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Honda CB 1100 EX: buona la seconda
Scritto da stivadi - Pubblicato 31/03/2014 14:28
Prime impressioni dopo 350 km con la Honda CB 1100 EX

Dopo quattro anni con una HD ero convinto che mai sarei tornato ad acquistare una giapponese: avrei valutato magari una Triumph, una BMW, una Guzzi ma non una giapponese.

E questo non certo perché vadano male, anzi; a parte un Kawa mach IV che era tanto affascinante quanto inguidabile, sono state affidabili e prestazionali, ma perché negli ultimi anni mi hanno danno la sensazione di attraversare, chi più e chi meno, una crisi di identità.
Succede però che per restare in casa HD, eliminate quelle con la seduta “sono sul bidet” che farà anche “macho” ma ho sempre trovato inguardabili ma soprattutto inguidabili e alla lunga stancanti (la posizione di riferimento resterà sempre la BMW RT) , quelle con manubri extra large o appendi scimmia che hanno perso lo stile originale HD fino a sembrane una caricatura, quelle con impianti frenanti sottodimensionati in nome della linea, la scelta si riduceva in maniera drastica ad una: Road King.
Ma non era il genere di moto che desideravo.

Dicevo quindi che non avrei comprato più una giapponese a meno che… a meno che non riproponessero i “loro” classici, che NON sono le copie delle vecchie moto bicilindrici frontemarcia inglesi (Kawa W 800), ma i quattro ( e, perché no, i sei) come l’insuperabile Kawa Z 900 e la Honda 750 four che, se non altro per il semplice fatto che all’epoca erano 40 anni avanti, con pochi aggiornamenti risultano più che attuali.

Honda, con questa CB 1100 ex, credo abbia centrato l’obbiettivo di proporre una moto che gli appartiene come immagine, con linee eleganti ripulite dagli eccessi barocchi dell’esemplare originale , simmetrica (alcune moto, caratterizzate da forte asimmetria, mi ricordano il personaggio “due facce” dei film di Batman), rifinita in maniera esemplare, con dettagli classici ed allo stesso tempo tecnologicamente attuale.

Rispetto la modello precedente il salto qualitativo è decisamente percepibile: scarichi simmetrici con finitura cromata che non scolora (si spera) e con un andamento decisamente più ordinato del 4 in uno, ruote a raggi, nuove fiancatine, nuova sella, faro più alto che dà slancio all’avantreno e la sesta marcia. Tutte cose ampiamente enfatizzate nella brochure di presentazione, ma anche altre ( che Honda non evidenzia ed è facile capirne il motivo) come ad esempio il copri pignone in metallo quando il precedente era in volgar plastichetta (sob!) .
Prime impressioni dopo 350 km.

Dal momento che non sono in grado di far fuoristrada derapando con moto da 250 kg, che non faccio penne, che non piego ginocchio a terra, che non sono un fanatico del casello-casello o delle”verte sul Costo” e che… ho superato i 20 anni (e anche i 30,40e 50) potrei rappresentare il TESTER IDEALE per questo tipo di moto !
Ci salto sopra ed è come indossare un capo “pret a porter” che ti veste come uno sartoriale; ma questo è un fatto soggettivo legato alla mia morfologia. Ma la sella (nuova) è comoda come una poltrona Frau… e questo è un fatto oggettivo. Manubrio né largo né stretto… giusto. Strumentazione completa, grande, con tachimetro e contagiri classici ma integrata da trip computer tanto discreto quanto sofisticato.

La accendi e senti un motore possente con una sonorità maschia enfatizzata dall’effetto stereofonico del doppio scarico.
Parti e la moto diventa leggera: il peso c’è ma non dà fastidio. Anzi, contrariamente al parere di molti, ritengo che il peso in una moto sia importante proprio per quella stabilità inerziale che se da un lato la rende meno reattiva, dall’altro costringe il sistema delle sospensioni a filtrare le imperfezioni del manto stradale senza trasmetterle direttamente al guidatore. Certo non sarà l’ideale tra i cordoli (non è il suo habitat) ma si apprezzerà nel viaggio in coppia e nella stabilità delle traiettorie.
Il motore non vibra: un quattro cilindri per la sua stessa architettura annulla le vibrazioni del primo ordine, ed inoltre questo è dotato di controalbero. Questo è una fortuna perché trattandosi di moto giapponese se fossero presenti sarebbero un difetto e non una “caratteristica”.

