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Tagliandi e garanzia: dove farli per non perderla
Scritto da Parsifal_SK - Pubblicato 06/03/2010 17:35
Innanzitutto bisogna fare una premessa: la garanzia delle nostre amate moto si divide in due tipi molto ben distinti: la garanzia legale e la garanzia limitata del produttore.

La garanzia legale è prevista appunto dalla legge, per questo non può essere scavalcata da nessun altro contratto.
La garanzia limitata del produttore è invece una garanzia ulteriore, fornita direttamente dal produttore stesso, è può solo integrare quella legale, ma non sostituirla o limitarla.


Chi ci da una e chi ci da l'altra?

La garanzia legale è tenuto a darla solamente il venditore, mentre quella limitata del produttore la da, se vuole (non è infatti obbligatoria), il produttore stesso che la concede.


Quanto durano?

La garanzia legale è di 24 mesi su tutti i prodotti, nuovi o usati, ma per quelli usati può essere ridotta fino ad un massimo di 12 mesi tramite un accordo tra le parti. La garanzia limitata, se c'è, può durare quanto decide il produttore.


Quali sono i termini?

Per quella legale, il venditore risponde qualora il difetto SI MANIFESTI entro 24 mesi dall'acquisto, ed il cliente ha a disposizione 2 mesi per segnalarlo, pena la decadenza dei diritti previsti: questo vuol dire che, se il difetto si manifesta l'ultimo giorno del 24° mese di garanzia, si hanno a disposizione altri 2 mesi per denunciarlo al venditore. Non è necessario denunciare il difetto se il venditore ne riconosce l'esistenza o, peggio, l'ha occultato. Ovviamente la garanzia copre i difetti di fabbricazione, dunque il difetto doveva preesistere al momento dell'acquisto.

A questo punto è d'obbligo distinguere tra difetto e guasto: se per esempio il motore fonde perché il sistema di raffreddamento non è ben progettato o costruito, il guasto si verifica dopo l'acquisto, ma il difetto (cioè l'errata progettazione o realizzazione) preesisteva. Per i difetti che si manifestano entro i primi 6 mesi viene dato per scontato che fossero preesistenti (a meno che non sia incompatibile la natura del difetto o del bene stesso) ed è onere del venditore dimostrare il contrario, mentre, oltre il 6° mese, si presume che il difetto non preesistesse, e l'onere della prova spetta al cliente. Tutto ciò non ha alcun valore se il cliente era già stato messo al corrente del difetto prima di decidere di effettuare l'acquisto.

Per la garanzia limitata, invece, valgono i termini stabiliti dal produttore stesso, i quali però possono anche essere in contrasto con la legge, in quanto non è il produttore tenuto a dare alcuna garanzia al cliente: sarà al limite il venditore a rivalersi sul produttore, se il caso.


Cosa si può ottenere in caso di problemi?

Con la garanzia legale, in caso di difetto di conformità, il cliente ha diritto al ripristino, senza spese, della conformità del bene mediante riparazione o sostituzione, ovvero ad una riduzione adeguata del prezzo o alla risoluzione del contratto stesso.

Il cliente può chiedere, a sua scelta, al venditore di riparare il bene o di sostituirlo, senza spese in entrambi i casi (neppure quelle di spedizione), salvo che il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente costoso rispetto all'altro.

È considerato eccessivamente oneroso uno dei due rimedi se impone al venditore spese irragionevoli in confronto all'altro, tenendo conto:
  • del valore che il bene avrebbe se non vi fosse il difetto;
  • della gravità del difetto;
  • dell'eventualità che il rimedio alternativo possa essere esperito senza notevoli inconvenienti per il cliente.

Il cliente può richiedere, a sua scelta, una adeguata riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto se:
  • la riparazione e la sostituzione sono impossibili o troppo costose;
  • il venditore non ha provveduto alla riparazione o alla sostituzione del bene entro il termine stabilito;
  • la sostituzione o la riparazione precedentemente effettuata ha arrecato notevoli disagi al cliente.

Le scelte spettano al cliente ed il venditore può solo fare delle proposte. Chiaramente tutti i rimborsi dovranno essere commisurati all'usura del bene al momento in cui si sia manifestato il difetto.
Con la garanzia limitata invece, si può ottenere solamente ciò che è previsto dal contratto con il produttore.


