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Il piacere di pochi cavalli
Scritto da nortek2004 - Pubblicato 12/06/2007 15:35
Gli ultimi 5000 km che ho percorso sono stati in sella ad un cbr600, così oggi ho voglia di levare il telo coprimoto alla mia Kawasaki er-5...

...e di fare una puntatina sui colli piacentini e liguri in compagnia della mia zavorrina e un altro socio con Suzuki gs500.

Anche unendo la potenza di queste due bicilindriche non riusciremmo nemmeno ad avvicinarci ad avere tutta la cavalleria di cui normalmente dispongo in sella alla mia supersport e per questo motivo un po' di malinconia mi assale nel momento in cui uscendo di casa, vedo il mio cbr che mi saluta dal garage augurandomi di passare una bella giornata....
Oggi nessuna Ninja, nessun gsx-r, nessuna Yamaha R1 o R6 suona alla mia porta per uscire insieme, è il campanello e non i vetri che tremano (tipico di quando gli smanettoni passano a prendermi) a farmi capire che il mio amico è giù ad aspettarmi...
Imbarazzato al pensiero di ri-guidare una moto che ora mi sta stretta per insufficiente potenza apro il portone e faccio spuntare dall'uscio di casa la motina in retromarcia lasciando vedere il bauletto, facendo intendere che sarà una giornata molto turistica.

Accendo la "belva" e apro il gas per capire se realmente è accesa, non ricordavo fosse così silenziosa, è piccola, misera, ho quasi vergogna a farmi vedere in sella, sembro un gigante su una minimoto, la linea non è delle più moderne, due ammortizzatori posteriori stile retrò nascondono, ma non troppo, il freno che è ancora a tamburo, mi viene il magone, ma dove voglio arrivare con questa carretta?...

Partiamo, alla prima curva in fondo alla mia via l'instabilità mi fa ricordare che la ciclistica non è quella di una sportiva; giro, ma sembra che lei vada dritto, devo spingere per farla curvare, al primo stop arrivo lungo... ma come ho fatto a guidare per tanto tempo con un disco solo sull'anteriore? La mia zavorrina ci aspetta a 5 minuti da quelle prime sensazioni un po' infelici che la mia kawa mi ha regalato nei primi metri, ma nel tragitto riprendo la giusta dimestichezza che con il tempo avevo perso, è stato come se ci fosse stato un riavvio del computer dopo una nuova installazione, tutto era perfetto, la comodità impressionante, nessun peso sui polsi una sella accogliente, una postura da lungo viaggio e una morbidezza nelle sospensioni, che avevo dimenticato, mi fa sorridere mentre assorbo ogni imperfezione del manto stradale.

Comincia a svanire la malinconia per la mia supersport che adesso è a casa a guardare la tuta dainese appesa davanti ai suoi fari spenti.
Infatti oggi ho deciso di uscire un po' più comodo, rinunciando alla tuta non ho comunque rinunciato alla vita: guanti e stivali tecnici sono i soliti di sempre, il paraschiena è proprio lì dove sempre lo allaccio, casco integrale, giubbetto estivo con protezioni CE e ne approfitto per provare i nuovi jeans dainese con protezioni.

La mia zavorrina (la quale era salita solo sulla mia supersport) sgrana gli occhi alla vista della comoda poltrona di cui l'avevo tenuta all'oscuro non dicendole nulla sulla mia seconda moto, salta su e si lascia cullare dalla morbidezza della seduta grazie anche alla possibilità di appoggiare la schiena al bauletto, su cui oggi può fare affidamento, in più gli ammortizzatori, tarati al punto giusto per rendere la marcia ancor più piacevole di quanto già non lo sia, non possono che renderla felice.

Facciamo il pieno di carburante e la lancetta dell'indicatore analogico del livello benzina della mia kawa mi dice che per molto tempo non ci si fermerà a fare rifornimento, mentre nel piazzale di questo benzinaio alcune supersport mi guardano e sembra che abbiano già sete e ce l'avranno per tutta la loro vita...
Autostrada.... sotto il cupolino si sta bene, non rimpiango il mio cbr, l'andatura è entro i limiti e per una volta riesco a godermi la monotonia del paesaggio autostradale senza la paura dei velox...

