Moto
Sulla paura ovvero sull'importanza delle protezioni in moto
Scritto da Ospite - Pubblicato 23/11/2011 09:02
Una serie di esperienze personali e considerazioni per riflettere sull'uso delle protezioni...

Già mi immagino cosa penserà il primo lettore di quest'articolo: “miiiiiiiiiiiiiih, ancora a parlare delle protezioni” eppure voglio affrontare quest'argomento basandomi su un'esperienza personale e producendo anche un paio di cifre.

Ma andiamo con ordine: le mie esperienze motociclistiche sono state ben scarse: a 29 anni ho avuto per un anno un ciclomotore Malaguti 50 che guidavo con fin troppa disinvoltura... piegare fino a cadere nello spiazzo dello stadio era molto divertente e anche io a quei tempi ho svuotato il terminale per poter andare fino a 80 km/h. Poi dopo quell'anno niente fino al 2008, quando mi sono preso una Honda CB400N.

A 42 anni però la visione del mondo è molto diversa rispetto ad un under 30 e mi sono accostato a lei con molta prudenza. Tuttavia, dopo i primi tempi mi sono sciolto e ho iniziato a guidare la moto con rinnovata disinvoltura... se c'era caldo, via il giubbotto; se c'era da andare al mare, a 5 km da casa, via tutto, a parte i guanti cui non rinuncio mai: era pacifico uscire di casa in calzoncini, maglietta, sandali da barca e casco Jet del LIDL. Un bel giorno di gennaio, stavo andando a lavoro ben bardato; a 30 km/h, complice la strada viscida e il freno posteriore, la moto è partita e sono rovinato a terra. Non mi sono rotto niente ma l'insieme delle botte prese mi ha tenuto lontano dalla moto per 3 mesi e in quei 3 mesi è cambiata la mia percezione della moto.

Adesso, della moto, ho paura!

Chiariamo che non ho paura di guidarla ma ho paura di quello che mi può succedere per imprevisti o a causa terzi. Da allora, con qualunque clima, anche in piena estate sarda, esco con tutte le protezioni che poi sono le solite: casco integrale, guanti, stivali e giubbotto tecnico cui da poco ho aggiunto il sovraggiubbotto ad alta visibilità oltre, naturalmente, a un paio di buoni jeans.

E adesso andiamo ai giorni nostri.

Come ho detto prima non ho paura di andare in moto tanto che mi sono acquistato una splendida FZ1 Fazer del 2007, appena 110 CV in più rispetto alla CB. Sono andato a prendermela a Roma, ho imparato a guidarla a Roma, in Abruzzo e sui colli romani ed è stata un'ottima scuola.

Il 23 ottobre scorso, a Cagliari, mentre impegnavo un incrocio regolato dal semaforo, un gentiluomo ha pensato di non aspettare che scattasse il proprio verde e mi ha preso in pieno: l'urto è avvenuto sulla sinistra e la moto è caduta a terra sulla destra. Inutile dire che la velocità in gioco era bassa, sui 30 km/h tanto che la moto non ha strisciato. Mi è arrivata la perizia dell'assicurazione: solo di moto danni per 12.108,99 €
Non so a voi, a me sembra una cifra incredibilmente alta ma tant'è...

E io cosa mi sono fatto?

In una parola, praticamente niente.
Ho preso una forte botta alla mano sinistra e la leva della frizione si è rotta contro il mio anulare ma a parte un forte indolenzimento il dito sta bene.

Il casco, un Sintesi della Caberg ha perso la visiera, che in quel momento era aperta e la parte mobile del casco con la mentoniera è uscita dalla cerniera ma la mia testa non si è fatta un graffio. Il giubbotto non si è fatto niente ma ha attutito alla perfezione una forte botta alla schiena su cui sono caduto, impedendo di farmi molto male.
Infine, l'unico vero danno: una microfrattura all'alluce destro dovuto all'urto del dito contro la protezione della scarpa, alluce che è stato semplicemente fasciato al secondo dito per una settimana. Se non avessi avuto un paio di ottime scarpe antinfortunistiche della 3M mi sarei spappolato il piede dato che la moto vi è franata sopra.

Ora, vi invito a notare la discrepanza tra la moto, praticamente distrutta e il motociclista, praticamente incolume.
Per questo ringrazio la mia paura che mi ha costretto a vestirmi di tutto punto, nonostante la calda giornata e i pochi km da fare in città: le devo molte ossa intere.

Anche parlando con amici che hanno molto ben chiaro il discorso della sicurezza, che ne hanno fatto la propria bandiera, mi capita di sentire discorsi del tipo: “Oggi c'era veramente troppo caldo, sono uscito in calzoncini ed infradito”.

Ecco, vorrei che tutti noi capissimo che non basta essere prudenti per scansare ogni pericolo perché nei casi sfortunati sarà il pericolo a venirci a cercare; dobbiamo avere paura, ripeto paura degli esiti di un incidente e agire di conseguenza.
 

Commenti degli Utenti (totali: 41)
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Commento di: choke il 23-11-2011 09:21
L'esperienza insegna.

Penso che le protezioni servano a poco se si prende un muro a 100 all'ora, ma proteggono egregiamente dalle cadute a bassa velocità in seguito alle quali, senza protezioni, si uscirebbe malconci. Io da quando ho l'Airbag, non vi rinuncio ogni volta che esco per un giro. E uso il giubbotto tecnico, estate e inverno, tutti i giorni in scooter. Anche se di botte vere non ne ho mai prese.

