Piove... meglio sarà più divertente...!

Si la sento, mi scorre nelle vene come la lava nelle viscere del mondo. Arriva irruenta come la pioggia che picchia violenta sulla visiera ma non mi fermo, non mollo la presa del serbatoio tra le gambe e no, non mollo la manetta, tengo aperto e volo fino in fondo al rettilineo.

Staccata.
Mi si disegna, quasi involontariamente, un ghigno diabolico sul volto. “Sei mia!” penso rabbioso mentre mi preparo alla staccata in fondo al rettilineo, e mi preparo con tutto il corpo, modellandolo sul corpo d'acciaio della mia bambina, lei sa già cosa accadrà e come una parte di me che ormai mi appartiene più del cuore stesso asseconda ogni mio movimento. Sono veloce lo so, ma ormai non posso smettere. La manetta non la lascio di certo consapevole dei rischi ma carico di adrenalina come mai nella vita.

Arriva. Giù una, due marce. Movimenti rapidissimi, lampi nella sera che si susseguono all'unisono come in una meravigliosa, perfetta sinfonia e il moto unico solista che canta e mi fa sentire che è pronto per la prossima manovra. Già a metà inizio ad aprire ancora e ancora e lei, ubbidiente come sempre reagisce sfogando a terra tutta la sua violenza e la sua cattiveria.

Il posteriore le scoda un po', “sei la solita stronzetta vero?” penso mentre ricomincio a sorridere, carico più di prima e aprendo ancora di più e schizzando via, in uscita dalla curva. Piccolo gioco di bacino e lei torna su come un'onda che si ricarica prima di scaricarsi violenta sugli scogli.

Prima di fiondarsi su un altro rettilineo, come un lampo che in notte di pioggia squarcia cielo.

E siamo ancora io, lei e la voglia incessante di divorare l'asfalto a ogni uscita!