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Confronto passato presente e futuro.
Scritto da sirlop - Pubblicato 31/03/2015 12:17
Diamo uno sguardo a quello che ci riserva il futuro del motociclismo.

Era il lontano 1869 quando veniva inaugurato il canale di Suez e un po' più su in Francia un certo Louis-Guillaume Perreaux deposita il brevetto n.83691, il quale conteneva l'invenzione del "Vélocipede à Grande Vitesse" che viene considerata la prima motocicletta della storia. In realtà di una moto non aveva molto, era sostanzialmente una bicicletta con un ingombrante motore sotto la sella che raggiungeva la velocità di 35 km/h.
Da quel giorno la storia è sicuramente cambiata, dall'invenzione di far "pedalare" un motore e non le gambe umane di strada ne è stata fatta, finché, dopo due guerre mondiali, l'uomo sulla luna, l'invenzione del computer si arriva negli anni 2000, anni in cui si entra in un epoca del tutto diversa dove tutto diventa elettronico, tutto connesso a internet, epoca in cui per comunicare emozioni ci si manda faccine su whatsapp d'oh!

Ma le nostre moto come hanno subito questa evoluzione ma soprattutto come la subiranno?
Le moto si sono trasformate da biciclette deformate a vere e proprie frecce della strada in grado di fendere l'aria con modernissime forme aerodinamiche, motori performanti ma ecologici( più o meno) e grovigli di fili, cavi ecc. a costituire elettronica in grado di di cambiare potenza, configurazioni, sospensioni. Fino ad arrivare a giacche airbag velocissime in modo da addolcire le cadute, anche se alla fine ci sono guardrail ultravecchi pronti a tranciarti Confused , e a tute in materiali ultra resistenti, caschi sicuri e confortevoli, interfoni per comunicare. E fino a questo punto ognuno di noi sta vivendo ed è a conoscenza delle odierne tecnologie.

Ma ritorniamo al succo dell'articolo, e in futuro??
Moto elettriche, Moto a idrogeno o con motori alternativi, moto parlanti grazie ad app o caschi elettronici collegati con bluetooth, wi fi e reti di ogni genere, tute dotate di sensori per miglior comfort ecc.

Sicuramente i primi due punti che le moto si troveranno ad affrontare in futuro sono: elettronica e connettività. La prima più o meno è già presente nelle moto e nella maggior parte dei casi è un valido aiuto ai motociclisti, rende più semplice guidare moto potenti oppure semplifica i viaggi lunghi, ma comunque si usi, qualche volta fa perdere un po' la vera essenza del motociclismo, fino a trovarsi a parlare con cavi non più funzionanti.

Secondo punto-Connettività. Ad oggi tutto è connesso in rete: smartphone, pc, ed ogni attrezzo che abbia uno spinotto per ricaricarlo è connesso. Recentemente alcuni siti trattavano di moto in grado di comunicare verbalmente con il pilota, oppure di moto che inviano dati ad altri dispositivi per far conoscere al pilota temperature, pressione gomme, velocità di rotazione della gomma ecc.

Altra novità recente ma già affermata quella relativa al casco con retrocamera posteriore, gps, chiamate , radio. Al modico costo di 1500$. E indovinate un po' va connesso al vostro smartphone, di conseguenza se perdete la connessione perché siete in un posto incantevole, immerso nella natura e con scenari mozzafiato ma senza un'antenna telefonica, vi ritroverete a non avere più gps, radio e chiamate.

Altro perno delle moto del futuro quello di fonti alternative riguardo il motore: con moto elettriche o a idrogeno fino ad arrivare a motori ad olio riciclato ecc. Quest'ultime non inquinano nemmeno in grammo di CO2 ma hanno un suono paragonabile a quello di un'ape (insetto) nel caso delle moto elettriche. O di suono non paragonabile a quello di un 1200cc negli altri casi.

Il futuro quindi ci riserva tecnologia affiancata alla moto, ma ancora in modo confuso e non ancora definitivo. E forse da un lato è meglio così perché non siamo ancora pronti a sentire quel zzzzzzzz moscio quando si accende la moto elettrica invece di quel rombo forte e sicuro delle odierne moto. Non siamo nemmeno pronti a sentire notifiche e messaggini mentre sul panorama c'è un tramonto fantastico e tu sei lì con la tua moto. Perché ci sono momenti che vanno vissuti.
 