Non ho capito una cosa, però. Il casco era un modulare e si aperta la mantoniera? Era chiusa bene?
Commento di: Ospite il 23-11-2011 09:51
In effetti non si è aperta la mentoniera... non escludo di averla disassata io quando mi sono tolto il casco... non so dirti cosa ha fatto la mia testa in quel momento, se ha sbattuto contro il porta navigatore o altro. Sono anche riuscito a rimetterlo a posto il casco. Comunque, nonostante il Sintesi abbia doppia omologazione l'ho sempre usato chiuso, bene.
Commento di: Asterix64 il 23-11-2011 09:32
Ciao Iskander
quoto in pieno tutto quello che hai scritto, anche perchè io sono reduce da una caduta in moto fatta a settembre, sempre per colpa di un automobilista che mi ha tagliato la strada.
Velocità 70 km/h, rovinato a terra, mi sono praticamente brasato e bucato il ginocchio destro sull'asfalto e solo perchè al posto dei pantaloni in pelle, che di solito indosso praticamente sempre, quel giorno causa l'eccessivo caldo ho voluto indossare dei jeans da moto (non è la stessa cosa) che strisciando sull'asfalto si sono rotti.
Quel giorno l'unico abbigliamento fuori posto erano proprio i pantaloni, per il resto stivali, guanti, casco integrale, paraschiena e giubbotto hanno fatto il loro lavoro in maniera egregia, a aprte il ginocchio per il resto nemmeno un graffio, nemmeno una rottura.
Le conseguenze di quella caduta ancora oggi le sto pagando, se avessi indossato i pantaloni di pelle con tanto di saponetta non mi sarei fatto assolutamente niente.
Da quel giorno (11 settembre 2011...data sfigata) mi sono ripromesso che anche con 40 gradi all'ombra indosserò sempre giubbotto e pantaloni in pelle con tutto il resto, casco integrale, guanti, stivali e paraschiena.
Devo ancora risalire in moto da quel giorno e non so se sarà più la stessa cosa.
Quando penso a persone che vanno in moto vestiti da spiaggia, e ti posso garantire che ce ne sono tanti, mi viene da star male se penso a una caduta come la mia.
Meglio soffrire il caldo un giorno che pagarne le conseguneze per diverso tempo se non addirittura per sempre.
Commento di: SunFun il 26-11-2011 14:59
Mi dispiace per la tua esperienza però vorrei dirti una cosa.
C'è un abbigliamento tecnico adatto per ogni stagione. D' Estate non devi necessariamente usare abbigliamento tecnico in pelle. Ci sono i capi in cordura traforati e con più strati che puoi rimuovere o aggiungere in base alla stagione.
Commento di: brusca il 23-11-2011 10:23
quando vado in moto, ci vado solo in pista... più protetto di così non si può!!!

però, come in tutte le cose, l'estremismo non credo sia mai un bene. perchè ti possono stirare anche in bici... oppure a piedi, quindi anche in quel caso dovremmo avere le protezioni.

ricordo da bambino, in bici nessuno aveva nient'altro che pantaloncini, maglietta e qualche crosta più o meno vecchia... oggi sembra che senza casco, gomitiere, ginocchiere ecc... il bambino non possa più pedalare!

quando vado in scuter, per la strada, prima di tutto sto attento (anche se ho ragione) perchè è quella la migliore protezione. A lavoro ci vado col vestitino, e non ho le protezioni se non quelle nel giubbotto.

certo, può sempre capitare una scivolata, per questo dei guanti non faccio mai a meno, perchè piano o veloce, le mani le metti sempre a terra.

poi oh, all'estremo c'è pure quello che va con le infradito e la canotta su una superbaic... all'estremo della coglionaggine però :)
Commento di: House-Gregory il 23-11-2011 11:38
Bell'articolo fratello...
...purtroppo su una tua spiacevole esperienza...
...speriamo che lo leggano in molti,
...soprattutto chi ancora va sulle due ruote con il solo casco!
Un abbraccio.
Commento di: mgv_210 il 23-11-2011 12:26
Si sono scritte migliaia di pagine sulle protezioni e come giustamente hai scritto, ognuno basa le proprie convinzioni sull'esperienza personale.

Il mio parere è che senz'altro le protezioni servono, ma solo per cadute a bassa velocità e solo per evitare abrasioni o al massimo le piccole contusioni. Questo per quanto ho potuto verificare "sulla mia pelle".

Moto distrutta e pilota illeso è quasi sempre dovuto al "fattore C", caso in cui notoriamente le protezioni non hanno alcun effetto.

La mia ultima caduta (circa 1 mese fa) l'ho fatta con tutte le varie protezioni ad esclusione dei pantaloni (avevo un paio di jeans pesanti), il risultato è stato qualche abrazione sul ginocchio e sull'anca (dove appunto non ero "protetto") e la frattura di 4 coste con conseguente versamento di liquido nei polmoni, guarda caso proprio dove ero più protetto.
Cosa avrei potuto farmi senza protezioni? Credo di aver evitato solo quanche abrasione in più su gomito e spalla… nient'altro.

Per evitare di venire frainteso, non sto dicendo che viaggiare con o senza abbigliamento tecnico sia la stessa cosa, io stesso lo uso sempre, ma voglio solo dire che la "protezione" che offre è comunque MOLTO relativa.
Naturalmente escludendo dalla definizione "abbigliamento tecnico" il casco, il cui uso non è assolutamente in discussione.

