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Le vere moto e i veri piloti esistono ancora?
Scritto da FRANKLIN91 - Pubblicato 17/12/2009 22:38
Anno dopo anno le maggiori case produttrici introducono sul mercato nuove moto di eccezionale potenza e straordinaria bellezza...

...Restare aggiornato sulle nuove proposte e nuovi aggiornamenti è quasi impossibile.


Si presentano moto sempre più tecnologicamente avanzate e fornite di vari e complessi settaggi elettronici, che servono a garantire sicurezza ai centauri che ogni giorno salgono in sella alle loro moto. Infatti le ultime moto sportive posseggono molti cavalli, una 600 ammonta circa sui 130 cavalli mentre una 1000 anche 190, e gestirli non è certo cosa facile e sicura ma grazie all'introduzione dell'elettronica queste moto risultano più facili e sicure da guidare. Moto non più scorbutiche e violente ma fluide e precise che non ammettono più sbavature e sbandamenti. Ma fra 10 anni dove arriveremo?

Le "vecchie" moto come i "vecchi" centauri erano identificati nei cavalieri medievali, persone eroiche che grazie alla loro bravura riuscivano a domare i loro furiosi cavalli, ma adesso buona parte della bravura è scomparsa o almeno buona parte è stata rimpiazzata dall'elettronica che oggi svolge un ruolo dominante. Oggi un discreto manico affiancato dall'elettronica crea un nuovo campione un nuovo talento. Giovani ragazzi che si affacciano al primo anno in classe reggina sfornano un campionato da paura.

Ma mi domando perché tutto ciò prima non accadeva? Lascio a voi intendere la risposta.

Voglio precisare che non sono contro l'elettronica perché vorrebbe dire andare contro la sicurezza e alla vita ma, con questo articolo, voglio solo dire che man mano che gli anni passeranno e il futuro sarà segnato dall'avvento di nuove tecnologie le moto, le VERE moto, scompariranno cosi come i veri piloti.

Un saluto da un giovane motociclista con un anima retrò...
 

Commenti degli Utenti (totali: 39)
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Commento di: smokey_joe il 17-12-2009 23:19
come dici tu adesso le moto sono più lineari e "dolci". un mio amico mi diceva se ti faccio provare l'r1 prima serie e quella di ora tu mi dirai che la prima serie è sicuramente più potente.
il vero motociclista(senza offesa ognuno ha una sua opinione) è quella persona che conosce la sua moto come il cavaliere conosce il suo cavallo(per ritornare all'esempio di prima)
questo sta a dire che ormai basta salire su una moto, un giretto e poi si riesce a capire come si comporta e si può spingere fino infondo. prima la moto bisognava conoscerla volta per volta, e domarla quando si ribellava.
per la cosa detta prima non dico che i motociclisti di ora sono meno bravi o meno esperienti, ma una volta essere un motociclista era difficile!
Commento di: LG125 il 21-12-2009 15:43
"questo sta a dire che ormai basta salire su una moto, un giretto e poi si riesce a capire come si comporta e si può spingere fino infondo. prima la moto bisognava conoscerla volta per volta, e domarla quando si ribellava."

questo è vero con le nuove super sportive!, xò non è sempre così, io ho un 125 con 26 cv, e ti assicuro che a 4 mesi dal ripotenziamento, non me la sento ancora mia...
Commento di: RpaoloS il 24-12-2009 00:53
Infatti tu (ed io) nn ne hai affatto di elettronica!! :P
Commento di: Schwantz il 18-12-2009 03:13
Per quanto riguarda le moto di serie le 600 hanno 130 cv dichiarati ma sono 105 alla ruota o poco più, e circa 160 per le mille, a parte questo quando si inizia a spingerle in pista il vero manico emerge ancora...se la vecchia R1 era nervosa è pur vero che con la nuova si gira più veloci in pista...
quindi si hanno velocità di percorrenza della curva maggiori...cosa non alla portata di tutti...
Per le motogp invece concordo...le vecchie 500 erano leggere senza freno motore e permettevano velocità elevate in curva...cosa che sia ha perso con le Gp1000...e riacquistato con le Gp800 e le supergomme...certo che Stoner è insignificante se paragonato agli americani anni '80...troppa elettronica...ha vinto un mondiale...si...ma con una moto superiore...con le 2 tempi non ha combinato nulla...poi anche qui il talento (di Rossi) ha riportato ordine nel campionato...sarebbe auspicabile un futuro con meno elettronica...e se le moto diventano meno sicure delle attuali...meglio...
...e se qualche pilota è contrario farebbe bene a cambiare mestiere...
Commento di: tilt il 18-12-2009 08:33
Secondo me i veri motociclisti e le vere moto esistono ancora, è lo spirito che fa l'uomo, non il mezzo che ha sotto il sedere.

Detto ciò concordo con te, l'elettronica ha facilitato molto la vita del pilota e del motociclista.
E' anche vero che se in pista voglio lo spettacolo e voglio vedere il signor manico in strada ciò che conta è soprattutto portare la pellaccia integra alla fine del giro e se l'elettronica aiuta a domare i tanti (forse troppi) cavalli di una moto e renderla più sicura ben venga.

