La Community Ting'Avert
Il giorno giusto
Scritto da mab - Pubblicato 28/11/2012 14:02
Quante volte, chiuso dentro l'ufficio, guardando l'enorme vetrata ho visto quel cielo azzurro intenso, ho aperto la finestra e respirato l'aria buona della mattina, che sembra esser migliore quando sono bloccato lì senza potermela godere appieno...

Quante volte sono rimasto incantato a guardare fuori, dicendomi che una simile giornata perfetta sarebbe stato davvero un delitto sprecarla chiusa in una gabbia di vetro e cemento, davanti a uno schermo a far cose inutili.
Oggi non lo farò ancora. Oggi è arrivato quel giorno. Non si può più aspettare!

È metà settembre, qui in Alto Adige sui passi minaccia già neve; l'anno prossimo non vivrò più qui, l'anno prossimo lo Stelvio sarà tristemente a pedaggio, devo farlo un'ultima volta: oggi o mai più!

In ufficio c'è poco da fare, il capo non c'è ed il suo vice non protesta, “vabbè, puoi uscire, mi raccomando, non t'ammazzare!”. Mi guarda bonario, una moto adesso ce l'ha anche lui, non può più dirmi di no.
Via i pantaloni del completo, via le scarpe nere coi lacci, via giacca e cravatta. Stivali da moto, pantaloni pesanti, protezioni. Ai miei colleghi sembro Mazinga, saluto contento e scappo via!

È martedì, non c'è traffico, la val Venosta è calda, invasa dal Sole, in un attimo mi ritrovo al solito bivio, l'Hotel Posta, col suo stile austroungarico, mi ricorda che è finita la passeggiata, ora inizia il divertimento.

Il paesaggio salendo è bellissimo, mozzafiato come sempre, più giro i tornanti, più manca il respiro! Oggi finalmente riesco a salire come si deve, leggero e spensierato, niente ciclisti, niente camper, niente scene da coda dell'ora di punta che mortificano ogni volta l'ascensione, quando nei fine settimana il Passo è più affollato di una strada del centro a Natale, costringendo a fermarsi, piede a terra, quasi ad ogni tornante. La neve risplende di sole, i tornanti scivolano via, in un attimo sono in cima! Parcheggio il mostro accanto al cartello del Passo, quello che si sa che c'è, ma che lo si intravede appena, coperto com'è da adesivi di mezzo mondo, che mi fermo ipnotizzato ad osservare: mosaico di vite e di storie, suggestioni, unite dalla stessa passione.

Oggi me la godo: casco in spalla mi arrampico fino al rifugio Garibaldi, quello più in alto, con le imposte rosse e la bandiera italiana che sventola sempre. Ne vale la pena! Il paesaggio da qui è ancora più bello. Mi siedo all'aperto, sono l'unico italiano, circondato da tedeschi e da svizzeri, prendo il menu e leggo con rassegnazione: “pizzoccheri solo su prenotazione”, ma chiedo lo stesso, tentare non nuoce: “pizzoccheri li avete?? Mi dica di sì!!” - “aspetti che sento”. Entra dentro e urla, rivolto alla cucina: “Pizzoccheri per uno ci sono? È italiano!”; sorrido, trattamento preferenziale stavolta! E poco dopo ho davanti i migliori pizzoccheri che abbia mai mangiato!

Mi rilasso al sole, scatto foto, osservo le rughe grosse del nevaio di fronte a me; un vecchio trattore color ruggine, accanto al rifugio, attira la mia attenzione. È targato Bari, avrà almeno quarant'anni, con quei due vecchi fusti di benzina adagiati nel cassone, chissà quante storie potrebbe raccontare, vorrei chiedergli com'è finito fino qui.
Mi fermo alla piccola edicola sopra il Passo, un saluto a quelli come noi che se ne sono andati via per sempre, sognando su queste curve, metto i timbri sul mio libretto e poi via! Parto ricaricato, sono appena all'inizio.