Lamps
Commento di: biondob il 23-11-2011 16:08
Sono felice che tu non ti sia fatto niente, ma mi permetto di farti un paio di appunti.
Parli di paura, di prudenza, di protezioni, e poi dici che vai in giro con un paio di "buoni jeans" ?!?!?!
Un paio di jeans, per quanto buoni, in caso di scivolata, non sono molto diversi da un paio di bermuda. Indossa un paio di pantaloni da moto, con protezioni, hai fatto 30, fai 31.
Se poi fa troppo caldo, prendi l'auto, che ha l'aria condizionata. In moto, anche se vai in giro in bermuda ed infradito è sempre caldo, caldo da sopra (sole) e caldo da sotto (blocco motore).
Danni per 12 mila euri, la moto nuova ne costa 11 mila e 300, quindi, purtroppo, al massimo ti risarciranno il valore della moto (circa 6 mila).
Commento di: Ospite il 23-11-2011 21:46
La protezione delle gambe per me è un work in progress; ammetto tranquillamente di essere carente e mi sto attrezzando ma ti faccio notare che un danno alle gambe, a meno di una recisione dell'arteria femorale, raramente è letale. Il mio discorso è fatalmente incentrato sul rimanere in vita: se volessi la sicurezza assoluta dismetterei le moto e mi ritirerei in un monastero.
Un paio di jeans, per quanto buoni, in caso di scivolata, non sono molto diversi da un paio di bermuda.
è un'affermazione che trovo assai arrischiata e che non mi trova d'accordo.
Infine non possiedo auto: sono un motociclista all seasons e non mi aspetto certo un risarcimento totale: mi aspetto e spero il valore della moto più il risarcimento dei danni subiti
Commento di: biondob il 24-11-2011 16:27
Ok, se il discorso è incentrato sul rimanere in vita allora basta casco e paraschiena e vanno benissimo bermuda e cibatte.
E' ovvio che un paio di jeans proteggono di più di un paio di bermuda, ma solo in caso di scivolata a bassissima velocità.
Non ci si protegge per ricercare la sicurezza assoluta, ma per cercare di farsi meno male possibile in caso di caduta/scivolata/incidente.
Se indosso un paio di jeans e cado sbattendo un ginocchio é molto probabile che il giorno dopo non sia in grado di recarmi a lavorare.
Se indosso un paio di pantaloni da moto con protezioni rigide e cado sbattendo un ginocchio è molto probabile che il giorno dopo io sia in grado di recarmi al lavoro e essere produttivo.
Secondo me non è una differenza da poco.
Commento di: lele71 il 23-11-2011 18:57
Non capisco perchè ci sia ancora chi dubiti dell'efficacia delle protezioni... mai caduti? mai stati urtati-travolti? boh...

E verò che a alte velocità conta quasi solo il fattore C... ma alle basse velocità le protezioni sono utilissime (certo... a parte i casi di fattori C negativi... tipo essere fermi al semaforo ed essere investiti da uno schiacciasassi con i freni rotti).

Per fortuna, si fanno molti più incidenti alle basse velocità, specie nel traffico, che alle alte velocità (sempre che non si scambi la strada per una pista!). Con la velocità si rischiano danni sempre maggiori... vero... ma perchè rischiare più del necessario anche alle basse velocità?
Commento di: gio79xxx il 23-11-2011 21:46
protezioni sempre!fosse pure uscire dal cortile.sono caduto a 12 anni col motorino e mi sono"carteggiato tutto il corpo,ci sono voluti mesi per togliere le infezioni.da allora,mai più abbigliamento da spiaggia in moto.prudenza e protezioni sempre!!!!
Commento di: NEGURO79 il 24-11-2011 09:15
Sono perfettamente d'accordo con te, io indosso SEMPRE le protezioni, con qualsiasi clima, e frequentando la pista di tanto in tanto, conosco bene l'importanza delle protezioni e non mi pesa affatto indossarle, non dimentichiamoci anche del PARASCHIENA, che anch'esso e' importantissimo per cercare di salvaguardare la nostra spina dorsale in caso di caduta.
E a chi ancora si ostina A NON INDOSSARE I GUANTI dico solo questo: provate a cercare la foto del dito di Jorge Lorenzo dopo la sua ultima rovinosa caduta che gli e' costata la partecipazione alle ultime gare di quest'anno.....se non avesse avuto il guanto, il dito interessato gli si sarebbe staccato di netto con una caduta del genere, quando vi verra' voglia di partire senza guanti, pensate a quell'immagine.....e mettetevi i guanti.
Complimenti ancora per l'articolo, e quando all'inizio scrivevi "miiihhhh, ancora a parlare di protezioni"......... io aggiungerei parliamone ancora di piu'.....vedo ancora troppa gente in giro, specialmente d'estate, abbigliata da far venire i brividi.....l'asfaldo e' duro, e quando e' caldo fa' ancora piu' danni, pensiamoci.
Ciao a tutti da Luca ;-))



Commento di: ang81 il 24-11-2011 10:08

Quoto in tutto il tuo post, anche se quello che ti ha "salvato" veramente non sono state le protezioni che indossavi, ma la giusta combinazione tra protezioni e paura... che più che altro è piena consapevolezza del rischio.

