Moto
La corretta posizione del corpo in sella
Scritto da benso82 - Pubblicato 05/12/2009 23:02
Tutto quello che so e che credo si debba sapere per guidare una moto correttamente.

E' un articolo improntato sulla pista, ma che parla anche di strada e per questo penso sia utile per tutta la comunità del forum.

Ciao a tutti! Oggi ho deciso di mettere a disposizione di tutti, quelle 4 cose che ho imparato finora e che hanno cambiato totalmente il mio modo di guidare sia in pista che su strada.

E' risaputo che per chi possiede una sportiva, il mettere il ginocchio a terra prima o poi diventa un'ossessione, un traguardo da raggiungere ad ogni costo! E diciamoci la verità: vedere quelle saponette tutte belle sgrattuggiate ha il suo fascino e ci riempie di orgoglio!

Tale "traguardo" però, risulta sempre più difficile da raggiungere man mano che la posizione in sella di chi guida diventa sempre più sbagliata. E anzi, nella maggior parte dei casi (come succedeva a me all'inizio), pur avendo una posizione più che corretta in sella, non si riesce ad accarezzare l'asfalto perché interviene il blocco mentale o "istinto di sopravvivenza" come mi piace chiamarlo!

Tale fenomeno è ciò che non ci fa credere che la nostra moto possa inclinarsi così tanto senza cadere o scivolare! A tale problema non c'è cura diversa dal riuscire a toccare con il ginocchio a terra: una volta data la prima toccata vi si aprirà un mondo nuovo davanti, capirete che il limite della vostra moto è molto ma molto più lontano di dove lo ponevate poco prima (in fondo una moto sportiva è fatta per quello, pensata e progettata per quello!).

Ma torniamo alla posizione in sella:

1) Rettilineo: sedere in fondo alla sella, gambe e braccia strette ad assecondare le sagomature della moto, testa dietro al cupolino (io non lo posso fare perché il mio è nero e altrimenti non vedrei una ceppa! ahahah!!!);

2) Staccata: si tira su il busto in modo da prendere aria e favorire il rallentamento. Prima pinzata potente con l'anteriore (ed eventualmente con il posteriore) e poi pinzate modulate con l'anteriore per prepararci all'inserimento. Gas chiuso, punta del piede in direzione della curva che si prepara per essere messo in punta della pedana;

3) Inserimento: sedere spostato indietro che va a toccare il fondo della sella, punta del piede interno sulla punta della pedana, rotazione della caviglia che porta il tallone a toccare il paratacco. Testa che si tuffa internamente (praticamente il casco deve stare all'altezza dello specchietto interno alla curva), sedere il più fuori possibile (agli inizi vi consiglio di uscire completamente con tutte e 2 le chiappe e di andare a poggiare sulla sella direttamente la coscia dell'altra gamba), braccio esterno teso, braccio interno con il gomito piegato intorno ai 90° (questo in conseguenza dello spostamento della testa, delle spalle e del busto verso l'interno curva).

In questa fase è estremamente importante la spinta sulla pedana interna ed il concetto di effetto giroscopico. L'effetto giroscopico è un principio fisico proprio di oggetti in rotazione come ad esempio la ruota anteriore della nostra moto. Lo pneumatico ha un profilo curvo, quindi la circonferenza della ruota aumenta dai lati (la spalla della gomma) verso il centro (il centro dello pneumatico). A causa di questa variazione di diametro, introducendo una spinta laterale che turbi la ruota dal suo stato di moto rettilineo, si crea una forza laterale che tende a far inclinare la moto.

Uscendo dalla fisica, il concetto è questo: per piegare a destra si spinge sul semimanubrio destro, come se per assurdo si volesse girare a sinistra; per piegare a sinistra si fa naturalmente il movimento opposto. Naturalmente l'effetto giroscopico si nota dopo una certa velocità (diciamo dai 50 km/h in su), quindi è normale che se a velocità più basse spingete sul semimanubrio destro come per girare a sinistra, la moto giri effettivamente a sinistra!

L'utilizzare o meno questa tecnica fa la differenza (e vi giuro che la fa davvero!) sui tempi di discesa in curva e quindi di inserimento ed in queste fasi permette di avere una velocità notevolmente superiore rispetto a quelle che si hanno in una guida esclusivamente "di corpo".

