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Sii sempre te stesso
Scritto da wiko - Pubblicato 19/04/2012 15:44
Credo siano passati più o meno 11 anni da quando feci un discorso con mio fratello, discorso che sono riuscito a capire a fondo solo ieri...

Il succo del discorso, era più o meno questo "quando vai in moto, sii sempre te stesso".

Per un ragazzino di 12 anni che sognava la moto non aveva un grande valore all'epoca, c'era un significato intrinseco in quelle parole che gli era stato spiegato da un altro motociclista tempo prima, quando lui aveva 15 anni e fece il suo primo "lungo" in moto, rovinando l'RX-50 che con tanta fatica si era comprato. Lo vedevo lì, a 17 anni e con l'RS 125 Tetsuya Harada e il casco sottomano, a tenere a bada un piccolo rompiscatole troppo curioso e troppo desideroso di buttarsi su quella bestiaccia nera che sputava fuoco e fiamme e che in quel momento era la cosa più bella che ci fosse stata al mondo. Non sono stato a chiedergli altro, l'ho guardato allontanarsi mentre andava a raggiungere degli amici e io sono tornato a sognare ad occhi aperti, sperando che nei prossimi due anni sarei riuscito perlomeno a riesumare quel vecchio RX che era fermo in garage.

Ho rinunciato al mio sogno per 10 anni, per un motivo o per l'altro. Lo realizzo proprio l'unico anno in cui mio fratello, con una punta di amarezza, ammette candidamente di non riuscire a tirare fuori il suo CBR perché tra lavoro e tutto è troppo impegnato. Cominciamo i primi giri, le prime uscite in moto con un mio amico, le prime sensazioni. Arriva anche la prima caduta. E arriva l'inverno. Traggo le mie conclusioni, guardo la strada fatta con Matisse, la mia errina, e poi ripenso alle parole di mio fratello, che ancora non avevo capito.

E' aprile e sono entusiasta. Ho perso totalmente la testa per una ragazza con cui sto insieme da una settimana nonostante la distanza e mi sembra tutto perfetto, ama anche le moto. Il lavoro va alla grande, sono fidanzato e fra poco è tempo di tornare in sella. Sono un leone, non mi ferma più niente e nessuno.

O forse no?

Sembra tutto un grande disegno, un piano ordito per far crollare un enorme castello di carte e farmi fare la caduta più dolorosa possibile dall'alto della mia torre di illusioni. Cominciano i problemi con il lavoro, le discussioni con i colleghi e quelli che ieri prendevano il caffè con te oggi sono sciacalli che in vista dei tagli aziendali cercano di sopravvivere. Posso biasimarli? No, ma come tutto quello che non è nel mio carattere mi sembra un concetto talmente lontano ed irrazionale che anche solo pensarlo mi sembra assurdo. Comincio a mangiare meno, a dormire meno, cominciano i primi piccoli problemini di salute a ricordarmi che nonostante l'età soffro già di gastrite. In compenso fumo di più. Io, il re del "non arriverò mai a fumare un pacchetto intero" per la prima volta da quando iniziai stupidamente a fumare 5 anni fa ho infranto questa mia piccola regola, e l'ho infranta abbastanza ampiamente.

La botta finale arriva una settimana fa esatta. Avevo appena assicurato la moto, cambiato filtri, cambiato pastiglie dei freni e fatto il tagliando completo, stavo solo aspettando che mi ridessero il serbatoio riverniciato e risistemato per la caduta dell'anno prima. Un messaggio sul cellulare e un groppo in gola mentre vado a lavoro, la ragazza per cui ho preso una sbandata clamorosa vuole chiudere, senza se e senza ma. Lì credo di aver perso la testa, è passato tutto in secondo piano. Mi sono fatto in quattro per cercare di rimediare, per cercare il dialogo, ma a volte mi pare davvero ci sia un muro enorme e non riesco ad ottenere risposte. Passo da essere single ad un "devo pensarci, voglio stare un po' sola". I giorni passano, il cibo nemmeno lo tocco più, passo le giornate sballottato tra il lavoro e i miei pensieri, mentre scrivo messaggi su messaggi sapendo già che tanto di risposte non ne riceverò. Non mi ero mai sentito così smarrito, così scosso dagli eventi senza nemmeno riuscire a rispondere, senza nemmeno la forza di farlo. Le ore di sonno diminuiscono, le sigarette aumentano e con le sigarette le birre.