Anche il cambio è “nipponico” quindi privo della famosa caratteristica “rumoroso ma preciso” e si limita al “preciso”: in più le marce sono sei e complice l’erogazione elettrica e la coppia corposa ed uniforme risulta facile trovare la combinazione ottimale ad ogni situazione di guida: per la verità nell’uso normale le prime tre risultano assolutamente superflue ed è veramente incredibile di come si possa procedere in sesta da 60km/h a (???) km/h senza nessuna esitazione del propulsore (testato ieri nella gardesana orientale).
A proposito della velocità massima (???) che sembra sia autolimitata a 180 km/h, facendo una proiezione dei 120 km/h a 3000 g/m farebbe intervenire il limitatore a 4500 g/m che è circa metà del regime massimo!
In ogni caso indipendentemente dalla velocità, dalla marcia, dal numero di giri, il motore tira sempre senza incertezze.

La cosa curiosa è che pensavo che la sesta marcia avesse comportato l’accorciamento delle 5 presenti nella prima versione, mentre leggendo i dati recuperati nella rete sembrerebbe che tutte le marce siano state allungate.
I freni dotati di ABS (non combinato come nella precedente versione) e le sospensioni hanno un ottimo comportamento e sono di qualità e per di più regolabili.

Due parole sulle gomme: è vero che non sono molto larghe ma nonostante, o forse per questo, la ciclistica risulta facile , trasmette sicurezza e piegare diventa un piacere.
Se si pensa di fare molta autostrada è il caso di pensare ad un parabrezza: ce ne sono a disposizioni parecchi ed in genere non pregiudicano l’estetica.

Alla fine si tratta di una moto che è in grado di accelerare più di quanto io acceleri, di piegare più di quanto io pieghi, di frenare più di quanto io freni, di correre più di quanto io corra e forse l’unica cosa che merita veramente di essere sottolineata è che tutto questo questa moto non te lo fa pesare.
 

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Commento di: kurt75 il 01-04-2014 08:38
Ciao,
moto eccezionale la andai a vedere anche io essendo sempre stato fan delle simil bike anni '70. l'unica cosa che mi lascia perplesso sono le gomme. Per il mio gusto personale le moto di oggi devono avere gomme adeguate (almeno 120/160 per le stradali) e due freni a disco. Questo fatto è sempre quello che criticato nella Thruxton 900 e nelle Bonneville che come linea mi fanno impazzire o nel nel Kawa 800, e per questo mi ha fatto sempre preferire l'XJR 1300 e le Historic della Ducati..... comunque ottimo acquisto!!!!!!!
Commento di: stivadi il 01-04-2014 08:45
Grazie !
Comunque anch'io all'inizio ero perplesso, ma è un fatto che sembrano andare e tenere veramente bene.
Commento di: devargas il 01-04-2014 15:00
Complimenti per l'articolo, bellissima moto, le classiche poi, sono per sempre. Oltretutto, leggendo le tue impressioni, riesci a dichiarare con maestria taluni difetti, ammorbidendoli e facendoli rientrare in un contesto logico/caratteriale che diventa quindi ulteriore pregio della moto stessa. Potresti lavorare alla Honda come direttore alle vendite e suggerire ai salonisti la migliore strategia d'approccio al cliente: successo assicurato! Very Happy
Commento di: stivadi il 01-04-2014 15:40
Troppo gentile: d'altra parte quando si acquista una moto si compra un 80% di immaginario ed un 20% di prodotto.
Da questo punto di vista il marketing, in un tempo in cui è difficile trovare trovare prodotti scadenti, è l'elemento più importante: HD e BMW su questo sono il punto di riferimento.
HD riesce ad omologare i suoi clienti dalle scarpe al portamonete firmato, convincendoli allo stesso tempo che stanno facendo scelte anticonformiste; BMW, dopo poco lusinghieri tentativi di superare il concetto del boxer, ha capito che non ha senso produrre motori tecnicamente superiori ma che è più redditizio insistere mediaticamente sulla sua superiorità e perfezione.
Entrambe hanno capito poi che il "prezzo elevato" è il valore aggiunto ( vedi i flop delle moto "intelligenti").
Honda, e le giap in generale, da questo punto sono rimaste un po indietro, ma hanno l'attenuante che proponendo una gamma totale di prodotti (dall SH50 all Goldwing) fanno fatica a crearsi un immagine elitaria.
Piuttosto è curioso osservare come le stesse case giapponesi, Honda in testa, nel settore auto abbiano avvertito il problema ed abbiano reagito creando brand specifici come Acura, Infiniti etc...
... comunque la moto in questione (per ora) è veramente fantastica.
Commento di: kurt75 il 01-04-2014 21:16
Penso che chi sceglie japan non lo faccia per un discorso elitario ma piuttosto per un discorso di facilità di guida, scarsa manutenzione, affidabilità imbattibile e la possibilità di rivendere facilmente il prodotto anche se (per contro) a una scarsa valutazione.
Io dopo una veramente infelice esperienza con una Tuono Aprilia penso che rimarrò japan a vita cosa che mi ha permesso di sbizarrirmi con una meccanica molto semplice.
Per quanto riguarda la tenuta del prezzo è vero HD, BMW e Ducati mantengono il prezzo a patto che si riescano a vendere.... conosco due persone che hanno preso usato il GS 1200 ma entrambi lo hanno pagato sotto valutazione.

