Moto
Restauro o conservazione per le moto d'epoca?
Pubblicato 27/06/2008 14:19
Nel mondo del restauro delle moto d'epoca, sono due le filosofie seguite, diverse fra di loro sostanzialmente per l'approccio mentale alla visione della moto storica o vintage od ancora classica, a seconda delle epoche di costruzione.

Indubbiamente, la moto conservata ha un valore superiore, non soltanto materiale ma essenzialmente di storia reale per il vissuto negli anni che ha attraversato ed in più il mantenimento della sua originale patina antica ha un altro sapore.

Questa modalità deve comunque rispettare precise caratteristiche di funzionalità e completezza del mezzo, in mancanza delle quali non avrebbe senso lasciare la meccanica o la carrozzeria nello stato esistente.
Si spende di più per acquistarla ma il costo si recupera poi nei minori interventi che occorre fare. La moto conservata inoltre porta intatto il fascino originale del periodo in cui è nata: verniciature, filetti fatti a mano, le cromature, la selleria.

La filosofia del restauro, completo generalmente, altrimenti si rischia di avere un mezzo ibrido nell'aspetto, è invece preferito da chi non andrà mai a cercare una moto conservata, per due motivazioni: primo perché l'acquisto di una moto conservata risulta essere sempre più oneroso rispetto ad un malandato esemplare, secondo per il voler vedere “splendere” l’oggetto dei sogni. Negli ultimi anni si è infatti assistito alla “rinascita” di modelli che forse nemmeno da nuovi erano tanto “scintillanti”. Queste operazioni hanno un senso per moto i cui pezzi non si possano più trovare e quindi è giocoforza realizzarne di nuovi, hanno meno senso per altri modelli, Moto Guzzi principalmente, dove i magazzini abbiano ancora ricambi, magari usati.

Prima di decidere quale sia la miglior scelta, fra una moto in cattive condizioni, che potrebbe al momento invogliare per il basso (relativo) prezzo e che successivamente potrebbe rivelarsi una fonte di spese continue, occorre fare un confronto con le quotazioni medie del pari modello in buone condizioni, marciante e con tutti i documenti in regola. Anche la mancanza di documenti peserà sul costo totale del restauro; in assenza di libretto di circolazione e della targa, occorre intraprendere un iter burocratico che per le moto più vecchie può scontrarsi con la chiusura della fabbrica che ha prodotto il modello, precludendo la possibilità di ottenere le documentazioni richieste per la nuova immatricolazione. Attenzione a non cadere nella tentazione, in assenza di documenti, di procurarsi un vecchio libretto di moto radiata o demolita, sarebbe un grave falso a tutti gli effetti, con pesanti conseguenze penali, confisca del mezzo compreso.

E’ basilare iniziare un restauro, partendo dall’acquisizione di tutte le informazioni possibili: documentazione tecnica, foto, esplorazione del mondo web alla ricerca di chi magari abbia già fatto lo stesso lavoro.
Spesso si trova più di quanto ci si possa spettare!

Nel caso del restauro totale che includa la verniciatura, occorre tenere presente anche quale fosse il procedimento adoperato all’epoca ed uniformarsi a questo; quasi universale l'utilizzo della nitrocellulosa.
Alcuni vecchi trattamenti galvanici non possono più essere effettuati perché non consentiti dalle attuali normative: cadmiatura, parkerizzazione ecc. Possono essere sostituiti da zincatura, nichelatura opaca, brunitura.

Un’aspetto controverso riguarda gli pneumatici, poiché molti, avendo trovato magari vecchie coperture nei numerosi ormai mercati dell’usato, montano tali gomme anche nel caso che la moto venga utilizzata su strada con una certa frequenza. Fermo restando che sono proprio le gomme il componente che meno influisce sul valore e sulla storicità di un restauro, nell’ambito chiaramente di determinati disegni di battistrada consoni all’epoca della moto, si possono utilizzare pneumatici “giovani” per gli spostamenti e montarne d’annata quando la moto venga esposta.