La tecnica della spinta sul semimanubrio è molto importante anche su strada per schivare ostacoli improvvisi: molti nostri compagni non ci sono più perché per schivare auto, camion, ecc... hanno girato (spinto) dalla parte sbagliata. Ora conoscendo il principio dell'effetto giroscopico potete anche capire da soli come si conclusero le loro vite... :-(
in questa fase il gas è sempre chiuso;

4) Percorrenza: avete raggiunto il massimo angolo di piega che la curva vi ha permesso. In questa fase quando sarete più esperti comincerete anche a sentire l'esigenza di richiamare il ginocchio verso la moto pur continuando a toccare l'asfalto, in modo da inclinare di più la moto e perdere meno velocità (naturalmente tutto questo è funzione anche della ciclistica e delle gomme). Il gas è parzializzato.

In questa fase è fondamentale saper usare bene la gamba esterna!!! Avete presente gli incavi sul serbatoio? Bhe servono per incastrarci il ginocchio esterno mentre quello interno tocca l'asfalto! infatti in percorrenza il peso del corpo è sostenuto esclusivamente dalla gamba esterna che va a inserirsi nell'incavo precedentemente menzionato. Non sono le braccia a mantenere il corpo sulla moto! Non si guida aggrappati al manubrio! Sul manubrio non deve gravare il peso del corpo perché altrimenti non si può modulare in nessun modo la spinta sul semimanubrio interno che decide l'inclinazione della moto e quindi la sua direzione!

Per capire se guidate aggrappati al manubrio fate questo esperimento: moto sul cavalletto posteriore. Mettevi in posizione "da piega", quindi come detto finora. Se togliendo le mani dal manubrio vi sfracellate a terra, finora avete sempre sbagliato perché avete sempre guidato aggrappati alla moto! Se invece siete rimasti in sella sostenendo il peso del corpo esclusivamente con la gamba esterna avete raggiunto uno dei traguardi più importanti in assoluto!!!
Altra cosa importante di questa fase di guida è che la moto va dove si guarda: questo concetto è importante anche su strada perché ci permette di evitare ostacoli semplicemente non fissandoli!

5) Uscita: questa fase inizia non appena il ginocchio si stacca da terra e si comincia a raddrizzare la moto. Più si esce con il corpo più in questa fase si ha margine per aprire più gas prima degli altri (anche qui molto dipende dalla ciclistica e dalle gomme). Per raddrizzare la moto di solito si spinge con il piede sulla pedana esterna. Per velocizzare ancora di più i tempi si può ricorrere al solito effetto giroscopico, si spinge cioè sul semimanubrio esterno.

Concludo dicendo che la pista cambia totalmente il vostro approccio con la moto e alla moto, a prescindere dal tipo di moto posseduta. Sono dell'opinione che la pista ti salva la vita sulla strada, perché solo con la pista si impara a conoscere fino in fondo il proprio mezzo e soprattutto solo in pista si impara a guidare e si impara a fare la cosa giusta al momento giusto. La pista ti insegna che se fai "così" la moto fa "così", se fai "cosà" la moto fa "cosà"! E' una frase stupida ma credo che renda bene l'idea! Ciao!!!
 

Commenti degli Utenti (totali: 52)
Login/Crea Account



I commenti sono di proprietà dell'inserzionista. Noi non siamo responsabili per il loro contenuto.

Commenti NON Abilitati per gli utenti non registrati
Commento di: Maurizio60 il 05-12-2009 23:58
Ottimo articolo Benso82, ben spiegato! Anche se devo rlevare come hai fatto tu che arrivare a mettere il ginocchio a terra su strada è in'utile e anche contrproducente, poichè su stada non si sa mai cosa si trova, si possono fare delle ottime pieghe su stade aperte al pubblico anche senza estremizzare la tecnica fino a mettere il gionocchio a terra.

Inserirà questo tua articolo nel Topic dove segnalo i migliori articoli pro-sicurezza, abbiagliamento tecnico e tecnica di guida su strada..