Mi scuso per l'incipit decisamente lungo, ma era necessario per me cercare di spostare qui la tua attenzione, ovvero su questa situazione, sviando per quanto possibile il tutto dal concetto iniziale: "sii sempre te stesso". Mi è servito anche come sfogo e se tu, lettore, sei arrivato fin qui, ti ringrazio della pazienza e spero di poterti un giorno incontrare per ricambiare il favore. Chiudo la parentesi, veniamo alla moto, da qui riprendo e sarà una sola vicenda fino a fine racconto.

Mi arriva il messaggio che è pronto il serbatoio. E' martedì 17 aprile e le cose non cambiano. Vivo nel mio mondo, sono in un limbo da cui non riesco ad uscire. Ritiro il serbatoio e rincaso per la pausa pranzo. Monto il serbatoio, mi infilo la giacca e i guanti da moto. Casco in testa, sacca sulle spalle e sono pronto. Le quattro ore di lavoro passano lente, ho solo voglia di tornare a casa, ma prima credo che un giro in moto sia d'obbligo.
Esco da lavoro alle sette, la testa appesantita dai pensieri. Il tempo di accendere la moto e quasi non mi accorgo che sono già in marcia, diretto dalla parte opposta di dove abito. Il bicilindrico borbotta piano al semaforo rosso, mentre io in cima alla colonna aspetto il verde per ripartire.

Si accostano vicino a me tre o quattro ragazzini, maglietta a maniche lunghe e jeans in sella ai loro 125 che al semaforo fanno salire di giri il motore. Forse è una mia idea, ma mi sembra di vederli ridere mentre mi guardano, sotto i loro caschi. In un attimo, perdo la lucidità. Una situazione normale per me diventa una sfida, ruoto il polso destro con forza e la mia errina si schiarisce un po' la voce, una volta sola, quel tanto che basta però per sovrastare il rumore di quegli aggeggi infernali. Li guardo un attimo prima del verde, prima di inserire con una pedata la prima e partire di colpo, raggiungendo il limitatore della prima e facendo entrare, forse con ancora più cattiveria la seconda.

I tredici chilometri successivi mi vedono impiccato in una guida non mia, fatta di ripartenze rabbiose e frenate secche, buttando giù la moto quasi di braccia ad ogni curva, con il cuore che mi batteva all'impazzata e i denti stretti, il respiro affannoso dalle narici come fossi un toro che sta per caricare. Più di una volta la ruota dietro saltella quando scalo troppo bruscamente, più di una volta sento la moto dare una decisa sbacchettata, ma non mi fermo, fin quando non arrivo dove volevo, uno spiazzo verde con uno splendido panorama, lontano da tutto e da tutti. Mi fermo, metto la moto sul cavalletto e scendo come una furia, mi slaccio il casco che un secondo dopo butto in mezzo a quel prato, urlando con tutto il fiato che ho in corpo mentre stringo i pugni.

Mi ci vogliono un paio di minuti per calmarmi e recuperare il casco. Mi avvicino alla moto e solo allora, con calma, riesco a ragionare sull'accaduto, su come sono arrivato là in cima. Ricordo a come cambiavo, ricordo di aver rilasciato male la frizione un paio di volte, ricordo le pinzate, ricordo le ripartenze e ricordo lei che a modo suo, con quello sbacchettate mi stava dicendo "basta". Penso a come l'ho maltrattata, penso a come ho e come ha rischiato stupidamente e mi sale una tristezza tale che mi ritrovo inginocchiato, abbracciato all'unica cosa concreta che per ora ho e ripenso a come l'ho trattata. Non mi accorgo quasi che sto piangendo in silenzio, ad occhi chiusi, mentre mi sento colpevole per tutto quello che ho fatto.

Non sono quanto tempo sia passato, forse dieci minuti, forse mezz'ora. Mi asciugo le lacrime, mi cullo la moto centimetro per centimetro prima di risalire in sella. Lì, immobile, ripenso alle parole di mio fratello, a quel "sii sempre te stesso" che non ero ancora riuscito a capire, fino a ieri. Lo chiamo, parliamo cinque minuti mentre mi fumo una cicca e mentre ritrovo la lucidità, mentre quelle parole hanno preso un senso davvero concreto per me, un credo così importante che lo applicherò sempre d'ora in poi prima di salire in moto. La giornata è finita, quando rincaso sono talmente esausto che mi butto a con ancora i jeans indosso.

