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Domenica mattina.
Scritto da madux - Pubblicato 22/03/2007 15:21
Apro la porta del garage e tolgo il telo protettivo dalla Ninja...

Mi piace farlo: è un rito che compio con calma. Prima di metterla a posto, sabato scorso, l’ho pulita e lucidata tutta dopo aver lavato ben bene la catena con il gasolio, asciugata pazientemente e poi lubrificata con un sottilissimo velo di grasso spray. La guardo (la catena) mentre scopro la moto e vederla così pulita e brillante mi da un senso di piacere. Tutta la moto è in perfetto ordine, do una controllata alla pressione delle gomme per scrupolo, ma so che è a posto. La tolgo dal cavalletto e la metto a terra, ci salgo sopra e, a retromarcia, la spingo fuori dal garage. Alla luce del sole è bellissima nel suo “verde Kawasaki” brillante e pieno di personalità. Le riviste di motociclismo già non la trattano più: è del 2001 e per i tempi che corrono è già un cimelio storico, ma io non sono preso (per fortuna) dalla febbre del nuovo ad ogni costo. Do un’occhiata ai cerchi verniciati dello stesso verde: il contrasto con il nero delle “Pilot”pulite con il lucidagomme, è netto ed appagante.

“Tiro l’aria” e metto in moto: il motore parte “a mezzo giro”, borbotta in po’ (è il modello a carburatori e ai bassi non è molto pulito) poi sale un po’ di giri e comincia a frullare preciso. La lascio a scaldare e vado a prendere casco e guanti nell’armadio in garage, quando ritorno è già in temperatura sufficiente per poter partire. La posizione di guida è comoda e le leve sono dolci da azionare, anche se è una supersportiva da oltre 130 cavalli. La strumentazione è essenziale, come nello spirito delle “vere” Kawasaki da sempre, l’unica cosa di cui sento un po’ la mancanza è la spia della marcia inserita che, con il cambio a 6 velocità, sarebbe utile: mi riprometto di acquistarlo... prima o poi.

Parto lasciando dolcemente la frizione e godendo del rumore pieno e sommesso dello scarico filtrato dal casco. In sella il feeling è ottimo: tutto è sotto controllo, la moto è ben bilanciata e leggera da guidare. In fondo alla strada tocco i freni e la risposta è perfetta: dolci e modulabili, potentissimi quando occorre. Attraverso il paese a velocità molto ridotta, aspettando che la temperatura diventi ottimale e godendomi gli sguardi dei passanti: nonostante non sia precisamente “all’ultimo grido”, come dicevo, fa sempre la sua bella figura nella livrea verde, pulita e fiammante.

Esco dal paese e aumento un po’ l’andatura: non c’è traffico e posso tirare un po’ la seconda, appena appena... Il motore pare svegliarsi pigramente e stiracchiarsi mentre aumenta di giri. Ancora qualche decimo di rotazione della manopola e comincia a ruggire. Apro ancora e il balzo in avanti è immediato: anche se la coppia è molto più in là la potenza è già impressionante e le lancette degli strumenti schizzano in su. Mollo l’acceleratore ed il freno motore mi rallenta senza che abbia la necessità di toccare i freni. Do ancora un’acceleratina e metto la terza e la quarta in sequenza. Vado via tranquillo godendo del sole che filtra attraverso la visiera del casco e del vento tiepido.

E’ un’impresa rispettare il limite dei 50 orari: la strada è larghissima, non c’è nessuno e la moto soffre ad andare così piano, già gli 80 all’ora potrebbero essere molto più giusti per la situazione nel suo insieme, ma tant’è... A metà del rettilineo, mentre sono assorto in questi pensieri, un rombo possente sopraggiunge rapidamente alle mie spalle: il tempo di guardare negli specchietti e un Ducati 999 rosso fiammante mi svernicia facendomi sobbalzare. Ad occhio e croce andrà sui 180 orari. Lo seguo con lo sguardo e, alla fine del rettilineo lo vedo mettere la freccia e accostare. Sul ciglio della strada la sagoma inconfondibile di una “pantera” dei carabinieri...

Rallento ancora e mi metto ai 50 all’ora indicato dai cartelli stradali (andavo ai 60...). Quando passo al fianco della Ducati noto il pilota: tuta, casco integrale di gran marca, stivali da pista... perfetto! La targa della moto è di un’altra provincia, infatti, tutti, nella nostra provincia, sanno che lì al 99 % ci sono i carabinieri la domenica mattina...

Proseguo tranquillo nel mio giro mentre penso che la strada è diventata un percorso ad ostacoli: perché vendono moto come la mia o come quel Ducati, in grado di superare i 280 all’ora, se non si può andare a più di 130 e solo in autostrada? Perché bisogna pagare il bollo in base ai cavalli della moto se poi, per restare nei limiti di velocità, a volte assurdi, ne puoi usare soltanto una manciata? Certo, è giusto guidare con prudenza e non mettere a repentaglio la vita propria e quella degli altri, è giusto rispettare le regole, ma non c’è logica nelle cose che fanno. Ho la sensazione che, per chi, preposto da noi, fa le regole, i motociclisti, felicemente succubi dalla passione per le due ruote, siano una categoria da spennare e non cittadini da tutelare e difendere con scelte giuste ed al passo con i tempi.

Madux
 

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Commento di: TIGER69 il 22-03-2007 16:31
è sempre molto piacevole e romantico leggere del rapporto ke si ha con la propria moto la cura e le attenzione a lei dedicate...come portarla a spasso e assoparorare la sua essenza anke se limitata dalle leggi...complimenti...
Commento di: dadetzr il 22-03-2007 22:19
complimenti x la storia! è bella.. è tutto bello quando si sentono le parole di uno ke ha la passione x la moto.. qualsiasi sia la moto.. haha bella fine il ducatista!! ahah! pagliaccio..

V A TUTTI!
Commento di: Enrico_zip il 24-03-2007 19:21
la kawasaki ninja verde è il mio sogno!!
appena diventerò maggiorenne me ne prenderò una!! almeno spero!
Commento di: bigpenna il 25-03-2007 18:36
Il discorso è identico anche x le auto. Non te la prendere, siamo tutti polli da spennare.
Ora che il nuovo limite in autostrada è di 120 km/h, con un tranquillo 250 possiamo farci togliere dei punti anche li, bastano poco più di 20 CV.
In Francia percorrono la strada opposta: hanno limitato la potenza per omologare le moto a 100 CV.
:-)
Commento di: Edyamaha il 27-03-2007 22:15
Magari tutti avessero la cura che hai tu del proprio gioiello..
Commento di: sguelfaro il 29-03-2007 17:58
Mia moglie mi dice che nei confronti della moto a volte sono maniaco! Ma tu mi freghi.Tutti si corre un po' più del dovuto, purtroppo c'è sempre chi esagera.Io la moto non la scaldo mai da fermo,ma pertendo molto piano e aumentando gradualmente fino a che la sento pronta ad esprimersi.Ciao!
Commento di: facciolino il 13-04-2007 14:03
papà,sono io,marco.ti ho votato 5 ma non esagerare
con i pregi della tua kawasaki...
50,sempre...