Però se le moto da strada sono così performanti e gestibili è perchè nascono dalla pista, quindi ben venga anche l'elettronica in pista (purtroppo).
Commento di: frabiker il 18-12-2009 13:43
Prova a battere Valentino Rossi con tutta l`elettronica che vuoi.......

;-P
Commento di: Dako il 20-12-2009 20:35
Per quanto mi riguarda i veri piloti esistono ancora, per le moto è diverso nel senso che non si possono far paragoni con i 2 Tempi, ma se si dovesse togliere l`elettronica ( alle moto di oggi 4 tempi) sarei cursioro di vedere quanti sarebbero in grado di finire (la gara) senza essere catapultati in aria all`uscita dalle curve (Highsider) *vedi Stoner a Valencia ultima gara 08.11.09*
Commento di: Dako il 20-12-2009 20:42
Pardon ho sbagliato a postare, la risposta era oviamente intesa per (Frabiker)
Commento di: Dako il 20-12-2009 20:46
Scusa intendevo a FRANKLINzip.
Commento di: GW_rulez il 18-12-2009 13:48
hai detto tutto tu, io dico solo una cosa: BRAVO!
Commento di: Paguro il 18-12-2009 14:27
Io penso che oramai vi è troppa elettronica sulle moto, troppe centraline,troppi sensori,e questo si ripercuote anche in una maggiore complessità costruttiva e vogliamo dirlo: anche minore affidabilità.
Se è pur vero che il check ti avvisa di problemi, è anche vero che se salta un fusibile rimani totalmente a piedi, oppure se si ha l' antifurto e impazzisce anche quello come fai a ritornare a casa?
Sono d' accordo all' elettronica ma solo fino ad un certo punto,le moto di oggi lo hanno superato ormai.
I motociclisti continueranno ad esistere e su questo non ci piove,ma le moto diventeranno sempre più potenti e sofisticate,cosa che a me dispiace in una certa misura, ma d'altronde è il mercato ad imporlo, e noi ci lasciamo andare alle sue richieste...
W il retrò!!
Commento di: BertoTZR il 18-12-2009 16:37
le ultime vere moto da domare erano le vecchie 500 2t, tipo kawasaki, suzuky rgv gamma e yamaha tzr.... quelle erano belve che non ammetevano errori: o eri un pilota con " gli attributi ", o non dovevi salirci per niente su quelle moto. peccato che non le facciano più... :(
Commento di: betaman il 18-12-2009 17:45
Quello che dici tu sicuramente è vero in generale oggi le moto sono piu facili da guidare però c è da dire che ogni cosa ha i suoi pro e contro.. la teconologia di oggi che "addolcisce" moto potenti fa si che i motociclisti alle prime armi non si piantino dentro a un muro per un errore di guida...
Commento di: Parsifal_SK il 30-12-2009 13:38
I motociclisti alle prime armi dovrebbero usare moto adeguate e farsi la gavetta come in tutte le cose... non mettere il culo su una R1 ancora con il foglio rosa in tasca...
Ovviamente questa è solo la mia opinione... buon anno a tutti...
Commento di: Lucky-Strike il 18-12-2009 20:08
non saprei da che parte schierarmi.....se parliamo di moto gp.....bè non cè dubbio che per vedere chi è il pilota migliore le vecchie 500 2t erano sicuramente meglio.....e anche per lo spettacolo.....anno dopo anno la moto gp diventa sempre piu noiosa (detto da uno spettatore sfegatato) non si vedono piu i duelli di un tempo...

ma sulla strada... non sono dell'idea che una moto piu ingestibile sia migliore perchè cosi vediamo chi guida meglio....cioè chi non si schianta......

guardate che io sono appassionatissimo di moto d'epoca..e questo vi fa capire che non sono un fan dell'elettronica....ma il progresso non è sempre da disprezzare.....

erano meglio i dischi 33 giri o sono meglio gli mp3??
di sicuro anno piu fascino le cose un po vecchiotte con quei difetti che le caretterizzano,le fanno diventere uniche...diventando cosi' pregi.....

io non posso vivere senza moto....ma se dovessi rischiare troppo per guidare...non userei mai la moto tutti i giorni...anzi forse solo in pista....cosi invece posso sfogare la mia passione quotidianamente....

quello che fa un vero pilota,è la passione,non la moto....e il polso conta solo in pista in strada conta restare in sella