Mercoledì 18 aprile. Il suono della sveglia mi ricorda che anche oggi si lavora. Mi do una sistemata, un caffè veloce e prendo il casco, che guardo un attimo prima di posarlo. Prendo le chiavi della macchina mentre mi accendo una sigaretta, pronto per andare a lavoro.

Lamps.
 

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Commento di: Jack24 il 19-04-2012 16:40
L'ho letto tutto d'un fiato!
Scrivi molto bene, mi dispiace però per il contenuto dell'articolo; del resto quando qualcosa può peggiorare....peggiora!!
Questo dimostra anche come le moto aiutino a sfogarci e ad allontanarci dai casini quotidiani, e ci ricordano che nel bene e nel male le uniche che ci sono sempre sono loro! :)

In bocca al lupo per il futuro, un consiglio? Smetti di fumare, con un pacchetto al giorno in 4 anni compri un'altra moto!

Lamps
Commento di: WiKo il 19-04-2012 18:00
Maledetta legge di Murphy!

In questo caso però la soluzione era anche il "problema" se così si può dire, perché la mia moto ha tirato fuori tutta la rabbia che covavo da un po' di tempo, rabbia che ho riversato in modo decisamente stupido. Non ero me stesso e a freddo mi rendo conto che ho rischiato seriamente di farmi del male e di rovinare la moto. Non me lo sarei mai perdonato, visti i sacrifici fatti per permettermela e il tempo trascorso dalla prima volta che ho desiderato essere motociclista.

Nel male, ho imparato una lezione molto importante e da oggi in poi prima di mettermi in sella mi concederò un bel respiro profondo, giusto il tempo di ricordarmi chi sono :) grazie!
Commento di: shadow830 il 19-04-2012 16:43
...il titolo del Tuo articolo è già un invito a leggerlo!!!
Verità assoluta!!!
Ho letto con empatia e un po' di commozione, ritrovando sensazioni già provate in passato......
La mia passione motociclistica è a volte "smisurata", qualcuno mi prende per matta!!!
Forse c'ho investito troppo, fino a qualche tempo fa.....senza mi sentivo persa:-(
Alla fine, come dici Tu, restando "SE STESSI" ci si può godere questa passione e la moto stessa nel migliore dei modi.....assaporando il senso di libertà, respirando l'aria che ci sfiora e osservando il mondo intorno a Noi:-)))
LAMPS :-)))
Anna
Commento di: Ospite il 19-04-2012 17:06
Bellissimo articolo, complimenti...mi hai fatto tornare alla mente quando la moto mi risollevava da delusioni d'amore che mi buttavano giù di brutto, mi attaccavo a lei che sentivo in quel momento come l'unica " persona " che potesse capirmi e starmi vicino !!!!
Commento di: Ospite il 19-04-2012 23:13
Articolo molto bello complimenti... scrivi molto bene, questo articolo fa riflettere molto e ci fa capire come siamo deboli noi esseri umani.

Lamps
Commento di: brusca il 20-04-2012 10:15
guarda che la moto non ti stava chiedendo di smettere, si stava divertendo!

ci sta lo sfogo della rabbia e della frustrazione ma dovresti cercare di incanalarlo diversamente... così è un po' pericoloso. però è anche vero che fare una tirata con la moto annulla ogni pensiero (ma non lo fa sparire, poi torna).

visto che scrivi dei fatti tuoi, metto qualche commento.

la tipa che ti ha mollato: le cose vanno e vengono; quello che inizia ha sempre una fine, è inutile stare a crucciarsi. godi di quello che hai e non pensare a quello che hai perso, non serve a nulla.

fumare il pacchetto: contento tu, contenti tutti... sopratutto big pharma ;)
ricordo un detto che girava da ggiovine: fuma bene, fuma sano, fuma solo pakistano ;)

bere: un po' di birra non ha mai fatto male... troppa ti fa venir la panza.

lavoro: è un grande gioco di ruolo, dove il passatempo preferito è mettertelo nel xxxx. capisco la tua etica ma basta non porgere le terga.

in bocca al lupo.
Commento di: vorongren il 20-04-2012 18:46
brusca, saggia risposta.

non so perché, ma in questo
"la tipa che ti ha mollato: le cose vanno e vengono; quello che inizia ha sempre una fine, è inutile stare a crucciarsi. godi di quello che hai e non pensare a quello che hai perso, non serve a nulla."

e questo

"lavoro: è un grande gioco di ruolo, dove il passatempo preferito è mettertelo nel xxxx. capisco la tua etica ma basta non porgere le terga."

plaudo alla sintesi così efficace, l'appoggio e rilancio.

