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Un amico per terra
Scritto da tekkamen - Pubblicato 06/07/2011 15:47
Ciao a tutti, sono qua a scrivere con il cuore diviso a metà: terrore e goia!

Terrore che ho provato nel vedere il mio amico disteso sull'asfalto e portato via in elicottero, gioa nel vederlo a casa con "solo" la clavicola e 2 costole rotte.

Ma partiamo dall'inizio: ho 37 anni e da novembre scorso dopo anni di scooteroni sono passato alla moto, prima una ducati multistrada 620 e da maggio una kawasaki z750r, quindi esperienza poca ma tanta voglia di imparare e quella passione rimasta per anni dentro che ora ha avuto libero sfogo.

Sono uno che impara in fretta, non che voglia fare il fenomeno, ma riesco dopo poco a divertirmi e viaggiare spedito anche grazie agli insegnamenti di Adriano mio compagno di lavoro e motociclista da una vita. Sempre a parlare di moto in ogni pausa: marmitte, specchi, gomme,pieghe a destra e sinistra; mi ha convinto giustamente a comprare l'abbigliamento tecnico adeguato e mi dava preziosi consigli di guida.

Sabato avevamo deciso di fare una gita un po' più lunga del solito invece di 170/180 km avevamo programmato un giro da circa 300 km da fare in tranquillità senza tuta e con svariate pause panino. Siamo partiti in quattro io, Adri Roby e Gabri, pausa caffè a Dicomano e poi direzione Londa, strada bellissima 30 km di curve spettacolari; come al solito Gabri e Adri davanti io e Robi un po' indietro. Arrivati al valico Croce ai Mori dopo una curva a sinistra vedo uno disteso in terra con la moto lontana mezza distrutta, all'inizio non riuscivo a capire chi fosse poi dal casco l'ho riconosciuto: Adriano!

Credetemi mi si è fermato il cuore, volevo buttare la moto per terra e correre da lui, poi per fortuna il cervello si è riacceso, siamo scesi dalle moto e assieme ad altri ragazzi gentilissimi abbiamo prestato i primi soccorsi, chiamato l'ambulanza e loro il Pegaso.

Vedere un amico per terra è bruttissimo, ti ferisce l'anima, mi ha scosso: pensi sempre che non ti succederà mai e invece è successo proprio a te.

Non è stato facile ripartire e andare verso l'ospedale. Fortunatamente non è stato nulla di particolarmente grave tutto tornerà come prima nel fisico, ma nella testa? Voglio dire ho 37 anni moglie e due figli piccoli: ne vale la pena? Ma chi me lo fa fare?

Scusate se mi sono dilungato un po' ma so che solo voi ''fratelli'' potete capirmi.

Grazie. Tekkamen.
 

Commenti degli Utenti (totali: 14)
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Commento di: tinerfe1975 il 06-07-2011 17:40
Da coetaneo ti offro il mio punto di vista ad una domanda che credo sorga naturale : ne vale la pena ?
SI !!! Bisogna sempre muoversi pensando alla prole , ma incatenare una passione non aiuta certo a migliorarsi come padre .
Commento di: kiravolante il 06-07-2011 22:22
Io di anni ne ho 47 e di figli tre più la moglie. Quando erano piccoli (ora hanno una 18 e gli altri due 16 anni) e io più giovane e parecchio più "pazzo" in moto, mi ero scritto i loro nomi e quella di mia moglie sul serbatoio come promemoria per ricordarmi di accendere il cervello, prima di accendere il motore (era un piccolo espediente...). Ne vale la pena eccome!! Te lo fa fare la passione! Fa vivere meglio a te e i tuoi Cari. Vai tranquillo.....Ciao
Commento di: ps12 il 07-07-2011 01:02
ciao è successa la stessa identica cosa anke a me poco piu di un mese fa...ad un certo punto vedo il mio amico per terra...la corsa in elicottero e noi in ospedale....ho provato i tuoi stessi sentimenti....MA CHI ME LO FA FARE???!!!!
x tutto il mese la moto non si è mossa dal garage anche se ad avere l'incidente era stato il mio amico.....
Domenica non ce l'ho piu fatta, tirato fuori la moto e via un bel giro.....con una sola differenza DUE ANTENNE BELLE ALTE ALTE :)
Commento di: Ciaomar il 07-07-2011 08:48
Ciao,
solidarietà, amicizia, passione.. Sono tutti sentimneti molto forti. Certo è che, da motociclista che all'asfalto ha già regalato parte delle sue esperienze negative, ti posso dire che tutti gli affetti più cari non possono e non riescono a reprimere la voglia di vivere che si ha dentro. Riflettere certamente, valutare anche, ma non è neanche giusto tarpare la propria personalità di fronte a ciò che il caso e la vita ci offre davanti. Esperienze tragiche e difficili ne ho vissute sia su due che su 4 ruote, sia in prima persona che per indotto di amicizia e o congiunti... ma è da sottolineare che le soprese per ognuno non sono solo sopra due ruote ma anche dentro un paio di scarpe che camminano su di un marciapiede. Credo che tu non abbia bisogno di consigli, ma senti la voglia di condividere un'esperienza. beh.. non ci rimane che meditare e che ognuno viva serenamente ciò che sente dentro di sè...
Bye.. Marco
Commento di: Ciaomar il 07-07-2011 08:49
P.s.
In bocca al lupo per una veloce guarigione ad Adriano!!!!!!