I tempi?

La garanzia legale prevede che le riparazioni o le sostituzioni debbano essere effettuate entro un termine adeguato dal momento della richiesta e che non arrechino notevoli disagi al cliente, tenendo conto della natura del bene e dello scopo per il quale il cliente lo ha acquistato.


A questo punto, dove si va a fare i tagliandi?

Dipende: se si vuole usufruire della garanzia limitata occorre rispettarne le clausole, dunque facendo i tagliandi dove è previsto dal contratto, viceversa, se ci si accontenta della garanzia legale, i tagliandi possono essere eseguiti anche dal cliente stesso, seguendo le istruzioni di uso e manutenzione che DEVONO essere fornite con il prodotto, l'importante è poterli dimostrare.

In pratica, se si seguono tutte le istruzioni non c'è problema, ma se le istruzioni sono sbagliate? Nessun problema anche in questo caso: è un difetto di conformità e rientra nella garanzia.
Le istruzioni devono infatti essere complete ed accurate. Se così non fosse e fossero carenti, errate o assenti, sarebbe ancora un difetto di conformità. Attenzione però, se si fanno danni perché non si è in grado di effettuare la manutenzione nonostante le istruzioni siano chiare, beh, non è certo un difetto del prodotto.


Garanzia legale e garanzia limitata del produttore non sono comunque le uniche garanzie: anche il venditore può integrare la garanzia legale con una sua garanzia limitata, della quale, ovviamente, risponde solamente il venditore stesso. In questo caso però, tale garanzia non può essere in alcun modo in contrasto con quella legale: se lo fosse sarebbe comunque nulla.

Altre sono le parti che potrebbero dare ulteriori garanzie limitate, per esempio per alcuni componenti specifici: in questo caso sono chiaramente regolamentate dal relativo contratto, ma sono tutte cose facoltative.

Si tenga presente anche che esiste la normale usura delle parti: se un componente soggetto ad usura si dovesse guastare entro i termini di legge, ma non perché era difettoso, bensì perché è stato semplicemente logorato dal normale utilizzo, non rientrerebbe nei termini della garanzia. Lo stesso componente però, potrebbe guastarsi anche perché mal progettato o mal realizzato: in questo caso, riuscendo a dimostrarlo, rientrerebbe nei termini di garanzia (parliamo sempre di quella legale ovviamente).

Un consiglio? Fate la manutenzione dove volete ma fatela... e fatela bene, in questo modo difficilmente avrete problemi. Se poi capita il prodotto difettoso, la legge è dalla nostra parte.

Per evitare problemi però, e potervi avvalere di più di una garanzia, a seconda di cosa vi fa più comodo, potreste fare i primi tagliandi secondo le regole della garanzia limitata, scegliendo però bene dove farli ed accertandovi che vengano fatti a dovere.

Buon tagliando a tutti.

Parsifal_SK

Fonte: DLgs 24/2002
 

Commenti degli Utenti (totali: 6)
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Commento di: Kattivik il 07-03-2010 23:00
Magari fosse tutto così semplice. Intanto ci sono case che della garanzia di 2 anni se ne fregano alla grande, poi c'è il "giochetto" delle race depo, i tagliandi con registrazione sul sito del costruttore e centraline con software d'accesso solo per i concessionari ufficiali. Insomma non è proprio come da legge.