Commento di: BlackIce il 19-12-2009 22:04
Tra 30 anni saremo qua a discutere di com'erano belli i tempi di Rossi e Melandri, di come c'era più spettacolo e di come sono cambiate le cose.
Seppur vere, mi sembrano tipo i discorsi "non ci sono più le mezze stagioni" "si stava meglio quando si stava peggio" e così via.
Perchè non accettare il futuro e il presente ma paragonarli sempre al passato ?
Per me il problema è che prendiamo come riferimenti ciò che conosciamo in gioventù, così paragoniamo in vita tutte le cose future con i nostri ricordi di quando eravamo giovani.
I vecchi di adesso dicono che non c'è più la gioventù di una volta, noi diciamo che la miglior musica era quella degli anni 80 (mia madre diceva quella degli anni 60) e tutto così.
I tempi cambiano, tutto va letto in chiave diversa. È vero che le moto sono più elettroniche di una volta, ma è anche vero che il pilota si deve adattare e gestire questa elettronica, deve saperla "leggere". Mentre magari una volta bastava girare una vite per una regolazione adesso ci vogliono intere sessioni in pista e magari cambiare un piccolo file nella gestione della moto.
The times are changing...ma noi mica tanto
Commento di: Alibi il 28-12-2009 13:04
La penso esattamente come te!!!
Bisogna guardare al futuro, non al passato... Se no rimpiangiamo anche i freni a tamburo, perchè li si che occorreva essere coraggiosi!!! (questo per fare un esempio...)
ogni tempo ha le sue innovazioni, godiamocele e smettiamo di criticare. Se la motogp non avesse sfornato tutta questa tecnologia, oggi probabilmente avremmo parecchie vite in meno... La motogp è un laboratorio, non una semplice classe motociclistica, apprezziamola per questo.

P.S. non ci sono nemmeno più gli anziani di una volta....!!!
Commento di: Mattodalegare il 20-12-2009 17:29
Con le moto, ma soprattutto con le auto, si è arrivati a un punto tale che ogni minimo intervento di riparazione/manutenzione richiede un collegamento alla presa diagnosi...
Questo avantaggia da paura i riparatori autorizzati e penalizza tutti gli altri, compresi i privati che prima riuscivano a mettere mano da soli ai piccoli problemi.
Di questo passo sarà impossibile anche per l'appassionato riuscire a conoscere davvero il proprio mezzo, perchè è una scelta appunto mirata quella di renderlo un'oggetto sempre + sconosciuto.
In passato chiunque guidasse alla fine imparava a conoscere un carburatore, un impianto elettrico e anche cosa c'era in quel fatidico carter motore... Ora sembra quasi inutile visto che tanto a che serve? Si resta a piedi talmente spesso per l'elettronica che quasi passa la voglia di conoscerla. E' disarmante.
Commento di: Ospite il 21-12-2009 16:15
QUOTO!!! Grandissimo, la penso esattamente nello stesso modo!
Commento di: pozzocorse il 20-12-2009 18:55
Guido Meda durante il commento di una delle gare di metà campionato, quest'anno ha fatto riferimento a degl innovativii slider sui gomiti di qualche pilota, forse Elias... non ricordo... Chiaramente il commento è stato: "è una cosa davvero incredibile!".

Oggi tutti quanti noi stiamo a dire che le NSR, le RGV o le TZR erano vere moto e chi le conduceva erano veri piloti. Non ci piove, sicuramente l'impegno psico-fisico necessario a guidarle era notevole, e tutti quanti quindi, presi dalla smania di un'autostima strabordante diciamo: "peccato non siano più in commercio aggeggi del genere!".
Prallelamente mio padre mi racconta di una certa Kawasaki Mach III che ha ucciso più persone di un cecchino professionista...

Ora le domande che mi pongo sono queste:

Siamo sicuri che grattare i gomiti nel 2009 sia tanto più difficile in termini di capacità di guida che grattare le ginocchia negli anni 70?

Siamo sicuri di preferire moto difficili, scorbutiche e ignoranti solo per il loro smisurato fascino di fronte a chi ci osserva, piuttosto che compiacerci nel riuscire anche noi comuni mortali a grattare "almeno" le ginocchia con moto odierne, piene di dispositivi che ci aiutano a farlo in maggior sicurezza?

E soprattutto siamo sicuri di essere così dei gran pilotoni da poterci permettere di addomesticare oggi, nell'era del "trovo tutto comodamente su google", attrezzi che richiedevano una dedizione, uno sforzo e una collezione di ferite sul corpo non indifferenti per imparare ad essere guidati?

Io con un po' di umiltà preferisco dire che sono tanto belle le moto del passato e sono tanto bravi i piloti del passato, quanto è bello ciò che mi permettono di fare oggi il traction control e l'ABS e quanto sono bravi i piloti di quest'epoca che riescono a trarne vantaggio per andare sempre sempre sempre più forte.

Ciao!
Commento di: giogio55 il 20-12-2009 20:11
Tuo padre ha perfettamente ragione : il kawa 500 mach III, detta anche bara volante, un 2T tutto motore e cattiveria da domare con freni a tamburo e telaio nullo; anche la sorella maggiore arrivata dopo, kawa 900 (prima serie) con freno a un disco ant e tamburo post era una brutta bestia. Della stessa categoria ( bombe volanti ) il suzuki gt 380 2T.......io li ho vissuti quegli anni e ti posso garantire che il minimo errore lo pagavi con la vita, margini di correzione zero. Personalmente, preferisco ora.....un saluto a tuo padre.