Sono della tua stessa linea di pensiero: anche io ho "paura" della mia moto pur adorandola e per questo evito manovre folli e cerco di tenere gli occhi ben aperti, di non prendere distrazioni e di tentare di anticipare (per quanto possibile) le mosse di chi mi sta intorno... spesso anche quando ho precedenza cedo il passo, non supero certe velocità e evito sorpassi dx/sx non sicuri.
Per le protezioni cerco il top gamma e sono dell'idea che vadano indossate sempre... anche con il caldo (magari si sostituiscono con quelle estive): su certe cose non si fanno sconti né economici né di fatica/fastidio nell'indossarle. Purtroppo il mondo delle due ruote costa sia soldi che qualche sacrificio di comodità, ma la passione e la gioia di un bel giro in modo senza problemi ti ripagano di tutto!

Ciao
Commento di: motodome62 il 24-11-2011 10:21
Ciao, sarà perchè 30anni fà ho iniziato ad andare in moto praticando regolarità (enduro) e le protezioni anche se dell'epoca si usavano, abitudine che non ho mai smesso anche con moto stradali.
Da diversi anni che uso regolarmente anche la protezione per la schiena, e anche per brevi tratti nonn dimentico di indossare.
Le cadute in pista di cross sono all'ordine del giorno, ma non mi sono mai fatto male seriamente.
In strada e in pista, piuttosto soffro il caldo, ma le protezioni fanno parte della gitarella.
Non considero neanche motociclisti (a parte forse tratti brevissimo casa/mare di 500 mt) chi gira in pantaloncini e t.short, in caso di caduta mi sembra come il grana sulla grattuggia...
saluti
motodome
Commento di: bassplayer84 il 24-11-2011 10:24
Sicuramente un minimo di protezione sono d'obbligo in qualsiasi momento dell'anno, e in qualsiasi direzione ci si diriga con le nostre moto, la strada è sempre la strada.
Per esperienza personale ho avuto un incidente ad Agosto dove una macchina contro mano mi ha centrato in pieno in città...io facevo i 60km /h lui verso i 20 (stava sorpassando una colonna di auto, mentre lui ovviamente era superiore a tutti e non poteva aspettare). Frontale con tutto il cofano dell'auto a brandelli, mia moto che si è accorciata di circa 50cm di telaio, parte frontale polverizzata (forcelle spaccate a metà, collettori spaccati di netto).. io ero senza nulla quel giorno, dalla fretta avevo lasciato tutto in ufficio... ho fatto una doppia capriola in aria e sono atterrato sull asfalto a maniche corte e jeans... risultato? Non so quale angelo mi abbia salvato, ma ho avuto solo 1 polso rotto scomposto e frammentato (messo maluccio dato che ho riportato 15% di invalidità permanente), ma x il resto un paio di lividi e nulla di più..
Con questo lo so di essere stato ingenuo, ma aver avuto o meno le protezioni in quel caso miracolato non ha fatto differenza, anche se a piccole velocità possono veramente farla. Cuzzare anche solo dai 70-80km/h in su non penso che reggano l'urto, ma solo le escoriazioni fino ad un certo punto.

Con questo non penso che ci si debba bardare come superman ogni qual volta si deve uscire di casa, soprattutto si va a perdere anche il gusto della praticità della moto quando si gira in città: se devo andare in banca a 5km da casa, poi al tabacchi e poi in posta non mi vesto completo, ma guanti e giubotto e casco integrale (non vedo alternative al casco integrale di nessun tipo) quelli sempre.

I jeans??? I peggiori per girare in moto, se scivoli ti si sciolgono sulla pelle istantaneamente! Prendi un paio di calzoni tecnici in kevlar, magari con un paio di protezioni alle ginocchia e fianchi!
Commento di: sagittario il 24-11-2011 19:15
Buongiorno a tutti!...Quando nella primavera del 1986 il casco fù reso obbligatorio in Italia, diversi paesi europei già adottavano questa legge che da noi venne varata e abbandonata alla solita assimilazione approssimativa suggerita dalla politica nazionale dei trasporti e non solo...
Oggi, a quasi trent'anni da quella legge la distanza che passa fra le nostre abitudini di guida, la qualità della nostra rete stradale, la prevenzione che viene fatta per migliorare le condizioni di circolazione sulle nostre strade, a confronto con gli altri paesi europei e la stessa che si può constatare guardando gli esseri primitivi a confronto con gli antichi romani. (Per quelli che credono che questa mia affermazione sia esagerata suggerisco di recarsi in almeno tre paesi europei ed osservare la circolazione alle 18.00 come alle 7.30 intorno ai centri urbani. Inoltre è interessante anche osservare il comportamento degli stessi motociclisti.)
E' singolare che molti di noi diano per scontato l'uso delle protezioni quando molti altri viaggiano in mutande. (forse è la solita storia del 50%)
Trovo positivo che qualche motociclista abbia il coraggio di parlare di paura in un settore in cui in troppi cavalcano ancora virilmente le moto nella totale irresponsabilità. Ma non è solo colpa loro...
Il paese in cui vivi ti forma, e su questo non ci sono dubbi: Qui da noi andare in moto è sempre stato visto in larga parte come un hobby, uno svago, qualcosa che prima o poi finisce...si spendono tanti soldi per la moto e poi si compra un casco giocattolo...
Stupidi tedeschi che già trent'anni fà con le loro tute di pelle in pieno inverno non rinunciavano a usare la moto, ma anche gli Inglesi non erano da meno con le prime Belstaf paraffinate ai raduni mitici dell'isola di Man, oppure le incredibili regole francesi (incredibili per noi che non ne abbiamo o non le rispettiamo) di portare il casco e sottoporsi a dei veri esami di guida, e sciropparsi prime serate TV non a base di tette e culi come da noi, ma con servizi sulla formazione alla guida e prevenzione...
...Ecco, il mio paese, l'Italia, è molto peggiorato negl'ultimi trent'anni, e in questa circostanza, da motociclista, il peggioramento a cui ho assistito ed assisto mi porta a sentire che quando vado in moto ormai ho paura! Vedo troppi assassini al volante nella zona Roma sud, e non solo. Ci sono trappole mortali e buche assurde ad ogni metro...Se non conoscessi la differenza in meglio forse potrei pensare che è normale, ma vi assicuro che guidare sulle nostre strade non è normale proprio per niente!
Io per proteggermi ulteriormente ho anche acquistato un costoso collare, ogni tanto qualcuno al semaforo mi chiede cos'è, io gli rispondo che serve a salvare il collo...ma penso inevitabilmente alla testa di questo povero paese in mutande e senza protezioni!...
Saluti e solidarietà a tutti!