Sempre in considerazione del doppio utilizzo, strada ed esposizione, per quanto riguarda la messa a norma degli apparecchi di segnalazione ottica (secondo il C.d.S.), si può adottare lo stesso sistema di intercambiabilità, in modo da poter riportare la moto allo stato di totale originalità.

La moto storica è un bene dell’ingegno umano, prima ancora che un proprio bene; è quindi consigliabile non tenerla al chiuso dei propri locali, ma metterla a disposizione per ogni manifestazione che permetta, soprattutto ai giovani, di conoscere una parte di storia della meccanica che altrimenti sarebbe associata soltanto a delle piatte immagini, che mai renderebbero l'idea di cosa siano in realtà questi vecchi "ferri".
 

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Commento di: Vitto58 il 27-06-2008 19:33
Complimenti Fabrizio50, hai scritto un bell'articolo.

Frequentando quasi assiduamente una piccola ma notissima officina Guzzi della zona, piena zeppa di moto, alcune delle quali di vero antiquariato motoristico, ho visto quanto sia bello vederle ritornare come appena uscite di fabrica, sotto le mani espertissime di un uomo che conosce ed ama le Guzzi forse come nessun'altro.

Sono pertanto convinto, che restaurare una moto, indipendentemente dalla marca e dal modello, sia un'operazione molto coinvolgente, vedo difatti spesso, i proprietari di moto in fase di restauro, trepidanti e con una luce negli occhi indescrivibile, ma che lascia chiaramente capire la felicità nel vedere come il "ferro" riprende vita.

Se è pur vero che restaurare una moto, impegna molto come tempo e soprattutto come risorse economiche, è anche vero che poi il valore finale è diverso, sempre che la moto da restaurare abbia un certo interesse storico.

Molto interessanti, ed anche molto utili i tuoi consigli, che aiuteranno sicuramente molti nostri amici, a cercare e vedere il mondo del restauro da un'altro e ben informato punto di vista, perchè se sei ben informato, puoi fare anche un buon affare, se è ben iformato chi vende, il buon affare lo fà lui di certo...