Dopo qualche curva arrivo alla vecchia casa cantoniera, quella della dogana, abbandonata e così bella, con le sue persiane celeste cielo ed il tetto di latta dalle mille sfumature di grigio e di verde, Bormio è lì sotto, ma voglio fare il giro lungo! Svolto a destra, passo la dogana deserta, quasi irreale, scatto l'ennesima foto sul confine abbandonato e scendo in Svizzera per l'Umbrailpass (passo Santa Maria), in parte ancora sterrato. Non incontro nessuno, bello! Finito lo sterro incomincia il pericolo, qualche contadino buontempone ha ben pensato di coprire di sterco l'intero passo, soprattutto in prossimità delle curve, mi tocca farlo piano, piedi quasi a terra, non ho voglia di finire nella m***a!

È bella la val Monastero, divertente leggere i cartelli in quello che per me suona come uno strano dialetto italiano, giusto il tempo di sorridere e di tuffarsi a gas spalancato verso un passo bellissimo, che è il Forno. La strada è guidabilissima, con rettilinei così lunghi che sembra che le marce non bastino mai, ne vorrei sempre di più mentre vedo gli alberi sfrecciarmi veloci accanto, nel silenzio incantato rotto solo dal bicilindrico che canta di gioia, a squarciagola!.
Sosta al passo, foto e timbro di rito, una buona stecca di cioccolata fondente extra: mi serve energia! Riparto, corro, poi rallento, il paesaggio è troppo bello, alzo la visiera, voglio vederlo scorrere piano intorno ai miei occhi. Ma una serie di curve mi invitano a richiudere il casco, l'asfalto è perfetto, la strada è larga, deserta, come dire loro di no?.

Tempo di tornare in Italia, Forcola di Livigno, mi diverto a scattare foto al posto di frontiera svizzero mentre aspetto di passare la stretta galleria della diga idroelettrica che mi riporterà in Italia. Sembra la partenza di un GP: 4 file tra auto e pulmini pronti a bruciare il semaforo per avere il privilegio di passare per primi nella montagna! L'auto dell'azienda elettrica mi taglia la strada, li lascio passare, ma chissenefrega! Mi infilo nella galleria semibuia e dopo qualche minuto mi ritrovo nella luce più accecante! Sono sulla diga. Esco e davanti a me c'è il lago, dorato dai raggi del Sole, che si riflettono sulle acque appena increspate e rimbalzano pieni di vita su di me! Respiro, rallento, mi fermo, faccio passare tutti e mi godo l'emozione di essere su di un lembo di strada che separa l'acqua dal vuoto. Un vuoto profondo, che dà quasi vertigine! Chissà quanto è alta? Rimango affascinato a guardare la forma perfetta di quel semicerchio, che si slancia elegante dal fondo della vallata fino a qui, dove sono io, che mi affaccio, in sella alla mia moto rossa illuminata dal Sole. Scalcia e borbotta. Giro la chiave. Silenzio.

Tempo di ripartire. Affronto la lunghissima galleria aperta sul fianco del lago, sembra quasi disegnata per uno di quei videogiochi anni ottanta. E sembra non finire mai! Le buche nell'asfalto, completamente sconnesso e pericoloso, mi riportano alla realtà, meglio concentrarsi sulla strada più che sulle lame vibranti di luce, riflessi di quell'acqua quasi immobile che attraversano con una sequenza ipnotica la visiera colorata del mio casco. “Questa strada è più disastrata del lato altoatesino dello Stelvio” - penso tra me - mentre istintivamente ruoto il polso verso l'alto e poggio il piede sulla leva.

“Generi extradoganali” Livigno mi accoglie così, con un locuzione che non ho mai sentito fino ad ora e che invece mi diverrà più che familiare nelle prossime due ore. Livigno è strana, paesino di montagna, ma diverso da quelli cui sono abituato in Alto Adige, ha uno stile tutto suo, che incuriosisce. Nello scorcio buio di una casa antica, giù nella rimessa, intravedo il muso opaco di una Fiat Topolino, vecchia e orgogliosa come quella casa, con la stessa patina degli anni dei muri che la contengono; e mi chiedo se mi sia improvvisamente trovato fuori dal tempo.

Dopo un po' di titubanze, mi decido a parcheggiare il mostro e mi avventuro per il duty-free montano. Alla ventesima profumeria che proponeva sconti mai visti mi arrendo: entro e compro una confezione maxi del mio profumo preferito ad un prezzo da svendita. Mentre esco soddisfatto del “colpaccio”, inizio a pensare a quante tasse paghiamo senza neppure accorgercene… ma il mio filosofeggiare dura poco, vengo rapito da estasi per gli extradoganali, neanche fossi una donna fissata coi vestiti al primo giorno di saldi, per fortuna non trovo niente di così allettante, rinsavisco e mi concedo giusto un paio di sigari, uno fumato lì per lì, accompagnato dalla tavoletta di cioccolato amaro; mancherebbe solo un buon bicchiere di rum e l'iconografia del vizioso sarebbe perfetta.