Commento di: motodome62 il 24-11-2011 23:05
aggiungi pure che in un paese civile, attento ai propri cittadini, dovrebbe mantenere efficenti le strade, migliorare i guard rail, la segnaletica, i parcheggi dedicati, ecc...ma forse sto sognando

motodome
Commento di: sagittario il 25-11-2011 12:18
...Infatti mi riferivo proprio a quello quando parlavo di trappole mortali e buche, ma il problema è che siamo in larga parte assuefatti e privi di informazioni su cosa vuol dire essere civili, non veniamo rispettati perchè non rispettiamo...
Troppa gente in questo paese ragiona ormai con quello che si trova sotto la cintura...Solo per fare qualche esempio:
E' esaltante guidare una moto con più di cento cv, facendo cose totalmente esagerate? Chissenefrega stò in moto mica in macchina! Tanto non mi prendono!
Ci sono troppe buche e la gente guida male? Chissenefrega mi faccio un bel suv e schiaccio tutti!
Sono in pensione e con la mia macchina alle dieci di mattina voglio fare schifo a tutti andando a 40 all'ora dove il limite dice settanta?
Chissenefrega sono vecchio e ignorante!
Sono un impiegato giovane che và in ufficio tutte le mattine con lo scooterone e faccio il mio porco comodo ai semafori superando anche quelli che sono già primi sulla linea del semaforo?
Chissenefrega a Roma se fà così!..Ignorante in giacca e cravatta! (Pensate se cade, e cade!)
Sono un maiale che tengo pulita la mia auto e getto tutto fuori dal finestrino, comprese cicche accese che colpiscono chi segue in moto? Chissenefrega lo fanno tutti!..
...E si potrebbe continuare per un bel pò...
Tutto questo per dire che la civiltà di un paese si costruisce tutti insieme!..Gli esempi li conosciamo tutti, a noi la scelta.
Commento di: SparklePlenty il 25-11-2011 11:26
Una volta un mio amico stava salendo sulle colline sopra Sanremo per andare a casa di un nostro amico che lo aiutasse a cambiare il variatore dell'SH. Era estate e stava salendo in maglietta ed infradito: a metà strada in una serie di curve ha preso una buca enorme (il mio amico è davvero esperto alla guida, potete fidarvi quando vi dico che lui la strada la conosce bene e quella buca non l'aveva mai vista), è stato sbilanciato ed è rovinato in terra. Il comune (che avrebbe dovuto occuparsi della manutenzione della strada e non l'aveva mai fatta) gli ha risarcito i danni alla moto, ma lui si è completamente aperto il fianco destro del torace ed ha rischiato di perdere le dita dei piedi.
Da allora ho imparato che purtroppo non ci si può fidare di niente in moto, neanche delle strade che conosci a menadito, e che è molto meglio sudare un po' di più con scarpe e jeans che ritrovarsi all'ospedale mentre magari stavi andando al mare.
Commento di: gazzella il 25-11-2011 12:04
Iskander, repetita iuvant, non si scrive mai abbastanza e non si parla mai abbastanza quando si tratta di protezioni, questo articolo si aggiunge a quanto viene spesso ribadito qui nel forum e non e' certamente inutile!
Io devo ringraziare gli stivali che indossavo quest'estate con 40 gradi all'ombra se il mio piede destro non si e' spappolato a causa di una scivolata fatta a 30 all'ora per una banale distrazione e per un abbassamento della mia soglia d'attenzione (stanchezza, caldo, strada dritta, velocita' molto bassa hanno ahime' determinato una perdita di concentrazione che noi motociclisti non possiamo mai permetterci, neanche per un secondo!).
Mi sono rovinati addosso i quasi 200 km del mio monster, tutti sul piede. Non oso pensare se ai piedi avessi avuto un paio di sneakers.
Da non trascurare che mi sono sicuramente salvata anche la caviglia destra, a giudicare dallo stato in cui erano ridotti i miei stivali.
Senza il giubbotto tecnico con protezione alla spalla, mi sarei brasata certamente, e penso anche in profondita', visto che il giubbino si e'"cotto" in quel punto e ho sentito nettamente la protezione della spalla grattare in profondita'.
Cadendo ho battuto la testa, e il casco ha fatto la sua parte egregiamente.
Le mani, idem: la manopola destra si e' letteralmente limata nella caduta.
Anche il paraschiena e' servito ad attutire molto la caduta.
Non a caso, la sola cosa non tecnica che indossavo erano i jeans, e il risultato e' stato che ho dovuto proseguire il viaggio con una coscia mezza esposta, visto che si sono letteralmente aperti in due sul quadricipite sinistro. E lo strappo e' stato causato da un gancio del ragno fissato al serbatoio che, staccandosi nell'urto, mi ha letteralmente uncinato il pantalone, tirandolo e strappandolo.
Quindi rivaluterei l'uso del ragno, puo' essere pericoloso!
Ciao
Commento di: blackzuck il 25-11-2011 13:44
Le protezioni vanno sempre indossate.
Io d'estate giro con giacca di pelle (traforata se fa eccessivamente caldo), jeans con protezioni e inserti in kevlar, scarpe con protezioni, casco integrale e guanti lunghi.
gli amici, soprattutto quelli con lo scooter, mi prendono sempre per il c**o perchè sembro pronto per girare al Mugello più che per andare al lavoro ma preferisco così piuttosto che pagare la fisioterapia o peggio!!
Commento di: mac71 il 25-11-2011 15:12