Ciao Fabrizio50, Vitto58
Commento di: lupro56 il 30-06-2008 23:58
caro Fabrizio, come hai visto dal mio rules sono un collezionista di moto d'epoca, cioè mi vado a scovare le moto negli angoli più disparati della nostra nazione, (ahimè non ne ho una con la targa della mia città Roma) e se mi permetti vorrei fare delle precisazioni su ciò che sta accadendo sul mercato d'epoca:
in primis sono diventate appetibili per il loro bassissimo costo di tasse governative e assicurative, quindi molto più ricercate rispetto a qualche tempo fa , ma molto più rare nella loro conservazione; è praticamente impossibile trovare moto dagli anni settanta in poi praticamente originali, verniciatura, cromature, selle, marmitte ecc.
in secundis non sono più le stesse ed il ripristino viene a costare varie migliaia di euro; anche se per i modelli più ricercati girano certe truffe da far paura (intendo di qualità e originalità dei materiali), per non parlare dei motori.
Fino a che si resta sui mono massimo bicilindrici il baco è localizzabile, ma quando si sale nel numero dei cilindri i problemi occulti possono essere talmente tanti da ritrovarsi nelle mani uno scaldapizzette.
Quindi io scinderei le moto d'epoca nostrane (guzzi, gilera, morini, laverda, ecc.) da quelle di importazione, ed ulteriormente tra le europee e le giapponesi.
Tutte hanno le loro meravigliose prerogative, ma purtroppo più o meno maciullate dal mercato decennale.
La scelta a questo punto (trascurando l'aspetto economico) diviene assolutamente soggettiva.
Sono pienamente d'accordo sul ripristino, non solo del malandato ma anche del modificato, purchè eseguito con la divizia di particolari (anche i bulloni hanno la loro importanza) e fortunatamente da un pò anche le case costruttrici hanno rivolto a tale riguardo la loro produzione (vedi luci, gomme con disegni uguali all'epoca, cerchioni, ecc.).
Internet dà una grossissima mano per il reperimento dei materiali, però attenzione, non si possono nè vedere, nè toccare (ed in alcuni casi ciò è importantissimo).
Ovviamente come da te giustamente sottolineato, la conoscenza approfondita del mezzo da ripristinare è basilare, ma l'amico meccanico dietro l'angolo (necessario per questo tipo di restauro) che sappia travasare le info occulte che qualsiasi moto ha, è di vitale importanza.
Nella mia scelta collezionistica ho prediletto i progetti capostipite delle giapponesi e mi fà piacere notare che anche tu condividi:
la moto d'epoca rappresenta un passaggio avvenuto per lo sviluppo della mobilità umana su due (e volendo anche su quattro) ruote; mezzi che ancor oggi (grazie all'amore collezionistico) possono donare delle sensazioni assolutamente impareggiabili se poi ricevute da mezzi meccanici (nel mio caso) di 30/35 anni.
La mia partecipazione a questo sito è soprattutto dettata dal fatto che si possono organizzare molto di frequente dei raduni ai quali posso partecipare con i miei pezzetti (alla Mentorella ho partecipato con il Testanera 900 del '73 e a quello del mugello parteciperò con il bol d'or del '79 partendo da Roma).
Sosteniamo il ripristino delle moto d'epoca perchè rappresentano concretamente un capolavoro di ingegneria meccanica capace di sfidare il tempo e con una affidabilità che oggi è praticamente impossibile da ritrovare
Commento di: pavi il 06-07-2008 22:08
Prendo spunto dal tuo intervento sul restauro delle moto d'epoca per chiederti uno parere che dredo d'interesse generale.
Per anni ho accarezzato l'idea di dedicarmi, non a titolo professionale, al restauro di vecchie moto anche di piccola cilindrata, soprattutto nella speranza di dare una spolveratina ad una grande passione giovanile per la meccanica. La recente disponibilità di un locale adeguato mi ha fatto riprendere il discorso di dedicarmi al restauro di moto e/o motorini d'epoca, anzi, più o meno di tutto ciò che possiede almeno un paio di ruote. Tuttavia ogni tentativo di ricerca di mezzi sui quali riversare cure amorose non ha dato esiti positivi, tant'è che col tempo ho maturato la convinzione che il rischio di innamorarsi di un rottame insanabile sia molto alto.
Che tu sappia, come è meglio muoversi per la ricerca di materiale idoneo? Leggo con qualche perplessità che ritieni addirittura più affidabili le moto d'epoca rispetto a quelle odierne: su cosa basi questa convinzione?
Ciao, grazie.
Roberto
Commento di: lupro56 il 09-07-2008 09:03
Caro Roberto, coltiva assolutamente la tua voglia non ti demoralizzare su le migliaia di difficoltà che ti si prospetteranno andando avanti; l'insanabilità dei mezzi è solo la non linearità del telaio (fra l'altro originale) per tutto il resto si può intervenire, basta avere (come già detto) dei rifugi sicuri (meccanici che sanno cosa fare della loro manualità).
Non rimanere generico nella ricerca del mezzo da ripristinare, parti, per esempio, dalle moto che avresti voluto che tuo padre ti comprasse a 14, a 16, a 18, invece ......
Per quanto riguarda l'affidabilità parliamo di moto molto "semplici" da governare, anche se ferme per molto tempo pulita di candele con acetone, regolata di bilanciere dei carburi, controllo della tensione alle bobine (se più cilindri) e via.
La mia ultima "moderna è stata un Kawasaki zzr 1100 che solo per pulire le candele dovevi smontarla in officina e essendo quasi al limite di potenza, se qualcosa non funzionava alla perfezione erano guai.
Le moto che sono oggi d'epoca sono state delle capostipiti della progettazione meccanica, quindi ricerca dell'affidabilità commerciale su mezzi non ancora molto complessi.
Tienimi informato su le tue decisioni e in funzione della scelta del modello cercherò di darti degli indirizzi validi (anche esteri)
Saluti Paolo
Commento di: aerosmith il 08-07-2008 12:04
ciao lupro 56