Dopo essermi trastullato tra negozi di ottica ed elettronica (dai quali, per fortuna, sono uscito quasi indenne!) vado a fare benzina. La mattina l'avevo vista a 1,9 euri, il pomeriggio la trovo a 1,2!! Ci massacrano ogni giorno, penso, e noi neppure lo percepiamo. Visti i prezzi, crepi l'avarizia! Metto blu super. 1,3 euri al litro ottimamente spesi!. Il mostro gradisce e riparto, dopo i lunghi trastulli, che sono già le sei! Cioccolata e benzina fanno il loro dovere, tanto che i passi d'Eira e Foscagno (dove il zelante posto di blocco della Finanza ferma qualsiasi veicolo in uscita dal comune di Livigno, chiedendo conto degli acquisti a buon prezzo) e mi ritrovo giù a Bormio. È quasi l'imbrunire, ho perso troppo tempo accecato dalle vetrine. Ma devo proseguire. Ne varrà la pena.

Salgo attraverso paesini incantati, illuminati appena dal tenue lilla del tramonto, pietre antiche che restituiscono il loro calore di Sole tra i vicoli stretti delle case, che danno protezione a chi sta ed a chi passa. Sento aria di casa, malinconia leggera che mi prende mentre attraverso queste case antiche e proseguo, resistendo all'istinto di fermarmi ancora. È troppo tardi, salgo verso la luce, lì sulle cime, ancora luminose di una calda luce di pesca. È il Gavia, il più bello dei passi, ancora stretto, selvaggio, deserto. La montagna mi avvolge, il paesaggio mi entra negli occhi e mi allarga respiro e sorriso. Arrivo al rifugio.

Una teoria di moto francesi, diverse e armoniose mi fanno capire che non sarò solo nel mio bivacco in quota. Simpaticissimi, sono del Sud della Francia, chiacchieriamo un po', mi chiedono consigli ed itinerari e mi prendono per pazzo quando dico loro che sono uscito la mattina dall'ufficio per andarmi a fare un giro. Mi invitano a restare con loro, sono stanco, fuori fa freddo, è passato il crepuscolo, il calore della stufa a legna ed i letti a castello con quelle lenzuola bianche e quelle coperte così calde sono una forte tentazione. Forse dovrei restare qui a ridere e scherzare al caldo con questi momentanei compagni d'avventura, ma l'idea di dovermi alzare prima dell'alba per tornare in ufficio mi sprona a partire, saluto tutti e mi avventuro nel blu.

Mi sento nello sfondo di uno di quei quadri di Leonardo, così famoso per il blu delle sue montagne all'orizzonte. Ed io sono in quell'orizzonte, cavalco su un cavallo d'acciaio quelle stesse montagne che lui ha dipinto. Immutate, intense. Il cielo scolora dalle tinte dell'indaco, le nuvole, davanti ai miei occhi, sotto i miei piedi, mi avvolgono nel loro rassicurante ceruleo d'ovatta, sul fondo mi aspetta la valle, blu scura come la notte profonda; mi guardo intorno, ammirato, come uno zaffiro su cui non splende la luce, più in basso c'è un lago, non brilla, ma è vivo, il blu pieno del suo riposo mi fa immaginare il turchese che mostra di giorno. Scendo silenzioso attraverso le nuvole, mi muovo piano in questo dipinto antico, cercando di non far rumore, di non svegliare le montagne blu dal loro sogno notturno, con la lanterna gialla del mio destriero, che come viandante mi accompagna alla meta.

Scendo nel buio della notte, avanzo nel bosco, arrivo al Ponte di Legno. Un ultimo sforzo, il ricovero notturno è vicino. Ma l'ultimo tratto sarà il più lungo, reso infinito dalla monotonia di una notte ora fosca e senza stelle. Salgo a fatica il Tonale, indovinando la strada mentre la nebbia mi avvolge. Il passo è lungo, piatto. Nel chiarore arancioniccio di sodio dei lampioni stradali, avvolto nella nebbia, intravedo una sorta di torre che svetta, costruzione simulacro di un tempo ancestrale. Mi avvicino, scorgo lapidi, statue, bandiere, che sventolano nella luce delle lampade, stropicciate dal vento e cullate dalla nebbia di questa notte umida e senza stelle. Una preghiera per quelli che sono morti in questi luoghi in un tempo che fu.

