Ricordo di una bellissima giornata, in attesa della nuova edizione.

Era la prima volta che partecipavo ad una manifestazione di questo tipo, e non sapevo bene cosa aspettarmi. Raggiungiamo la nuova Fiera di Roma con l'auto in previsione degli eventuali acquisti che avremmo fatto, anche se ci sarebbe piaciuto tantissimo andarci in moto.

Troviamo parcheggio (finalmente!) ed entriamo. Tutto sembra enorme: già solo la struttura ricorda paesaggi aeroportuali, hangar adibiti ormai ad altro, e mentre ci incamminiamo le persone attorno a noi aumentano. Ci stiamo avvicinando ai primi padiglioni, e già l'emozione comincia a farmi saltellare allegramente (della serie: facciamoci riconoscere fin da subito)!

Il primo hangar in cui entriamo ci fa rimanere a bocca aperta: siamo in alto, e abbiamo una panoramica su una distesa di stand di moto e abbigliamento, tra i quali campeggia la scritta "Triumph"! E già i nostri occhi cominciano a luccicare!

Scendiamo e ci perdiamo tra le moto e le giacche e i pantaloni e le tute... timide, spuntano anche due/tre automobili... come sembrano indifese qua in mezzo!

Il girovagare continua, tra prove di moto (siamo saliti praticamente su tutte le moto disponibili per la prova seduta!) e la meraviglia nel vedere le varie aerografie fatte ad alcune Harley (non c'è niente da fare, per quello gli harleysti non si battono)!

Ci siamo improvvisati harleysti, triumphisti, hondisti, kawasakisti (suzukisti lo siamo già di nostro)... insomma, ditemi se questa non è fratellanza motociclistica!
Nel frattempo, mi sono anche lasciata tentare dalla camicia del team Kawasaki e dalla maglietta del team Suzuki... non si può resistere a tutte queste tentazioni, tutte insieme!

Proseguiamo il percorso e veniamo a conoscenza del Women's Academy della Harley: in pratica, tutte le donne (anche senza patente) potevano avere l'opportunità di provare gratuitamente una 883 in un circuito chiuso, sotto la guida e il controllo di un attento istruttore... inutile dire che mi sono fiondata a prenotarmi appena l'ho saputo!
Per me è stata decisamente la parte più emozionante di tutta la manifestazione, mi hanno fornito un giubbino e dei guanti in pelle Harley (che facevano veramente mooooooolto faiga) e un casco e, dopo un breve briefing, sono partita! Peccato che il percorso fosse piccolo e circolare, quindi ho a malapena potuto mettere la seconda... ma sono stata contentissima lo stesso, soprattutto per il fatto che in una manifestazione all'80% dedicata ad un pubblico maschile, l'unica prova effettiva di moto era dedicata esclusivamente alle donne! Una rivincita non da poco!

Dopo un pranzo frugale, ci mettiamo in coda per assistere agli spettacoli acrobatici su due e quattro ruote (c'erano anche i quad)! Anche qui l'entusiasmo è tanto, fin da piccola ho ammirato gli stuntman, forse proprio perché io e l'agilità siamo appena conoscenti (e a volte litighiamo pure), forse perché una tale attività richiede una confidenza con il proprio mezzo e quel bel pizzico di pazzia che li fa sembrare un po' degli extraterrestri!
Insomma, qui ci si spella le mani per gli applausi, e si va in apnea tanto si trattiene il fiato!

Ultimo giro tra gli stand dove avevamo adocchiato ciò che volevamo portarci a casa (due giacche in pelle e i cavalletti alza-moto), e siamo veramente gli ultimi ad uscire dalla Fiera!
Ora sappiamo che la scelta dell'auto è stata provvidenziale, e ce ne torniamo a casa tra i rombi delle due ruote che, come noi, dal Motodays non sarebbero andate via per niente al mondo.

Ecco perché non vedo l'ora di vedere le novità di questa terza edizione, sperando in qualche altra piacevole sorpresa per il pubblico femminile!