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La passione
Scritto da IlCoda - Pubblicato 11/10/2010 15:21
La Cavalcate delle Valli Orobiche 2010

Ciao a tutti,
ieri sono stato alla mia prima Cavalcata, una manifestazione che, per un bergamasco come me, ha sempre avuto un sapore tra mito e magia... migliaia di cavalieri sui loro cavalli d'acciaio che respirano la stessa aria di passione, che vivono di quell’aria, che rompono l’aria chilometro dopo chilometro con il suono del motore.

Avevo solo 3 anni e già respiravo quell’aria in sella alla mia moto elettrica, poi a 15 anni in sella al mio scooter e, dopo anni di sacrifici, in sella alla mia prima vera moto.

Ieri la sveglia, la tuta, la voglia di arrivare: migliaia di moto, uno spettacolo che riempie il cuore.
Ore 10.00. Si parte. La melodia assordante dei motori spacca il cielo ed emoziona da far venire la pelle d’oca.
Velocità di crociera 40Km/h, il liquido va a 100 gradi ma... siamo in 2500... meglio andare tranquilli.
Qualche chilometro e saliamo sulla Roncola, un colle con tante belle curve.

Nonostante io su quelle curve ci sia cresciuto, il mio passo non cambia di molto rispetto alla partenza. A qualcuno invece, dopo aver visto le prime curve, si è letteralmente spento il cervello: sorpassi in curve cieche, zig-zag tra le altre moto e via dicendo. Tempo mezz’ora dalla partenza e uno è già arrivato lungo ad una staccata finendo contro un guard-rail. Asfalto sporco, ghiaia, foglie... la musica non cambia per molti chilometri... anzi.

Arrivo all’altezza di Brembilla (Val Brembana) ed un ciclista urla “Calma! Calma!”. Due curve e una coda di auto. Un’autoambulanza. I brividi. C’è un ragazzo a terra. Lo stanno ventilando. Non si muove. Un GS ed una Hornet a terra. Mi si riempiono gli occhi di lacrime. Non si sente più nulla. Molti motociclisti ai lati della strada. Tutti quelli che come me hanno ancora il motore acceso vanno a 30 Km/h in una specie di bolla anestetizzante.

Proseguo il percorso, arrivo al Passo di Zambla, scendo e vado direttamente all’arrivo a Stezzano.
Nel frattempo (leggerò poi la sera su L’Eco di Bergamo on line che altri incidenti si sono verificati durante la manifestazione) negli occhi la stessa immagine.

Torno a casa, guardo la newsletter su L’Eco: il ragazzo è deceduto.
La nostra passione... la voglia di svegliarsi alle 07.30 per uscire ogni sabato ed ogni domenica nonostante il caldo, il freddo, la pioggia... i profumi che solo in moto puoi sentire... la piega prima di spalancare il gas... il saluto tra i componenti di una tribù che condividono tutto questo.

Non conoscevo quel ragazzo, ma ho perso un amico motociclista. Penso continuamente a lui e ai suoi cari, al senso di vuoto provato, ai conflitti interni che ogni motociclista deve affrontare, al fatto che siamo dei bicchieri di cristallo che, nonostante l’imballaggio, si possono rompere.

Vedo queste parole illuminate da una candela che diventa fuoco alimentato dalla passione.
Ma la passione può accecare, bruciare, spegnere.
Ciao Davide. Ti porterò sempre con me.
 

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Commento di: SuperCazzola il 11-10-2010 16:59
Una manifestazione così grande non è gestibile.
Troppa gente diversa.
Troppo difficile controllare tutto e tutti.

Assurdo che una cosa bella si tramuti in tragedia.

Il motivo per cui non partecipo a grosse cavalcate in numerosi gruppi è questo.
O raduni statici o giri solitari o con un amico.
Commento di: GodlikeRX il 11-10-2010 17:01
Viene a mancare sempre qualcosa quando uno di noi se ne va.
Però come hai detto tu, c'era gente che sorpassava in curva e su un asfalto in condizioni pietose, con intorno molte altre moto. Purtroppo non siamo immortali e il nostro angelo custode non è onnipotente, e sta a noi lasciare il cervello acceso
Commento di: burga il 11-10-2010 20:46
Un R.I.P. per il ragazzo che è venuto a mancare.

Purtroppo a tutti i raduni che sono stato dopo un pò che sei in gruppo c'è sempre qualcuno che si stacca e comincia a zizzagare ho dare delle tirare, ho visto ad ogni raduno qualcuno che finiva a terra ma senza grosse conseguenze .

Un eccezione è stato l'ultimo raduno fatto che aveva piovuto e tutti quanti stavano tranquilli per via delle strade bagnate con parecchia ghiaia scesa dalle stradine di campagna.

Mi chiedo se ogni volta che c'è un raduno bisogna che piova, cosi la gente non si mette a fare diciamo ste ca....te.
Commento di: Pagno93 il 11-10-2010 23:28
c'ero anch'io...quando sono arrivato a roncola stava arrivando l'ambulanza..quando hanno tolto il casco al ragazzo ho avuto una stretta al cuore...non lo conoscevo ma era cmunque un motociclista come noi..
Commento di: full il 11-10-2010 23:46
sono andato questa sera a far visita alla salma. Anni fa, con amici comuni, feci alcune uscite con questo gigante-sempre pronto al sorriso e a una amichevole pacca sulla spalla per tutti. Le nostre strade poi si sono divise nuovamente..
veglia su di noi fratello...