Infine la legge è dalla nostra parte in caso di prodotto difettoso ma che stabilisce quando un prodotto è difettoso? Perizie e tribunali? Dio mi scampi! Bisognerebbe leggere la definizione di guasto presente sul libretto d'uso, ad esempio, di BMW Automobili, e da lì si comprende quanto la legge ci tuteli. Personalmente non mi sento tutelato sulle garanzie, confido, ancora oggi, solo sulla serietà e benevolenza dei costruttori.
Commento di: Parsifal_SK il 08-03-2010 08:24
Mettiamola così... Fanno quello che vogliono perchè glielo lasciao fare... c'è molta disinformazione in merito... tu stesso continui a riferirti ai produttori... alle case... alle definizioni di guasto che danno... ma alla legge tutto ciò non interessa... la legge punta sul responsabilizzare i venditori... non le case produttrici...
Poi... ripeto... una cosa è il guasto... un'altra è il difetto... anche qui c'è molta confusione...
Personalmente... da venditore... non di moto ma di computer... non trovo corretto far scontare al venditore le colpe del produttore... nonsotante ci si possa rivalere (purtoppo non è facile)... però così il cliente dovrebbe essere tutelato... e sempre da venditore ti dico... dove lavoro io non abbiamo nessun problema a fare le riparazioni o sostituzioni in garanzia... e non intendo prendere il prodotto e spedirlo dio solo sa dove (salvo quando non possiamo fare diversamente)... seguimo il cliente direttamente... cerchiamo il difetto e lo sistemiamo... rispettando il più fedelmente possibile la legge... perchè comunque siamo li per lavorare... non per fregare la gente...
Il problema vero c'è quando un'azienda supera determinate dimensioni... a quel punto si ragiona per numeri... e si cerca solo la convenienza... ma il consumatore in italia avrebbe un grande potere... peccato che non sappia come sfruttarlo... e molto spesso gli pesa il culo farlo... e fino a quando sarà così... beh... continueremo a fare il loro gioco...
Io non chiedo mai più del dovuto... ma per quello che mi spetta sono dispostissimo a battere i pugni sul tavolo se serve...
Commento di: Kattivik il 08-03-2010 11:10
Fanno quello che vogliono perchè la legge è ad "interpretazione" eppoi e sottolineo purtroppo, che ha più soldi e chi è più potente troppo spesso la spunta. Il concetto è questo, per ipotesi:

1) La moto ha un difetto (stride in partenza o i freni fanno un forte rumore, tira a destra, strappa la frizione, non mantiene bene il minimo ecc.)
2) la casa madre definisce la lamentela "particolarità del prodotto"
3) tu gli scrivi mezzo AR
4) loro ribadiscono che il mezzo funziona ed è conforme allo standard qualitativo.

A questo punto, mi spiace dirlo ma sei inchiodato, salvo che non hai una barca di soldi in avvocati e perizie tecniche difficilmente dimostrabili contro le perizie e le "astuzie" del costruttore.
Con amarezza affermo che non mi sento tutelato. Credimi mi è capitato.
Commento di: Parsifal_SK il 08-03-2010 14:17
Articolo 3 comma 1 della costituzione italiana:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Tradotto in parole povere, non importa quanto sei ricco, la legge la devi rispettare anche tu.

E ricordiamoci che la legge va si interpretata... ma con i modi previsti: l’art. 12 delle preleggi prescrive di non affidarsi esclusivamente al significato delle parole ma anche l’intenzione del legislatore.
art. 12 preleggi - primo comma
1. Criterio logico; si esclude il contrario di ciò che è detto, si confrontano le forme simili, si valuta se la norma a seguito di un’altra vada valutata a maggior ragione, si elimina l’assurdo;
2. Criterio storico: si analizzano le leggi che precedentemente hanno disciplinato la fattispecie e se ne ricava un filo logico;
3. Criterio sistematico: si valuta la norma nel quadro della materia disciplinata;
4. Criterio sociologico: si valuta la norma nel quadro degli aspetti economici e sociali dei rapporti regolati;
5. Criterio equitativo, si escludono le interpretazioni che vanno contro il senso comune di giustizia ;

E per di più... esistono dei criteri per stabilire cosa è un difetto e cosa non lo è: il costruttore può dire quello che vuole:

1519-ter (Conformita' al contratto). - Il venditore ha l'obbligo di consegnare al consumatore beni conformi al contratto di vendita.
Si presume che i beni di consumo siano conformi al contratto se, ove pertinenti, coesistono le seguenti circostanze:
a) sono idonei all'uso al quale servono abitualmente beni dello stesso tipo;
b) sono conformi alla descrizione fatta dal venditore e possiedono le qualita' del bene che il venditore ha presentato al consumatore come campione o modello;
c) presentano la qualita' e le prestazioni abituali di un bene dello stesso tipo, che il consumatore puo' ragionevolmente aspettarsi, tenuto conto della natura del bene e, se del caso, delle dichiarazioni pubbliche sulle caratteristiche specifiche dei beni fatte al riguardo dal venditore, dal produttore o dal suo agente o rappresentante, in particolare nella pubblicita' o sull'etichettatura;
d) sono altresi' idonei all'uso particolare voluto dal consumatore e che sia stato da questi portato a conoscenza del venditore al momento della conclusione del contratto e che il venditore abbia accettato anche per fatti concludenti.
Non vi e' difetto di conformita' se, al momento della conclusione del contratto, il consumatore era a conoscenza del difetto o non poteva ignorarlo con l'ordinaria diligenza o se il difetto di conformita' deriva da istruzioni o materiali forniti dal consumatore.
Il venditore non e' vincolato dalle dichiarazioni pubbliche di cui al comma secondo, lettera c), quando, in via anche alternativa, dimostra che:
a) non era a conoscenza della dichiarazione e non poteva conoscerla con l'ordinaria diligenza;
b) la dichiarazione e' stata adeguatamente corretta entro il momento della conclusione del contratto in modo da essere conoscibile al consumatore;
c) la decisione di acquistare il bene di consumo non e' stata influenzata dalla dichiarazione.
Il difetto di conformita' che deriva dall'imperfetta installazione del bene di consumo e' equiparato al difetto di conformita' del bene quando l'installazione e' compresa nel contratto di vendita ed e' stata effettuata dal venditore o sotto la sua responsabilita'. Tale equiparazione si applica anche nel caso in cui il prodotto, concepito per essere installato dal consumatore, sia da questo installato in modo non corretto a causa di una carenza delle istruzioni di installazione.

E torno di nuovo a dirti che tu non devi andare contro il costruttore ma contro il venditore... contro il costruttore ci andrà lui... e per i primi sei mesi non devi dimostrare nulla... deve essere il venditore a domostrare che non è un difetto.
Commento di: Kattivik il 08-03-2010 17:31
Se pensi che veramente siamo tutti uguali davnti la legge sono Felice per te, io non ne sono piu' sicuro. Abbiamo una classe politica pluriinquisita e mi si parla di stato di diritto. Potrei raccontarti di più e più inguistizie impunite per macate garanzie, ma se mi citi la costituzione non c'è dibattito.
Magari al bar potremmo proseguire.
Ciao
Maurizio
Commento di: Parsifal_SK il 08-03-2010 19:39
Io capisco il tuo punto di vista... so come girano le cose... non vivo su marte... sto solo cercando di dirti che le cose vanno in questo modo perché NOI lasciamo che vadano in questo modo... ma se tutti abbassiamo la testa ed accettiamo questo stato di cose passivamente... allora le cose non cambieranno mai... Nell'articolo ho voluto spiegare ciò che ci spetta di diritto... poi sta a noi decidere se accettare di buon grado che i nostri diritti vengano calpestati... o se rimanere saldi nelle nostre posizioni e cercare di reagire... un mattone alla volta si può costruire un palazzo... ma se nessuno mette il primo mattone non si costruisce neppure un muretto... se non cominciamo a far valere almeno i diritti più banali... è normale che anche le cose più gravi restino impunite... e ricorda che la nostra classe politica è quella che è perchè li ce l'abbiamo messa noi... ma non è questa la sede per discutere di questo... si sta solo parlando di cosa si può fare per tutelarsi... almeno in teoria... poi... per trasformare la teoria in realtà bisogna rimboccarsi le maniche... io nel mio piccolo qualcosa ho fatto... ho informato... almeno te... cosa poi tu deciderai di fare con queste informazioni è affar tuo giustamente... ma il fatto che se ne parli è già qualcosa... se permane l'ignoranza e tutti rimangono convinti che le cose funzionino solo in un dato modo... nessuno si porrà mai il problema... se invece si è informati... si può scegliere cosa fare... o sbaglio?
Per quanto riguarda il dibattito... sono una persona più che aperta ad ascoltare tutti i pareri ed a formare una mia opinione su qualsiasi argomento... quindi il dibattito ci può essere tranquillamente... ma giustamente come tu porti le tue argomentazioni io porto le mie... e non è detto che siano necessariamente corrette... non ho la verità in tasca... ma penso che neppure tu ce l'abbia...
Se hai l'interesse e la voglia di far evolvere il discorso sono a disposizione... non mi tiro certo indietro... anzi ;-)
Ciao
Eddy