Saluti
Commento di: stivadi il 02-04-2014 09:47
quoto in pieno: aggiungo che quando si parla di tenuta del valore lo si fa in termini percentuali e non in valore assoluto.
In altre parole la perdita secca di una moto poco svalutata ma con costo elevato può essere molto più elevata di una moto molto svalutata ma con un costo inferiore.
Oltretutto, come giustamente facevi notare, forse è più facile collocare sul mercato pezzi dal valore commerciale più basso.
Commento di: devargas il 04-04-2014 12:58
Quando uno compra una moto dovrebbe potere escludere valore commerciale, valore assoluto, relativo, percentuali, svalutazione. Questi elementi sono frutto di un modo di pensare moderno ed attento, sicuramente. Attento a tutte le ragioni del raziocinio e del portafogli, ma frustranti dell'istinto e del piacere personale.
Oggi siamo dogmatizzati anche su questo e, cultura motociclistica, forse, potrebbe significare anche sapere elaborare calcoli.

Un tempo cultura motociclistica significava: illogica pulsione fottutamente animistica e personale, ed al diavolo tutto, tutti, e quello che di male si dice sul modello che piace a me.

Si comprava quello che piaceva, e di quella moto ce ne si prendeva cura.

Frutto del discorso razionale invece c'è il farsi un fegato amaro nel non vedersi rispettati i propri diritti dalle case, e magari, dai mercati, tutti i bei calcoli che ci siam fatti per acquistare una motocicletta.

Una motocicletta che magari non ci piaceva nemmeno tantissimo, abbiamo pagato tanto, ma doveva in fondo convenirci.

Occhio...sentitevi liberi anche di potere scegliere con gioia seguendo il vostro semplice istinto!
Commento di: giampiero1949 il 24-02-2016 20:24
hai proprio ragione ! io ero in vacanza ho letto la prova su strada , sono tornato e l' ho ' presa solo perche' era bellissima amore a prima vista !!!e ne sono contentissimo !!! era gia' dal concessionario rossa !!! percio ' 2 giorni ed era mia !!! ciao !!!
Commento di: confuso77 il 02-04-2014 16:38
Ciao, sono uno dei primi che ha rilasciato le sue impressioni sulla CB 1100 e devo dire che mi piacque fin dai primissimi metri!
Io ho da poco coronato il sogno della supersportiva (GSX-R 750) ma già la mia compagnia lo sa, il prossimo acquisto sarà il CB 1100 EX.
Soprattutto perché anch'io penso esattamente che "si tratta di una moto che è in grado di accelerare più di quanto io acceleri, di piegare più di quanto io pieghi, di frenare più di quanto io freni, di correre più di quanto io corra".
Saluti e complimenti per la scelta