Il link è questo:
-->> http://www.motoclub-tingavert.it/t410059s.html
Copiate il link e incollatelo sul broswer per poterlo leggere
Commento di: benso82 il 07-12-2009 11:31
certo certo!!! infatti come ho detto all'inizio l'articolo è ispirato alla pista! riguarda la strada solo x quanto riguarda le tecniche di guida che possono salvare la vita!!!
Commento di: benso82 il 07-12-2009 14:06
aggiungo anche che nella fase di inserimento, quando si comincerà ad andare veloci verrà naturale spostare il sedere in avanti e avvicinarsi con il petto al serbatoio, x cercare di caricare l'anteriore ed avere + feeling con esso. nell'articolo ho scritto di toccare il fondo della sella con il sedere (e quindi di spostare il corpo indietro) soltanto xchè quando si sta imparando a mettere il ginocchio a terra risulta + facile avere il maggiore spazio possibile a disposizione x compiere tutti i movimenti con braccia e gambe e lo spostamento all'indietro del sedere va a creare proprio questo spazio.
Commento di: remfr il 09-12-2009 15:29
bello interessante
Commento di: SunFun il 08-12-2009 19:07
Ciao bens bellissimo articolo complimenti!
Pultroppo non ho una moto, ho uno scooter 50 e diciamo che questa guida non riguarda uno scooter xD!
Vorrei sapere se la postura ha un valore importante sulla moto...mi spiego meglio: io ho un busto, che non metto mai, ho una piccolissima scoliosi, ma la mia postura la comando con la mia testa, quindi sto sempre dritto! Vorrei sapere se in moto possa influire la postura di un ragazzo, postura intesa non come "modo di stare su una moto", ma postura della spalla!
Grazie in anticipo!
Ciao!
Commento di: benso82 il 08-12-2009 19:53
ciao! innanzitutto ti consiglio di mettere il busto xchè se il medico ti ha detto di usarlo un motivo c'è sicuramente! ora che sei giovane magari nn riesci a capirlo ed è anche normale! ma ti assicuro che se nn ti "curi" ora, quando sarai + grande ti odierai x nn aver portato il busto quando eri ragazzo!

