C'era una volta...

Papà mi racconti una favola? Certo amore mio, qual'è quella che ti piace di più? Quella degli eroi a cavallo che uccidono i draghi cattivi....và bene...C'era una volta, in un paese non molto lontano, un piccolo principe.A dire il vero il suo regno non era grande, ma in quel regno godeva dell'amore di tutti. Passava le sue giornate sereno, andava a scuola, giocava con i suoi piccoli amici ed aveva una famiglia che lo adorava. Un brutto giorno un drago cattivo senza alcun motivo lo rapì e lo porto in una cella lontano dall'affetto dei suoi sudditi, nel piccolo centro le persone a lui care erano disperate non capivano il motivo del rapimento e non sapevano in che modo aiutarlo...consultarono maghi, stregoni parlarono con gli abitanti dei paesi vicini cercando di aiutarlo in ogni modo ma senza mai riuscirci..Il tempo passava, il piccolo principe si sentiva sempre più solo e abbandonato, viveva in una falsa gabbia dorata circondato da persone ed oggetti che non conosceva. Di tanto in tanto, ai suoi genitori, veniva dato il permesso di visitarlo ma solo per poche ore e sempre sotto la sorveglianza del drago cattivo ed ogni volta che andavano via lui si sentiva morire tanto per la nostalgia quanto per le lacrime che vedeva sui volti della sua mamma e del suo papà....Inutili furono le preghiere rivolte al drago, non c'era verso di convincerlo, non lasciava mai il bambino e non diceva mai il perchè...Quando le speranze di riavere il piccolo principe erano ormai esaurite una fatina si trovò ad ascoltare le preghiere dei suoi cari, volò rapidamente nella contea dei guerrieri e raccontò tutta la storia...Colti dalla rabbia e dal senso di giustizia che alberga nel cuore di ogni cavaliere diffusero la notizia...e così, un bel giorno, centinaia e centinaia di cavalieri a cavallo marciarono armati fino ai denti per liberarlo ed uccidere il drago cattivo...papà papà aspetta....cosa c'è piccolo mio....ma il piccolo principe sono io? E il drago cattivo mi ha portato qui in ospedale? Quando arrivano i valorosi cavalieri papà, quando vengono a liberarmi....?Intanto nella stanza iniziava a sentirsi in lontananza uno strano rumore e man mano che passavano i secondi il rombo diventava sempre più assordante...in quel momento il papà prese in braccio il piccolo principe e lo portò vicino alla finestra, puntò il dito e disse: li vedi piccolo mio, li vedi tutti quei cavalieri? Guarda quanti sono e guarda come brillano i loro cavalli e le loro armature....sono tutti qui per te.....Ed uccideranno il drago cattivo.........Il finale di questa storia scriviamolo insieme....

No, non l’ho scritta io… ma la mia mano è assieme alle altre 3871 che l’hanno scritta.
E che vorremmo continuare a scrivere insieme.
Questa è una casa senza nomi, senza proprietari, senza diritti d’autore, senza copyright, senza vinti e senza vincitori. A meno che i Vincitori non siano intesi come quelli che hanno Sconfitto il Male.
Vi presento qualcuno…. Il Papà di un’iniziativa per una sofferenza comune a tanti.
Affinchè ognuno di noi che ha lottato contro il Cancro da protagonista o da comparsa, da spettatore o da regista, possa avere la possibilità di regalare una Speranza di Vita a coloro che ama.

Una Speranza su Due Ruote.