Ciauz
Commento di: Vecmazz il 17-04-2014 08:24
L'ho avuta, anni fa. Era il primissimo modello a carburatore, quello più cattivo. Aveva un leggero ma fastidioso buco di erogazione sui 4.000 giri, poi totalmente corretto e scomparso nel modello ad iniezione, da me risolto con un cambio di centralina e filtro che l'aveva resa pure abbastanza più brillante. Che moto, ci sono andato due volte in Sicilia e in giro per l' Europa ed era bellissima, rossa, sembrava un missile, infaticabile e precisa nelle traiettorie. Avevo solo dovuto aggiungere le borse per i viaggi ed alzare il cupolino che obbligava a sdraiarsi sul serbatoio, nella versione originale, per riuscire a tenere velocità decenti. La ricordo con nostalgia, molto di più della successiva Hayabusa che ho tenuto poco, passando a versioni sport-tourer che mi permettevano, in fondo, più comodità e medie superiori nei viaggi. Ma dove passavo la mia XX attirava l'attenzione: una bella moto davvero. Up

Franco
Commento di: llanzo il 19-04-2014 16:29
Sono andato su google images e devo ammettere che e' forse la piu' bella 4 cilindri in assoluto.
Gli scarichi (ossia quelli che sono collegati ai cilindri) jap, non modificano colore da almeno 40 anni, comunque non ci ho mai visto niente di male quando mezzo secolo fa possedevo una BSA e gli scarichi avevano assunto tonalita' bluastre e giallastre.
Doppio lampeggio, bell'articolo e se non fossi ormai incastrato da anni con un Monster a cui sono affezionato come ad una persona e che non mi ha mai dato il minimo problema... incredibile ma vero ! certo un pensierone ce lo farei. Pero' potrei dire le quasi, ripeto quasi, le stesse cose circa il Monster: piega + di me, accellera + di quanto mi servei, frena bene et cetera - non e' un'esclusiva CB... Tranne la posizione di guida e la sella che, anche con varie modifiche non eliminano il fatto che alla lunga sul Monster si sta scomodi e li' sicuramente il CB vince alla grande, non ho neanche bisogno di guidarla per capirlo !
Commento di: stivadi il 20-04-2014 00:06
.. e pensa che io venivo da una HD 883 R che in quanto a fascino non scherzava mica!
Poi il richiamo del 4 cilindri è stato troppo forte proprio per la piacevolezza di guida. Ti dirò che avevo valutato anche le HD (quelle grosse !)
ma quando mi ci sedevo sopra con i piedi in avanti "posizione bidet" e vedevo l'unico freno a disco anteriore capivo che proprio non erano il genere che faceva per me (p.s. la 883 R è una delle poche con comandi centrali e doppio disco anteriore ma sicuramente con limiti più pesanti del monster ).
doppio lamps !
Commento di: aketoest il 21-04-2014 13:30
Vediamo un po' quanto costa , prezzo di listino 11800 euro , mo mi sembra troppo cara d'accordo è bella quanto vuoi pero' fermo restando al prezzo di listino preferisco un cbr 600 rr 2013-14 nuovo - ( tanto x dirne una ) che senza dubbio a livello di componentistica è migliore in tutto dalla a alla z , direi che a questa cifra ci tante moto belle , infine sara' anche bella il cb 1100 pero' è troppo cara Eh?
Commento di: stivadi il 21-04-2014 15:49
E' strano, BMW propone la nine T a quasi 16000 € ma va bene (e pensare che non ha nemmeno la forcella regolabile), per stare in casa HD, lasciando stare la serie sportster 1200 che costa già di più ma non è neppure lontanamente paragonabile e ragionando sulle Dyna devi mettere in conto da 16000 € in su, ma va bene, la Triumph Bonneville (neanche questa paragonabile) va sui 10000, e va bene, le Ducati poi non sembra le regalino, ma va bene........ ma l'Honda no !
Provo quindi ad esporti il mio (mio) punto di vista.
a) il prezzo di una moto va valutato come un "accessorio" od un "must" : tutti predicano le cosiddette "moto intelligenti" che poi regolarmente si rivelano dei flop commerciali: è un fatto che le più vendute sono normalmente le più care. Ducati per esempio ha capito che se vendeva la Multi ad un prezzo basso avrebbe rappresentato l'alternativa "povera" al GS e su quel mercato avrebbe fallito.