Ciao!!
Commento di: BertoTZR il 21-12-2009 18:58
bhe, sicuramante è vero che sarebbe una follia rimettere in circolazione quel tipo di moto, ma pensate allo apettacolo in motogp se le attuali 800 fossero sostituite da 500 2t equipaggiate con tutte le tecnologie elettroniche e meccaniche a disposizione... è un peccato che ormai anche le 250 se ne siano andate ( per un fattore di marketing di una grande casa giapponese )... alcuni sostengono che non sia possibile a causa dell'inquinamento, ma secondo voi 15 moto che girano per 2 ore ogni 2week-end possano influire sul surriscaldamento terrestre?? ma per favore....
Commento di: Panzo il 22-12-2009 10:37
le "vere moto", i "veri motociclisti"? discorso trito e ritrito... perchè una moto difficile da guidare è più vera di una con controlli elettronici?
Commento di: kappax il 31-12-2009 16:05
Panzo,mi spieghi perchè un costruttore deve porre rimedio ad evidenti difetti del mezzo con l'elettronica,invece di mettere sul mercato una moto magari meno performante,ma,sicuramente,più emozionante delle altre?Sembra che le case pensino di avere a che fare con utente inetti ed incapaci!Per quel che mi riguarda non è cosi,accidenti!Se 190 cavalli sono troppi per tutti,ne dai 140 ma senza controlli elettronici,e che caspita!Ciao.Claudio.
Commento di: Ocsecnarf il 22-12-2009 17:13
Ogni epoca ha sfornato, e continua a sfornare, il migliore mezzo tecnico sulla base del know-how disponibile, ed ha avuto come migliori piloti quelli che hanno saputo sfruttare al meglio le potenzialità di quei mezzi. Confronti tra epoche diverse non sono fattibili, a mio avviso. Di sicuro i piloti di un tempo correvano in condizioni di sicurezza troppo precarie: anche oggi si pone molta attenzione al miglioramento della sicurezza dei circuiti, ma allora il rischio di perdere la vita era molto elevato. Fu Agostini uno dei primi a contestare duramente quello stato di cose, boicottando ad es. il famoso Tourist Trophy che, allora, era uno dei circuiti del mondiale (vinto da lui 4 o 5 volte)!
Commento di: RpaoloS il 24-12-2009 00:54
Complimenti.. Davvero una bella riflessione.. Non posso che essere concorde con la linea di pensiero! :)
Commento di: cioccouc il 26-12-2009 22:36
e si e proprio vero...e un peccato ke le belle moto scompariranno prima o poi(speriamo poi)e lasceranno il posto a nuove tecnologie..
Commento di: tibbs il 29-12-2009 14:17
Il discorso sulle moto "vere" così come sulle auto "vere" a mio avviso lascia veramente il tempo che trova. Capisco che con l'elettronica si possa "lavorare" il motore in tante maniere diverse, influenzando l'erogazione, la trazione e quant'altro, ma l'elettronica non può togliere totalmente il piacere di andare in moto o di cercare i limiti che diventano sempre pù elevati (e sempre meno da ricercare nella guida in strada). Altrimenti perché non montare pneumatici e freni di venti anni fa, se si vogliono provare emozioni "vere"?

E' un po' come dire che non esistono più i piloti di aerei "veri" perché gli aerei non sono più quelli dei fratelli Wright o di Francesco Baracca o di Saint-Exupery... Poi arriva un pilota con le OO e ti fa ammarare un jet di linea nell'Hudson oppure ci sono piloti che volano su aerei bi o trisonici oppure che volano con macchine acrobatiche maneggevolissime e instabilissime con le quali un pilota "normale" non riuscirebbe neppure a fare una virata.. E gli aerei d'oggi sono infarciti d'elettronica o comunque di materiali d'avanguardia, e nulla hanno a che vedere con l'aviazione eroica dove si volava a vista o si aggiustavano i motori in volo (se si era fortunati).