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Commento di: Doc_express il 31-03-2015 18:42
a me tutte queste "modernità" (ho pensato il termine porcate...scusatemi) paiono tutte fumo negli occhi. E neanche di quello buono.
Sulle mie moto la prima cosa che ho fatto è eliminare sia la sicurezza del cavalletto che l'interblocco folle - frizione e il tempo finora mi ha dato ragione.
A me di avere una moto a diesel,a benzina,elettrica o nucleare non cambia nulla. Deve fare tanta strada con pochi soldi e meglio se ancora meno del poco!
Cerco sempre gomme vecchie che almeno durino di più e non è la prima volta che allo sfascio trovo e monto pastiglie dei freni e pezzi di consumo.
Radio,chiamate,telefono? Bah,ogni volta che ho il telefono acceso e suona è subito un bestemmione ad alta voce,sto guidando. Infatti di solito è spento. se voglio sentire la musica un bel lettore di cassette e vada a farsi friggere la connessione. Poi tutti connessi perchè? Pechè almeno sanno dove sei? Ah,no pè per ice. ma che vada a buttarsi sotto al treno ice...per me ovviamente...
Giacche,abbigliamento tecnico? mah,sarò un eretico ma i pochi botti che ho fatto le normai scarpe da montagna e altro abbigliamento normale è servito allo scopo e in ogni caso non ho mai perso un giorno di scuola/lavoro.
Anzi penso che se certe ercate diventano obbligatorie vendo le moto e giro in bici o a piedi. E oltre a risparmiare bollo,assicurazione e carburante tiro pure giù la trippa
Commento di: fg il 01-04-2015 10:53
concordo con te su tutto. Per non parlare che tutta questa "evoluzione" tecnologica serve, come è accaduto per il mercato auto, ad eliminare la manutenzione a basso costo, obbligando l'utente a rivolgersi ad officine autorizzate e con determinati tipi di attrezzature. Inoltre, così facendo, possono introdurre nelle moto il concetto di vetustà programmata, fin'ora sconosciuto o quasi a questo mondo. Vorrei anche vedere chi si potrebbe azzardare a compiere imprese come il giro del mondo con una vecchia transalp e simili lo facevi in tranquillità: ovunque trovi qualcuno capace di metterci mano. Non si può dire lo stesso delle nuove motociclette.
Però le persone non ci arrivano ed osannano ogni ca..ta inutile che viene installata sui mezzi nuovi (hanno mezzo il tc pure sulla guzzi v7!!!!!). Trovo poi aberrante il concetto del "sempre connesso" e trovo inumano chi, durante un giro in moto, vuole restare telefonicamente sempre reperibile (eccezion fatta per gravi esigenze lavorative o famigliari...ma, appunto, dev'essere un'eccezione).
Le riviste di settore spingono moltissimo in favore dell'elettronica, a volte in maniera insensata e vergognosa in quanto priva di concetti logici (vedi motociclismo, in sella, moto.it)
D'altra parte la maggior parte della gente prende la moto per moda, per sentirsi più figa o sfogare il testosterone.
Commento di: Doc_express il 05-04-2015 07:18
io ho sempre definito e continuo definire gli aiuti alla guida come roba per malati di sicurezza o diversamente abili alla guida e lasciamo perdere il resto...
Commento di: devargas il 01-04-2015 12:14
Aborro l'idea del casco parlante e rompente, mi chiedo però come mai (visto che la moto procede attraverso spazi più o meno aperti) per quale motivo, non hanno implementato un sistema misto: satellite/dati proprio per assicurare velocità di trasferimento e connettività quasi ovunque.

La nuova tecnologia dei futuri motori elettrici servirà probabilmente a farci rimpiangere le cafè racer e tutte le belle vintage.

La sicurezza? Bha...quando una moto incomincia a fare un rumore strano devi incominciare a capire con quale misterioso sensore stia dialogando in totale disaccordo.

L'unica cosa che faccio salva è l'abbigliamento. Alcuni capi, soprattutto in Goretex sono semplicemente eccezionali, i materiali del futuro? Sicuramente migliori: capi resistenti, autoriscaldanti e leggeri, oppure refrigeranti d'estate.

Qualcuno potrebbe obiettare: "ma allora perchè non vai in macchina?" Ovvio, l'auto non ha due ruote. Mr. Green

Scherzi a parte anche in questi accessori è tutto una questione di misure ed esigenze di utilizzo. Per imprese estreme, viaggi lunghissimi, magari per lo sportivo che si impegna in una Parigi/Dakar sono una manna dal cielo. Per colui che esce la domenica per farsi un giro in costiera alla ricerca del puro piacere motociclistico e delle gioie della libertà, sicuramente una cosa inutile, totalmente inutile, anzi, deleteria agli scopi motociclistici.

E' giusto comunque che esista, questa tecnologia. Siamo differenti e con le più varie esigenze. Se sussiste una cosa sacra per ognuno, questa è la libertà di scelta.

Un amico, ricchissimo, ha una villetta piccina, su di un piccolo promontorio che sorge al centro di un immenso campo di grano. Quando vi si rifugia si ritrova senza luce, acqua, telefono. Questione di scelta. Non so quanti di voi, ma io lo emulerei di corsa!

Per i miei viaggi in moto, invece, qualcosina di tecnologico me lo concedo...forse più di qualcosina! ASD
Commento di: fil_rouge il 01-04-2015 15:01
Credo che la vera sfida (e incognita) del futuro delle moto sia soprattutto l'alimentazione: elettrica, idrogeno, ecc.
Tutto il resto delle cose menzionate nell'articolo (elettronica e connettività) sono di scarsa rilevanza da questo punto di vista.