x quanto riguarda la postura in sella ti dico che una moto sportiva si guida esattamente come ho scritto nell'articolo, con piccole variazioni sul tema che dipendono dallo stile di guida di ogni persona. la mobilità delle spalle è certamente importante xchè contribuisce a far uscire dalla moto busto e testa insieme e a mantenerli allineati (l'errore classico infatti è buttare fuori il busto e rimanere con la testa al centro della moto con conseguente avvitamento del busto). la schiena è senza dubbio sollecitata su una sportiva, quindi trattala bene che ti servirà in futuro! ;-)
Commento di: SunFun il 08-12-2009 21:00
Riguardo il busto lasciamo perdere, è inutile spiegarti il motivo, posso solo dirti che a 15 anni so che è importante e un motivo se non lo metto c'è e pure importante, spero che tu mi possa capire!
Cmq voglio dire la moto posso portarla lo stesso? Tieni conto che sono 1.85 :l...io amo le supersportive punto!
Commento di: CronoX il 09-12-2009 02:50
io credo che le posizioni siano istintive...leggendole ovviamente un motociclista ci si ritrova (almeno si spera) ma è impossibile applicarle dopo averle lette...non è che al momento della staccata riesci a ricordare cosa hai letto sul sito (per intenderci)..per me è una cosa istintiva,che ne pensate?
Commento di: SunFun il 09-12-2009 14:20
Secondo me è così! Ma io parlo della postura in generale della spalla, se può influire sulla guida in moto, non della postura da tenere in moto!
Commento di: benso82 il 09-12-2009 14:38
la postura corretta (o riconosciuta tale) è una. poi ci possono essere piccole variazioni, ma nn cambiamenti eclatanti...la fisica che regola il moto della moto (scusate il gioco di parole!) è sempre quella!
Commento di: SunFun il 09-12-2009 14:43
Ok grazie...quindi un/a ragazzo/a pure che ha una piccola scoliosi, non influisce sulla guida in moto! Ok grazie 1000!
Commento di: DogDrake il 09-12-2009 09:20
Grazie innanzitutto per i vari suggerimenti. Per me che sono solo un vagabondo, o quasi, la pista non mi rappresenta, ma ciò non toglie che ogni volta che vado a vedere qualche amico che ci va mi sento un prurito che vorrei soddisfare.... beh! forse un domani?!?!
Comunque ritornando al tuo post c'è un punto un po' oscuro: “Uscendo dalla fisica, il concetto è questo: per piegare a destra si spinge sul semimanubrio destro, come se per assurdo si volesse girare a sinistra; per piegare a sinistra si fa naturalmente il movimento opposto. Naturalmente l'effetto giroscopico si nota dopo una certa velocità (diciamo dai 50 km/h in su), quindi è normale che se a velocità più basse spingete sul semimanubrio destro come per girare a sinistra, la moto giri effettivamente a sinistra!” non sono riuscito a capire la destra sinistra ecc. Mi pare logico che si si spinge sul semimanubrio a destra la moto piega a destra e viceversa a sinistra ma l'ultima parte proprio non l'ho capita (mia ignoranza probabilmente): “quindi è normale che se a velocità più basse spingete sul semimanubrio destro come per girare a sinistra, la moto giri effettivamente a sinistra!” questa è la parte + oscura: mi puoi illuminare?
Ciao e grazie ancora
Commento di: benso82 il 09-12-2009 14:43
ciao! il fatto è che la spinta sul semimanubrio non è dall'alto verso il basso, ma da destra verso sinistra se si vuole girare a destra e viceversa! questo movimento fatto a basse velocità porta effettivamente la moto a girare dalla parte della spinta, cioè a sinistra se si spinge da destra a sinistra e a destra se si spinge da sinistra a destra. accade invece il contrario se si applica tale spinta a velocità più elevate a cui si percepisce l'azione dell'effetto giroscopico che quindi fa piegare la moto a destra se si spinge verso sinistra e viceversa! la spinta che dici tu, cioè dall'alto verso il basso, è data esclusivamente dalla spinta dei piedi sulle pedane!