Io ritengo che l'elettronica sia uno strumento che, al pari dei miglioramenti della parte meccanica (ottenuti spesso con l'impiego dell'elettronica per la ricerca di nuove soluzioni e per la realizzazione delle parti), serve o dovrebbe servire a migliorare le cose. E' ovvio che, se per mere logiche di risparmio, si usa la medesima per ovviare alle pecche meccaniche (vedi ESP che a volte viene montato a scapito di un impianto telaio/sospensioni degno di questo nome) oppure la si installa con componenti da due lire e malamente testati (con tutti i danni che si vedono su auto anche blasonate) allora non ci siamo.
Commento di: Giacco28 il 30-12-2009 08:48
Ci sono ancora moto con l'anima,pero' se perfino la HD si concede il lusso di montare ABS e iniezione un motivo ci sara'.Per quel che riguarda le competizioni era sicuramente piu' divertente il2t (Stoner senza elettronica non finisce neanche il giro di allineamento..)ma vi ricordate cosa faceva Raney con la yamaha?E Schwantz?E la SBK di qualche anno fa quando non c'era tutta l'elettronica di oggi?Per la strada ok ad ABS Traction Control ecc. ma per le gare vorrei il minimo aiuto,anzi io li farei correre coi carburatori!!
Commento di: AlbertoD76 il 30-12-2009 09:19
Ciao a tutti
ho letto le righe sul "concetto vecchi è meglio, elettronica non mi piace" e il paragone con il cavaliere medioevale; sono un motociclista appassionato, non un mercenario in guerre di pseudo liberazione della terra Santa.
Il mito del motociclismo nasce dal concetto della velocità, l'eroe acclamato è stato, è e sarà sempre chi arriva primo e il suo mito rimane immortale se compie queste gesta nel rispetto delle regole, che tutti seguono nella gara.
Capisco il gusto per "quello che è stato", io personalmente trovo adesso più eccitante, il ricordo nella mia mente, del SI PIAGGIO dei miei 17 anni, che l'emozione attuale per la mia moto ipertecnologica, forse rimpiango di più il periodo di libertà mentale della mia adolescenza.
Lo sviluppo tecnologico è alla base del mercato delle moto, quando si esce con gli amici tutti insieme, ognuno tenta di avere:"quel non so' che", per andare un po' più veloce, giusto per quella piccola rivalsa che brevemente ti fa' sentire meglio( umana natura).
LA VERA MOTO non esiste, secondo me esiste la MOTO figlia del suo TEMPO TECNOLOGICO in cui viene sviluppata, siamo noi che ci fossilizziamo nei ricordi perchè abbiamo giustamente paura di ciò che non conosciamo, IL FUTURO.
Commento di: kappax il 30-12-2009 10:34
Ciao a tutti e Buone Feste,il concetto di VERA moto è,a mio parere molto soggettivo,dipende dalla cultura motociclistica con cui ognuno di noi è cresciuto.Per quanto mi riguarda,sono vissuto con la velocità,sia in fuoristrada con il cross fin da 9 anni che con le moto da strada o pista.Nel cross ho sempre voluto moto con carattere,moto da domare con perizia,infatti,la mia cilindrata preferita è sempre stata la 500 due tempi,che soddisfazione riuscire a tenere testa a quella valanga di cavalli impazziti,solo chi ha provato può capire l'immenso piacere che si prova.Se dovevo usare un 125 o 250,la prima cosa che facevo era farlo elaborare,renderlo più estremo,più appuntito,dargli carattere,insomma.A 14 anni,anni del motorino,la mia compa era una specie di setta estremista dell'elaborazione,vivevamo a motori,non c'era motorino o vespa che la scampasse,Ciao da 120 all'ora,Vespe da 140,tuboni che si spezzavano in due dai cavalli che li spingevano.Ovvio che tutto questo si è poi trasferito sulle moto da strada,mai neanche sfiorato l'idea di intendere la mia MOTO come mero mezzo di trasporto,era e deve essere una macchina dispensatrice di emozioni VERE,non una cosa asettica,moscia.Per andare a lavorare non ho comprato uno scooterone modaiolo,NO,ho preso un enduro 650 Suzuki usato,perchè la sto trasformando,gli do un'anima,la plasmo come dico io,mi diverto e basta.Ho usato una sfilza di moto da strada,tutte rigorosamente race replica,è dal '95 che le compro,dopo una lunga pausa crossistica e una splendida Yamaha RD350LC due tempi,un'altra dispensatrice di emozioni,ecco di nuovo il filo conduttore della mia vita motociclistica.Dopo i 600,R6,cbr,gsx,ben otto,mi sono deciso,nel 2004,ad acquistare il mille,la bestia,e compro l'Honda cbr 1000 rr.DELUSIONE.....m'immaginavo i mille come una cilindrata estrema,potenza pura,impegno nella doma...niente,moto asssolutamente scialba ,elettrica,non un sussulto,niente impennata di motore,per me, una delusione,mi stanco dopo 8 mesi e la vendo.M'in....o e vado alla Kawasaki ad acquistare,nel 2005,il Ninja zx10r,verde,come si conviene ad una Kawa,la uso per la prima volta,ma piano perchè in rodaggio,niente di che,fino a 8000 giri è normale,ma finisco il rodaggio e......Finalmente,una moto VERA,VERA,VERA,nervosa potente all'inverosimile,sgarbata,cattiva,irriverente,da domare,da gustare,da farsi passare la voglia di potenza e ripenso all'Honda,non capisco perchè non gli hanno dato carattere,in fondo,chi compra una mille sarà,o no,consapevole che guida un mezzo estremo,cosa me ne frega a me se Tizio non riesce a sfruttare il suo mille,non lo compra e basta,e che caspita!Si compra un'altra tipologia di moto,evidentemente non fa per lui!Attenzione,non sono intollerante,però,caspita,che si debba adattare un mille perchè tutti lo guidino,questo no,è troppo,snatura la moto.Oggi possiedo ancora e con piacere il mio Ninja,ho provato quasi tutte le novità mille in commercio e non sono riuscito a convincermi a cambiarla,non vedo carattere,stiamo ritornando all'elettrico dell'Honda CBR1000rr'04,alla scialberia.Alziamo le potenze (sulla carta...),ma vogliamo addolcire la guida,un paradosso,un assurdo!Ecco,la moto VERA non esiste più,perchè il motociclista VERO non c'è più,quello che impara dalla moto i propri limiti,che non si caca sotto se sbacchetta,che non ha bisogno di aiuti elettronici vari per fare il suo giretto,che gestisce,no viene gestito dalla moto,che è orgoglioso di avere tenuto testa alla bestia.Se il trend è questo,bene,non compro più moto nuove,mi riempio,invece,la casa di R1,GSX e Ninja vecchia maniera usate,no problem!Costruttori,lasciateci,per favore,una piccola nicchia di produzione con moto VERE,vedrete che non saranno invendute,tutt'altro,le altre se le appioppino pure,per favore...Se qualcuno obbietta che tutto ciò è a causa delle leggi anti inquinamento,rispondo no,perchè abs ,antispin,anti..tutto,non c'entrano nulla con l'ambiente.Sono solo soldi in più da aggiugere quando si stacca l'assegno per l'acquisto,credete a me...Aaaaa,mi sono sfogato,Ciao a tutti.Claudio.
Commento di: crx il 30-12-2009 18:27
Ciao,
mi piacciono molto queste ultime riflessioni, perchè mi paiono un pochino più "aperte". In particolare, il discorso sulle moto sempre più "bestiali" ma in realtà sempre più "domate" dall'elettronica apre un bel dibattito sul ruolo che l'elettronica ha sul pilota... è vero, il concetto di "vero pilota" è soggettivo: per me significa anche essere "veramente libero", e non essere in balia dell'elettronica (quando è troppo invasiva).
Provo ad aprire ancora di più le vedute con qualche provocazione:
- la moto è più "vera" quanti più cavalli ha?
- è più "vera" una Harley XR1200, una Stelvio, un CBR... o cosa?
- è più vero un pilota o un motociclista?