Commento di: devargas il 03-04-2015 16:05
Stanno producendo (scusami se non ricordo i dettagli) moto elettriche estreme, forse da gara o da record. Motori ultrapotenti, batterie ad alta capacità, ultraresistenti e leggere sistemate in luoghi utili per la ripartizioni dei pesi. Sono anche belle.

Da questi estremi, parzialmente inutili, perchè le moto in questione costano una cifra blu e non offrono praticità in termini di autonomia, uscirà un giorno (a sperimentazione avvenuta e quando i tempi saranno commercialmente positivi) la moto elettrica giusta: silenziosissima, leggera, con le prestazioni di una 400 cc una lunga autonomia e tempi brevissimi di ricarica.

Abbiamo poco da dire che sono finte moto, che i motociclisti nostrani si rifiuteranno, che non hanno il rombo ne il fascino di una moto normale.

Come fu per lo scooter sarà per loro. Ricordo che gli utenti motociclistici guardavano con scetticismo e supponente sufficienza allo scooter. Brutto, basso, col sellone a poltrona e le sospensioni morbide. Poi qualcuno incominciò a consideralo pratico, altri ne furono incuriositi e vi ritrovarono vantaggi, ed oggi la maggioranza di un utenza che era prettamente motociclistica è migrata, ed anche in modo definitivo.

La moto elettrica avrà le sue pecche in fatto di fascino ma anche dei pregi: una gran coppia, una buona guidabilità e la sconcertante (e per certi versi pericolosa) dote del silenzio. Viaggiare tra la natura danzando tra le curve in totale silenzio. Se a questo aggiungiamo la praticità, la comodità, la facilità di gestione, qualche sgravio fiscale e consumi zero, non mi illudo proprio che una gran massa di dueruotisti, in primis gli scooteristi che ricercano, dal loro motoveicolo, praticità facilità e tecnologia, migrino al mezzo elettrico...e non soltanto loro.

Anche molti motociclisti nostrani, e sostanzialmente per gli stessi motivi.

Resterà uno zoccolo duro, sicuramente, ma immagino che nel tempo, esso rappresenterà una insignificante minoranza.

Commento di: fg il 04-04-2015 16:31
peccato che la tecnologia elettrica rappresenti la preistoria, non un futuro sostenibile. Le batterie si esauriscono (cioè non tengono più la carica e la cosa peggiora in modo esponenziale appena inizia questo processo) e sono una delle cose più inquinanti e difficilmente smaltibili (alla faccia dell'ecologia!). Cosa ne faremo quando saranno miliardi? Le sotterreremo? Le butteremo nel mare come facciamo ora? Le spediremo nello spazio?
Inoltre nessuno pensa a quanto possa essere pericoloso utilizzare una moto silenziosa? Già ora gli automobilisti fanno una gran fatica a vederci e sentirci (a causa di telefoni ed affini e di tutte le ca..te con cui hanno infarcito le auto per farci digerire meglio le infinite ore di quotidiana coda nel traffico), pensa con una moto silenziosa...appendiamoci dietro un cartello con scritto "stirami" che facciamo prima. ASD

Il discorso dello scooter non regge perchè chi l'ha acquistato non avrebbe comunque mai comprato una moto a parte qualche rara eccezione.