Commento di: ste1961 il 09-12-2009 11:58
Ciao e grazie per i consigli. In effetti avendo la moto da pochissimo (versys 650) ed avendo sempre avuto vespa e scooter, la cosa che un pò mi spaventa è proprio quello di sentire andar via la moto e per questo spesso affronto certe curve con un pò di batticuore..e vista l'età!!! :D..
La mia non è certo una moto sportiva ma per la poca esperienza che ho è molto semplice da guidare, ovviamente non vado in pista e non cerco certo di appoggiare il ginocchio in terra però mi piacerebbe affrontare le curve con più serenità, hai qualche consiglio per chi, come me , viaggia solo ed esclusivamente su strada?
Grazie ancora per le dritte.
Stefano
Commento di: benso82 il 09-12-2009 14:46
ciao! guarda la fisica della moto è la stessa sia su strada che in pista, quindi l'effetto giroscopico è sempre valido e aiuta parecchio anche in strada. inoltre l'uscire con il corpo aumenta il margine di sicurezza xchè aumenta l'impronta della gomma a terra e perciò torna molto utile anche su strada e soprattutto in condizioni di scarsa aderenza (bagnato o umido).
Commento di: cbr-xx il 09-12-2009 18:14
Ciao a tutti, bell'articolo ma volevo fare una domanda: un pò di tempo fa ho letto su una rivista settimanale del settore che per avere una maggior tenuta di strada in piega bisogna spingere sulla pedana esterna ( un pò come sciare ) e per "chiudere" la curva, magari derapando un pochino, si spinge su quella interna. Mi ricordo male? Io in caso di scarsa adernza la metto in pratica, ma non vorrei che fino ad ora mi è andata di... fortuna
Commento di: benso82 il 09-12-2009 19:33
partendo dal presupposto che alla base della piega c'è la spinta sul semimanubrio interno, la spinta sulla pedana ha cmq il suo valore. si spinge sulla pedana interna x velocizzare ancora di + i tempi di piega e far scendere di + la moto. si spinge invece sulla pedana esterna esclusivamente nelle fasi in cui si vuole rialzare la moto, quindi in uscita di curva o quando si sentono sensazioni di scivolamento del posteriore. in questo secondo caso c'entra la tenuta di strada, nel senso che lo spingere sulla pedana esterna è un rimedio alla perdita di aderenza del posteriore xchè si raddrizza la moto e quindi diminuisce l'angolo di piega. ma di per se l'azione di spingere sulla pedana esterna nn aumenta la tenuta di strada in nessun modo, soprattutto in fase di piega.
Commento di: darco il 09-12-2009 19:41
Ciao benso,
intanto complimenti per la guida. Pero' io non mi trovo d'accordo sulla fase "staccata".
Se tiri su il busto, vuol dire che avanzi sulla sella, togliendo peso utile sul posteriore per una staccata violenta.. Per quanto riguarda la frenata col posteriore, credo sia un perdita di tempo vista la potenza frenante che rasenta lo zero.. anzi, a me aiuta solo a scomporre la moto in staccata..
Inoltre se prima di cominciare a staccare, esci gia' con la chiappa interna alla curva e sei sempre in fondo alla sella, hai la possibilita' di puntare il ginocchio esterno, rispetto la curva, sul serbatoio, alleggerendo il carico del corpo sulle braccia durante la frenata.
In ogni caso ottima idea questo tutorial, permette una guida piu' sicura ed efficace .

