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W l'Italia
Scritto da talla - Pubblicato 03/03/2011 10:57
Voglio difendere con argomenti noti e con l'esperienza diretta la bontà dei nostri piloti e della nostra industria motociclistica.

Tutti sappiamo che l'Italiano medio è abituato a denigrare il prodotto interno, usanza antica, fondata sulla mancanza di fiducia nel lavoro nella politica e conseguentemente nel paese, passata di generazione in generazione, che ne hanno affossato l'immagine e l'affidabilità, più che altro nel settore auto. La pratica della cassa integrazione, il passaggio di proprietà, la cessione azionaria, l'assorbimento di marchi storici con conseguente sparizione e cambio gestionale, la recente crisi mondiale ha fatto la selezione finale. All'estero prediligono i propri prodotti. Gli intenditori amano i nostri. I Giapponesi hanno saputo cavalcare il passaggio all'industrializzazione spinta, partendo dal nulla, nelle piccole cilindrate sportive raggiunta la competitività e affidabilità, hanno saputo promuovere i loro progetti, evolvendo continuamente e creando la base per il dominio mondiale. Con il supporto della pubblicità delle corse in cui sono subentrati come dominatori hanno confermato la loro forza. Ultimamente stiamo assistendo al fenomeno inverso, l'Europa con progetti concreti e dinamici sta pian piano erodendo i piedi di questo titano, che ha subito reagito sconvolgendo le categorie e i regolamenti sportivi. Hanno creato mezzi che sono entrati nell'olimpo della tecnica, l'escalation tecnica legata allo sport li ha però obbligati a bruciarsi sul mercato, svalutando i modelli. Sulle attuali Naked di punta, abbiamo le stesse potenze che c'erano in SBK 10 anni fa circa. Va bene è il settore che sta tirando adesso, dove i motori sono derivati direttamente dalle sportive, sportive ormai quasi invendibili. I 3 modelli più prestazionali e completi, quando arriverà lAprilia Tuono V4 sono Italiani, non fanno mercato ma fanno da riferimento, non considero la K1300 paragonabile, perché si discosta concettualmente dalle nostre per diversi aspetti. Digressione alle origini, fin dall'inizio del motorismo sportivo i nostri baffuti elementi si sono distinti per l'impavido coraggio e la maschia determinazione, mentre i motoristi erano alla caccia della potenza vagliando le possibilità meccaniche più svariate. Le rivalità fomentate dalla 1a guerra mondiale e poi dalla 2a, la mentalità di allora, l'abnegazione, la scarsità dei componenti della ciclistica, hanno fatto in modo che si scrivessero pagine leggendarie del "Motociclismo Eroico", che miete ancora le sue vittime nelle corse su strada. Chi sono stati e sono i piloti più titolati, chi gli ingegneri più originali, qual'è la componentistica migliore. Quale paese respira il suono dei motori, vive la passione per essi si ciba delle emozioni conseguenti?E' tempo che un Italiano trionfi in Moto GP. Ho avuto 10 moto Giapponesi, 4 Italiane se consideriamo moto la Gilera TG1, un Inglese, una Tedesca e una Austriaca. Da quando ho adottato la scelta interna e apprezzato il suo carisma mi sono convinto che in futuro difficilmente uscirò dai nostri confini per il prossimo acquisto. Aiutandoci, aiutiamo il nostro vicino che fa muovere il meccanismo che ci può portare fuori da una crisi che sta determinando le sorti future del nostro travagliato e unico PAESE. Chi a prodotto l'unica moto GP targata, che al debutto nella categoria ha stupito tutti. Successivamente vinto un mondiale costruttori che mancava dai tempi dell' MV ed è divenuta una spina nel fianco. chi giocando d'anticipo ha dominato il campionato SBK con una configurazione in cui altri sono maestri. W il DESMO, W il V4, W MV, W Moto Guzzi, W Bimota, W Beta, W TM, W la Vun, W Vyrus, W Gilera, W Malaguti, W la Vespa, W la Brembo, W Pirelli, W Marelli, W anche tutti quelli che mi sono dimenticato viva a tutti quelli che al nostro magico mondo sono legati. W anche i Giapponesi che stanno dando spessore alla nostra forza.