DUE RUOTE PER LA SPERANZA
LA VOCE
Oltre un anno fa nasceva un sogno...unire la passione che lega milioni di persone ad una causa...nobile? NO, AFFATTO...SEMPLICEMENTE UMANA..SEMPLICEMENTE GIUSTA...un sogno pazzo che parlava di speranza ma che per primo ne aveva poche di essere realizzato...nasceva un gruppo su un social network...nasceva una voce....una voce impercettibile...la voce inascoltata da sempre delle persone che non sanno a chi chidere aiuto perchè incapaci anche di capire di quale aiuto avrebbero bisogno...la voce spezzata da un pianto nell'ennesima preghiera rivolta ad un Dio fino a quel giorno quasi dimenticato...la voce candida di chi si sente diverso ma non ne capisce il motivo per un'età che dovrebbe vederlo sporco di fango chiuso in punizione nella propria camera...quelle voci scontano punizioni senza aver colpe in camere grige e lontano dagli affetti più cari...la voce di confusa e priva di significato di chi ha voluto comunque fare qualcosa pur non essendoci riuscito per l'indifferenza del genere umano.... (poverino mi dispiace...però ha coraggio...almeno lui ci prova...ma...in quale spiaggia andiamo domani...) la voce stanca di chi al contrario prega per non soffrire più e per fare in modo di non essere un peso per le persone che la amano...nasceva qualche mese fa una voce che in un modo o nell'altro tentava di riportare le loro storie, le loro sconfitte...le loro vittorie...ORA LA VOCE NON E' PIU UNA SOLA...CE NE SONO MIGLIAIA...VOCI INTONATE, VOCI LIMPIDE CHE ALL'UNISONO URLANO E CHE RACCONTANO DI UN SOGNO PRIVO DI SPERANZE NATO QUALCHE MESE FA ED IN PROCINTO DI ESSERE REALIZZATO...VOCI CHE PORTERANNO VOCE A CHI NON NE HA PIU'... VOCI CHE DARANNO QUELLO CHE HANNO GIA' DATO AD UN SOGNO IMPOSSIBILE DA REALIZZARE...QUALCOSA DI PIU' DI UNA SPERANZA PERCHE' SE STIAMO REALIZZANDO UN SOGNO DA UNA VOCE DITEMI COSA POSSIAMO REALIZZARE SE AD URLARE SAREMO TUTTI INSIEME.......
"USQUE AD FINEM"

Ho voluto usare le Sue Parole perché, al contrario di me, sono straordinariamente e limpidamente comunicative.
Mi ha imposto la riflessione.
Mi ha trasmesso il suo entusiasmo.
Mi ha ricordato che i Valori non sono elementi né astratti, né monetizzabili.
E mi ha consentito di conoscere delle persone speciali. Incontrati per caso ed uniti per scelta.
Guerrieri che lottano ogni giorno per strappare ancora un giorno le/i loro compagni/e, i/le figli/e ai tentacoli del male.
Guerrieri che nascondono le proprie sofferenze e le proprie lacrime dietro una lucida tuta di pelle come armatura e una visiera abbassata su uno sguardo sempre e comunque fiero.
Guerrieri che abbasseranno le loro lance per concedersi il meritato riposo in una lotta che non concede nulla o quasi.

Il 23 luglio prossimo io sarò al Lago di Bracciano ed incrocerò il mio sguardo con coloro che porteranno ancora con sé la propria lancia.
La Mia non ci sarà.
L’ho riposta in una teca. Una teca in vetro. Chiusa a chiave.
Affinchè io possa comunque guardarla, ma nella speranza di non usarla MAI PIU’.
Porterò con me qualcosa anche se non è detto sia utile alla lotta.
Le mie braccia tese. La mia solidarietà. Il mio appoggio ed il mio affetto.
Non ci sto a credere in un mondo in cui non c’è spazio per la speranza.
Non ci sto a credere in un mondo in cui non c’è solidarietà.
La vera notizia è che non sono la sola a pensarlo.
Ce ne sono altri 3870 di “pazzi motociclettologi” che stanno scatenando un fantastico e dolce delirio…
Quello che si scatenerà nel week-end del 23 e 24 luglio in cui i Guerrieri si stringeranno attorno allo stesso falò, e di cui parlare prima è inutile, parlarne dopo forse anche laconico.
Ma farlo DURANTE sarà una di quelle esperienze che ti cambiano l’ottica di vita.
Se è vero che nulla è immutabile, anche il Maledetto lo è.
E prima o poi DEVE essere neutralizzato. Molto è stato fatto. Tanto c’è ancora da fare.
IO CI SARO’
E se qualcuno di Voi avesse bisogno di qualcuno che lo aiuti a portare la Sua Lancia..
O avesse bisogno di incrociare uno sguardo comprensivo..
O volesse rendersi conto di quanti stanno combattendo quotidianamente le lacrime per regalare un sorriso a chi soffre accanto a loro….
O per offrire le sue braccia a sostegno di chi non ce la fa…
Beh, venite a trovarci.
Vi aspetteremo a braccia aperte. Sono un po’ piccole di taglia, le mie, ma ce la farò comunque ad abbracciarVi tutti!!!

E… se non mi “vedete” subito è normale… sono quasi più bassa di una minimoto…. Ma basta chiamare “SPAZZOLETTAAAAAAAAAAAAA” e qualcuno di sicuro mi LANCIA all’entrata!!!!