se 56 è la data di nascita sono un pò più vecchio di te (1950) ma con la stessa "fissa " per le storiche anzi per le Post classiche come le chiama il Comune di Toma..
Infatti sono in sella ad una Honda CX 500 immatricolata nel 79 ma modello 78, cioè una delle moto più rivoluzionarie della storia della Honda e quindi una capostipite...(come saprai Raffreddamento ad acqua trasmissione a cardano bicilindrico a v corretto rispetto al Guzzi che in curva spingeva all'esterno, frizione controrotante per evitare lo strappo col cambio di marcia centralina elettronica invece del volano con le puntine etc etc etc )

La mia honda mi ha portato in giro per innumerevoli anni per tutta l'europa senza perdere un colpo (ricordo ancora la faccia stupita di un casellante spagnolo che mi vide arrivare di notte sotto un temporale atlantico con il motore che dopo una nottata sotto acqua e fango stava al minimo come se lo avessero appena scaldato...)

A proposito di ripristino e conservazione dello stato originale, come scrivi nel tuo bellissimo articolo, posso dirti di aver penato non poco per ridare alla CX il suo aspetto originale anche se non era poi così danneggiata, ma la voglia di vederla brillare come nuova è stata più forte di chi diceva "ma buttala e fatti una moto nuova!"
Così ne ho trovata una identica in una discarica e paradossalmente aveva fatto solo 11000KM prima di essere semplicemente abbandonata come un cane prima delle vacanze!
Da questa ho preso i pochi pezzi introvabili della mia cioè centralina ed alternatore che sono anche i soli punti deboli dell'indistruttibile e poi ho fatto trattare il serbatoio con la Tankerite che lo rende inattaccabile dalla ruggine per sempre-poi la riverniciatura del solo serbatoio con kit originale honda preso dal numero di telaio, niente cromatura tanto l'aciaio giapponese lo conosci... e via di nuovo per Roma !!
A questo punto paradossalmente, dopo aver speso più di duemila euro e aver aspettato quasi un anno per guidarla abbattono il palazzo di fronte dove si trovava l'unico garage della zona!!
Potrai immaginare come mi sento con una moto del genere per strada sotto un telo da più di un mese!!
A questo punto sto pensando di venderla per non vederla rovinare da qualche vandalo per strada......ma è come affidare il proprio cane fedele da una vita ad un estraneo per non vederlo vecchio e malato....
peccato perchè è uno dei pochi esemplari rimasti omologati e circolanti con tutti i cavalli a posto e i suoi bei 178 Km/H!!
Vabbè bando ai sentimentalismi!
Se dovessi aver bisogno di qualche parere su CX conta su di me.avendola guidata per 25 anni mi sa che qualcosa ne capisco e facendo il compositore ho anche l'orecchio giusto per trovare i difettucci occulti di cui parli nel tuo articolo.

A presto

Alberto 50 (aerosmith)
Commento di: lupro56 il 09-07-2008 09:11
Caro Vecchietto (non volermene ma l'anagrafe parla chiaro), Alberto,
da come ne parli ti consiglierei di cercare un altro garage, occupa abusivamente una parte di terreno ed istalla una di quelle casette di legno, non privarti di un mezzo così particolare (parlo della meccanica) difficilmente rintracciabile sul mercato in queste condizioni, dal quale non credo tu possa rientrare di tutto quello speso, che con 40 euri di assicurazione e 10,33 di bollo giri per un anno.
Ti ringrazio della tua disponibilità, vorrei creare nel sito un riferimento delle moto giapponesi d'epoca e la tua conoscenza del modello sarebbe indispensabile.
Ti terrò informato
Grazie paolo
Commento di: aerosmith il 09-07-2008 11:19
ciao