ciao ciao
Commento di: benso82 il 09-12-2009 19:59
ciao! come detto anche sopra, ciò che ho scritto sono linee guida che bisognerebbe tenere in mente quando si inzia a guidare in modo sportivo. poi ognuno ha le sue varianti e nn ti nascondo che mi riconosco in molte cose che hai scritto. nn condivido xrò il fatto di nn alzarsi con il busto in staccata: l'effetto vela infatti dà un contributo nn indifferente al rallentamento della moto.
Commento di: Grazianeddu il 09-12-2009 19:46
Scusami tanto,premetto che non ho una moto da pista e non faccio certo pieghe da ginocchio in terra,ma non ti sembra esagerato buttare il culo tutto fuori (entrambe le chiappe) ????????????????
Mi sembra quasi impossibile da vedere anche nelle gare da motomondiale .....
Se sbaglio dammi le prove perchè per me è un pò una ... bischerata .
Ciao,a presto
Graziano !
Commento di: benso82 il 09-12-2009 20:04
è importante esasperare la posizione del corpo le prime volte xchè solo così si riesce a toccare con il ginocchio a terra. infatti quando si è agli inizi si tende a nn buttare molto giù la moto in piega x il semplice fatto che si ha paura xchè è una sensazione che il cervello nn riesce a valutare in quanto nn è tangibile da chi sta in sella. è un classico infatti che durante le prime pistate si abbia l'impressione di uscire un casino con il sedere e con il corpo, ma poi riguardando le foto ci si accorge che un chiodo in sella si sarebbe mosso di più...la piega diventa tangibile e quantificabile a livello mentale soltanto quando si portano a contatto ginocchio e asfalto. basta una leggera spizzatina alla saponetta x quantificare il limite e spostarsi oltre. dopo le prime toccate di ginocchio con entrambe le chiappe fuori, automaticamente si comincerà ad uscire sempre di meno dalla sella fino ad arrivare ai movimenti minimi (che poi così minimi nn sono se guardi bene le riprese onboard) che vedi nelle gare del motomondiale, ecc...
Commento di: VR-46 il 09-12-2009 21:07
bravo!!!! la penso come te sul fatto della pista e ti ringrazio perchè mi hai datom delle buone dritte sulla guida
Commento di: elekktra il 09-12-2009 23:46
Grazie Benso, meno male che c' e' chi mi da' lezioni di guida, e' bello guidare la moto ma non e' facile... come non e' facile pensare di stare fuori dalla sella in fase di curva... provero' qst tecnica cmq ..grazie mille.lamp.
Commento di: geezer il 10-12-2009 10:43
bell'articolo, ti chiedo però...guido una sport tourer ed ultimamente mi accorgo di grattare la pedana. Ora secondo te, non è che piegando oltre - dopo la pedana - vado a grattare la marmitta invece del ginocchio???? LOL
ciao
Commento di: benso82 il 10-12-2009 20:45
se esci correttamente col ginocchio dovrebbe toccare prima lui...sicuramente una sport tourer ha meno luce a terra di una sportiva, xrò al ginocchio ci si arriva tranquillamente (ho girato in pista con gente che guidava una multistrada e stragrattava il ginocchio a terra raggiungendo anche angoli di piega interessanti!).
Commento di: mn0501alex il 11-12-2009 10:18
vorrei chiederti una cosa.
io ho una moto 50 da 2 anni e a me piace piegare, avendo anche la fortuna di abitare vicino a uno dei posti per motociclisti piu belli d'italia: la strada panoramica del san bartolo; ho solo un problema nn riesco a piegare mettendo giu la gamba con la moto 50. ho tentato in tutti i modi ma col 50 niente. di sicuro non è colpa mia perche riesco a piegare toccando il ginocchio con la cbr 600 di mio zio senza problemi da 1 anno, le gomme non credo siano perche le ho provate tutte: continental, pirelli, dunlop, michelin...;la moto nemmeno perche ho pensato che poteva essere un problema di potenza o di ciclistica allora ho cambiato le sospensioni e il motore, dopo queste modifiche andava da dio ma appena tento a metter giu la gamba il posteriore parte. mi è capitato di fare un intera curva in derapage. a questo punto non so piu cosa fare l'unica potrebbe essere il peso troppo ridotto che non permette di caricare il posteriore per agevolare l'aderenza. cosa ne pensi te? risp mi per favore. grazie.
Commento di: benso82 il 11-12-2009 20:15
ciao! in realtà è abbastanza difficile arrivare al ginocchio con una sportiva 50 cc. il problema sta soprattutto nella ridotta sezione degli pneumatici e anche nel fatto che nn si riesce a raggiungere velocità di percorrenza tali da riuscire a piegare la moto quel tanto che basta x mettere il ginocchio a terra. in giro su internet si trovano alcune foto di piloti su moto 50 cc con ginocchio a terra, ma sono abbastanza rare. cmq ti consiglio di nn provare queste manovre su strada. è molto pericoloso! ciao!
Commento di: SunFun il 11-12-2009 21:29
E per un 125 benso la storia cambia? Si piega bene in curva? Intendo un 125 supersportivo ripotenziato!
Commento di: benso82 il 11-12-2009 21:31
bhe con un 125 2T la storia cambia radicalmente! in inserimento ed in percorrenza è nettamente + veloce di un 600 4T se chi guida sa il fatto suo!
Commento di: SunFun il 11-12-2009 21:34
Scusa non ho ben capito...spiegati meglio perchè questi termini non son di mia conoscenza, non essendo un' esperto in questo campo(pultroppo)...da come ho capito un 125 2T ripotenziato è più potente di un 600 4T?!? O_O!
Commento di: benso82 il 11-12-2009 22:00
no...io la parola potenza nn l'ho proprio usata...ho detto solo che grazie alla sua leggerezza e agli pneumatici di sezione minore rispetto a quelli di un 600 che gli conferiscono una notevole agilità, se chi guida sa il fatto suo, nelle fasi di INSERIMENTO e di PERCORRENZA in curva è nettamente più veloce. naturalmente in uscita di curva e quindi in rettilineo, appena qualsiasi moto di cilindrata e potenza superiore apre il gas, lo svernicia senza alcun problema.
Commento di: SunFun il 12-12-2009 09:02
Pure se un 600 4T è depotenziato lo svernicia un 125 ripotenziato?
Ma dai...un 125 ripo in circa 6 secondi fa 0-100!
Commento di: benso82 il 12-12-2009 10:30
scusami è...forse se dai tutti gli indizi prima, uno ti capisce meglio...la storia del depotenziato l'hai tirata fuori adesso e naturalmente la faccenda cambia xchè un 600 depo secondo me nn dovrebbe neanche esistere. a sto punto è meglio comprarsi un 250 4T che va come un 600 depo ma che paga molto meno di assicurazione e bollo...cmq questo è un discorso che esula dal mio articolo...
Commento di: MrLies il 12-12-2009 08:36
Bell'articolo come sempre ;)
Commento di: benso82 il 12-12-2009 10:30
bella ma! grazie! ;-)
Commento di: rameses il 12-12-2009 13:34
Grande Benso!!! Sempre molto tecnico ed esaustivo......Mi trovi d'accordo su tutto.