Ed eccoci sulle strade divertenti, i vari passi che percorriamo scandiscono le ore di questa bella giornata, con un occhio al cielo per scorgere nuvole cariche d'acqua e un occhio alla strada sporca dopo le piogge di questi ultimi giorni... arriviamo a Chiavari non prima di esserci fatti una mangiata di pesce in una trattoria nei pressi di Recco.

Sulle strade che portano al mare è impossibile non far caso a quanti ignoranti pseudo-motociclisti in sella a delle supersport, come abbigliamento tecnico, facciano largo uso di costume, maglietta, sandali e casco (quest'ultimo ovviamente perchè lo impone la legge, ma credo ne farebbero volentieri a meno).
L'aurelia è come al solito strada trafficata ma con un gusto unico, belle curve che offrono un panorama da mozzare il fiato fondendo mare-cielo-montagna...
La mia bicilindrica dà soddisfazioni a non finire, una volta prese le misure di frenata ci si diverte davvero, agile nel traffico più di qualunque altra, nasconde anche un caratterino sportivo che al momento giusto può essere espresso.

50 cavalli sono pochi ma sono divertenti perché danno sicurezza, non hai mai paura di esagerare col polso, in qualunque marcia in qualunque velocità in qualunque tratto puoi aprire la manetta e sentire un feeling che ti permette anche di sbagliare, lei perdona tutto (o quasi), se sei abituato a gestire mandrie di cavalli di ben altre potenze ti accorgi che una moto del genere ti fa realmente riscoprire il piacere di andare in moto tutti i giorni.

Ci facciamo prendere la mano.... due bicilindriche, una da 50 e l'altra da 47 cavalli che grattano le pedane sulla scoffera sono uno spettacolo, (mi sarebbe piaciuto vederle da fuori....) all'uscita di ogni curva è sorprendente come la coppia dei due cilindri ti fa godere, abituato al 600 supersport mi sembra di volare anche se logicamente è tutta una sensazione, ma il poter usufruire da subito di tutto il potenziale, per quanto misero esso sia... è molto esaltante (proprio perché sono solo 50 cavalli! Un ducati 1098 "forse" sarebbe più stressante!)

Questa moto ti regala un altro motociclismo, il poter aprire il gas senza pensare che, se si esagera, il posteriore se ne andrà per i fatti suoi e senza la paura di essere scaraventato giù dalla moto per un sotto o sovrasterzo eccessivo, ti permette di vivere la strada in modo più passionale, ogni foglia, ogni albero ogni scorcio di paesaggio è tuo... indelebilmente disegnato nella mente... penso quante volte con le supersport ho percorso strade magnifiche piene di bellezze e di emozioni che avrebbero riempito l'anima ma quelle volte... le uniche cose che ricordo, sono le traiettorie di chi mi stava davanti, i sorpassi subiti ed effettuati, le staccate all'ultimo per infilare l'amico (ovviamente ove possibile per visibilità, condizioni di traffico, etc...la strada non è una pista! Il cervello prima di tutto se si vuole avere ritmo!).

Con questo non rinnego nulla, continuerò a provare emozioni forti con staccate al cardiopalma senza lasciare un briciolo di spazio per i panorami e i profumi che mi circondano, ma altre volte lascerò a casa la belva vera per prendere la mia bestiolina di 50 cavalli per farmi superare da chiunque, mi fermerò a fare foto e guardare quali forme prendono le nuvole in cielo, osserverò il letto del fiume come si fonde con la natura attorno, annuserò il progressivo sapore del mare che va via via più intensificandosi man mano che ci si avvicina a lui...andrò comunque con un ritmo tale da non temere alcuna automobile, noi arriviamo SEMPRE prima di loro, sia che si disponga di 175 cavalli o 45, il traffico non ci fa mai paura indifferentemente dai valori di coppia, dalla cilindrata o chissà che altro, non ci fa paura nemmeno l'acqua se dietro abbiamo un bauletto con tutto l'occorrente per salvarci anche da lei...