b) Il prezzo poi è influenzato da altri fattori tra i quali uno importantissimo è dato dalla previsione di vendita: progettare un nuovo modello, e la cb 1100 è nuova e non un aggiornamento di un vecchio modello a magazzino come ad esempio lo è la XJR 1300, ha un costo che poi deve essere recuperato su un numero limitato di esemplari venduti, e questo ne fa aumentare il costo di produzione.
c) inoltre il prezzo è principalmente legato al tipo di clientela a cui si rivolge. Se ti capita di entrare in un salone Triumph prova a confrontare una Street ad una Bonneville: il telaio, il motore, i freni, le sospensioni.....tutto vale come minimo il 30% in più, ma la Bonneville è più cara e nonostante questo è la più venduta (e quella che in definitiva sostiene il marchio)
d) tu dici che compreresti il CBR 600 .. e faresti bene se è quello che ti piace. Ma sbaglieresti di brutto se lo facessi per un semplice ragionamento. L'acquisto di una moto è di per se una scelta irrazionale ( razionalmente magari compreresti uno scooter o forse meglio una macchina) e non si può fare errore più grande di usare la ragione per inseguire l'emozione.
e) e veniamo al contenuto del mezzo.
Le finiture (parlo della ex che possiedo) sono elevate (si vede che a differenza di altri prodotti della casa questa è made in Japan), e di sicuro i dettagli tipo i parafanghi in acciaio cromato invece di quelli in plastica o la sella o la verniciatura già ne giustificherebbero un prezzo superiore.
Il il motore non devi pensare che dato che è raffreddato ad aria risulti meno costoso di uno ad acqua, anzi: un motore raffreddato ad acqua ha meno esigenze di carattere "estetico" tipo la finitura delle alette di raffreddamento di soli 2mm di spessore ed esenti da "sbavature".
Poi i cerchi (se ti piacciono ..e a me piacciono) a raggi sono elementi decisamente costosi, mentre se analizzi i contenuti tecnologici del motore (ABS iniezione ed elettronica) o sospensioni regolabili vedrai che non sono di sicuro inferiori a quella di altri modelli della casa, ma semplicemente più consoni a quello che vuole essere questa moto.
E poi, al di la che dovresti provare cosa significa guidare un 1100 four con, sì, solo 90 cv ma con una erogazione nemmeno immaginabile da un 600 cc, e del fatto che poi come tenuta del valore od invecchiamento del modello forse siamo su un altro pianeta (ma questo ritengo sia l'argomentazione meno importante, credo che invece di pensare se conviene o no dovresti limitarti a pensare se ti soddisfa pienamente o no........ e a me soddisfa Mr. Green
Ma questo è solamente il MIO punto di vista.... che se tutti l'avessero venderebbero solo un modello : ma per fortuna nonè così
Triplo lamps !
Commento di: stivadi il 21-04-2014 15:51
P.S. il listino è 12500 + messa in strada Doppio Lamp Green
Commento di: fuak6976 il 21-04-2014 19:08
Stivadi ha semplicemente ragione.
L'acquisto di una moto parte da cosa ci voglio fare con la moto che comprerò.
Ginocchio in terra ad ogni curva di ogni girata? Andatura sportiva sostenuta? Andatura touring moderata? Passeggio turistico con qualche accelerata e pieghetta? Questo vi orienta nel 80% dei casi.
E' quindi chiaro che chi sta nel primo gruppo, non capisce una discussione sulle moto di chi invece appartiene all'ultimo gruppo.
Dopo aver selezionato cosa ci vuoi fare inizi cercando quelle giuste per quello scopo (o quelle che tu RITIENI essere giuste) e fra quelle selezioni la più bella per I TOUI gusti personali. Dopodichè magari entrano altre variabili minori, come il brand cercando da non farti influenzare dalla moda di turno (ma solo i più tenaci non ci cascano), la vicinanza dei concessionari (si anche questo) ecc...
Infine, guardi il prezzo, e tutto ciò che ruota intorno alla manutenzione.
Alla fine cadi su uno/due modelli.