Di certo non sono un pilota! Soprattutto non ho nessuna esperienza in pista, le regole come tu hai detto valgono anche in strada! Infondo sempre di moto si parla!

Sono pienamente d'accordo anche sul fatto di alzare il busto in staccata per contribuire al rallentamento. Di certo come hai gia detto tu da qui possono esserci tantissime varianti che comunque non stravolgono quanto da te scritto.

Un saluto carissimo

ps Come detto da Benso, ovvio che in strada non si mira a strusciare il ginocchio a terra! La sicurezza prima di tutto!!!
Commento di: benso82 il 12-12-2009 14:01
ciao gianlu! grazie x i complimenti sull'articolo! sono d'accordo con tutto quello che hai scritto!!! ;-)
Commento di: fry56k7 il 15-12-2009 17:54
Bell'articolo benso82 ma, secondo me hai le idee un po' confuse riguardo la "staccata" e cerco di dare un mio piccolo contributo:
giustamente come tu affermi occorre rialzare il busto per aiutarsi a frenare anche con l'aria, che a 300 Km/h non è cosa da poco quando investe il casco il busto e le spalle del corpo del pilota.
Questo movimento è anche giustificato dal fatto che si passa da una posizione sdraiata sul serbatoio con il sedere piu' indietro possibbile e con le braccia flesse dai 45° ai 90° tra braccio ed avambraccio, ad una posizione completamente diversa per affrontare la "staccata".
Infatti è logico che per rialzare il busto, occorre spostarsi con il sedere piu' avanti spostando il peso quindi verso la ruota anteriore, e si tendono le braccia che fungono da "puntoni" al nostro corpo che vuole per inerzia andare ancora avanti mentre i freni della moto sono azionati con forza.
Per eseguire una buona "staccata" pero' oltre ad assumere una postura adeguata in sella occorre sapere come azionare i freni della nostra moto.
E' d'importanza vitale ed essenziale prima di azionare la leva del freno anteriore con decisione, che sara' solo quello che avra' il compito di rallentare con decisione la velocità della moto e quindi nostra, effettuare il "TRASFERIMENTO di CARICO" sulla forcella che schiaccerà la gomma a terra.
L'attrito infatti è direttamente proporzionale al peso di un corpo.
Se di colpo si frena con l'anteriore, magari mentre si è in accelerazione perche' ci si accorge di un ostacolo improvviso ,senza prima mollare il gas e dare contemporaneamente un colpetto al pedale del freno posteriore, non avvenendo il TRASFERIMENTO di CARICO la moto diventa ingestibile dato lo scarso peso gravante sulla ruota anteriore. Per assurdo, se in accelerazione s'impenna la moto e la ruota anteriore si solleva dal suolo, se ci aggrappiamo alla leva del freno anteriore anche se aziona i 2 dischi a margherita per rallentare e fermare la moto.......... Tu m'insegni che vieni dalla pista, dato che io non ho MAI alzato la ruota anteriore in vita mia neanche con il Beta 50 cross special, che per abbassare la moto che ce la stiamo mettendo a cappella occorre pinzare il pedale del FRENO POSTERIORE.
Azionare il freno posteriore e chiudere il gas è di VITALE IMPORTANZA per effettuare il TRASFERIMENTO di CARICO sulla ruota anteriore, un millesimo di secondo prima d'azionare il freno anteriore. Durante la staccata invece, azionando con la giusta sensibilità la leva del FRENO POSTERIORE ci aiutera' a tenere il retrotreno della nostra moto allineato. Infine sapendolo azionare bene il FRENO POSTERIORE ci potra' anche servire a far derapare la moto ed aiutarci nell'inserimento in curva con il "CONTROSTERZO" come tu dici giustamente grazie all'effetto GIROSCOPICO.
Behhh, che poi la moto si guida con i PIEDI questo è ovvio.
Ciao
Commento di: benso82 il 15-12-2009 19:33
ciao! grazie x le precisazioni, anche se sono più delle "appendici" perchè nn riesco a capire cosa ci sia di confuso nella mia descrizione della staccata...al massimo è una descrizione corta, ma sicuramente non confusa!
Commento di: macho77 il 16-12-2009 00:42
ottimo articolo! complimenti
Commento di: Ospite il 26-12-2009 17:00
Bellliisssimoooooooooo!!!!!!
Allora ora tocca solo aspettare un po di bel tempo per iniziare a mettere in pratica tutte ste cosette, ed iniziare a strusciacchiare ginocchio e spalluccie a terra!!!!!!!!!!!!!
A proposito Benso,,, Tanti auguri di Buone feste a te e a tutti gli altri motopazzi!!!!!!!!!!!!!! A presto con tuttiiii!!!!!!!!!!!!! UN GRANDE ABBRACCIOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!
Commento di: SunFun il 26-12-2009 17:21
Auguri anche a te e a tutto il forum :D!
Commento di: benso82 il 26-12-2009 19:43
grazie!!! auguri anche a te e a tutti gli altri!!!
Commento di: Johnny-Storm il 08-02-2010 21:32
articolo interessantissimo, grazie.
una domanda: tu scrivi 'Gas chiuso, punta del piede in direzione della curva che si prepara per essere messo in punta della pedana'
bene, mi sfugge cosa tu intenda spiegando questa dinamica del piede a gas chiuso