A voi il dibattito e... buon 2010!
Commento di: kappax il 31-12-2009 15:52
Ciao,
la faccio io una domandina,ma quanti di voi VERI motociclisti comprerebbe una moto con cambio automatico o a variazione continua?Dicono che questo sia il futuro,dicono,o per lo meno vogliono farcelo credere,che le moto saranno gestite tutte dall'elettronica,che il motore elettrico sarà la regola!Onestamente,abbiate il coraggio di affermare che tutto questo farà bene alla moto,che tutto questo renderà ,comunque,felici i motociclisti!NO,faranno felici solo i costruttori,perchè standardizzeranno l'80% dei componenti della moto,con lauto guadagno!Accidenti,cos'è successo alla categoria,vi siete rintronati di colpo?Non è che la generazione scooter di m...a,stia prendendo il sopravvento!Giovani incapaci di cambiare le marce,capaci solo di fare benzina al loro plasticone,che non hanno mai fatto più di 2 km. consecutivi,perchè altrimenti si spettinano col casco!E' questa la generazione a cui le case costruttrici si rivolgono con le loro novità?BENE,sappiano,le case,che i VERI motociclisti non sono questi,sono,invece,quelli che la moto la devono sentire viva,pulsante,magari anche non perfetta,ma con anima!Che sia essa un Harley con motore zoppicante al minimo o una super sportiva che ti straccia le balle ogni volta che la usi!
Quest'anno,durante un mio giro sulla Cisa,mi sono accodato a tre biker,uno con la Ducati Streetfighter,uno con GSX1000 '09 e uno con R1'09,volevo osservare da vicino queste novità,quindi,seguivo diligentemente il gruppo,ORRORE,una sequela di curve lunghe,staccate cuore in gola,curve seghettate,sconvolto,rallento e li faccio allontanare,non volevo sorpassarli inducendoli all'ingarellamento!Più avanti mi fermo è vedo lì i tre "piloti" che se la raccontavano fra di loro,uno,in particolare,diceva che se cambiava mappatura da B ad A,avrebbe massacrato gli altri,l'altro che raccontava che con mappatura C non si trovava,ecc...Non indugo oltre e chiedo loro che moto avessero prima,risposta,erano due usciti dai maxiscooter e il terzo da Monster 600!Con una vena di sarcasmo chiedo loro se si sentono sicuri in sella a ste moto,risposta:abbiamo la scelta della mappatura , non si può sbagliare,tu scivoli,noi no!VI RENDETE CONTO,che motociclisti abbiamo cresciuto!Questi non vogliono imparare a gestire la moto,deve avere già tutto pianificato,dov'è in tutto questo l'emozione dell'andare in moto!!Forza,iper tecnologici ed iper modaioli dell'ultim'ora,in tutto questo,cosa c'è di emozionante!!Vogliamo andare in sella ad una moto o andare in giro con un computer infilato nel sedere?Ciao e Buon Anno a tutti.
Commento di: Ospite il 30-12-2009 12:27
Secondo me non esistono vere moto e veri piloti nel senso che ognuno quando ama la propria moto è a posto. Sempre secondo il mio punto di vista non conta se una moto è bella o ha troppa elettronica, basta che chi la giudi sia contento.
Commento di: boxerside il 02-01-2010 21:38
... e che dubbio c'é ! Almeno per le stradali.
Una volta dovevi esser bravo a portare la moto a casa.
Oggi devi saper portare a casa la ... pelle. Il che mi sembra più difficile
boxerside
Commento di: falchietto il 03-01-2010 15:00
E' un argomento estremamente complesso. Anzitutto la domanda apre un ventaglio di risposte che anche una sola persona, per poter dire tutto quello che sente su questo argomento dovrebbe scrivere un libro. Allora è meglio cominciare da dove capita. Ho un caro amico, anche lui motociclista, a cui piace sporcarsi le mani, anche senza avere grandi conoscenze motoristiche. Una volta mi ha raccontato che a suo cugino era capitato di forare con la macchina, e senza nemmeno provare a vedere se poteva in qualche modo risolvere la situazione, ha subito chiamato a casa per farsi andare a prendere, perchè effettivamente non aveva mai cambiato una ruota e non sapeva nemmeno che si dovesse sollevare la macchina!!! Al telefono gli ha risposto il padre che gli ha imposto di cambiare la gomma o tornare a casa a piedi, non per cattiveria ma perche non riusciva a credere che suo figlio diciottenne non fosse capace. Correggetemi se vi sembro estremista ma io la penso come il padre. Se uno si appresta a guidare un mezzo di trasporto, oltre a farsi venir voglia di usarlo dovrebbe anche avere voglia di scoprire perchè quel mezzo si muove, cosa succede quando infilo la chiave nella serratura, quando schiaccio il pulsante d' avviamento, quando ruoto la manopola dell' acceleratore, quando strizzo la leva del freno, questa è la domanda che un VERO motociclista si pone, animato dal cercare un' intima conoscenza del suo destriero, per sapere cosa succede, evitare manovre errate e, nei casi migliori, riuscire a migliorarsi. Io penso che parta tutto da li, se non si sa cosa succede quando si accelera non si potrà arrivare a una buona conoscenza del proprio mezzo, e magari alla prima scodata o sbacchettata violenta ci si sente traditi e si perde fiducia e interesse. Il problema è che oggi è sempre meno necessario capire cosa succede, si tende a togliere il controllo all' uomo, che può sbagliare a valutare, sentire e reagire in una situazione limite, per darlo all' elettronica, che garantisce una costanza e una certezza di intervento. Se ci facciamo caso, gli scooteroni di oggi non sono forniti nemmeno di pedivella di avviamento, non parlo solo di quei grassi elefanti da 600cc, ma anche dei piccoli 125-250. Una persona come me, seppure invogliata per altri motivi all' acquisto di uno scooter, quando si trova davanti un motore con cambio automatico e frizione centrifuga, ma senza la possibilità di avviarlo manualmente se appena si brucia un fusibile, si stacca un contatto (o se si SCARICA LA BATTERIA!!!) la prima cosa che dice è: no grazie! Perchè è davvero incredibile che lel 2010 si possa rimanere a piedi, magari a molti km da casa, magari di notte, in un posto sperduto, sapendo che il motore è in perfetto stato, le trasmissione anche, ma che si è a piedi perchè il costruttore non ha previsto che in una situazione del genere l' uomo possa rimediare spingendo su di una piccola pedivella. E' incredibile, almeno per me! A me che non farebbe piacere trovarmi in una situazione del genere viene spontaneo prendere in considerazione l' eventuale risolvibilità dei problemi nella valutazione di un mezzo. Dunque secondo me l' elettronica ci sta rincoglionendo, perchè se è vero che prima un TT600 si metteva in moto con la pedivella, ora con la pedivella non possiamo mettere in moto neppure un liberty 250! E' una situazione di mollezza generale sempre più diffusa, di menefreghismo e di ignoranza. Ogni tanto al distributore mi capita qualche donna (ma non solo) che chiede A ME che tipo di carburante deve mettere nella SUA auto-moto. Questa ignoranza nel funzionamento del mezzo, già pericolosa da sola, si associa a ignoranza delle regole stradali, ignoranza della buona educazione e del rispetto degli altri. In giro vedo fare delle manovre assurde, frenate al limite dell' aderenza prima di arrivare a uno STOP tanto c'è l' ABS che li salva e comunque si fermano in mezzo alla strada, ingressi in curva con traiettorie folli e testacoda in velocità evitati grazie all'ESP. Poi è normale che si sentano tutti piloti, se riescono a scampare a situazioni del genere, ma non sanno nemmeno cosa è successo, cosa stava accadendo e cosa sarebbe potuto accadere se avessero potuto contare solo sulle proprie capacità. A volte vorrei rivolgermi a questi professionisti della guida e invitarli a ripetere le stesse manovre su di una panda, una uno o comunque un mezzo con gomme sospensioni ed elettronica di 20 anni fa. State sicuri che dopo il primo infarto in curva questi signori comincerebbero a capire come si comporta il loro mezzo, cosa è derivato dall' elettronica e cosa no, e sicuramente ci sarebbe una maggiore consapevolezza e di conseguenza sicurezza. Detto questo è indubbio che l'elettronica aiuti anche chi non distingue una candela da un tamburo a viaggiare più sicuri, eliminando eventuali piccole pecche del mezzo ed eventuali grossi errori del pilota. Il problema è l'uso che se ne fa. Se uno che conosce il proprio mezzo, e che vuole guidare sportivo la sua R1 ha paura di non riuscire a porre rimedio a un' eventuale perdita di aderenza all' uscita di un curvone da 150 km/h, l' elettronica è un vantaggio psicologico enorme, perchè quel motociclista saprà che anche se dovesse capitare per un errore di aprire troppo il gas comunque non rimedierebbe un high-side, che su strada è davvero poco salutare. Quel motociclista, però ha già una grande conoscenza del suo mezzo e della sua dinamica, e non cerca nell' elettronica un modo per saltare dalla Vespa alla R1 senza traumi, ma una certa sicurezza che su strada non è mai troppa. Poi ci sono i discorsi da tamarri dei bar di alcune persone che parlano di mappature, controlli di trazione ecc. senza aver mai fatto nemmeno una VERA staccata. Poi c'è il pilota esperto, che gira in pista e a cui magari l'abs toglie la possibilità di fare meglio perchè interviene troppo prudentemente, fino ad arrivare al paradosso che è il pilota che si deve adeguare all' elettronica cambiando traiettorie, stile di guida, però il mondo è bello perchè è vario, ciò che a me piace a te fa schifo, ciò che a te fa piacere a me fa incazzare, l' importante è conoscere, per poter provare, decidere, scegliere, farsi un opinione, per non far si che l' elettronica, pur sempre un invenzione dell' uomo, ci renda schiavi, ma che sia al nostro fianco come una mano divina in momenti di difficoltà
Commento di: Parsifal_SK il 05-03-2010 14:07
Mai commento fu più appropiato... e te lo dice uno che con l'elettronica ci campa... ciò che è un aiuto all'uomo sta diventando un surrogato dell'uomo... ed all'uomo che ruolo resterà? Un tempo si era schiavi di altri uomini... ora stiamo diventando schiavi dell'elettronica...
Commento di: crx il 04-01-2010 16:08
Ciao e buon 2010 a tutti,
vorrei rilanciare una questione secondo me importante: è più "vero" un pilota o un motociclista? Ce differenza c'è tra i due?
Altri spunti:
- la moto è più "vera" quanti più cavalli ha?
- è più "vera" una Harley XR1200, una Stelvio, un CBR... o cosa?

