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La prima moto non si scorda mai
Scritto da RobinPlanet - Pubblicato 21/10/2013 17:16
I sentimenti e i ricordi legati all'acquisto della mia prima vera moto e suoi predecessori e i suoi successori...

Entrai nel mondo delle 2 ruote per necessità, vivo in un paese fuori dalla città e necessitavo di qualcosa che mi portasse a scuola e dagli amici, litigi e discussioni per convincere mia madre a firmare i documenti della patente (a 16 anni ci voleva la firma del genitore), finalmente dopo 3 formulari di richiesta patente e parecchie ore riesco ad ottenere la firma tanto desiderata.


APRILIA SR50 DITECH

Ricevo il patentino e parto con il vecchio scooter di mio fratello, un Aprilia sr50 DITECH scassato con le carene tutte graffiate e crepate, era dicembre, parto e tutto titubante mi immetto in strada, intanto mio fratello mi precedeva con la sua vespa 125, faccio le prime curve e prendo confidenza con il mezzo, mi appresto a fare una leggerissima curva ma a causa della brina sulla carreggiata lo scooter inizia a scivolare e, come un qualsiasi principiante pinzo violentemente i freni, inutile dire che il "giretto di prova" si è tramutato in una partita a Bowling nella quale lo scooter era la palla...

Ho fatto più di un anno in sella al mio scooter mezzo scassato ma pur sempre il più veloce tra gli originali degli amici.


CAGIVA PLANET 125

Ad aprile mi decido, ormai maggiorenne posso permettermi un 125, guardo sui siti dell'usato e trovo questa moto, bellissima, mi affascina fin da subito, la vado a vedere, bellissima, una settimana dopo la compro, fantastica, percorro l'autostrada (in svizzera si può circolare in autostrada) come una centauro entusiasta, mi sento un eroe , scorrazzo tranquillo per strade e stradine, era lei la mia principessa.

Dopo piccole riparazioni dovute al vecchio proprietario la moto è perfetta, ma nulla dura per sempre, un pomeriggio mentre stavo andando in soccorso a mio fratello con la vespa grippata insieme alla mia ragazza tutto d'un tratto mi si buca il cilindro e sbiello, inutile dirvi la mia tristezza, la mia moto rimasta ferma, non mi arrendo, compro pistone e blocco motore usati, monto insieme a mio fratello il tutto e dopo un bagno d'olio miscela per i componenti posso ripartire.

Ritorno a scorrazzare per due giorni, come degli incapaci io e miof ratello non rodiamo minimamente i componenti, una sera tornando a casa mi grippa in sorpasso a 130 all'ora, riesco (sgommando) a entrare in corsia d'emergenza (ero in autostrada), mi faccio recuperare da mio fratello e torniamo a casa, controlliamo tutto, l'olio arrivava, il miscelatore funzionava, poi, tramite il ragazzo che mi ha venduto il motore ci viene il dubbio, dovevamo rodare!
Inarrestabile mio fratello tenta l'impossibile, recupera delle fasce elastiche e le mette sul GT grippato, imbeve d'olio e tenta, la moto si avvia, il motore gira, la rodo per 1000 chilometri, la tratto perfettamente, e lei ricambia.

Sembrava che la mia sfortuna fosse finita, ora potevo godermi la mia moto, ma da un giorno all'altro comincia a provenire un rumore di ferraglia dal blocco, spero di no ma sono i cuscinetti di banco, continuo ad andare, ci sono cuscinetti che girano per anni in quel modo, 3 giorni dopo si sfasciano completamente, nuovamente in autostrada... Traino a casa e parcheggio, targo il vecchio scooter, valuto molto bene, questa modo mi sta davvero succhiando ogni risorsa, il povero stipendio mensile di apprendista finisce in riparazioni, benzina e olio, mi decido, compro una moto nuova!


HONDA VARADERO 125

Trovo questa moto, nuova ma vecchia, era in un magazzino di una ex concessionaria Honda, mando mio fratello a vederla, mi dice di si, PRENDILA! lo ascolto e la prendo, mi procuro i soldi facendo capo a tutti i miei risparmi, sono soddisfatto, nessun problema, consuma poco, comodissima e super versatile, sono contento!
Nonostante ciò ogni tanto la mente cade sue quel 2 tempi fermo in garage, sulla mia prima vera moto con la quale ne ho passate tantissime, che mi dava tante emozioni quando accodava un gsxr in accelerazione, o quando faticando impennava.

Il piccolo Cagiva bastardo che mi ha dato tanti problemi quanto soddisfazioni ma per il quale continuo a cercare modo e tempo di rimetterlo in sesto per sentire quel suo scoppiettare irregolare ancora una volta e per ridare vita a quelle emozioni che ho provato guidandola.

Tutti i due ruote elencati li possiedo ancora, in garage, al buio, all'umidità, ma ogni tanto (dove è possibile) giro il quadro e li accendo, per sentire quel suono che a suo tempo mi emozionava e mi faceva stare bene permettendomi cose che senza di loro non avrei avuto, una ragazza, una festa con gli amici, un bagno al lago, qualsiasi cosa...

Sono il mio passato e sono parte integrante di esso e perciò finché potrò me li terrò stretti perché sono sicuro, che come quando la Cagiva mi ha lasciato, ci sarà qualcuno ad aiutarmi come ha fatto lo scooter a suo tempo.
 

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Commento di: TommyTheBiker il 21-10-2013 20:16
Perdona se distruggo la poesia del momento, ma...

...scusa, tu andavi in autostrada con un 125? Amici
Commento di: davidino696 il 21-10-2013 21:25
ha scritto che in svizzera si può <.<
Commento di: TommyTheBiker il 21-10-2013 21:48
Eh già. Ok, la mia figura di emme quotidiana l'ho fatta, per oggi sono a posto ASD
Commento di: RobinPlanet il 22-10-2013 10:24
Hahaha eh dai, capita a tutti, comunque in autostrada andava, e cavoli se andava (forse anche questo è stato uno dei fattori che hanno portato la mia moto a finire in un garage rotta..)
Commento di: muccaccia il 02-11-2013 08:47
Mi piace.