Resto del parere che si stia vivendo al fine del motociclismo e dei motociclisti e girando ogni giorno in moto me ne rendo sempre più conto...specialmente quando inizia la primavera/estate ed escono dalla propri tana gli "appassionati" stagionali Wink
Commento di: devargas il 05-04-2015 23:56
Forse sei un pizzico catastrofista. Riguardo alle moto silenziose non mi preoccuperei tanto. Ti assicuro che l'abbattimento del rumore che avvisa la presenza del motociclista si è avuta gia da qualche decina d'anni. Da quando, avendo inventato i condizionatori, gli automobilisti si chiudono nei loro bei gusci insonorizzati a godersi il fresco, parlare a telefono, o ascoltare la musica preferita col loro bell'impianto bose. Se una moto da gran premio gli si accodasse penserebbero ad un disturbo di un canale delle loro 8 casse wi fi ultra mega bass. O semmai una zanzara nell'abitacolo. Le cose che dici sulle batterie sono giustissime e sacrosante, ma ci si muove molto per reciclarne i componenti, o creare batterie di altro genere. Quale che sia il modo o la fonte generatrice di energia, questa si sviluppa poi, sempre e comunque in elettricità. Motore ad acqua a parte, quest'ultimo è una realtà esistente ma poco pratica. Difficili ottenere prestazioni, potenza quindi duttilità nelle applicazioni da quest'ultimo. Continuo a credere che la via che ha percorso maggiore sperimentazione ed ottenuto risultati, sia quella elettrica. Le batterie verranno rese completamente reciclabili, ma, se anche così non fosse, se la scelta fatta è quella, nel bene o nel male quella strada si seguirà. Ricordi il problema dei diesel e del particolato? Risolsero con il filtro antiparticolato. Non emette finchè trattiene, quando poi si spurga immette nell'aria particelle infinetisimali, molto più dannose ed insidiose. Tanto piccole da non essere rilevate dagli analizzatori attuali. La via dell'ecologia richiede una totale mutazione di pensiero, purtroppo ancora non ci siamo.
Commento di: castoro il 05-04-2015 10:00
ciao a tutti, credo che stiamo assistendo a un profondo mutamento del motociclismo, inteso come azione dell'uso della moto. Sono sempre di meno i motociclisti che usano la moto nello spostarsi quotidiano, mentre sempre di più quelli che usano la moto con frequenza stagionale e come mezzo ludico. Questo le case produttrici lo sanno bene e infatti assistiamo alla scomparsa lenta ma metodica delle moto ''intelligenti'', cioè media cilindrata, poco radicali, prezzo d'acquisto e manutenzione convenienti per quasi tutte le tasche. Assistiamo invece a un aumento di modelli tra supermoto vedi certe endurone ipertrofiche e supersportive/supernaked quasi tutte oltre i 15.000/20.000 euro e di motorette 200/300 cc (certe cbr, ninja e ktm). Endurone da 250 kg che illudono i proprietari di poter attraversare il sahara e l'amazzonia, supersportive dai prezzi paragonabili a un camper, supernaked da 150 cv senza alcuna protezione areodinamica da una parte, dall'altra moto da 25-30 cavalli, coppia inesistente, e prezzi neanche poi così bassi. Il settore moto media, mi riferisco alle cilindrate 500-750 si sta lentamente svuotando di modelli e quelli che rimangono sono datati. Quindi a mio avviso il futuro del motociclismo, inteso come uso della moto sia utilitaristico sia ludico/turistico, non sarà roseo perchè vedremo la moto relegata a un oggetto sempre più di lusso, sempre più simile a un capriccio estivo, sempre più stuprato da inutili orpelli e feticci elettronici. Le riviste specializzate, che ho smesso di comprare da anni, riflettono e propagandano questa attitudine al tecno-feticismo che mi sa tanto di sterile consumismo, e inoltre magnificano moto dalla dubbia utilità pratica e snobbano quei pochi modelli validi.
Io il futuro del motociclismo lo immagino così: le città invase da scooter, motociclisti stagionali che tirano fuori dal garage la loro due ruote dopate e digitali da aprile a settembre, spendendo più soldi per gadget tecnologici che in benzina. Ah, i motociclisti saranno anche tutti anziani, perchè alle nuove genearzioni poco importa delle moto.
E' uno scenario triste, amaro, di sconfitta del motociclismo, nel quale però sopravviveranno pochi veri motociclisti, quelli che amano la moto non perchè ha 200 cv, non perchè ha più spie sul cruscotto che luci l'albero di natale, non perchè sulle riviste-propaganda ne parlano bene, ma che la amano perchè la usano, perchè la curano da soli, perchè ci macinano km sia quando piove che quando c'è il sole. Saranno questi ultimi partigiani del vero motociclismo a portare alta la bandiera, incuranti delle irrazionali e velleitarie proposte futuristiche e indifferenti ai pavoni ingioiellati dell'ultimo inutile giocattolo a due ruote.
Commento di: devargas il 09-04-2015 12:23
Credo che tu abbia ragione, ma, considerando i tempi, cosa non ha subito una variazione? La telefonia, la fotografia, l'aviazione, il modellismo, la nautica, l'automobilismo.

Anche il motociclismo, sicuramente. Un nostalgico rimpiangerà il tutto rappresentato da un epoca che non c'è più. Io sono un nostalgico, per esempio, per cui ti capisco. Sono nato in un mondo semplice e con le sue ovvietà. Oggi, restare al passo coi tempi è difficile ed oltremodo più caro. La vita sembra stravolta ma, lo stravolgimento, è anche frutto del desiderio, colpa nostra, in ultima analisi.

Sognavamo il progresso, il futurismo, ci chiedavamo come sarebbe stato il 2000, volevamo essere progressisti, volevamo la Luna e Marte, bene. Non si possono raggiungere taluni obbiettivi lasciando invariato un sistema di vita.