dimentichi che abitiamo a Roma e dalle parti di Villa Pamphili i box costano intorno ai 140000 euro ........garages neanche l'ombra...un amico me la farebbe tenere nel suo box ma dalla'altra parte della città.........mumble mumble ...penso che la venderò con grande dolore anche a poco ma solo a chi la capisce........intanto ieri hanno tentato di rubarla ficcando un cacciavite nel blocchetto della serratura e così oggi devo passare la mattinata a cercare di farla ripartire perchè penso che abbiano fatto saltare il fusibile generale e spero solo quello.....è da quando non ho più il garage che ne succedono di tutti i colori per cui sono sempre più propenso a venderla per non vederla rovinare così...hai idea di dove sia meglio mettere annunci per non trovare i soliti fanulloni perditempo?

L'idea del sito è molto buona....Quando sei pronto fammi sapere e se vuoi una mano sono un'esperto di Multimedia per cui so trattare l'audio e il video a livello professionale per il web....spero solo di avere tempo...

A presto
Alberto
Commento di: lupro56 il 10-07-2008 01:33
Io abito al gianicolo e ho due box, il costo attuale è di 50/60 mila e 200 euri in affitto, non sò chi ti ha detto quelle cifre ma sono per un garage, a piazza fonteiana a circa 40/42 mila te lo vendono tranquillamente e ce ne sono ancora (circa 18 mq) di fronte alla gs in via fonteiana ce ne sono altri in vendita, svariati in affitto sempre in zona.
ricordati che proveniamo da un grande popolo dal quale c'è solo da imparare, i latini, i quali affermavano: "nil difficile volendi"
se vuoi per un periodo (breve) di tempo puoi appoggiarla nel mio box, comunque decidi tu.
Per quanto riguarda i siti, il più affidabile è moto.it, seguito da subito.it ed infine ebay.it; non trascurerei anche portaportese; purtroppo la madre dei perditempo è sempre incinta.
un saluto
paolo
Commento di: aerosmith il 08-07-2008 12:09
lupro 56

a proposito dimenticavo......ma non volermene .......la mia CX 500 è targata Roma..........

ciao
Alberto
Commento di: aerosmith il 18-07-2008 10:48
ciao Paolo

sorry per il ritardo ma sono impicciato con il lavoro...in questo periodo si svegliano tutti con modifiche e rifacimemti poi spariscono e vanno in ferie...

ieri ho dato un'occhiatina in rete su siti olandasi e belgi..ci sono due CX come la mia ma non del 78....più recenti....indovina la quotazione?.....dai 3500 ai 6000€ ...peccato che siamo in Italia!

grazie per le informazioni e soprattutto per la disponibilità.....ma io sto dalle parti di via della Nocetta ...un pò lontanuccio da te; comunque ho deciso di venderla perchè rischia troppo a stare in giro..l'ho appoggiata all'aperto nel garage condominiale ma penso che durerà poco..ed ho messo un paio di annunci...adesso vediamo che succede....anche perchè per un pò di tempo non avrò occasione di usarla per gli impicci di lavoro che ti ho accennato..

comunque qui ti confermo che i prezzi dei box sono altri...Villa Pamphili è come le Bahamas...l'ultimo lo hanno venduto due anni fa a 80000...forse perchè qui ormai non si può più costruirne degli altri...