È buio pesto. La valle sembra non finire mai, sono sfinito! E affamato! Chilometri e chilometri di strade buie e paesini nebbiosi e addormentati. Al Tonale ho mangiato una fetta di dolce nell'unico bar ancora aperto, ho voglia di cibo caldo, ma non c'è niente. Un'altra infinita serie di curve buie, un ultimo bivio e poi finalmente la Mendola! Sono quasi a casa! Un'ultima euforia di curve ed in un attimo mi lascio alle spalle l'ottavo passo.
Ringrazio il mostro che ruggisce contento, tolgo la moderna armatura e crollo sul letto. Sfinito, felice; la gioia serena di averlo fatto, di essermi preso emozioni nel cuore che non mi abbandoneranno. Il sorriso compiaciuto dalla consapevolezza che, se dico che esco per fare un giretto, può accadere qualcosa di bello!
 

Commenti degli Utenti (totali: 37)
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Commento di: _UBER_ il 28-11-2012 15:02
Bello, molto bello, e scritto bene.
Complimenti! ...per l'articolo e per il giretto.
Commento di: mab il 28-11-2012 15:20
Grazie!! é il primo che scrivo, sono contento ti sia piaciuto..
Il giretto è stato impegnativo, 341 km di curve.. Mr. Green
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Commento di: CostaF il 28-11-2012 18:40
Piacevole racconto di un bel giro, bravo !!!
Commento di: mab il 29-11-2012 12:40
Grazie molte!!
Commento di: mvagustaf3 il 28-11-2012 20:40
sono senza parole. articolo meraviglioso. hai mai pensato di scrivere un libro? parlando seriamente, sei riuscito con le tue parole a farmi immedesimare nei passi che raccontavi. è poi con me è troppo facile. adoro dove vivi,io purtroppo non o la fortuna di godermi quei paesaggi ma grazie al tuo racconto mi hai fatto sognare ad occhi aperti , grazie Smile
Commento di: mab il 29-11-2012 12:43
grazie davvero per i complimenti!.. scrivere un libro beh... Embarassed Embarassed per adesso ho scritto un paio di pagine, ammetto che mi piacerebbe, ma non so se ne avrei le capacità!..comunque sono davvero contento dei commenti che sto ricevendo!.. e di aver ottenuto lo scopo di farvi "sognare ad occhi aperti"..! grazie a te!!
Commento di: zolter il 01-12-2012 21:17
a mio insignificante avviso hai del talento nello scrivere. La verve giusta c'è e, da quanto sembra, credo ti esca anche naturale tale esercizio. Complimenti per il giro (mi stai motivando per il basilicata coast to coast partendo da Lecce che avrei intenzione di fare tra maggio e giugno) e per il racconto.!!!! Lamps
Commento di: mab il 03-12-2012 08:48
Ciao! Grazie anche a te dei complimenti!!..secondo me, se una cosa appassiona è facile parlarne.. Wink Il Basilicata coast to coast, non sarebbe davvero male!!...peccato che adesso faccia buio molto presto, perchè non credo che le temperature siano già proibitive da dover aspettare fino a maggio..? Grazie ancora!! Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked
Commento di: Konard il 28-11-2012 20:41
Articolo Fantastico davvero mi sono commosso questa è passione questo è lo spirito del viaggiatore questa è la sensazione che tutti dovrebbero provare in sella a una moto! Davvero complimentissimi per l'articolo davvero scritto benissimo sei riuscito a farmi immaginare perfettamente le tue sensazioni e le tue emozioni fantastico!!! Rispetto Lamps
Commento di: mab il 29-11-2012 12:47
grazie, grazie davvero!!!
hai colto un aspetto importante: lo spirito del viaggiatore!..che a mio avviso dovrebbe animarci ogni qualvolta non facciamo le solite "pieghe" ma ci spingiamo un po' più avanti..
Avevo pensato di postare anche le foto, ma poi avrei rovinato l'effetto dell'immaginazione.. E sono contento così!..
Grazie!! Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked
Commento di: Konard il 30-11-2012 00:08
Metti almeno una foto quella che secondo te è la più significativa del tuo viaggio! Wink