Oggi non a tutti piace lo scotto pagato e quello ancora da pagare, ma il passato non è lontano: basta adottarne gli stili e collezionarlo. L'epoca passata invece, con le sue ingenuità, con la sua semplicità, con i suoi valori, con le sue scomodità, la potrai rimirare soltanto voltando la testa e guardandoti indietro. (Vale anche per me ovviamente).
Commento di: marcoron1 il 09-04-2015 09:22
Fosse per voi vivremmo ancora all'età della pietra. Ma siete forse gli ultimi esemplari di trogloditi in circolazione? Io non sono contro le moto di una volta, anzi le moto d'epoca le ammiro e mi appassionano, così come le cafè racer, però benedetta tecnologia. Ma l'abs, l'antipattinamento ecc. sono utilissimi, certo è anche vero che inducono a osare di più con le conseguenze più tragiche. Ma sul piatto della bilancia i benefici sono comunque maggiori. L'interfono che non c'entra nulla con la moto, è utilissimo, non volete interferenze alla guida? tenetelo spento, semplice.
Commento di: devargas il 09-04-2015 12:36
Ma guarda che mi sembra che Castoro (se ti riferisci al suo bel commento) non ha attaccato l'evoluzione tecnologica, soltanto l'abbandono di concetti razionali e fruibili nel mondo motociclistico. Una motocicletta ultracostosa e pesante sposta la fruibilità di una passione che prima era per tutti verso pochi, non solo, constatare che un utenza specifica paga, porta le case ad evolvere modelli di fascia inferiore verso gli stessi concetti. Tutto più caro e governato da concetti di Marketing un po' occulti di cui, spesso, siamo vittime inconsapevoli.

Certo, si ravvisa una latente nostalgia verso un mondo che era (infatti anche io l'ho colta e commentata) però è stato attento nella scelta delle parole e dei concetti per cui non ho letto critiche sui benefici portati dalla tecnologia.

Se poi siamo come quelli della pubblicità della...della...(non mi ricordo) comunque un automobile che scandalizza perchè costa poco per quello che offre, mentre, viceversa, nel bisogno di apparire si desidera spendere molto di più...be, anche questo ci può stare!
Commento di: marcoron1 il 09-04-2015 16:07
Non mi riferivo assolutamente a Castoro e anzi sono anch'io d'accordo sull'interessante discorso da lui fatto.
Commento di: castoro il 09-04-2015 20:02
cari devargas e marcoron1 in effetti io non sono per nulla contrario al progresso tecnologico in sè, e credo che nessuno dovrebbe esserlo, se in buona fede e se conscio della realtà in cui vive . Io rimango perplesso (a essere buoni) delle applicazioni pratiche di nuove scoperte tecnologiche in determinati contesti. Faccio un esempio: fino a circa dieci anni fa l'abs sulle moto lo avevano solo alcune ammiraglie tedesche, mentre adesso si sta diffondendo a macchia d'olio su modelli sia più sportivi, sia più a buon mercato; questa tendenza per me è molto positiva perchè sappiamo bene cosa succede se si blocca la ruota anteriore. Posso dire lo stesso dei progressi dell'industria motoristica riguardo l'affidabilità dei motori, le mescole degli pneumatici sempre più performanti e sicure (è assai raro sentire motociclisti oggi ai quali è scoppiata una gomma), ecc... Mi sorprende invece la tendenza a trasformare la moto in uno smartphone, di progettarne modelli figli più del marketing che delle reali necessità, complicando l'accesso fai-da-te alla manutenzione, insomma l'allontanarsi sempre di più dalla moto per il motociclista che la usa per rivolgersi alla moto per il motociclista che la esibisce.
Perchè le grandi case giapponesi pioniere di ogni innovazione tecnologica non si concentrano su tematiche come riduzione del peso (a parità di cilindrata con gli attuali modelli), riduzione del consumo (a parità di potenza e qualità d'erogazione), semplicità d'uso e manutenzione del motore ecc...? Probabilmente non lo fanno perchè adesso si vendono solo modelli che hanno caratteristiche opposte a quelle da me elencate, e perchè chi ha capacità d'acquisto vuole questi modelli (visti i prezzi se ne infischiano se consuma poco o tanto, se la manutenzione è onerosa o meno, ecc) e il libero mercato non offre gran possibilità di discostarsi da quei target. Aggiungiamo poi che le moto di fascia media (6000-10000 euro) acquistano le forcelle a steli rovesciati , belle da vedere, fanno molto supermoto, ma perdono le regolazioni del precarico (chissenefrega, tanto da fermo a cosa servono?), montano pneumatici esagerati (la MT07 ha un 180 dietro per 70 cv!!!), non dispongono di spazi per infilarci qualcosa che sia diverso dal portadocumenti (ma spostare il serbatoio da un'altra parte e usare lo spazio lasciato per farci un degno ripostiglio, tipo nc 700?), insomma le medie scimmiottano le supermoto ipertrofiche e superdigitali, della serie vorrei ma non posso invece che essere categoria a parte, toste e spartane.
Scusate lo sfogo, ma ogni giorno sogno una moto del futuro sportiveggiante, leggera, agile, che consumi poco, sicura, affidabile, che ti sposta in città e ti porta in vacanza, che ti fa divertire sui passi di montagna e che non ti svuoti il portafoglio. In fin dei conti chiedo poco, o no?
Commento di: cucuzzola il 09-04-2015 16:12
elettronica si o no? dipende

per quanto riguarda la moto, non ne sono troppo sicuro. l'idea di domare la moto, di avere quella sensazione diretta di controllo (e a volte no) senza filtri (leggi elettronica) per me e` importantissima. poi, sono estremamente sicuro che al provare un mostro pieno di elettronica nel motore, controllo stabilita, trazione, etc etc, probabilmente mi ricrederei....ma rimane il fatto che non so a quanto sia disposto a rinunciare alle sensazioni pure.
la mia paura e` che si finisca come con le macchine: all'inizio ABS e ESP era un complemento alla sicurezza attiva. nessun problema al riguardo. poi sono iniziati ad arrivare SUV da 400 e rotti cv che stanno in strada solo con ESP attivato, se si tolgono tutti sti aiuti semplicemente non valgono una cippa. spero (ma dubito) non si arriva allo stesso con le moto.

