", dato che sembrano avvoltoi che si scagliano sulla preda.
Ma poi mi è capitato di trasportare persone che erano state chiamate perchè "c'è il cuore"...devi vedere la speranza che hanno! Uno era la 17esima volta che veniva chiamato..poi era sempre successo che l'organo non c'era (incompatibile, non in condizioni buone, ecc..). 17 volte e ci sperava ancora dannatamente tanto. Adesso ha due polmoni nuovi, dato che la 17esima volta è stata quella buona..
È brutto eh, tanto! Ma dietro c'è un mondo di sofferenza e speranza che nemmeno possiamo immaginare. Mi è capitato solo una volta da soccorritore che un medico, vedendo che non c'era più niente da fare, abbia chiesto un ultimo sforzo con la rianimazione "per la donazione degli organi", dopo aver saputo dai parenti che era socio aido e donatore... Devo ammettere che, nonostante la tristezza del momento, se si pensa al tipo che per la 17esima volta ha fatto un "viaggio della speranza", la cosa viene vista sotto un'altra luce...
Aldilà delle convinzioni personali, bello quello che hai scritto e soprattutto....mi ha fatto riflettere in un modo nuovo