 

Commenti degli Utenti (totali: 17)
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Commento di: pazuto il 03-03-2011 12:58
e w la dell'orto, che aveva monopolizzato il mondo con i sui carburatori, e che dopo un periodo nero si sta riaffaciando prepotentemente con le nuove iniezioni elettroniche!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Commento di: Stefano149 il 03-03-2011 14:14
Se non costassero così tanto le Italiane rispetto alle Japponesi, le comprerei anch'io.
Ma visto che lo stipendio è da fame grazie all'aumento delle tasse che già ci sono, la moto italiana è x ricchi.
Commento di: talla il 03-03-2011 17:06
Ho scritto l'articolo proprio per sfatare certi atteggiamenti,l'usato ha il costo del budget che hai,se non hai la possibilità di prendere la moto è un'altro discorso,mi dispiace per te,è difficile al giorno d'oggi avere un lavoro,certo che se lavori e non puoi neanche toglierti uno sfizio allora forse è il caso di darsi da fare e cercarsi qualcosa di meglio.Perdona la franchezza.Anch'io per 10 anni sono andato in giro con delle carrette,l'importante è andare.Ormai tra giapponesi 1000 cc e italiane i prezzi si equivalgono sono care entrambe,sono comunque moto per pochi,ci si può accontentare anche di mezzi con 5-6 anni costano il giusto e vanno poco meno.Spero riuscirai a prendere qualcosa.Auguri,non piangerti addosso e datti da fare.
Commento di: warez il 03-03-2011 16:10
bel post....ci dobbiamo pensare a queste cose...andiamo fieri della nostra italia che fin dall'antichità ha dimostrato un genio ed una vocazione al bello che nessun altro paese probabilmente è mai riuscita a copiare!
maledetti tutti coloro che ci fanno vergognare di farne parte... agli occhi dell'europa e del mondo...e tutti i riferimenti a persone e fatti non son per niente casuali..

W il DESMO, W il V4, W MV, W Moto Guzzi, W Bimota, W Beta, W TM, W la Vun, W Vyrus, W Gilera, W Malaguti, W la Vespa, W la Brembo, W Pirelli, W Marelli, W anche tutti quelli che mi sono dimenticato viva a tutti quelli che al nostro magico mondo sono legati


p.s
e W la ferraaaaaaaaaaari
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Commento di: talla il 03-03-2011 17:16
Il rammarico della gran parte degli Italiani è che saremmo potuti essere un popolo dei più fieri del mondo ma no siamo diventati una macchietta,mafiosi,approfittatori,falsi e perfino pedofili,non ci posso pensare.Consoliamoci come possiamo.Eravamo un Impero abbiamo insegnato al mondo l'abc e guarda come siamo ridotti,sicuramente è il contrappasso,dalle stelle.......Facciamo quello che possiamo teniamo alto quel po di bandiera che possiamo e non sono campanilista.Ciao.
Commento di: Ospite il 03-03-2011 20:41
grande!! bellissimo articolo!! w l'italia :)
Commento di: talla il 06-03-2011 23:48
Ciao,grazie,sicuramente i Giapponesi non capiranno come mai proprio noi apprezziamo cosi tanto i loro prodotti.La moto dell'anno è univocamente quasi sempre Italiana,la nostra industria (MV) in particolar modo sta facendo uno sforzo enorme per contenere il prezzo e noi,ciecamente guardiamo generalmente cosa sfornano i Giap,salvo poi lamentarci 2 anni dopo che la stessa prodigiosa creatura abbia perso significativamente valore.E allora.......Ognuno faccia come crede,io ho deciso di aiutare i nostri vicini,amici,Nazionali.Amen.Tanta felice strada.