per quanto riguarda l'equipaggiamento, altro discorso. ho un casco con intercomunicatore, adoro il potere accendere la radio in autostrada, sulla statale che non ha una curva all'orizzonte. sono contentissimo di poter interfacciarlo al gps, mettere su l'itinerario, e concentrarmi sulla guida e paesaggi, senza invece essere concentrato a guardar cartelli.
e per quanto riguarda la sicurezza passiva, be l'elettronica ci puo veramente dare una mano, dato che a livello di protezioni, materiali, penso siamo arrivati al top.

insomma, pro e contro. Pat Pat
Commento di: devargas il 10-04-2015 13:06
A me piacerebbe provare il casco skully ar-1 per la realtà aumentata. Sembra fatto molto bene ed è anche bello. Lo ritengo utile da provare per capire. Capire e magari bocciare, ma non senza averne compreso nella realtà pregi e difetti.

Congetturando su questo elemento valuto vero il concetto che ho espresso qualche intervento sopra, stesso thread.

Considero, cioè utile, una certa tecnologia se rapportata ad un utilizzo specifico, per esempio i grandi raid. (ovviamente con tutte le informazioni che dai box hanno necessità di dover comunicare.

Nel mio specifico, riducendo comunicazioni e funzionalità, trovo utile nei lunghi viaggi i comandi vocali, avere tutto integrato, ascoltare magari musica o chessò io sui lunghi tragitti autostradali, telefonare senza dover premere un bottone. Chissà se è utile per tenersi sveglio! Ritengo anche utile la telecamera post, soprattutto se si è la scopa del gruppo. Poi, ovviamente, è tutto da vedere e considerare. Spesso questa tecnologia va in idiosincrasia con la moto. La si utilizza un poco e poi la si abbandona come un costoso e parzialmente inutile giocatolo.

Ammettete che però incuriosisce?

Ps. Come gli interfoni che sono rimasti montati nei vecchi caschi e mi scoccia rimontare tanto come mi scocciava caricarli o ricercare le frequenze.

Commento di: Elr0ndK il 13-04-2015 13:01
Per quanto mi riguarda penso che le demonizzazioni di qualsiasi cosa siano sempre e comunque sbagliate, quindi dire che la tecnologia è un male in senso assoluto è sbagliato e non parlo solo di moto.
La tecnologia sta semplificando molte delle operazioni che per alcuni erano addirittura impossibili qualche anno fa, in particolare nel campo medico: di per sé è, quindi, una cosa sicuramente positiva, e penso che anche per le moto questo sia vero.
Certo, piuttosto che continuare a produrre bestioni da millemila cavalli che senza elettronica sono inguidabili (usò esattamente quest'espressione un responsabile di BMW parlando della S1000RR), potrebbero esplorare ed arricchire le medie cilindrate che hanno quello che serve per divertire e non impegnare: al momento infatti sto guardando per prendere la moto per mia moglie al posto del GSR che poco si presta per lei ed è sconfortante vedere come la moto "giusta" non esista ma bisogna cercare un compromesso.

Ma parlando delle più recenti introduzioni di elettronica: l'ABS è giusto che di questi tempi sia diventato obbligatorio per le nuove moto, è una di quelle cose che secondo me è ESSENZIALE, e lo è per le condizioni spesso pietose del manto stradale e perché, comunque, è una mano che ci aiuta quando serve. Il TC già lo capisco meno, almeno sulle moto sotto i 900cc, mentre, per esempio, le mappe multiple trovo che siano una buona introduzione (ce le hanno anche alcune moto con l'acceleratore a filo).
Alcune cose trovo, infatti, che siano solo per quelli che vogliono vantarsi al bar... Perché, di fatto, non sono utili su tutte le moto e la dimostrazione più lampante è, secondo me, il 3 cilindri della Triumph (io ho provato il 675 ed il 1050 e vale per entrambi): un motore talmente pulito e lineare che l'elettronica rischierebbe solo di danneggiarne il perfetto equilibrio.
Inoltre, un'elettronica troppo raffinata può essere anche dannosa (non intrinsecamente, ma per una squisita ragione umana, intendo): gente che non sa guidare la moto a volte acquista queste belve da 1000 e più cc perché tanto l'elettronica agevola moltissimo la guida e la mancanza d'esperienza può portare a far cretinate perché "tanto c'è l'elettronica". E rischiano di far male a qualcuno...