Perchè quando parti per un viaggio fermi il tempo dentro di te, diventi una cosa unica col paesaggio e la moto complimenti ancora per il tuo viaggio fratello! Applause
Commento di: mab il 30-11-2012 12:32
grazie!! Abbraccio e complimenti anche a te per le tue parole!!.. appena riesco (da qui non posso), provo a postare una foto allora!.. Wink a presto fratello!! Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked
Commento di: svicolone il 28-11-2012 22:51
Fare un giro in solitaria,ti permette di entrare in
un'altra dimensione,poi facendolo in settimana
è qualcosa di magico.
Per chi non ha mai provato,lo consiglio caldamente.
Bravo bell'articolo.
Commento di: mab il 29-11-2012 14:20
Verissimo!!! quel tipo di giri sono forse i più belli!..hai tutto il tempo per riflettere su ogni cosa e per osservare quello che normalmente non vedresti.. Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked Grazie!!
Commento di: re90moto il 29-11-2012 07:54
Bellissimo giro e complimenti per l'articolo!!!
Commento di: mab il 29-11-2012 14:21
Grazie molte!!! alla prossima! Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked
Commento di: shadow830 il 29-11-2012 13:54
Bellissimo giro raccontato egregiamente, arriva ad Emozionare molto!!!
Conosco e ho percorso molti dei luoghi da te citati e confermo che sono veramente estasianti!!!
Il prendere su la moto e via....è fantastico, quando lo si può fare:-)
Qualche volta l'ho fatto anch'io........
LAMPS
Anna
Commento di: mab il 29-11-2012 14:23
Grazie molte!!!..ho provato emozioni e ho provato a reglarvele, sono contento di esserci almeno un po' riuscito, è la cosa più importante!!!.. E visto che conosci i posti, sai di cosa parlo!.. Wink Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked ps: bisognerebbe farlo sempre!! Wink
Commento di: svicolone il 29-11-2012 22:58
Secondo me,facendolo spesso,si rischierebbe
di perdere quella sensazione di liberta' che solo
un giro in solitaria ti da.
I giri in solitaria non vanno programmati,
devi sentirlo al momento e, andare...
Commento di: mab il 30-11-2012 12:31
hai ragione!..e soprattutto non vanno programmati, bisogna sentirli al momento!!.. sarà che di infrasettimanali, inevitabilmente in solitaria, ne ho fatti tanti.. Wink Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked
Commento di: rikyzf il 01-12-2012 09:56
Veramente un bell'articolo leggendolo e avendo fatto lo stesso giro un bel paio di volte ,l'ultima quest'estate devo dire che hai veramente descritto sia le emozioni che i particolari dei paesaggi in maniera perfetta ! peccato solo che a me e a un mio amico ci ha fermato la polizia Svizzera prima del tunnel e ci ha multato perché eravamo senza i db-killer ! e li o paghi subito o ti sequestrano la moto e ti mandano subito dal giudice mah ! In Svizzera state attenti un saluto .
Commento di: mab il 03-12-2012 08:52
Grazie!! Sapere da te che ci sei stato che sono risucito a fare una buona descrizione dei luoghi e delle emozioni mi fa ancora più contento!!.. mi dispiace per la svizzera, ma a me in Austria, in auto, è successo di peggio...mi hanno fatto un posto di blocco sostenendo che una ventina di km prima avevo sorpassato con striscia continua...gli ho mollato (per fortuna solo 30 euri) di pizzo e mihanno lasciato proseguire.. Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked
Commento di: devargas il 03-12-2012 12:34
Che bello, mi piacerebbe commentarlo lungamente, perchè il racconto, coi tuoi pensieri e le tue considerazioni, mi porterebbe a poetare. Ma non hai bisogno delle mie poetiche riflessioni, sei vivo e profondo, ed hai il potere di goderti la bellezza e la vera essenza di tutte le cose.

Queste evasioni sono utili, maggiormente utili se condotte con il tuo spirito: anche io me le concedo. Ritengo siano un omaggio alla vita, un modo per combattere il brutto anteponendovi il bello.