Lascio la zavorrina a casa soddisfatta del "giretto" di circa 500 km e nel tornare da solo con tutta la libertà di muovermi cerco di sgranchirmi le gambe, abbozzo un' uscita di sella in una curva, che quando la percorro col cbr rimango appeso al manubrio e mi accorgo che con questa non c'è nulla da fare, non scende neanche a pagarla, la ciclistica e le gomme sono quelle che sono ma questa moto non è stata concepita per fare queste cose, lo so, e non gliene faccio una colpa, anzi l'accarezzo sul serbatoio e la ringrazio per avermi concesso di fare 500 km con una media del 20 km/l (con zavorra e bauletto) e avermi fatto divertire per tutto il giorno.

Torno a casa e guardo l'altra, quella da 270 km/h...quella che alla mattina non temeva la rivale con cui mi ha visto andare via... è lì.... motore freddo, pulita splendente, abbaglia tanto è lucida, poi guardo quella che non arriva a 190 km/h se non in scia di qualcuno e in leggera discesa, quella con la linea un po' retrò, sì proprio quella con i due ammortizzatori antiestetici e il freno a tamburo... è calda, fumante e sporca,piena di insetti, un po' di palta sparsa in giro ... non l'ho mai vista così bella!

Alle volte come cambiano le considerazioni per qualcosa o qualcuno dal mattino alla sera!
Forse non è tutto oro quello che luccica ma... a volte è oro anche ciò che NON luccica!

Nortek2004
 

Commenti degli Utenti (totali: 13)
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Commento di: maurizio_75 il 12-06-2007 17:39
Adesso non vedo l'ora che arrivi sabato per colpa tua...
mi hai messo addosso una voglia di farmi le colline cesenati e di scendere fino al mare che non ne hai un'idea.
Se il tempo non tiene fino a sabato me la paghi :-))))
Commento di: teknofbi il 12-06-2007 20:06
ciao, io giusto stasera ho preso una parente della tua moto, il suzuki gs500f, non vedo l'ora di salirci!!!
Commento di: streghetta59 il 12-06-2007 20:58
Tutte sensazioni che provo ogni volta che salgo in moto... la mia motina... la mia ER5...
(ri)Guido da un mese e mezzo ma...è come se avessi sempre portato quella "belva", la mia SELVAGGIA!
Sensazioni stupende alle quali non rinuncerei per nulla al mondo, nemmeno quando mi dicono: prima o poi passerai alla hornet/ducati/sx (o qualsiasi altra sigla abbiano le moto diverse dalla mia)...
Niente da dire sull'altra tua "belva", grintosa, sprintosa, veloce e sicura, per te che sei abituato a portarla, sono convinta che sia una gran bella moto.
Però.... che emozioni ti ha regalato quella "bestiolina" eh?
Un abbraccio.
Paola
Commento di: netscho il 13-06-2007 12:35
Potenza e prestazioni dovrebbero essere al servizio di divertimento e sicurezza, poi a volte ci si trova a sacrificare questi ultimi per la smania di "gustarsi" i cavalli e la velocità.
Per me certe moto (120 e passa cavalli, coppie da automobili diesel) sono esagerate per strada.
Opinioni personali comunque, nulla di più.
I bicilindrici per strada sono più gustosi dei quattro, questo è quasi un fatto certo per me.
ho guidato in montagna una hornet, che ha 20 cavalli in più della mia (SV 2002) ma quasi non mi sono accorto della differenza.
Sarà che anche con i cavalli in meno la coppia del twin suzuki a 5000 giri è la stessa del 4 honda a 10000!
Sarò di parte ma il mio cuore batte a due cilindri!
Saluti!!
Commento di: urano88 il 13-06-2007 16:07
Non lo so... sarà che forse i tuoi pochi cavalli per me sono già un sogno, sarà che io in scia e in leggera discesa arrivo al massimo ai 140 km/h, sarà che la mia motina assomiglia molto di più a quella che hai lasciato a casa rispetto a quella con cui hai girato... non lo so.
Io so solo che avere veramente pochi cavalli, quindici per l'esattezza, sta diventando frustrante, specie su una sportivetta come la mia dove volendo si potrebbero grattare le pedane a ogni curva.
Mi consolasse almeno il consumo... macchè quei 15 cavalli succhiano un litrozzo di benza ogni 16km e altro che bauletto e zavorrina, siamo matti!? 130kg sono già tanti di loro!
Mi dicono dalla regia: "Vabbe' hai un mono, hai coppia" hem... non proprio: sotto i 6000 giri il motore non fa altro che dormire, i tornanti in salita sono un supplizio.

