''Caspita ma è tua la moto?''... Incontro un vecchio amico dei tempi delle medie, eravamo compagni di banco, quanti anni son passati senza più rivederci!

La risposta più semplice, banale, mi salta in mente all'instante: “si è la mia”
Aspetta... ferma un attimo! Ecco i mille pensieri scaturiti nella mia testa da quella domanda.
Come posso in due parole rendere l'idea di quello che rappresenta per me quella moto?
Sento un fiume in piena di emozioni dentro me... come posso renderle in una semplice risposta?

Ci sono quei giorni in cui il mondo sembra esserti nemico che non te ne va una giusta. E' allora che mi basta salire in sella girare la chiave e partire. La destinazione non conta, metro dopo metro, curva dopo curva le mie preoccupazioni svaniscono per far posto alla pace.

Una fredda sera d'inverno, la fine di una lunga giornata di lavoro, i desideri di ognuno: la propria casa, una doccia, un pasto caldo, il letto.
I miei desideri: rinchiudermi nella mia officina a controllare il serraggio dei bulloni, ho da ripulire quel vecchio carburatore, devo completare quel lavoretto lasciato in sospeso.

Eccomi a casa, davanti al mio PC, sono giorni che penso all'uscita da proporre ai ragazzi del gruppo. Chissà se gli piacerà il mio itinerario! Forse se scelgo la provinciale allungo il giro di un bel po'... ma ragazzi che strada!

Una calda giornata primaverile, la mia zavorrina, la voglia di macinare chilometri assieme. Imbocchiamo quella strada che sale verso la collina, chissà se ci porterà verso la costa. Pochissime auto, il caos che si allontana, lei che si stringe forte a me. Abbiamo i caschi, non posso vederle il volto... ma sono sicuro... sta sorridendo.

Sono le sei del mattino, non si dorme, oggi vado in pista, mi sento come al primo giorno di scuola, il giorno del mio personale GP è arrivato. L'ultima volta per l'emozione ho persino dimenticato di prendere il casco!! Stavolta non succederà! Vediamo: devo controllare che la moto sia ben ferma sul carrello, devo ricordarmi di fare benzina nella tanica, la valigetta degli attrezzi... quanti pensieri! Vorrei già essere lì... al cancello ingresso pista.

Sono diverse notti che si ripete il mio sognare: strada litoranea, deserta. Il cielo arancio del tramonto riflette la sua luce sulla visiera del mio casco. Sento un tepore,una brezza tiepida cingere il mio corpo. Il motore gira tranquillo sotto coppia mentre per un attimo distolgo lo sguardo dalla strada per fissare i riflessi delle onde. Vorrei non svegliarmi mai.
Persino nei miei sogni c'è lei.

Il mio vecchio amico è ancora lì mentre cerco di fermare queste immagini, di tornare in me.
Attende ancora la mia risposta.
Nulla... resto muto
Mi guardava negli occhi mentre quei pensieri balenavano nella mia testa.
Ha colto il luccichio del mio sguardo.
Mi sorride e mi fa: “Sì... anche io sono motociclista”