Visto che a Casina tutte le compagne motocicliste sono in cinta od hanno appena figliato ( ragazzi ma non Vi funziona la televione ? ) alla fine ci siamo trovati solo Io ed Il Berta. Nesun spaiato si è infatti unito e con l'unico disponibile ( Gabro from Castenuovo ) per un disguido non ci siamo trovati (...pork...)

Ecco il primo dei "fecondetors" con moglie e relativo pargolo futuro motociclista
Partenza da Casina in orario (....) direzione Villa Minozzo poi raggiungiamo il crinale a Civago è lì cominciamo a fare curve e controcurve. La temperatura è ottimale, sin freddo nei punti più alti, il cielo limpido ed il traffico scorrevole.

Da Civago andiamo verso il passo Radici poi Pieve Pelago e Sestola dove facciamo una sosta.
Riprendiamo da Sestola direzione Fanano per poi proseguire verso il versante Bolognese dell'appennino direzione Porretta Terme.
La strada che sino al momento è stata tortuosa ma molto bella ora diventa meno interessante come anche il paesaggio. Inoltre è presente un fastidiossisimo brecciolino. Incrociando nugoli di Ducati ( molto in voga da quelle parti ) raggiungiamo il lago di Suviana.


Il lago è piuttosto grande in posizione abbastanza abbassata rispetto all'appennino. Non è turisticamente molto attrezzato infatti manca di una strada che lo costeggi in toto ed anche gli spazi per la sosta sono abbastanza limitati. Ci si teneva un famoso motoraduno che è stato poi annullato proprio per le difficoltà logistiche.

Visto l'orario anzichè proseguire per la Toscana ci fermiamo nell'unico ristorante presente. Già dall'aspetto non ci aspettevamo molto ma dopo la cosa ha preso la piega del ridicolo. Dopo averci sorbito un "ottimo vino in caraffa" alla temperatura di -180 farenahit siamo riusciti a mangiare dopo circa un ora e mezza. Andrea e Cristina un bis di primi modello CIR che comunque si sono rivelati "commestibili". Io e la Barbara invece ci siamo fatti allettare da un " coniglio brasato al barolo con olive". Il povero roditore più che nel barolo era stato letteralmente affogato nell'olio...Rimandato indietro abbiamo intaravisto il cuoco in cucina con le zampe in bocca del reso che sptutacchiando gli ossi sentenziava " In capiz mia, l'è bunizim!" ripeghiamo quindi su dei tortelloni sempre CAMST style. Il conto in compenso è credo il più basso mai pagato. Ben 42 € in 4 (!)

Rientro a Casina passando da Gazzano. Sosta a casa del Berta per un aperitivo. Panorama dal terrazzo.

Ecco il Km. Fatti di tutte di curva sono un bel tirone...
Alla prossima
Bye