Ma queste cose, ovvero TC, mappe etc, non rappresentano secondo me il "vero futuro" delle moto: credo che il terreno di caccia principale debba essere quello del perfezionamento degli attuali motori per garantire più km con meno carburante, nel più immediato futuro, e poi le fonti alternative e rinnovabili oltre ad un miglioramento dell'abbigliamento tecnico.
Pensare che un motore raffinato come il 3 cilindri Yamaha consumi su per giù quanto quello del "muletto TDM" mi stupisce... Va bene il carattere diverso e più prestazionale, ma io ritengo che qualche CV in meno e qualche km/l in più faccia solo bene! Se potessi levare 50 cv alla mia moto per avere un consumo dignitoso (ed ad un costo ragionevole), per esempio, lo farei senza la minima ombra di dubbio!
Per quanto mi riguarda, l'abbigliamento non deve essere regolato da norme di obbligo, ma tanto più è protettivo meglio è. Anche per le uscite di 20km.
Commento di: devargas il 15-04-2015 12:43
Ma che moto hai? Una belva, se ti porta a dire che, senza colpo ferire e con piacere, puoi toglierle 50 cavalli per un consumo più "umano".

Concordo sull'erogazione del tre cilindri Triumph, fantastico. Io ho il 1200. Non mi sono ancora del tutto abituato al peso della moto.

Ecco, se vogliamo questo del peso è un aspetto della tecnologia trascurato (ed una delle poche cose di cui non abbiamo detto).

Ma dico: vero è che esiste il carbonio, le leghe in magnesio, la viteria di alluminio e chissà quant'altro, ma costa...eppure, mi chiedo...la produzione in larga serie di questi elementi, li farebbero costare sempre tanto?

La moderna ingegneria meccanica sarebbe sicuramente in grado di produrre telai ultraresistenti e leggeri.

L'evoluzione del motore ci sta, e c'è stata, ma parimenti al motore evoluto, aumentano anche pesi e dimensioni. Cosa te ne fai allora del motore evoluto sotto una bestia di 270 chili? Come pretendi che consumi poco e ti dia anche prestazioni?

Un motore come quello della Triumph, sotto una moto di una cinquantina di chili più leggera, permetterebbe: A, creare un serbatoio leggermente più grande ed aumentare l'autonomia. B, consumare di meno. C, rendere di più.

Parimenti cilindrate inferiori e con potenze minori, diverrebbero egualmente prestazionali, divertenti, veloci e parsimoniose, cosentendo inoltre la reintroduzione, senza troppi complessi, delle famose cilindrate intermedie.

Il discorso non è assurdo, KTM, per esempio, riesce a fare (con gli stessi componenti adottati dalle altre) motociclette potenti, con un sacco di giocattoli tecnologici montati, e con almeno 30 chili in meno delle concorrenti. Immaginate un progetto di ricerca specifico ed i giusti materiali a cosa porterebbero. Ah, dimenticavo, una KTM costa anche meno delle concorrenti, non 30.000 euro in ragione della raffiunta (e parziale) leggerezza!

Commento di: Elr0ndK il 15-04-2015 13:18
Ho la TnT 899, 106cv alla ruota all'incirca (da rilevazioni di riviste del settore), ne avesse 70 o anche 60 a me piacerebbe uguale e mi darebbe modo di usarla sicuramente di più.

Condivido il discorso dei pesi, ma penso che il problema maggiore sia nel necessario rinnovo di tutto l'apparato di produzione: immagino che per sostituire macchinari che lavorano i metalli comuni come l'alluminio e simili, sia dal pieno che pressofuso, o le plastiche abbiano comunque prezzi e costi di mantenimento/revisione inferiori rispetto ai corrispettivi di leghe metalliche più pregiate o carbonio. Per non contare che, in questo caso, dovrebbero SOSTITUIRE cose che già hanno, con un esborso senza rientro.
In generale, quindi, è giusto quello che dici ma penso che non sia così facile ed i prezzi d'acquisto non penso che arriverebbero ad essere molto vicini ai corrispettivi in leghe "povere".
Riguardo KTM dipende dalla moto: non costano di più ma nemmeno troppo di meno se si considerano cilindrate confrontabili Mr. Green
Commento di: devargas il 15-04-2015 15:22
Riguardo a moto di larga diffusione, molto spesso taluni componenti vengono sviluppati da ditte esterne (non saprei dirti se anche i telai). In questo caso basterebbe prendere accordi con una ditta anzicchè un altra...forse sono troppo semplicistico.

Riguardo ai prezzi, quelli correnti, ritengo siano un po' gonfiati. In alcuni casi decisamente esagerati, ma, mi rendo conto, un passo indietro sulla revisione dei costi per produrre moto più pregiate ad un prezzo simile agli attuali, non si farà mai.

A volte però, lo sviluppo tecnologico opera miracoli. In fondo alle case dovrebbe importare vendere, quindi offrire il miglior compromesso possibile (in termini di prezzo) ed ottimi prodotti.