In bocca al lupo anche da parte mia.
Diciamo che hai imparato come non si fa.
Adesso riprova. :)
Commento di: pazuto il 20-04-2012 11:48
mi è piaciuto tanto leggere l'articolo, bravo.

e non ti preoccupare per la ragazza, di sicuro ne troverai una migliore.
Commento di: smanetta il 20-04-2012 12:42
Complimenti per questo articolo.
Non abbatterti troppo per la situazione che stai vivendo, fa parte del nostro vivere avere questi problemi con la donna o moglie che sia, sul lavoro non ne parliamo, l'importante e' comunque andare avanti restando se stessi e non cambiare per compiacere gli altri.
Ricordati che comunque vada la tua vita hai sempre i tuoi famigliari su cui contare ed ai quali chiedere un appoggio, la moto non e' un giocattolo ma una passione da vivere, un modo di essere e di comportarsi; se fai un parallelo con la vita la moto ti da' allo stesso modo passione, divertimento, amore, ma a volte anche delusioni, rischi a volte inutili.
Se riesci a vivere la vita e la moto con la testa sulle spalle vedrai che crescerai in esperienza nonostante alcune delusioni e raggiungerai gli obbiettivi che ti eri prefissato pensando al futuro.
Buona vita e buona moto!!
Commento di: WiKo il 20-04-2012 14:22
Cerco con un unico commento di rispondere un po' a tutti. Purtroppo a tutti capitano le giornate no, il periodo sbagliato o le s***** che ogni tanto si accavallano. Ci abbattono sempre quei momenti, le giornate si allungano fino a non finire e cammini curvo che manco stessi portando mattoni sulla schiena. Però mi sono fermato a riflettere nei giorni dopo e da un certo punto di vista mi sono sentito "cresciuto", perché sono finalmente riuscito a capire quanto per me sia importante la moto, con tutti i suoi rischi, i suoi pregi ed i suoi difetti. Credo sia terapeutico per tanti versi.

Ad ogni modo, ne approfitto per ringraziarvi per i commenti, leggere certe cose fa sempre piacere ed è sicuramente uno stimolo in più per "rimettermi in carreggiata". Lamps!
Commento di: Aileen il 20-04-2012 18:46
Il bicilindrico sembra fatto apposta per accompagnare chi è furibondo ..... se tu sei arrabbiato, lui è furioso...

Sono certa che la ruota girerà, in bocca al lupo :)



Commento di: sephiroth01 il 21-04-2012 10:30
L'ho letto tutto d'un fiato, grazie per aver condiviso i tuoi pensieri.
Ti sono vicino. Anche a me la mia motina mi sta aiutando in un periodo difficile.
Commento di: WiKo il 21-04-2012 12:57
Possiamo sempre contare su di loro. In bocca al lupo per tutto, supereremo anche questo periodo, ne sono sicuro.
Commento di: FalcoStellare il 21-04-2012 11:27
Mi sembra di averlo scritto io, il tuo messaggio. Ti abbraccio, standoti vicino come solo chi è passato attraverso lo stesso inferno può fare. Fai una cosa per volerti bene: smetti di fumare. E' una cosa che ti degrada in tanti modi, ti corrode come un veleno lento e nero, e ti sporca la vita. Per il resto tocca solo andare avanti, non esiste una ricetta per dimenticare il dolore, bisogna solo trovargli posto e sistemarlo tra le esperienze della vita. Non se ne esce vivi, quindi brilla adesso! brilla più che puoi, non farti sporcare da niente. E da nessuno.
Commento di: WiKo il 21-04-2012 12:59
Ricambio sinceramente il tuo abbraccio. Non sai quanto queste parole mi possano aiutare, anche solo psicologicamente, per tirare avanti in questo periodo. Grazie davvero di cuore.
Commento di: zefram65 il 21-04-2012 21:26
Caro Wiko

La catena di eventi sfortunati che hai subito in cosi' breve tempo puo' dare un colpo durissimo al morale di una persona, ma e' possibile , se tu lo vorrai, che invece finira' con rinforzarti e darti una marcia in piu' per affrontare le difficolta' che la vita invitabilmente comporta.