Ho letto sopra alcuni commenti che mi hanno fatto sorridere non poco, derivati dall'idea che la moto migliore è quella più veloce, oppure quella più venduta.
Ho appena comprato una CB1100 Black edition. Si quella nera my2014. Sarò tra i pochi fortunati possessori di questo modello? Probabilmente si. Cosa dico? EVVIVA! Me lo auguro.
Pagata 10600 euro su strada. A sentire i commenti di tanti, sai quante moto avrei potuto comprare?
Per farci che? Io volevo quella. Dopo tutte le selezioni mentali che vi dicevo sopra. Per motore, guidabilità, fascino da vendere, sensazioni alla guida.
Ho avuto W800, Moto Guzzi V7 Racer.
Avrei dovuto comprare una Harley Davidson 883 o una Bonneville perchè forse l'avrei rivendute meglio tra tre anni??? ASD ASD ASD
Parcheggiatele accanto, una CB1100 Black Edition e le altre e poi forse la domanda non la fate più. E anche questo è un gusto personale.
Almeno io compro una moto per godermela ORA e non a sapere che tra tre anni prenderò 500 euro di più dalla vendita.
Un lampeggio a tutti.
Commento di: Lightning79 il 21-04-2014 21:07
Siamo alle solite: persone diverse, politiche diverse, pensieri diversi e di conseguenza affermazioni diverse! Vi porto la mia testimonianza: Ho fatto la patente per la moto nell aprile del 2009, da prima le moto neanche le consideravo e dopo la patente ero deciso a comprarmi un HD 883 (belle le cromature, il motore pulsante e mi vedevo già a un po' rockstar in cima alla mia 883 nera coi cerchi in lega o raggi, poi parlando con gli amici (all' epoce non sapevo un piffero di moto...) mi fanno: "secondo me sbagli perchè ti plecluderesti molti divertimenti..." avevano ragione... ma anche torto! Ero innamorato del faro tondo e così scartata l Harley (perchè a detta degli amici non potevo piegare, era un cancello e non era affidabile) opto tra 3 scelte: BMW r 1200r, Moto Guzzi Griso, o Ducati GT 1000: La bmw costava troppo, la Guzzi era troppo Grossa e avevo paura di non riuscire a domarla, compro la Ducati (a mio avviso giusto compromesso tra estetica Vintage e prestazioni per non precludere il famoso divertimento) risultato? 1 Cappella devastante, non l' avevo provata perchè non si poteva, l' ho acquistata sulla fiducia e ho comprato un cancello davvero difficile da guidare per 1 neofita (nervosa e con un sottosterzo pauroso!) cerco di fare delle modifiche (e qui balzano i vari profeti delle moto: cambia forcella, indurisci di qua, allegerisci di la, le gomme meglio le Pirelli, assa stare metti le Dunlop) fatto sta che a aprte piccolezze la moto quella era e quella rimaneva... Spinto dalla compagnia di "Motociclisti Abbienti, amici di mio zio" faccio il triplo salto mortale e trovando l' unico concessionario che mi da qualcosa per il GT, compro il Multistrada 1200 S: FATTA ho risolto tutti i miei problemi, qui ho tecnologia, prestazione, sospensioni, elettronica motore e ciclistica N° 1. Vero ma solo in parte, La multi era una moto stupenda a vedersi, praticamente una superbike travestita da enduro, ma sempre Ducati e quindi nervosa e difficile da domare e portare in piega (a questo molti mi hanno risposto:" nooo non è possibile che dici che la Multi è difficile da guidare, è una bicicletta!" ) Dipende dalle esperienze, se un ragazzo ha cominciato ad andare in moto a 14 anni e come prime moto ha guidato un aprilia 125 e poi chessò ioun CBR600 può essere che la multi sia una favola, ma per me e la mia esperienza non lo era affatto e vi dirò di più: tutta questa tecnologia: sospensioni elettroniche, TC, mappature, Ride by wire e quant' altro si pagan care al momento dell' acquisto ma nell' utilizzarle dopo il primo mese te le sei già scordate, senza contare che il famoso assegno circolare che avevo in mano con la multi quando dopo 1 anno e 2 mesi l' ho voluta vendere, non si è rivelato tale poichè di 20 cubi pagati in acquisto, girando per diversi concessionari, quelli che mi hanno dato di più è stato il medesimo concessionario che vendeva anche Triumph a vicenza e mi ha valutata la mia Multi ancora fiammante 13.500 (alla faccia del "Marchio Ferrari delle Moto che Tiene il Valore nel tempo" Vengo a casa con La triumph 1200 explorer per il suo motore di velluto e per una ciclistica davvero faciclissima che ti asseconda in qualsiasi momento ma dopo soli 2 mesi mi rendo conto che è troppo alta e troppo pesante per me... ( a dimostrarmelo è stata una brutta caduta da fermo sulla Val di NOO... che per fortuna si è risolta in una semplice botta...) nel mentre continuo ad osservare con grande invidia nonchè vocazione che dopo tutto sto percorso tortuoso il mio occhio si sofferma sempre per le varie vintage che si vedono ai semafori: V7, four 750, Bonneville ecc... ma allo stesso spaventato per paura di ricedere in quelli che potevano essere i difetti del mio primo GT 1000. Cosa faccio adesso??? Ero depresso e pareva fossi caduto in un vortice di errori d' acquisto da cui non sarei più riuscito a venirne fuori, a quel punto dissi: Paolo ascolta il tuo cuore, e fermatomi a Bassano, il concessionario Honda di zona mi fece una proposta che non potevo rifiutare e compari il CB 1100 senza provarlo! Cosa dire?: SPETTACOLO! Avevo trovato la mia dimensione: motore fluidissimo, ciclistica facile e assecondante, motore con una spinta totalmente inversamente proporzionale alle sembianze della moto e una qualità costruttiva che raramente oggi si vede nelle produzioni odierne. Scusate, ma sono un tipo abbastanza prolisso come si può capire, ma ho voluto fare questa "Importante Premessa" per affermare con una certa Sicurezza questi 3 fattori:

1) Ogni motocilista è diverso dagli altri, tutti abbiamo indole e doti caratteriali differenti sia in ambito personale, che in ambito motociclistico, quindi scusate la spietatezza ma trovo "RIDICOLE" persone che ancora oggi affermano: ma perchè non hai preso questo, hai sbagliato perchè dovevi prendere quello: LA MOTO è come la DONNA, quindi PERSONALE.

2) Il trend a livello di mercato moto che si sta delineando in Italia è ricco di contraddizioni che non stanno ne in cielo ne in terra, vedi tutti che rimpiangono l' africa Twin per i suoi 50 CV e la capacità di carico ma poi moto come la Transalp o altre non se le fila nessuno perchè sono moto dozzinali o con potenze e cubature insufficenti, prova ne è l' indebitamento pubblico nel comprare come pecoroni il GS 1200...

3)La CB 1100 sia nella versione Sport che nella versione EX non si può definire la moto del popolo, ma considerati i contenuti già evidenziati da Stivadi e soprattutto guardando, toccando e provando il prodotto con mano (cosa che la maggior parte della gente si limita solo a criticare a prescindere) si può ben notare quale sia l' ottima qualità del progetto CB 1100, il quale si distacca molto dai convenzionali modelli della Casa Alata giapponese (vedi Hornet, CBR o NC700...)

Scusate il prolisso e l' eventuale OT, ma è importante farvi intendere nel concreto e nel profondo quale sia il mio punto di vista conoscendo il passato trascorso...