Commento di: scaccianocefra il 06-03-2011 18:43
parole sante, ora più che mai bisogna sostenere e valorizzare l'ottimo prodotto italiano !
Commento di: talla il 06-03-2011 23:51
Ciao,grazie anche per te può valere la risposta data a Gerryxps.
Commento di: whooring il 08-03-2011 08:41
sono stato troppo polemico e mi avete tagliato :(
Commento di: Davide il 08-03-2011 10:02
Allora riscrivi pure gli stessi concetti ma senza essere polemico :) sul Tinga si vuole per quanto possibile mantenere un clima sereno
Commento di: whooring il 09-03-2011 09:55
meglio che non scrivo niente.... ero polemico verso la nazione no verso i prodotti (che spesso del made in italy non hanno neppure un bullone)
Commento di: biondob il 08-03-2011 09:16
Si certo, W l'italia, ma non credo che, nemmeno nel mondo motociclistico, sia valida l'equazione made in italy= prodotto di qualità superiore.
Ci sono prodotti made in italy che sono ottimi, ma ci sono anche ciofeche.
Anche noi, purtroppo, come tutti gli altri siamo in grado di costruire bidoni.
Commento di: Snag il 10-03-2011 11:47
W l'Italia! W l'Italia che amo! Tanti auguri Italia!
M tutti quelli che la odiano con la loro superficialità, disonestà ed approssimazione !
Vado in moto da quando i nomi della moto erano Stornello, Galletto, Checca, Falcone, ed i più temerari erano Liberty e Corsaro... quando dopo ogni uscita spendevo un giorno a serrare viti e dadi allentati... se non a cambiare bielle e molle delle valvole...ma erano tempi in cui ti bastavano una decina di attrezzi comuni per continuare ad andare... erano i tempi in cui De Agostini era abbonato al primo posto del Campionato del Mondo con una quattro cilindri che lasciava solo la polvere alle tanto bramate ed ammirate Bonneville, Norton e BSA...e guarda caso, chi è che sfonda il mercato con una quattro cilindri se non il Giapponese?!! Insomma vado in moto da tempi biblici, da quando ero ragazzo... un periodo duro per certi aspetti, dove i soldi costavano molto più di adesso, le strade erano quello che erano, più libere e quasi senza limiti di velocità reali...e chi ti beccava mai! Ma d'altra parte le potenze erano ridottissime (era ovvio cambiare il dell'Orto , i getti, lucidare i condotti e soprattutto...smarmittare, il che, almeno acusticamente convinceva tutti circa i risultati raggiunti sui risultati del "Trucco", pur costando tutti gli accidenti che gli amanti della quiete ci tiravano appresso. Gli pneumatici, fortemente tassellati (...da nuovi!) erano quello che erano, i freni ...improbabili, e nonostante ciò...o forse proprio per questo il divertimento era assoluto. Dopo un po' ho smesso di contare le strisciate, i voli ed i botti...e si andava senza casco...!
Tempi duri, dicevo, soprattutto per i forti contrasti ideologici tanto che a gridare "W l'Italia" ci si beccava del fascista,... l'internazionalismo era la bandiera. Guai ad esporre una bandiera nelle ricorrenze! Purtroppo il nazionalismo fascista, prima della guerra, aveva puntato molto, per motivi propagandistici, sulle grandi capacità ed inventiva che caratterizzavano già allora molte realizzazioni del nostro Paese...ma, credo, non fosse un contrappasso quell'odio per tutto ciò che appariva nazionalista quand'ero al liceo, bensì qualcosa di indotto dal di fuori del Paese, per convincerci di essere un'Italietta e gentucola ...abitanti non di un Paese ma, come diceva Metternich dell'Italia, di una espressione geografica! Spezzare il sentimento nazionale, irridere, svilire..e demoralizzare. Questo è stato il tentativo contro di noi negli anni cinquanta e sessanta...e molti ci hanno creduto ed ancora ci credono. Per cui, ora, leggendo quanto avete scritto sopra mi si allarga il cuore e sono felice...perché dimostrate che non ci sono riusciti!