ancora grazie

Alberto
Commento di: Savi_NERO il 22-05-2009 15:48
Ciao. Ho letto solo oggi i tuoi articoli. Spero che tu non abbia venduto la mitica CX. Domani c'è un raduno a Fiorenzuola ed abbiamo un forum tutto nostro. Se ci sei fai un lampeggio. Roberto.
http://www.motoclub-tingavert.it/t352945s.html
Commento di: Jurassico il 08-12-2009 14:51
Vorrei un consiglio sul ripristino di una parte cromata che a causa di una maldestra conservazione dopo alcuni mesi non avendola ripulita per bene e quantomeno di tanto in tanto, si è ricoperta di una crosta spero superficiale di ruggine. A questo punto vorrei ripulirla e prima di intervenire accetterei volentieri un consiglio da chi prima di me ha fatto esperienza in questo campo. Io userei la tela smeriglio o la pasta a grana la più piccola possibile, ma a fine lavoro non è che mi trovo graffi su tutta la superficie? Grazie anticipatamente da Jurassico.
Commento di: marechiaro85 il 15-03-2010 20:17
scusate sono in cerca disperata di un restauratore di contachilometri per vespa struzzo modello vl3t del 1956.sono riuscito a trovare ghiera vetrino e guarnizioni varie ma non riesco a trovare il quadrante in colore bianco.se potete aiutarmi scrivetemi compro in tutta italia o spedisco contachilometro intero a mie spese
Commento di: riano00060 il 14-03-2011 08:41
Salve a tutti sto cercando dei gommini per ammortizzatori posteriori per gilera giubileo 98 del 1962. Li ho già smontati ma non trovo nessun ricambista potreste aiutarmi qualcuno a trovarli?
Grazie
Commento di: Jurassico il 11-04-2012 17:27
Salve Posso suggerirti qualche indirizzo o se preferisci ti consiglio una soluzione meno costosa e ugualmente valida, fammi sapere se ti interessa la numero uno o due! Saluti da Jurassico
PS.: Se ti interessa possiedo una 300B completa in buone condizioni.
Commento di: gilerarossa il 22-08-2011 13:41
ciao a tutti mi e stata regalata una gilera 150 vorrei restaurarla non so nulla se qualcuno può darmi dei consigli . non ho il libretto vorrei sapere il modello x che il meccanico mi dice e una ss ma non ha il manubrio da ss ma gs e del 58 tel 192 serbatoio tutto rosso telaio sembra sia stato riverniciato di nero ma sotto e rosso non posso mettere foto e dal meccanico x sbloccare il motore ciao e grazie
bmw r80/7
Commento di: rob2ruote il 13-10-2011 17:26
salve a tutti,chi dei possessori di bmw r80/7 ha avuto problemi con lo sterzo?
la mia ogni volta che prendo una buca comincia a rollare sempre più mettendo a rischi la sicurezza
é un difetto del modello o è la mia moto che non è bilanciata bene?

grazie
Commento di: umby62 il 17-01-2012 22:17
ciao ragazzi, io sto procedendo con il restauro del mio stornello 125 turismo, per quanto riguarda il motore, lo farò sabbiare per poi lucidarlo bene, voi l'avete mai fatto? è uscito bene?
Commento di: gileranettuno il 26-10-2012 14:53
salve... chi sà dove si trova il numero del telaio della gilera nettuno anno 1950?????
Commento di: inuyasha il 18-04-2013 19:05
Ciao a tutti, sono inscritto da un paio di anni a questa community, ma adesso mi sto appassionado alle moto d'epoca anche perchè ho trovato una Iso 125 del 1955 di mio nonno. Premetto che non sono un esperto qundi perdonatemi se dico qualche fesseria. Ho provato ad accendere la moto e con mia sorpresa è ripartita al primo colpo, ma si presenta un problema quando la moto mi si spegne, perchè non ne vuole sentire di ripartire , mio padre mi dice che anche quando la guidava mio nonno, cioè da nuova, la moto aveva questo problema, io volevo chiedervi se qualcuno sa a cosa possa essere dovuto, se è una questione risolvibile o se succede ad altri. Scusate se sono poco chiaro ma sono alle prime armi.
Ciao a tutti.