Io sto passando un perido molto duro. Sto sottoponendomi a chemioterapia e puoi immaginare quanto il mio corpo e il mio spirito siano messi alla frusta, ma occorre reagire e lottare, sempre.

Tieni duro e risollevati, piu' in alto di prima.

La moto aiuta. Io sto facendomi i miei giri traendone grande soddisfazione e giovamento.

In gamba!
Commento di: WiKo il 21-04-2012 22:02
E' difficile per me immaginare un dolore fisico e mentale come quello che stai provando, ma per quanto possa essere d'aiuto, ti auguro davvero che tutto vada per il meglio. Grazie, grazie, grazie e ancora grazie a tutti per il supporto morale, si scriverà prima o poi la parola fine a questo periodo.
Commento di: luce77 il 22-04-2012 07:53
anche se ho sempre asserito che sulla moto si sale con la mente sgombra da pensieri negativi
e al 100%,rileggendoti,mi convinco che salire in moto ne' e' anche la cura.aiuta a riflettere.

lamps.
Commento di: Bradipo61 il 23-04-2012 08:34
Mi spiace per i tuoi problemi, li capisco, purtroppo molto ma molto bene. Anche a me è capitata la "gara", tra virgolette, e ogni tanto ci casco. Ogni volta, anche se il momentaccio mi capita di rado, mi dico e mi propongo che è stata l'ultima volta eppure... Credo che essere sé stessi sia contemporaneamente la cosa più importante e anche quella più difficile da conquistarsi. Spero che ci sia riuscito almeno tu, io ho perso le speranze :D
Commento di: WiKo il 23-04-2012 13:19
Ho bisogno di tempo per darti una risposta vera, ma alla fine, se non siamo noi stessi quando siamo soli con la nostra moto, quando lo siamo?
Commento di: Bradipo61 il 27-04-2012 22:43
eh, domanda da un milione di dollari... Penso che tutto sommato lo siamo sempre e comunque, difficile nascondersi o apparire troppo diversamente da quel che si è. Se il trucco riesce, chi ci è cascato non è una persona interessante :D
Commento di: NEO_ALE il 23-04-2012 10:29
Bah...anche io attraverso un periodo simile al tuo...in compenso non ho ancora la moto e ho un figlio...che dire è dura molto dura, e come diceva la mia nonnina alla prima morosa che mi lasciò...chiusa una porta si apre un portone... vero, ma finchè non l'hai passata non si può capire.

Si sempre te stesso in sella e nella vita...da come via in moto dai a vedere come sei effettivamente, non ti puoi nascondere in sella...
Fai un pieno in più e una pippata in meno...ci guadagna la salute e l'umore...
Poi piano piano passa... passa tutto...passiamo anche noi...quindi non ti crucciare e divertiti..
Commento di: WiKo il 23-04-2012 13:22
E' proprio vero quando si dice "non si vede la fine". Non ci si accorge mai di quando si esce dal tunnel, un bel giorno ci si accorge semplicemente che ci siamo lasciati tutto dietro e che c'è ancora tanta strada da fare. Grazie di cuore ed in bocca al lupo per tutto.
Commento di: doppiaccensione il 23-04-2012 10:56
Wiko
quando sei dentro al tunnel , ti sembra lungo , buio , non vedi l'ora che finisca , non vedi l'ora di essere alla luce dall'altra parte
bè , fidati finisce , tu non vedi la fine , ma finisce
l'unica cosa è non farsi male , il tunnel è freddo buio infido e pericoloso , devi percorrerlo senza farti danni

buona fortuna
beppe
Commento di: olegmrt il 23-04-2012 12:50
Ciao Wiko,
probabilmente con la mia etá non posso comprendere appieno i problemi di cui parli in quanto mi manca ancora molta esperienza sul campo, ma leggere cio' che hai scritto con tanta passione mi ha colpito appieno. Anche a me a volte le cose si accavallano ( apprendistato, affitto e bollette da pagare ) e non riesco a vedere la fine del tunnel. Ma da quando ho la moto ho visto che un giro anche solo di un oretta aiuta a calmarsi.
L'unica cosa che posso dirti e che ho imparato é che nonostante quando siamo in strada ci sia altra gente, seduti sulla moto siamo solo noi stessi, con i nostri pensieri e con le nostre emozioni e li sopra nessuno puo' ferirci, solo noi stessi possiamo ferirci.
Essere se stessi si ma, e ti prego non fraintendermi, esserlo sempre direi di no. Se mi mostrassi a lavoro o con gente che non conosco come sono realmente (pieno di paranoie, insicurezze, rabbia repressa data da un padre inesistente, voglia di compagnia ma odio per il contatto fisico) dubito che avrei un lavoro, una casa e amici che mi sostengono.
Wiko grazie comunque per dimostrarmi che esistono persone con ancora dei sentimenti e che questi li estraniano, sia con una moto ( che piu di una volta hanno un anima ), sia con un forum pieno di gente spettacolare e sia con se stessi.
Grazie