Per chi non l'avesse capito si parla di un'Aprilia RS 125 depotenziata in mano a un diciannovenne che non ha mai guidato nient'altro, ma che ora come non mai sente di faticare a crescere ancora su quel mezzo, sente che non è stimolante avere il gas spalancato per l'80% della guida e non riesce a capacitarsi di quanto sia semplice togliere quella maledetta ghigliottina alla luce di scarico e allo stesso tempo di quanti problemi amministrativi e con i genitori questo comporta.

50cv sono veramente un piacere, specie se visti dal basso...
Commento di: cemb il 13-06-2007 19:58
Certo, 50 cavalli sono "giusti"! ;)
Sono pressapoco quelli che ho io.. sul mio gs500. Devo ammettere che quando vedo un SV o un Bandit (o anche una BMW) la tentazione di fare il cambio è forte.. poi mi faccio un giro con la mia, magari con morosa al seguito (di rado, perchè non le piace troppo salire in moto) e capisco di aver fatto un buon acquisto. Tanto se si spalanca il gas le macchine si rimpiccioliscono negli specchietti, velocità ce n'è a sufficienza per farsi male se non si sta attenti..
Commento di: Kinge il 14-06-2007 09:56
ho letto con vero piacere questa tua...
devo dire ke mi ci rispecchio in toto. però io ho saputo rinunciare(senza rimpianti)alla supersportiva per sempre, perchè in garage ho un supermotard.
Uno di quelli "comodi e tranquilli" ke ti permettono di fare 20 al litro con la zavorrina e 10 al litro a struscio di pedane. Pensaci.
Fabrizio
Commento di: giob il 14-06-2007 10:06
belissimo, bellissimo post. da ieri sono proprietario di una monster 620 e vorrei imparare a viverla come tu vivi la tua er5, sperando sia possibile. e mentre tornavo a casa felice, vedevo (sentivo) supersportive sul raccordo di roma a 200 all'ora se non di più. mah...
Commento di: zefram65 il 14-06-2007 13:47
Ciao

Il ho un kawa zr-7 che, a detta degli stessi propietari, e scarsotta di cavalli.
Trovo che racconto di nortek2004 un manifesto alla buon senso motociclistico degno di essere pubblicato su riviste come "motociclismo".
Qui si dimostra che ,nel guidare una moto, le percezioni di benessere e divertimento sono una costante legata alla passione del guidatore e non una variabile proporzionale alle prestazione della moto.

bravo!

Commento di: sabb il 14-06-2007 14:36
Heheheeeeee
Purtroppo su motociclismo apprezzerebbero più un racconto sulla moto che è rimasta in box.
E' questa una delle ragioni per cui non la prendo più...
Commento di: pecoranera il 16-06-2007 04:13
Sinceramente non ho parole.......magari fossero tutti così i bikers.....
.......semplicemente grandioso.
Non riesco a esprimenre la felicità,tranquillità e serenità che mi ha trasmesso questo racconto!
Grazie!!!!!!!
Commento di: Hiram il 16-06-2007 16:23
Mi hai fatto ricordare la mia Hornet, era piu' o meno una moto con la stessa filosofia, l'ideale sarebbe veramente quello di poter avere 2 moto se non fosse per assicurazioni bolli e garage nel mio caso a pagamento.
Alla fine dopo qualche anno di sportiva credo che tornero ad una via di mezzo una moto di quelle che se ne trovano sempre meno es. Honda VFR.
Ciao!
Commento di: nellolo il 25-08-2008 23:38
La pista è pista (a chi piace).
Su strada, per me il bello di andare in moto non è la manetta, ma guidare tranquilli guardando il paesaggio (per quanto possibile) e i suoi profumi (e puzze).
Ogni tanto ci sta bene pure la stirata o il sorpasso violento, ma sono episodi insignificanti nel contesto globale del piacere di andare in moto, che si misura a velocità media.