Poi, sai, KTM...l'ultima, la 1290 explorer, vero, costa tanto coi suoi 18.000 e rotti ma è veramente il massimo della tecnologia e del gadget tecnologico anche inutile. Ha cose che in BMW non hanno, pur volendole pagare. Inserendo su di una 1200 GS tuto quello che KTM offre di serie credo andiamo a scontrarci contro un prezzo di 22.000 euro circa. Per una moto meno tecnologica (che oggi significa inferiore) con un motore meno potente, e più pesante.

Non ti nascondo che ci avevo fatto anche un pensierino, sul K, poi, dovendo viaggiare, ho preferito Triumph per la linearità del motore e la pochezza di vibrazioni (oltre al fatto che mi piace molto). 140 cv su di un enduro mi bastano e poi, anacronisticamente, tutta l'elettronica di KTM mi ha un po' sgomentato. Ripeto, peccato soltanto per il peso. La curiosità di provare un bicilindrico, enduro, da 160 cv non me la sono quindi permessa. Peccato, deve essere inebriante!
Commento di: Elr0ndK il 15-04-2015 15:52
In realtà se le moto seguono il percorso delle auto più che andare verso un prezzo basso, vanno verso il dotarle di ogni gadget possibile ed immaginabile facendo salire il prezzo.
Se penso che la compagna di un mio amico ha preso qualche giorno fa una Yaris full optional a poco meno di 14.000€ con circa 6.000 di sconto dal prezzo di listino mi viene da pensare... Tempo fa con meno di 20.000 ti prendevi, per dire, una Megane, una Focus o una C4 full optional ed ora non ti bastano nemmeno per una piccola...

Sul discorso dei cv io penso che l'ipertrofia di potenza non sia una cosa buona. E' una mia visione personale, mi rendo conto, ma finché non vai in pista, cosa te ne fai di 130/140cv? Ripeto, io la mia moto l'ho presa solo perché me ne sono innamorato a livello di estetica e doti di guida; di motore ne ha fin troppo, considerato che finora ho superato i 130 solo una o due volte in un anno e mezzo...
Prima di prendere la TnT avevo provato persino la Tuono v2, altra moto che esteticamente mi piace da impazzire (sì, mi piacciono le moto col muso da insetto...), però il fatto di non percepire "il limite" mai, sembrava di guidare una bicicletta a 20 km/h e poi guardavo il contakm ed ero a 80/90 km/h... Troppo, una moto come quella era davvero troppo per andarci in strada. Senza la pista moto così, secondo me naturalmente, NON HANNO SENSO. E di cv ne ha poco più di 130 all'albero...
Per me la moto bella è quella che dà senza impegnare, meglio una moto più raffinata di ciclistica che una abbondante di motore.
Commento di: devargas il 16-04-2015 14:56
Si hai ragione, meglio una dalla ciclistica raffinata e bella. La moto deve prima di tutto piacerti, emozionarti. Il mio punto di vista predilige anche i cavalli, ma io sono uno che non dice no a niente. Devo provare.

Tornando al paragone moto macchina (in relazione ai prezzi). Ma ti rendi conto che una qualsiasi enduona 1200 supera in prezzo una Yaris superaccessoriata? Spesso costa quanto una Mini Cooper Crome superaccessoriata? E quando dico superaccessoriate intendo con: tutto e di più e di quanto più avveniristico si potrebbe.

Per questo sostengo che...si l'elettronica...vabbè...ma una enduro non può costare quanto una 5 porte, sedili in pelle, condizionatore bizona, impianto Bose, Lettore di di di tutto, etc etc. etc. Ovviamente anche l'auto ha elettronica di gestione sofisticatissima.

No...chissà perchè, ma le moto costano tanto...troppo. Veramente un aspetto della ricerca e della tecnologia potrebbe anche abbattere i prezzi. Se così non fosse una motocicletta potente, ottima ciclistica e più leggera delle sorelle grazie all'ausilio di materiali "preziosi" potrebbe costare 40.000? 45.000? Ridicolo!
Commento di: Elr0ndK il 16-04-2015 15:02
La Panigale Superleggera costava 66.000 e le hanno vendute tutte in un batter d'occhio... Il lusso comanda, chi i soldi ce li ha continuerà ad averceli ed anche il semplice muoversi di tutti i giorni sta diventando costoso per tutti...
Commento di: devargas il 16-04-2015 15:29
Purtroppo. Mentre scrivevo pensavo proprio alla superleggera, ma non ricordavo più quanto costasse!
Commento di: Elr0ndK il 16-04-2015 15:33
Ho visto adesso il mio splendido "ce li continuerà ad averceli"... Delle volte rafforzo troppo i concetti ASD
Commento di: Elr0ndK il 16-04-2015 15:33
Ho visto adesso il mio splendido "ce li continuerà ad averceli"... Delle volte rafforzo troppo i concetti ASD