Commento di: WiKo il 23-04-2012 13:17
Non credo che l'età sia un freno all'empatia delle persone. L'unica cosa che si acquista con l'età è l'esperienza, sono sempre stato fermamente convinto di questo.

E' strano però come a volte, le parole di un estraneo riescano ad essere più "vere" di quelle degli amici di sempre. Forse perché ci fa strano sentire che le parole giuste, che ci servono in quel momento, vengono dalla bocca (o dalla tastiera) di qualcuno con cui non abbiamo condiviso ore, discorsi e birre in quelle pigre sere d'estate dove non vuoi fare nulla. Grazie quindi di aver trovato quelle famose "parole giuste", mi sono davvero servite.
Commento di: olegmrt il 23-04-2012 18:12
son contento di averti aiutato un pochino :) come in molti han giá detto: affrontare una cosa alla volta. Citando quella santa di mia madre ( quale mamma non é santa? :) ) : " fai una lista delle prioritá prima di fare!! inutile spaccarsi la testa su cose che non son importanti!! e scordati i miei maglioncini!!". Ah sante mamme! hanno sempre ragione! Pur cercando di sdrammatizzare la situazione il succo rimane lo stesso: liberare la testa da pensieri autodistruttivi, stillare una lista di cosa é importante e a mente lucida iniziare ad affrontare il tutto un po alla volta. Avere brutti pensieri in testa non aiuta, ne nella vita privata ne in quella pubblica. E se si finisce nella spirale, ci si lascia sopraffare e li si avranno solo due possibilitá: o si affronta ( scelta piu difficile ma sicuramente la piu giusta a parer mio ) oppure ci si lascia sopraffare. Dal tuo discorso non mi pari una persona che si lascia soprafffare. Non conoscendoti personalmente risulta difficile aiutare qualcuno, ma hai comunque il mio appoggio morale.
P.S.: Guidare di notte mi aiuta tantissimo a pensare: niente traffico, solo te e la moto e la strada che scivola via sotto di te e il buio intorno, niente distrazioni, niente stress, (quasi) niente pericoli.
Commento di: Anci il 23-04-2012 16:30
...sai, anch'io ho vissuto 2 anni fà un periodo così dove tutto ti sembra non funzionare più, dove tutte le tue sicurezze vanno a farsi fottere nel giro di 1 settimana...
non ti annoio con i particolari anche perchè quando si è in questa situazione a volte si ha poca volta di ascoltare realmente le persone...
però ti posso dare un consiglio, affronta 1 giorno alla volta, cerca ogni singola ora della tua giornata di fare o di pensare a qualsiasi cosa ti renda felice o che ti strappi un sorriso e vedrai che ri-inizierai a risalire a "galla"...se ti concentri sulle cose brutte o che ti hanno fatto male prolungherai soltanto la tua fase di recupero...
...io facendo così sono riuscito ad essere REALMENTE di nuovo felice e mi si è aperto davanti credo il periodo più divertente e bello della mia vita...pensa un pò a te nel rispetto di chi ti circonda e vedrai che pian piano starai meglio...
per quanto riguarda il come hai guidato la moto è normale fidati, anche a me è successo...sembra quasi che insisti sul manubrio come se non ti fregasse niente di farti male...e probabilmente è così...però se tu non avessi mai guidato così probabilmente non avresti mai scritto quest'articolo e quindi saresti ancora un passo indietro...tutte le nostre azioni servono a qualcosa, non criticarti eccessivamente o altro...
...sorridi, la vita è bella e piena di alternative...
Commento di: bubba-7 il 24-04-2012 12:03
Accidenti...è come leggere un bel libro,le uniche cose che mi sento di dirti sono queste 2:1 anche se è dura vedila cosi"se ne è andata"non mi meritava c'è sicuramente una persona meglio di lei che mi stà aspettando. 2 la nostra passione in questi casi è un taccasana e un'ancora di salvezza,qualunque sia la cosa che ci tormenta.ps:per riprendere quanto detto smetti di fumare non è impossibile io sono 8 mesi che ho smesso e ora con i soldi che risparmio mi posso permettere qualche cosa in più per la moto..per il futuro ti auguro il meglio del meglio.
Commento di: motociclope il 24-04-2012 12:21
Articolo stupendo, scriVi bene, e mettere in pubblico le proprie Emozioni non è mai facile. . . . Tu lo fai stringendo d'assedio chi scorre le Tue parole. Quello che Hai fatto ci stà, succede. . . . ma è meglio non farlo. Capitò anche a me di dover fare chiarezza, ma non Te lo racconterò qui. Se Sei d'accordo, in mp, anche per una questione di spazi. E qui c'è il Tuo sfogo, passionale, che deve avere luce. TAnto Tempo fa, trent'anni e più, mio Cugino, grande Motociclista, mi disse "domina sempre il Tuo mezzo, non farTi mai dominare da Lui". Capii dopo il senso di quelle parole. Aveva ragione. Ed ha ragione Tuo Fratello. Sii sempre Te stesso. Se i Frutti sono questi, come questo Tuo scritto, sono davvero ottimi.