Commento di: kappax il 06-01-2010 11:03
Ciao,sono di nuovo quì perchè voglio entrare più nello specifico della domanda.Il pilota di professione,deve essere VERO,altrimenti ne risentirebbe tutta la sua carriera,è VERO perchè vive di motori,di ciclistiche,deve conoscere le parti più nascoste del suo mezzo,deve saperla modificare senza stravolgerla e,alla fine,la deve portare il più avanti possibile rispetto agli altri.E' VERO,perchè,pur di correre,accetta anche delle mezze ciofeche,ma il suo destino è correre,quindi si accetta e si soffre...Ecco,il pilota,ripeto,di "professione" è VERO,per forza!Analizzando,invece,i motociclisti,la situazione è moooolto varia,c'è il mototurista,quello che si sbobbola 1000km senza una piega,ma con il sorriso,magari con compagna seduta dietro,piova o non piova,ghiaccio oppure 40 gradi all'ombra,è sempre sulla sua moto,la vive,ne è partecipe al100%,ecco,anche lui è VERO,forse più di altri,a prescindere dalla moto che cavalca.C'è poi una minuta categoria di cui ne conosco solo uno,sono i motociclisti,e basta,quelli,cioè che per scelta non possiedono l'auto,che li vedi anche con la neve,bè,quelli hanno l'Oscar del VERO motociclista,m'inchino davanti a loro!