Mi compiaccio con te e ti abbraccio come fratello motociclista ma soprattutto come uomo. Che la forza sopravvivi sempre nelle emozioni che in coscienza viviamo, trasformandole poi in ricordi indelebili e fantastici.
Commento di: mab il 03-12-2012 15:34
Ti dico solo GRAZIE!..il resto sarebbe superfluo!.. Abbraccio Abbraccio Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked
Commento di: mab il 03-12-2012 15:47
ps: ho appena letto il tuo "l'amore per la moto": bello!..e poetico!..sorpattutto l'ultima parte!.. Applause
Commento di: chebellalasella il 06-12-2012 19:33
accidenti mab, mi hai fatto sognare...! in queste mattine, nei pochi secondi che mi capita di passare per qualche motivo fuori da quell'odioso capannone buio e polveroso in cui lavoro, ho giusto il tempo di dare un'occhiata alle vette innevate che si stagliano lontane nel cielo terso. e penso sempre a come sarebbe bello, in quel momento, avvicinarmi a quell'orizzonte accompagnato dal rombo del mio bicilindrico... tu l'hai fatto!!! e ti invidio da morire!
congratulazioni per il giro, per l'articolo, e soprattutto grazie per aver condiviso con noi quest'esperienza.
Doppio Lamp Naked
Commento di: mab il 10-12-2012 08:46
Ma grazie a te per i complimenti!! Mi fa piacere sapere che sono riuscito a scrivere quello che anche altri, oltre me, vorrebbero fare!.. buon lunedì!.. Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked ps: oggi è grigio e fa freddo, guardando fuori dalla dinestra vorrei essere ancora sotto il piumone!! ASD ASD
Commento di: chebellalasella il 13-12-2012 19:53
per me è così tutte le mattine d'inverno... Confused
Commento di: mab il 14-12-2012 17:08
..beh, sì!..ormai, a menon di no abitare in Sicilia..moto sui cavalletti, mantenitore di carica e a nanna!! Wink
Commento di: Quarantuno il 08-12-2012 00:35
semplicemente meraviglioso.
Commento di: mab il 10-12-2012 08:38
Semplicemente grazie! Davvero!.. Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked
Commento di: giovanni51 il 09-12-2012 15:12
Complimenti, scritto molto bene.
Ho fatto lo stesso giro e nello stesso periodo con il ritorno dal passo Bernina, tanti Km strade molto belle a parte il passo Gavia che come scrivi esattamente tu " selvaggio" ma aggiungo molto pericoloso, e forse troppo con tutti quelli che fanno il passo Gavia, dai Ciclisti fino ai camper. Asfalto tipo pista da cross e guard rail inesistente nei tratti piu pericolosi. Sinceramente non è molto piacevole doversi fermare all'improvviso con lo strapiombo accanto.
Commento di: mab il 10-12-2012 08:53
Grazie molte! io il Gavia ho avuto fortuna di farlo quasi "fuori stagione", oltre che in settimana e "fuori orario", tanto che la discesa sul versante sud era in notturna..e per fortuna non posso condividere le tue impressioni, visto che ho incontrato in tutto, e solo a salire, due auto ed una moto..ma le capisco benissimo, perchè è quello che di solito capita il sabato sullo Stelvio!.. bello il giro dal Bernina!! avrei voluto farlo anch'io ma sarebbe stato davvero un azzardo coi tempi, considerando le mie lunghe soste!..ma me lo segno! Wink Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked
Commento di: 749_74 il 01-03-2013 17:51
Semplicemente favoloso. Chapeau.

Mentre lo leggevo è partita nella mente, in automatico, "blue skies" di Jamiroquai...(http://www.youtube.com/watch?v=Dg7E9wEQVOA).



Commento di: mab il 06-03-2013 16:43
grazie grazie!!!..ed in effetti la canzone ci sta perfetta, non la conoscevo, ma è proprio adatta!!!..
(mi manca solo l'elicottero del finale.. Wink )
Commento di: 749_74 il 06-03-2013 17:02
mi fa piacere che ti sia piaciuta, in ogni caso impareggiabilmente meglio il "pompone" dell'elicottero... Very Happy !!! Ciauz
Commento di: mab il 17-04-2013 12:13
Grazie ancora!..

ho scritto il secondo..aspetto commenti!! [url]http://www.motoclub-tingavert.it/a3026s.html[url/]