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Quando la cura per l'anima è su due ruote
Scritto da max_rn - Pubblicato 05/09/2011 08:50
Sono appena tornado da un lavoro che mi ha tenuto lontano per qualche giorno...

Ho deciso. Se la mattina dopo Il karma sarà positiva ed I chakra allineati prendo la moto e vado a farmi un bel giro. Ed in effetti il giorno dopo I chakra non solo sono allineati… ma spingono pure! Perciò alle 8 mi vesto di tutto punto, prendo la moto, mi chiudo alle spalle insieme alla porta i dolori, le preoccupazioni, i problemi e parto… destinazione le foci del Tevere. Il monte Fumaiolo. E' da una vita che ci voglio tornare!

Parto e subito mi trovo incolonnato nel traffico di Rimini. Cominciamo bene….
Ma poi mi infilo nella statale per Novafeltria e tutto cambia. Con l’allontanarsi dalla costa le case diminuiscono, il verde aumenta, il traffico sparisce… comincio a rilassarmi.

Come dopo essere caduto da cavallo che devi subito risalire in sella cosi io dopo una brutta scivolata che ha lasciato cicatrici sulla mia moto, una caviglia gonfia e dell’insicurezza nell’anima devo riprendere confidenza con le due ruote. I primi chilometri vanno via tranquilli.

Ed intorno l’atmosfera cambia. Superata Novafeltria sembra di tornare indietro nel tempo e lontano nello spazio. Panorami bellissimi ed inattesi, castelli arroccati e torrenti mi si presentano davanti ed un po' mi distraggono dalla guida. Ma oggi va bene così e lascio che il motore ronfi come un gattone a bassi regimi…

Il traffico è inesistente. La strada bellissima. A lunghi rettilinei si alternano tratti di curve. Cambio province e regioni nel giro di pochi metri… che strano…
La temperature si abbassa e diventa fresco.
Arrivo in cima al passo e mi fermo nella quiete del posto.

Faccio merenda con dell’ottima crostata ed un cappuccino chiacchierando del più e del meno con la gentile signora del bel bar. Ci sono solo pochi camper parcheggiati di gente che ha passato lì la notte.
Mi alzo e chiamo la donna che amo.

Sono lì nel fresco e nella penombra, la mia moto che ho desiderato per tutta la vita davanti, la donna che adoro al telefono che ride e scherzo con me… sì, oggi la vita è bella… bella e dolce come lei, profumata come lei, indimenticabile come lei…
Ed I problemi e dolori che stamattina mi pesavano come macigni improvvisamente sono spariti…

Torno indietro accelerando un po' di più,facendomi trasportare dalla forza centrifuga nelle curve, lasciandomi cullare e sbattere un po' dalla moto un po' più su di giri…

Incontro gente della mia razza e ci salutiamo… così naturale… così spontaneo… così bello… sapere di essere simili, accomunati dalla stessa passione…

E all’improvviso mi ritrovo ancora nell’afa e nel traffico di Rimini. Sudo nel giaccone con le protezione, nei guanti, negli stivali nuovi ancora un po' troppo duri. Mi accodo al serpentone delle macchine. E' stata una mattinata troppo bella per farmela rovinare dal traffico e dallo stress. E cosi piano piano navigo verso casa… con già il rimpianto delle emozioni provate…
 

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Commento di: choke il 05-09-2011 09:07
Bello. Si va in moto anche per questo, no?
Commento di: talla il 05-09-2011 11:16
Ciao,le soddisfazioni,le emozioni e il piacere che ci da la moto,ci spinge a ripetere gli stessi percorsi,sapendo che ogni volta ci sarà qualcosa di diverso che annullerà il trascorrere del tempo e ci spinge a ripetere all'infinito gli stessi gesti,gustando ogni istante come se fosse la prima volta,senza curarsi dei rischi,dimenticando le preoccupazioni,cogliendo l'attimo.....
La nostra specialissima terapia,che ci regala l'equilibrio e allontanandoci dal mondo in realtà ci avvicina a tutto ciò che amiamo.
Per me raggiunge e a ben guardare supera gli scopi della religione,perchè non ne impone le regole,ma solo i costi di acquisto e manutenzione,mi si potrebbe obbiettare che si potrebbe meglio spendere il denaro e qui il discorso prende una direzione che ci porta fuori argomento.
W il bicilindrico e tanti felici km.
Commento di: Fra1988 il 15-09-2011 18:39
si va in moto soprattutto per questo!
quella strana cosa che ti spinge a prendere una strada solo per scoprire dove va a finire o che te ne fa percorrere tante altre decine di volte perchè ormai sono parte di noi, anche se non portano da nessuna parte
Commento di: SparklePlenty il 05-09-2011 10:53
Bello questo racconto, bello anche il titolo: bello e vero, soprattutto..
Commento di: kurt_70 il 05-09-2011 17:43
Parafrasando una frase famosa, direi che la moto logora chi non ce l'ha.... già cosa c'è di meglio che una gita con il nostro fido destriero di ferro,.... quella sensazione di libertà quelle emozioni che nessun mezzo di trasporto al di fuori della moto può dare.....
Commento di: Propeller il 15-09-2011 19:45
Caro Max di Rimini,

il tuo racconto m'é proprio (ma proprio proprio) piaciuto. Non solo bello in sé, per ciò che racconta, ma anche perché scritto bene. Mi complimento!

Oltretutto hai toccato un tasto su quella insicurezza che ti prende dentro e sembra non mollarti più, di quando cadi, anche se, come me, sono caduto praticamente da fermo salendo da una rampa molto ripida e angolare e cieca...

Ora, però, fa' il bravo: non smettere, scrivine ancora di cose così...

At saludi,
Propeller.-
Commento di: AlbertoSSP il 15-09-2011 19:53
Stivali nuovi dopo una scivolata??
Quelli servono per la cura del corpo!!
:-)

Sono contento che ti sei ripreso così in fretta.
Buona strada
Commento di: apistore il 16-09-2011 11:45
Ciao Max,

bel racconto, scritto bene, che rende perfettamente il concetto.
Meno di mezz'ora fa parlavo con un collega con cui sto condividendo una situazione di lavoro molto spigolosa e con aspetti piacevoli e gli ho detto "Fabrizio, sai una cosa? Oggi è venerdì ed io ho già pronta la mappa e studiato il percorso per il giro in moto di domani. poi lunedì si vedrà".
Subito dopo leggo il tuo racconto che esprime il medesimo concetto.
Mi ha fatto veramente piacere.

Buon week end a tutti
Alessandro
Commento di: apistore il 16-09-2011 11:46
Scusate. Volevo dire "aspetti Spiacevoli".