innanzitutto complimenti per l'ottimo articolo che tratta un argomento che anche a me sta particolarmente a cuore ossia l'uso delle protezioni. Personalmente indosso la giacca di pelle e relativi guanti e stivali anche in pieno agosto. L'unica cosa che a volte non indosso sono i pantaloni tecnici per una questione di praticità. Troppe volte vedo in giro gente a bordo di supersportive vestiti con pantaloncini, magliettina ed infradito. Per non parlare dei giovani che vedi andare in giro con una specie di scodella in testa nemmeno legata. In moto si puo cadere anche se si va piano. Anche a me è capitato di cadere, in piena estate mentre andavo abbastanza piano, per non aver notato dello sporco all'esterno di una curva. Solamente perche avevo indosso tutte le protezioni non mi sono fatto niente. Appena rialzatomi dalla caduta osservando i miei indumenti mi sono reso conto di aver letteralmente consumato il paranocche del guanto sinistro mentre la giacca sempre sul lato sinistro era abrasa all'altezza del gomito e della spalla. Se non avessi avuto tali protezioni immaginate cosa sarebbe successo alla mia mano albraccio ed alla spalla. Tutti noi dobbiamo renderci conto che l'uso delle protezioni è un dovere per la nostra salvaguardia. Anche a basse velocità l'asfalto diventa una sorta di levigatrice che si abbatte contro la nostra pelle e la nostra carne con conseguenze che possono anche essere permanenti.
Commento di: PennyBi il 26-11-2011 11:45
Salve a tutti!
è la prima volta che scrivo su questo sito ma lo seguo da un pò.
Ora guido un gilera runner 50 e indosso giacca con protezioni rigide/ guanti e casco ........
Sono d'accordo che ci si debba "difendere" (più che "proteggere") dai pericoli della strada, tuttavia ho un serio problema:
quest'estate ho provato a indossare la giacca tecnica (anche senza imbottituta interna) sotto al sole e stavo letteralmente svenendo!!! ero io un pericolo per gli altri e non solo il contrario!
sarà che sono molto esile di corporatura e non allenata, ma la probabilità (indossando la giacca )
di svenire e investire qualcuno era nettamente superiore a quella di che qualcuno investisse me!
questo non significa che andassi in giro solo con la maglietta, indossavo o la giacca di pelle o la felpa (i guanti sempre, non riesco senza)....... ma davvero era il mio massimo.
Potete consigliarmi???
vorrei acquistare una yamaha custom sr 250, dove le velocità saranno di certo superiori ( facile, il mio runner va si e no a 40km/h massimo).
Commento di: Ospite il 28-11-2011 07:19
Una giacca estiva traforata fa al caso tuo. Ce n'è di tutte le marche. Mi raccomando, prendila di un colore chiaro.
Commento di: PennyBi il 08-12-2011 12:41
Tipo questa? http://www.dainese.com/it_it/motorbike/g-air-flux-tex-lady.html?gender=1&destinazione_uso=42&cat=12
non capisco perchè essendo estiva la fanno NERA!potrebbero farla panna o grigio chiaro!!! comunque sarà sicuramente acquistata in estate. (la moto intanto è arrivata!)