Massimo
Commento di: Ner0 il 25-04-2012 17:24
Ho avuto i brividi dall'inizio alla fine! Scrivi benissimo! Bravo bravo davvero! Good luck ;)
Commento di: edge il 01-05-2012 16:42
Ci sono due frasi fatte, banali ma veritiere secondo me, alle quali penso praticamente tutti i giorni.

La prima è "più hai, più hai da perdere" mentre la seconda è "si chiude una porta ma si apre un portone". In un certo senso si bilanciano. Credo che in considerazione della prima, sia importante godersi quello che si ha finché lo si ha. Moto, ragazza, soldi.. qualunque cosa.. e quando non lo si avrà più, fare in modo di riaverlo in meglio.

Per quanto concerne l'essere sé stessi in moto, ti do ragione, anche se personalmente quando ho troppi pensieri in moto non riesco proprio ad andarci... In compenso capita di voler solo girare la manopola destra e sentire il motore urlare, non conta dove come e perché, penso capiti un po' a tutti noi.. e non si può fare molto.. se non limitare i danni.

Bell'articolo comunque, complimenti.

Buona strada

Edo
Commento di: fvcr56 il 03-05-2012 20:11
ciao wiko capisco il tuo dissenso e l'amarezza che talvolta ci portano in luoghi remoti nella mente.
ma ti invito da amico (anche se non ci conosciamo) a fare un giro con la moto : non ti preoccupare ,andrà tutto bene.qualche rettilineo,2 curve,vento laterale e un sincero sorriso !
"mi piace andare in moto.è divertente e distensivo.unamacchina cosi semplice e cosi complessa allo stesso tempo.al mattino,quando accendi il motore,senti la gioia e già pregusti il viaggio.davanti a te hai tutte le paure e tutte le emozioni,il borbottio sommesso e il silenzio che fugge tutto intorno.peccato che i motori non siano costruiti con materiali trasparenti : si ammirerebbe un gesto semplice,ripetuto migliaia di volte..l'uomo,distratto,non si chiede mai invece se una moto possiede un'anima,oppure se è soltanto una fredda macchina qualsiasi fatta di freddo metallo.oppure,ancora,un mezzo quasi mistico come può esserlo il disco scintillante di un elica in movimento che ti invita a seguirlo tra cieli e sole, oltre i sicuri confini,in mezzo a nuvole cariche d'oro e ovattata gioia,dove ogni cosa ti appare piu bella e pulita,piu vera e vicina come mai l'hai vista prima.io non credo di essere quel falco della strada come sono molti miei amici motociclisti,ma amo volare,e forse è per questo che in moto mi diverto tanto! come funziona ?ecco .l'emozione del volo é una cosa tra le piu belle e meravigliose che esistano,tanto che ogni uomo dovrebbe provarla, almeno una volta ! ed io ,talvolta, seduto alla guida della mia moto,ho la certezza di vivere quella stessa emozione di quando stavo ai comandi di quel piccolo e agile aeroplano rosso,che è ormai un ricordo.sarà soltanto una sensazione,d'accordo,però,non so spiegare,ma certamente è bello.è strano eppure è bello!forse è solo questa sensazione,è soltanto questa sensazione a mettere in movimento il nostro desiderio di libertà,perciò capisco-anche se non approvo-quei tipi che con le loro moto si esibiscono in impennate mozzafiato e vanno così forte oltre ogni legge fisica,oltre ogni limite.io li ammiro,li ammiro perchè forse non sarei capace di fare altrettanto o,forse,propio perche in fondo in fondo,sarei capace di farlo anch'io.il tutto pero,rimane come l'emozione di pochi momenti,perche quel che conta è capire che ci si trova non su una pista da gran premio, bensì su una strada qualsiasi.una strada che è di tutti,perciò rallentiamo anche se alle volte è difficile,e continuiamo a rallentare fino a fermarci .torniamo alla realtà accendendo una sigaretta che ci accompagna nel silenzio di tutti i pensieri,mentre alzo la mano nel gesto affettuoso di un saluto indirizzato a un'altro motociclista che mi passa accanto e non so chi sia ma ,per me, è come l'avessi sempre conosciuto!!!"