Bye.-. marco
Commento di: smoio il 07-07-2011 09:20
lo so che dico una boiata....ma ogni volta che usciamo in moto si parla anche di quella volta che uno era caduto , che l'altro è finito all'ospedale... e ci si ride su. insomma fa parte del mestiere, certo meglio fare di tutto per evitarlo pero mettiamolo in conto e continuiamo la nostra passione ugualmente.
Commento di: mario-ducati-mo il 07-07-2011 10:58
c'è poco da fare .......x strada bisogna andare piano. passione si ma con tranquillità.....
Commento di: esteduca il 07-07-2011 12:02
E' questo uno dei motivi per cui non amo le uscite in gruppo. Questa insieme al fatto che io sono un fermone rispetto a chi solitamente esce con me, spingedoli a rallentare, per non dover io correre rischi inutili.
La moto va vissuta come uno se la sente e la "pressione" di essere in gruppo e di doversi adeguare snaturando la propria indole alza il pericolo di infortuni.
Detto ciò non significa che che io non esca in gruppo, ma solo che preferisco l'uscita solitaria o al max con zavorrina.
Commento di: JO74 il 07-07-2011 14:50
Se ne vale la pena...?
Direi proprio di si. Se si ha una passione è giusto viverla, ma ovviamente con le giuste accortezze...!!
Capisco in parte come puoi esserti sentito ma abbatterti... Il tuo amico fortunatamente sta bene e potrete ritornare a gironzolare in moto come prima... Magari in modo più prudente, ma sempre in moto...!!
E' successa una cosa simile pure a me... Solo che quello steso per terra ero io...
Lsmps
Commento di: Giggiokf il 07-07-2011 15:19
Qui di seguito la mia esperienza, senza la pretesa di voler insegnare nulla a nessuno ma solo per condividere e tirare ognuno le proprie conclusioni.Domenica 3 aprile, dopo unbel giro in 4 moto a Capranica di prenestina ,ci fermiamo alla piazzetta mangiamo il solito panino e scambiamo le solite chiacchiere con il folto gruppo di motociclisti domenicali.Argomento toccato la prudenza in moto, i carabinieri che presidiavano le strade, e incavolati con noi perché tutte le domeniche ne cade uno.Ripartiamo uno del gruppo fa rifornimento io lo aspetto , lo invito a prendere la testa del gruppo e ad andare piano piano , ci eravamo divertiti abbastanza e in più sapevamo delle pattuglie,ripeto le stesse cose a gli altri 3 passandoli uno per uno e rifacendo il giro Dell piazza a questo scopo.Ripartiamo chiudo il gruppo mentre percorriamo la via del ritorno per Roma altri i colleghi che percorrevano al contrario. Ci segnalavano comunque le pattuglie.Potete anche non credermi ma andavamo veramente piano e io avevo lasciato spazio, in curva stupida niente di particolare strada pulita e mezzo in perfette condizioni l,anteriore se ne va appena appena ma quel tanto da toccare la ruota di una macchina contraria in un lampo mi sono trovato a terra clavicola rotta e moto letteralmente distrutta , in maniera assurda andavo veramente piano.Ho 47 anni e due figli non sono il tipo da buttare via la vita da demente.Sono molto prudente ma non un incompetente so guidare una moto , eppure si cade e si rischia di morire e di farsi molto male, anche con la massima prudenza.Sappiate che al deposito dopo 2 girni sono andato a ritirare la moto aperta a meta e non credevano fossi io a guidarla al punto che non ho pagato il soccorso stradale.Aguri di pronta guarigione ad Adriano e a presto in moto.
Commento di: SilverBike60 il 09-07-2011 09:44
Mah il tuo racconto mi lascia un po' perplesso...come diavolo hai fatto ha toccare la ruota di un'auto che veniva in senso contrario? Se hai fatto una cosa del genere presuppongo fossi impegnato in una bella piega se no toccavi con la carena..
Comunque penso che a volte quando si va piano si tende ad essere meno attenti alla guida, specie se si è fatta un lunga giornata in moto: ci si rilassa, si guarda a destra e manca, si guarda magari la propia moto le si fa i complimenti, tanto la strada la conosciamo siamo vicini a casa e... pack !!! si finisce a terrra. Purtroppo ho notizie di diversi motociclisti qui dalle mie parti che hanno avuto
incidenti fatali propio vicino alla loro casa...
Commento di: lalas_89 il 09-07-2011 00:27
Sono episodi che fanno riflettere, ma di tanto in tanto ci ricordano che con la moto bisogna tenere sempre il cervello acceso e prestare sempre massima prudenza sulle nostre strade...
Commento di: Giggiokf il 09-07-2011 16:38
Il senso del racconto non era per concentrarsi sulla dinamica dell',incidente altrimenti facciamo notte e ciò non ha importanza ma sul fatto che su 2 ruote l,unico modo per non cadere e non andarci.Si può cadere , ci sta.Per certo bisogna sempre avere tutti i sensi accessi e la prudenza non e' mai troppa.Il senso era proprio questo risalire in moto non abbandonare la passione anche con la sana paura delle esperienze nostre e degli altri.
Commento di: luce77 il 13-07-2011 20:15
ci illudiamo di frenare le passioni con la prudenza ma la vita va' come vuole