grazie
Commento di: Ospite il 10-12-2011 00:22
Io ho una Rev'It Air grigio chiaro, traforata, con tutte le protezioni... una meraviglia... sui 100 €... te la consiglio vivamente!
Commento di: pierluigi1290 il 28-11-2011 12:49
Iskander 66,
Il tuo percorso di avvicinamento alla moto mi ricorda molto il mio, anch'io infatti dopo un primo approccio adolescenziale e successivo allontanamento in favore delle 4 ruote, ho o riscoperto di recente l'amore per le "motociclette" (non scooteroni o superbike o missili vari), sempre convinto del fatto che la moto a differenza dell'auto è un oggetto "vivo", tante e tali sono le emozioni che riesce a trasmettere, (un'auto se vecchia e malandata si può al limite rottamare, UNA MOTO NO, sarebbe un assassinio, un delitto, rottameresti anche le emozioni che ha regalato!!)
Dopo qualche anno di AMORE/odio con una Cagiva River 600 con motore Ducati, (ciclistica eccezionale, motore discreto, affidabilità pessima), che ho usato prevalentemente in città, finalmente con mia grande soddisfazione sono approdato da qualche tempo ad una BMW f650st, del 2000, tenuta in maniera maniacale e con pochi km, con la quale ho incominciato a fare i primi giretti degni di nota e con la quale vorrei fare un po' di sano mototurismo, (purtroppo a breve raggio perchè "tengo famiglia").
A quasi 40 anni, (il 06/12 prossimo), la "paura" è una costante che mi accompagna e mi ha salvato la pelle in più di un'occasione.
Ma è una paura sana, è sopratutto rispetto, non terrore o fobia, e quel pensiero in più che solo chi ha un po' di esperienza di strada possiede - (ho fatto per 10 anni l'autista di pullman e contemporaneamente l'istruttore di scuola guida) - è quel pensiero in più che non ti fa spalancare la manetta de gas prima di una curva ceca, o sorpassare a tavoletta in città gli altri veicoli, e sopratutto è la voglia di godersi la moto senza farsi male o molto male o farlo agli altri.
Detto questo però il 19/08 anche io ho avuto un incidente, (una banale scivolata), ma in quel caso non indossavo gli stivali, (il classico momento dell'idiota), ma un paio di più comode Adidas da tennis. il dolce peso della mia BMW mi ha causato la frattura scomposta del malleolo destro nonostante il paramotore abbia limitato notevolmente i danni per me e la moto. Il resto dell'equipaggiamento però cera tutto ....casco integrale, giacca tecnica in pelle e ...perfino la "tartaruga" per la schiena, ed infatti tutto quello che c'era ha fatto il suo lavoro....gli stivali comunque non c'erano.
Ho dovuto subire l'applicazione di una placca metallica al malleolo, sono stato in malattia per quasi 3 mesi ed ancora non ho ripreso la moto (che praticamente non ha subito danni) se non per accenderla di tanto in tanto e farle fare qualche micro giro in giardino, ma so che quando finalmente sarò nuovamente in sella sarà diverso e dovrò vincere la paura che ci prende ogni volta che finiamo per terra. Proprio per questo ho sempre tenuto un rapporto stretto con la moto, anche quando ero con le stampelle la pulivo, la accendevo le facevo manutenzione, proprio per esorcizzare la paura che inevitabilmente ere sopraggiunta.
Al corso da istruttore di scuola guida mi hanno insegnato che dopo un incidente bisogna rimettersi subito al volante per non far fissare nella mente il ricordo dell'incidente stesso.
E quindi nonostante il piede rotto ho voluto guidare personalmente la mia BMW fino a casa per evitare poi di aver troppa paura in futuro e non avere più il coraggio di farlo, ma nonostante tutto oggi ho più consapevolezza ed ancora più rispetto della strada.
Buoni KM

PIER LUIGI

Commento di: Ospite il 30-11-2011 02:28
come darti torto? le protezioni servono nella maniera più assoluta ,e infatti anche quando vedo da me in estate gente sulla moto che gira senza la minima protezione(casco a parte) rrimango basita... questo per le moto , evitiamo poi di parlare del casco slacciato in testa ai ragazzetti con gli scooterini che è meglio...
tuttavia credo che anche i 30km/h abbiano avuto il loro ruolo nella tua incolumità...
senza le protezioni ovviamente sarebbe andata peggio ,ma ricordarsi anche che la strada non è la pista serve a molto.
un bacio
Commento di: Lukez750 il 04-12-2011 14:40
concordo pienamente ... 15 giorni fà mi hanno tagliato la strada , per fortuna andavo piano ( sui 50 60 km/ora ) ed avevo tutte le protezioni ; me la sono cavata senza un graffio e pochi danni alla moto .
Secondo me sono fondamentali e sopratutto bisogna usare il paraschiena io personalmente lo uso anche quando mi metto la tuta intera
Commento di: Maurizio60 il 22-12-2011 22:35
Premetto che sono daccordo sull'uso delle protezioni, e dalle risposte che leggo mi sembra che siamo tutti daccordo su questo... sull'importanza dell'uso delle protezioni se ne discute spesso nel Forum e con gli amici, molto è stato detto.. la mia opinione si avvicina molto a quella di brusca, mi spiego meglio.. vorrei che si desse la stessa importanza all'uso delle protezioni quanto al modo con cui guidiamo la moto.. spesso uso dire che il primo dispositivo di sicurezza che abbiamo è il nostro cervello, in breve voglio dire questo.. mi capita spesso di vedere motociclisti vestiti di tutto punto con protezioni dalla testa ai piedi e poi li vedi guidare su strada come fossero impegnati in pista in una gara da MotoGP.. se non peggio. Prima di indossare le protezioni (cosa giustissima), pensiamo anche ad usare bene il nostro cervello quando siamo alla guida sulla nostra moto..

