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Chi non ci sta
Scritto da LucianBelmau - Pubblicato 23/11/2012 10:54
Già, ma che cosa ne può capire chi non ci sta. Chi le chiappe sulla sella non ce l'ha mai messe, vuoi per scelta, vuoi per caso, vuoi perché il destino tira così...

Che ne può capire chi si muove sempre seguendo una corrente, qualsiasi essa sia: chi dal sud va al nord, vuoi per scelta, vuoi per caso, vuoi perché il destino tira così. Le facce quasi sconvolte di quelli che "ma tu da Roma sei venuto qui?", che cosa ne possono capire, quelli che hanno visto sempre le stesse mura, vuoi per scelta, vuoi per caso, vuoi perché il destino tira così.

Chi ama le cose senza averle mai guardate se non da lontano, e lo fa per convenienza, per mettersi la maschera. E come puoi amare Napoli se non la vivi? Se non ci hai messo le chiappe sopra, sull'asfalto che prima ti tradisce, pieno di buche e sampietrini e strade strette e un attimo dopo ti trascina su, lungo Corso Vittorio Emanuele, su una salita meravigliosa che sembra una pista e forse è una risalita, dove il borbottare furioso di un piccolo bicilindrico ti spinge dritto in paradiso dai meandri di un inferno meraviglioso. Che ne può capire chi non ci sta, chi è sempre stato da un'altra parte, dalla parte che gli faceva più comodo, chi ha preferito sempre una scatola d'acciaio senza mai porsi il problema, che ne può capire?

Chi non ci sta, e non ci è mai stato e forse non ci starà mai. Non è una cosa che si decide in fondo, e non è nemmeno un male; chi non ci sta è molto più in pace, è sereno, non ci pensa, non ci sta. Guarda due ruote passare e non le collega a niente, guarda la vita passare e sa sempre dove rivolgersi, a chi chiedere, cosa fare, perché. Chi non ci sta è benedetto, è fortunato: chi non ci sta è sempre se stesso.

Per quelli che invece, come noi, ci si sta, per chi ci sta è tutto una maledizione: perché chi ci sta è libero di non essere se stesso e da se stesso scappa, chi ci sta ha il culo sulla sella che si muove costantemente e non sta un attimo fermo; chi ci sta non segue direzioni, a volte segue gli altri, a volte no; chi ci sta va da nord a sud e piange di fronte alle stelle che mangiano la magia di mille vicoli e luci davanti a lui.

Che ne può sapere, chi non ci sta ed è così sereno, della forza che trovano due perfetti sconosciuti, che poi diventano quattro perfetti sconosciuti, di portare avanti un'intera serata soltanto perché ci sono due ruote di mezzo, e tanto basta e avanza pure. Avanza da ogni dove, da ogni buco sul telaio e da ogni buca sulla strada, avanza ed esplode perché chi non ci sta guarda chi ci sta e continua a non capire, se è l'età, se è il tempo, se è la strada, se è la corrente contro la quale ci si muove, da nord a sud, e se è un posto come Napoli che non puoi amarlo se non lo vivi, ma che quando lo ami poi lo ami davvero, in ogni sua pietra, in ogni suo dosso, in ogni sua bestemmia che ti fa lanciare per come è perché non ci puoi fare niente: sei lì e ci stai, e cosa, cosa, cosa ne può capire, da dietro a uno specchietto, la sigaretta accesa, al di là di ogni dubbio, cosa ne va a capire chi non ci sta, vuoi per scelta, vuoi per caso, vuoi perché il destino tira così.

Napoli, 23/11/2012
 

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Commento di: MonsterStation il 23-11-2012 14:59
E' un pò complesso da leggere, da capire.. Smile

Io credo che chi non ci stà, abbia il diritto di non starci.. abbia anche il diritto di non capire... a me non interessa se non vengo capito.

L'importante è che "chi non ci stà" rispetti tutti quelli "che ci stanno"... e tutti quelli "che ci stanno" rispettino a loro volta tutti quelli "che non ci stanno"

Questo articolo, lo vedo un pò inquisitorio verso tutti quelli che non amano le moto, che non le capiscono, o che preferiscono altro... Giustamente credo che sia rivolto a tutti coloro che generalizzano il genere "motociclista" con conseguenze annesse...
Ciò non toglie però, che se "chi non ci stà" generalizza, allo stesso tempo debba farlo "chi ci stà" nei confronti degli altri...

Quindi non curarti di "chi non ci stà" e sentiti superiore nel tuo silenzio e la tua comprensione.

Up
Commento di: 990 il 23-11-2012 23:21
La VITA diventa povera senza una passione,che venga assecondata,quale essa sia!
Beati noi MOTOCICLISTI.
ASD
Commento di: PeppeG4 il 24-11-2012 14:50
E' probabilmente uno dei più begli articoli che ho letto in questo forum.
L'ho letto non solo da dentro il mondo delle due ruote o di Napoli,ma anche allargandolo alla vita stessa ed è fantastico.
Io,ti assicuro,ci sto e ci sto dentro fino al collo! <3
Commento di: hanno il 24-11-2012 22:07
Ben... è bello !!

Mon che sia semplice da leggere, ma è bello, davvero: sembra semplivemente una passione che si fa discorso...

Accetti una critica ?

Si fa disocrso, dicevo, ma non si è fatto comunicazione...

Però è bello, e ti fa interrogare, e ti fa chiedere... e la risposta, chi sa dove è nascosta...

Luciano: grazie. Semplicemente.
Commento di: hanarker il 25-11-2012 04:29
wow...bello davvero!
Commento di: EMA97 il 25-11-2012 22:06
bell articolo, non è da tutti scrivere cosi, secondo me ha un significato molto profondo, e soprattutto ti fa riflettere... ha dimenticavo, io ci sto fino alla fine!!!! ciao