bene amico
spero ti sia piaciuto il "giro"
te lo ripeto anch'io "sii sempre te stesso "
non perderti e pensa sempre che per noi sei importante davvero !!
un affettuoso e solidale abbraccio
doppio lamps
Commento di: WiKo il 04-05-2012 00:32
Mi sto decidendo pian piano a tornare in sella e a fidarmi nuovamente di me stesso. Sono arrivato al punto di "non ritorno", più in basso non c'era nulla, ora pian piano si comincia a risalire. Ci provo ogni tanto, accendo la moto e salgo in sella, cercando una qualche risposta ai miei dubbi. Quando riuscirò a salire senza avere domanda in testa, con la mente sgombra, sarà per me il momento per un lungo giro che spero sia la chiave di volta a tutto. Giro pian piano tutti i giorni con la testa, sperando prima o poi di farlo anche con la moto. Mi leggo il tuo giro in silenzio, mi immagino come possa essere, e sogno un po' ad occhi aperti.
Ricambio sinceramente il tuo abbraccio, sperando che prima o poi ci si possa salutare, incontrandoci da qualche parte senza saperlo.
Commento di: fvcr56 il 06-05-2012 07:32
bene wiko
tutte le cose buone si fanno pian piano
il tempo guarisce tutte le ferite del mondo e la capacità di rialzarsi dopo una "caduta " denota il carattere forte di ogni persona, uomo o donna che sia
e la moto ,anche se è soltanto un oggetto che si anima solo quando tu lo decidi, aiuta a guarire
lei è sempre con te nella buona e cattiva sorte e talvolta ,togliendo il rumore del mondo che ci circonda e silenziando le 2 voci del nostro io (quella della saggezza(1) e quella del giocatore d'azzardo(2)) possiamo ascoltare il pensiero della nostra moto che sembra dire --"se tu pilota puoi farcela, posso farcela anch'io! "--e così ti immergi in una cristallina felicità poichè la vita è un prezioso dono che il buon dio ci ha regalato senza chiederci nulla in cambio
onore a te wiko
lamps
Commento di: angy452 il 20-06-2012 16:46
Purtroppo le "situazioni" della vita a volte ci stressano a tal punto che, senza rendercene conto, reagiamo impulsivamente ed irrazionalmente in vari modi, per chi ha la nostra passione nel sangue uno dei modi sbagliati è quello che tu hai raccontato. Uno sfogo della rabbia repressa che ha rischiato di costarti la vita perchè in quei Km che hai percorso probabilmente nn eri molto presente a te stesso. La moto, come hai detto tu, ha provato a dirtelo con il suo linguaggio meccanico e reattivo, ma finchè non hai esaurito la "carica" che hai accumulato non sei riuscito a sentirla...
Questo è uno dei tanti racconti che ci aiutano a capire cosa voglia dire avere la passione per la moto dentro di noi, è come se facesse parte del nostro dna!
Serve anche a ricordare ciò che ti disse tuo fratello e cioè di essere sempre noi stessi. Con i nostri difetti e con i nostri pregi ma con un'unica passione che ci unisce: Lei, la nostra fida compagna di viaggio!
Buona strada
ciao
Lamps