_V_
Commento di: PerlaNera il 15-03-2012 17:59
Protezioni a cui non dai molta importanza finché non "assaggi" l'asfalto..... sabato scorso la mia tuta mi ha salvata.... Se fossi stata in jeans e non protetta come si deve non so come sarei uscita dall'incidente. E a me e al mio ragazzo è successo proprio come dici tu iskander66: il pericolo è venuto a cercarci.
Ma non credo però che bisogna avere paura degli esiti di un incidente, perché non si può salire in sella ad una moto con la paura di quello che può accadere, ma bensì bisogna prevenire quello che ci può accadere. Le protezioni ci possono salvare ragazzi....
Mi è capitato di vedere persone girare non solo qui in città, ma anche in autostrada a maniche corte e pantaloncini. Avete capito raga.... Io ero allibita. Quelle sono persone incoscenti secondo me...non si rendono proprio conto di quello che rischiano e forse quando se ne renderanno conto (spero con tutto il cuore per loro che non accada mai) sarà troppo tardi.
Per cui ragazzi, proteggetevi...anche se solo per qualche kilometro.... ve lo dico per esperienza, i soldi spesi per le protezioni sono i miglior soldi che io abbia mai speso. E a dirla tutta, non appena starò meglio andrò in garage a dare un bel baccio alla mia tuta che mi ha salvata! :)
Un grande LAMPS a tutti voi!
Commento di: PerlaNera il 15-03-2012 18:00
ooops...è scappata una doppia C su bacio.... eheheh sorry! ;)
Commento di: Maryj-Raptorina il 11-08-2012 21:48
Sfatiamo un mito..le protezioni a poco servono se becchi un paletto in mezzo alla strada o se vieni schiacciato. Sono utilissime solo in caso di scivolata,punto..tutto il resto è storia che potete benissimo venire a vedere nel reparto di rianimazione. Ciauz
Commento di: tafraz il 17-08-2012 16:53
appunto..non so dove lavori tu..ma dove lavoro io le protezioni hanno salvato più di un culo..il mio compreso..
Commento di: Maryj-Raptorina il 17-08-2012 17:02
Lavoro per salvare le vite di quei motociclisti che credono che le protezioni li possano salvare quando impattano contro un auto,un palo,un muretto o il marciapiede. (medico anestesista rianimatore)
In pratica a poco servono se si va a più di 50 km/h.
L'unico presidio utile è il casco... il resto aiuta solo ad evitare le scoccianti bruciature da asfalto in caso di scivolata senza grande impatto.
Inviterei tanti ad entrare in corsia per vedere in che condizioni arrivano i biker intutati,e se ci sono poi grandi differenze con quelli senza protezioni..
E bada bene,non nego che le escoriazioni siano una brutta cosa (e quindi..mettetevi tutte le protezioni di questo mondo,che male non fa) ma non crediate che vi possano rendere invincibili!
Commento di: tafraz il 17-08-2012 17:07
allora facciamo forse lo stesso lavoro..
sono un infermiere del 118 e della rianimazione di brescia..e ripeto..PER ESPERIENZA chi come te è convinto che il paraschiena non lo aiuti ad evitare più danni del previsto personalmente ritengo non abbia capito gran chè..
ovvio che a 100 kmh il paraschiena fa ben poco contro un muro..ma fa ben poco anche il casco..e di motociclisti..in 10 anni ..ne ho raccattato un discreto numero.
Commento di: Maryj-Raptorina il 17-08-2012 17:14
Non è proprio lo stesso lavoro,anche se ci si avvicina. Lavorando sul campo vedi soltanto la parte iniziale del tutto e non l'evoluzione...
Non dico che faccia danni in più,dico solo che serve a poco o nulla. In moto non bisognerebbe cadere,punto, e se si ha la gran sfortuna di farlo bisogna sperare di essere a basse velocità e di non incontrare ostacoli fisici lungo il proprio tragitto...e ripeto,se si tratta di una semplice scivolata allora si,quei presidi servono ad evitarti la scocciatura della bruciante carne all'aria,nulla di più..
Se vuoi posso fare esempi semplici di fratture ad esempio ..che avvengono ugualmente con o senza abbigliamento,ma visto che sei del campo mi sembra logico tu sappia di cosa si sta parlando..
Commento di: Maryj-Raptorina il 17-08-2012 17:16
p.s. ringrazio ancora guanti tecnici e giacca in pelle per avermi evitato ustioni quando ho avuto la sfortuna di salutare da vicino l'asfalto...ma a cosa sarebbero potuti servire se avessi impattato contro un palo?!
E sopratutto,puoi mettere sullo stesso piano delle bruciature e dei danni da compressione/impatto?!?
Commento di: tafraz il 17-08-2012 17:23
guarda..li vado a prendere perchè parte dei miei turni si svolgono in extraospedaliero..e parte in rianimazione, quindi vedo anche il seguito dei più sfigati..
abbiamo idee simili..non pensare che io sia talmente utopico da credere che si possa diventare immortali..
ma un paraschiena può in un urto evitarti fratture toraciche che possono evolvere in qualcosa di peggio quali pneumotorace etc(evito concetti più complessi perchè non mi sembra luogo..)..e questo è un dato di fatto..non è una mia idea..quindi fossi in te non riterrei le protezioni solo un salva sbucciature...
poi ripeto..schiantandosi a 100 kmh contro un palo ti salvi solo o con un gran culo..o in alternativa non c'è armatura che ti aiuti....e neppure il casco.
Commento di: Ospite il 26-09-2012 23:44
Recupero questo mio vecchio articolo per comunicare che comunque la moto è di nuovo a posto anzi, è meglio di prima. Solo l'unghia dell'alluce non ha ripreso interamente la funzionalità, cresce più lentamente il che poi non è un grande svantaggio. Chiudo implorando però tutti i motociclisti a curare maniacalmente il proprio abbigliamento e ad indossare tutte le protezioni possibili. Il discorso della caduta non è se avverrà ma quando avverrà. Il motociclista deve uscire in strada consapevole che la caduta è un'opzione possibile ed adeguarsi per rientrare a casa con il minor danno possibile. È ovvio che vestirsi bene non vuol dire diventare immortali: il nostro migliore presidio di sicurezza rimane sempre il cervello. Buona strada a tutti... Ciauz