C'è poi la categoria a cui appartengo anch'io,quelli che come colonna sonora hanno sempre avuto il suono dei motori di moto nelle orecchie,che amano capire la moto che possiedono,la devono sempre migliorare,la rispettano,perchè no,anche noi siamo,forse ,VERI motociclisti.

I FALSI,allora,chi sono?Ma sono quelli che comprano la moto iper solo per andare al bar per i complimenti,quelli che hanno comprato la moto perchè Valentino vince ma che non la sanno nemmeno usare e,quando purtroppo capiterà,se Vale non vince più la venderanno subito,quelli che,passati da scooter,si mettono alla guida di superbike quando hanno appena imparato che "la prima si innesta così e la seconda viene doppo la prima...",io li chiamo "morti che camminano",incoscienti e pericolosi per se stessi e per gli altri,li riconosci subito ,strada dritta e spesso in paese accelerano come deficienti,li porti su un passo,non arrivano sani a fine giornata (se va bene...).

Sui maxiscooteristi,non mi pronuncio,è meglio,per me non sono nemmeno moto,quindi...

Per finire,le moto VERE.Il tipo di moto che piace a me non deve avere troppi artifizi tecnologici per essere usata,sportiva=cattiva+sgarbata.Per altre categorie,è ovvio che le caratteristiche debbano essere correlate all'uso che se ne fa,quindi,una tourer trarrà enorme vantaggio da ABS,Antispin,controlli trazione ecc..,infatti la sua versatilità d'uso impone assistenza elettronica,pensate quando si usa in inverno,che aiuto che può dare.Per me,dunque,la moto VERA è quella che mantiene nel suo DNA le caratteristiche per cui è nata,solo quelle,senza mix con altre categorie,perchè sapendo che acquisti quella moto saprai anche che rappresenta ciò che cerchi.

Estremista?No,solo VERO appassionato!Ciao.Claudio.