ringrazio e LAMPS !
Commento di: benso82 il 08-02-2010 21:38
oddio ma che ho scritto?!?!?! non mi ricordavo proprio di aver scritto una frase così incomprensibile!!! comunque volevo dire che il piede interno alla curva si "prepara", cioè si comincia a spostare per essere pronto a mettere nella fase successiva la punta del piede sulla punta della pedana!
Commento di: senzameta il 08-07-2010 15:03
Ciao Benso, vorrei farti una domanda... sei proprio sicuro che il sedere debba sporgere così tanto all'esterno per imparare a mettere il ginocchio a terra? secondo me non è consigliabile anche perchè si dovrebbe sempre mantenere la linea ideale che passa lungo la schiena più parallela possibile alla linea nella moto che passa dal cupolino fino al codone mentre per quanto riguarda le braccia non mi risulta che quello esterno debba risultare disteso... per intenderci la linea delle spalle e quella della schiena dovrebberò formare un angolo di 90°. Guardando le gare di moto (non solo motogp, mi raccomando) ho notato che pochissimi piloti (capitanati da Tony Elias) sporgono così tanto col sedere anzi, escono molto poco (circa metà sedere o poco più). Se non sbaglio la moto (parlo di pista) va guidata per il 70-80% spingendo con i piedi quindi ne deriva che durante un giro in pista si stà quasi sempre sulle punte a spingere. Vorrei avere la tua opinione o un appunto nel caso non mi fossi spiegato bene o abbia semplicemente frainteso quello che hai scritto.
Commento di: benso82 il 08-07-2010 18:23
se guardi l'onboard dal codone verso la schiena del pilota di qualsiasi gara di moto ti accorgi che in realtà i piloti escono moltissimo con il sedere dalla sella. non sembra perchè grazie alle gomme riescono a fare delle pieghe assurde, ma ti assicuro che escono quasi con tutto il sedere di fuori. comunque l'asse testa-corpo-sedere può risultare parallelo alla moto anche uscendo tanto con il sedere: basta uscire bene anche con la parte alta del busto. se esci con la testa a seguire il sedere è normale che il braccio esterno si distenda. se rimane piegato o si sta guidando avvitati (testa al centro della moto, schiena obliqua e sedere fuori) o non si sta uscendo proprio dalla moto ma si resta con tutto il corpo in carena. comunque in curva il peso del corpo viene retto dalla gamba esterna che fa presa sull'incavo del serbatoio e non dalle mani sul manubrio. capisci da solo che se non si esce col sedere e con il corpo non si potrà mai fare presa con il ginocchio esterno sul serbatoio ma si tenderà ad aggrapparsi alla moto con le mani sul manubrio e non c'è nulla di più sbagliato.
Commento di: Stiff86 il 08-07-2011 01:08
bravo benso bella recensione!
ottimi consigli (quelli sulla posizione in sella) ma che purtroppo non credo riuscirò mai a mettere in pratica... :D

belle le parole sul girare in pista..quasi mi stavi per convincere! ;)
Commento di: Broglia il 23-02-2012 16:34
Sono d'accordo su tutto,tranne sul fatto di dover far sporgere entrambe le chiappe,comunque il tuo articolo è veramente interessante e molto utile!
Commento di: motofabio il 16-05-2012 10:03
Non sono mai stato in pista, ma noto con piacere che il mio stile di guida e le mie azioni sono da sempre, in modo del tutto naturale, quelle descritte. Mi accodo alla "critica" sull'uso del freno posteriore in staccata per confermare che anche secondo me andrebbe usato, PRIMA di azionare l'anteriore, per mantenere più caricato il posteriore e non alleggerirlo troppo se no arriva troppo scarico nell'inserimento e la moto è meno stabile, tendendo a sbandierare dietro. Io inizio il mio inserimento col posteriore e appena avverto la reazione della moto che comincia a sedersi dietro (sono FRAZIONI di secondo), a quel punto aziono l'anteriore che mi farà frenare e impostare la curva.
Però ho una domanda sul piede ESTERNO: essendo pacifico che quello interno sta sulla punta, invece a secondo della moto che guido mi rendo conto di avere la tendenza a poggiare il piede esterno più o meno indietro rispetto alla punta, più verso il centro pianta e ruotato a papera con la punta in fuori. Non ho mai capito se sia giusto oppure se anche l'esterno dovrebbe invece restare tendenzialmente poggiato in punta. Questa cosa non la dice mai nessuno. Tutti parlano dell'interno, ma è difficile trovare indicazioni autorevoli sulla postura dell'esterno. La mia sensazione è che, mentre nell'interno tengo la stessa postura, col piede esterno la vario abbastanza in funzionone dello sbalzo sella-pedane della moto che sto guidando...
Commento di: motofabio il 16-05-2012 11:16
Tuttavia, in merito alla posizione da tenere nella guida, mi permetto di aggiungere un link a questo breve pdf che secondo me rende bene l'idea che quanto ci siamo detti fin qui, correttissimo in pista per cercare il tempo, non è poi così corretto in strada, dove è opportuno, anzi fondamentale, mantenere un grande margine di sicurezza per l'imprevisto che è sempre in agguato. In strada, un'impostazione più "neutra", senza buttarsi troppo fuori all'interno, è probabilmente la scelta migliore. Vuole anche dire, implicitamente, andare più piano. Giusto così, sei in strada!!! (cioè spesso senza tuta, senza vie di fuga e con altri veicoli intorno...)
Vedi: http://www.cavalieridelletna.it/guida_sportiva.pdf
Commento di: TantaRoba il 19-12-2012 19:33
TI STIMO FRATELLO!!! Inchino Inchino Inchino

bellissimo articolo, ho già provveduto a girarlo agli amici pistaioli e non del CdG perchè lo reputo molto istruttivo ed intelligente!!!

Complimenti!!! Up