LAMPS a Tutti Doppio Lamp Naked
Commento di: stivadi il 21-04-2014 21:20
... e così sia Inchino

Commento di: fuak6976 il 21-04-2014 22:51
e amen. Tutti a casa.
Inchino
Commento di: Masesa il 08-05-2015 23:13
Buona la seconda, è vero. La cb 1100 Ex nera (solo mercato svizzero) l'ho acquistata dando indietro la mia ducati 620 Multistrada del 2007 a 4000 e acquistando la cb 1100 Ex Km zero a 7000 neuroni. Il tutto qui in Svizzera. Ho guidato la Ducati tutto l'inverno, bella moto maneggevole, una volta partita era una bicicletta dai 3000 giri in su, strade fredde sotto zero... paura e desiderio, bisogno irrefrenabile di andare in moto. Ne ho provate tante, Da italiano in Svizzera cercavo sempre di rimanere su marchi storici. MV 920, Monster, Aprili shiver.... strano parlavano nei forum di emozioni... ma poi la schiena faceva male, il passeggero lamentava, il rumore, il consumo delle gomme, il tagliando ogni 5 minuti... poi qualche settimana fa, volevo provare la VFR 800 di casa Honda. Qui in Svizzera pazzi per le Vintage modificate all'inverosimile (Yamaha 400 Sr modificate fino a costare 20'000 Neuroni) un concessionario, impresa di famiglia, mi disse... beh gliela faccio provare se fa bel tempo. Abbia pazienza oggi col bel tempo in garage ho la CB 1100 Ex. Se vuole... L'ho comperata. Stamattina, con 25 gradi in campagna su e giù per i tornanti mi sembrava di aver realizzato un sogno... ridevo come un ragazzino sotto l'Arai integrale... Ero alle medie, quando in cortile, nel garage di via Boston a Torino i "ganzi" smantellavano con le CB. Facevano un casino. Io con le ciabattine d'estate, timido guardavo le Four... quel sibilo, quel davanti da toro e quel di dietro sornione basso con i tubi, la ruota snella... impazzivo. Stamattina ero sulla mia CB 1100 EX... ho 50 anni, ridevo come un matto, piegavo, e i ragazzetti sulle mt 09 (gran moto, ma pericolosa per me) mi salutavano in curva... ragazzi non si descrive. La curva, il dritto, la lentezza come l'aggressività, quando hai quel momento che ti siedi qui 5 cm in avanti con i gabbasisi sul serbatoio per goderti la spinta... è un sogno di quelli da fata turchina. Dopo aver venduto la Multistrada sono tornato dal concessionario Ducati, gli ho detto: ti compro un paio di guanti, di quelli belli, le moto italiane mi piacciono ma la "Japkiste" (la cassetta dei giapponesi) mi fa godere. E lo sapete perché? non solo perché ho dato ascolto ad un bisogno personale, ma perché a volte mi sento come in un cartone di Goldrake, là la CB 1100 era già disegnata Wink Buone curve a tutti
Commento di: giampiero1949 il 24-02-2016 20:36
bello il tuo commento !!!! ero in vacanza l' ho vista su una rivista ! e me ne sono innamorato per la sua bellezza !!! tornato il lunedi l' avevo gia comperata !!! e ti dico che quando ci sono sopra e stringo il bellissimo serbatoio tra le ginocchia !!! beh! e' una sensazione indescrivibile !!! speriamo di poterla godere ancora un bel po' ( ormai sono a 67 !!! ) ciao !!!!
Commento di: stivadi il 24-02-2016 21:14
Pochi giorni fa sono passato dal concessionario per vedere l'Africa Twins: gran bella moto, forse è la volta che faranno le scarpe alla GS.... Ma poi c'era anche LEI , la bellissima. Cosa volete che vi dica, sarà perché con l'età sono diventato insofferente alle sovrastrutture plasticose , sarà perché considerò irrinunciabile avere il motore in bella vista, sarà perché apprezzò sempre di più le finiture di classe e meno o per niente i numeri delle rilevazioni, sarà perché più la guidi più ti chiedi che altro potrebbe mai darti di più.....beh, vi confesso che non ho visto niente da farmi cadere in tentazione.
...ah, non male le ultime Guzzi Roamer: forse anche loro stanno trovando la loro strada.