W l'Italia! sempre!
Commento di: talla il 11-03-2011 01:27
Ciao,GRAZIE di cuore,Hai qualche anno più di me ma si capisce subito che abbiamo la stessa passione.Invidio la fortuna che hai avuto nell'aver vissuto la passione giovanile negli anni "eroici".
Hai centrato perfettamente le mie intenzioni e intuito la mia "visione"le affinità si intuiscono al volo e l'età accomuna le mentalità generazionali.
Bisogna cercare di vivere con onestà e coraggio le proprie passioni,calpestando qualche interesse e infastidendo qualcuno.
Alla fine non si devono avere ne rimorsi ne rimpianti,meglio andarsene sereni,sapendo di aver fatto il possibile,anche se qualcuno ha subito la cosa,la passione ci autorizza,chi la vive capisce,chi no spero almeno che l'accetti.
Come ho già detto avremmo potuto essere il popolo più fiero del mondo,non ce l'anno permesso, non per questo dobbiamo farci abbattere.Facciamo finta di niente,ignoriamo quello che ci degrada e godiamo di quello che ci esalta e ci fa gioire.GRAZIE ancora e tanti felici km.
Commento di: scurzon il 15-03-2011 10:07
Ciao a tutti, vi scrivo dalla vicina Svizzera,
solo per un paio di considerazioni da "esterno".
Qui da noi, da anni è una corsa alle moto giapponesi e americane ...
Certo noi elvetici non abbiamo la fortuna di un industria e di una storia così importanti come le vostre e quindi possiamo solo quardare a fuori. E Allora vi dico: W l'Italia! W l'europa! Ma Europa non come comunità europea ma come continente su cui viviamo in tanti, ognuno con le sue lingue ed abitudini ...
Magari avessimo noi aziende come Ducati, Aprilia, Guzzi, ecc., magari!
Dopo anni di moto giapponesi avevo deciso che avrei comprato una moto europea, perchè sono europeo, perchè sul nostro continente abbiamo prodotti eccellenti, perchè la dove possibile voglio spendere i miei soldi qui.
Ed è così che ho scoperto Guzzi e un mondo e una storia che non conoscevo e che mi hanno impressionato. Ora guido orgoglioso una moto italiana, ne sono soddisfatissimo! Se non avessi avuto la possibilità di comprare un nuovo avrei cercato un usato, e questo avrebbe in ogni caso creato il mio piccolo contributo ad un indotto che va a piccole imprese locali che vivono di servizi e prodotti in zona.
Mi stupisce a volte, leggendo nei forum, una sorta di avversione ai prodotti "nostrani" italiani. Non voglio offendere nessuno, ma a volte è troppo facile insistere solo sulle cose negative, che ci sono ovunque, dimenticando le cose eccellenti e positive. L'erba del vicino è sempre più verde, ma l'italia non è seconda a nessuno!
W l'europa! W l'Italia
Commento di: talla il 15-03-2011 14:01
Ciao,vista la serietà del nostro paese sarebbe più facile guardare verso nord,BMW e Triumph offrono prodotti di ottima qualità,anche nel settore sport.
Scegliendo Guzzi,che è un marchio apprezzato anche in Germania,significa che ti piacciono i mezzi con un carattere e una personalità ben definita.
La pecca disastrosa della CH è che essendo un paese indipendente,con il tempo si è isolato.
Questo isolamento ha determinato un senso di estraneità nella popolazione che cerca conforto e appartenenza fuori.Grazie per la tua scelta,il cuore ti rende affine a noi che in quell'organo celiamo molte delle nostre qualità.Tanti felici km in sella al Guzzone ci si vede on the road.