Moto
La corretta posizione del corpo nella curva su strada.
Scritto da meopatacca - Pubblicato 12/05/2008 15:46
La tecnica di approccio e conduzione della curva sia su pista che su strada è già stata ampiamente affrontata da altri articolisti. Lo scopo di questo articolo è invece quello di illustrare qual è la corretta posizione del corpo, quali movimenti vanno compiuti e perché.

Prima importante considerazione: in moto vanno sempre evitati movimenti bruschi. Il nostro mezzo ha di sua natura un assetto stabile che sono proprio i nostri movimenti a scomporre: più rudi sono questi ultimi, più rischiamo reazioni indesiderate e pericolose. Dunque, per quanto possibile muoviamoci sempre fluidamente.

Tutti sappiamo che quando affrontiamo una curva dobbiamo portare il busto all’interno di questa, per spostare il baricentro della moto al fine di evitare che esca dalla traiettoria ottimale e invada la corsia opposta. Vi è però un’altra ragione altrettanto valida: limitare al massimo la necessità di piegare la moto stessa. Lo so bene, la piega è il momento di massimo godimento dell’attività motociclistica, ma cercarla a scapito della sicurezza è sciocco e pericoloso.
Quando guidiamo diritti, la superficie di contatto fra la gomma e l’asfalto ha le dimensioni grosso modo di un pacchetto di sigarette, e converrete con me che non è molto. Inclinando la moto questa superficie si riduce ancora, e di conseguenza aumentano i rischi connessi al controllo del mezzo. E’ chiaro dunque che, a parità di velocità di percorrenza della curva, più spostiamo dentro il corpo, meno abbiamo bisogno di inclinare la moto, maggiore è l’attrito (e il controllo) che esercitiamo sulla moto.

Quindi corpo all’interno della curva, cosa che otteniamo sporgendo il busto in avanti, stendendo il braccio esterno alla curva e piegando il braccio interno, con il gomito in alto, staccato dal corpo. La testa non deve essere in asse con il busto ma perpendicolare (per quanto possibile, naturalmente) all’asfalto, in modo che lo sguardo abbia una percezione corretta (e non inclinata) della strada. Come noto, la moto va dove va lo sguardo, per cui teniamo sempre quest’ultimo puntato sulla fine della curva, ma non dimentichiamo di tenere d’occhio anche l’asfalto, che può essere sporco e scivoloso, o irregolare.

Il ginocchio interno alla curva è preferibile che punti anch’esso verso l’asfalto, perché contribuisce a spostare il baricentro all’interno: otteniamo la cosa ruotando il piede e allargando la gamba, mentre la coscia della gamba esterna deve restare ben aderente al serbatoio.

Ed eccoci alla questione più dibattuta: il bacino deve restare sulla sella o bisogna portare una natica fuori (oltre è davvero esagerato comunque)?
Rispondiamo subito: il bacino deve restare sulla sella, perché i vantaggi sono superiori. L’unico vero motivo per cui spostare il bacino è contrastare ulteriormente la forza che porta la moto ad allargare la curva. Però è assai difficile (oltre che assolutamente sconsigliabile) che su strada ci troviamo ad affrontare una curva ad una velocità tale da essere costretti a sfruttare, come fanno i piloti in pista, ogni minima opportunità a disposizione per curvare il più velocemente possibile. In strada sappiamo bene che la prima regola è “teniamoci un margine di sicurezza”. E se dobbiamo all’improvviso rallentare e rientrare in sella per un qualsiasi problema (diciamo un ciclista che compare proprio dietro la curva salendo faticosamente, ad esempio) e drizzare la moto, sarà molto più veloce, facile e fluido spostare solo il busto usando le braccia (ed ecco perché il gomito interno va tenuto alto e staccato dal corpo) invece che dover anche premere sulle pedane, rialzarsi di scatto e riappoggiarsi sulla sella, creando per di più pericolosi scompensi sull’assetto proprio nel momento meno opportuno.
Inoltre anche in un susseguirsi di curve, spostare solo il busto è meno faticoso, più fluido e quindi alla lunga più sicuro.

Un’ultima annotazione: scordatevi di sfregare in terra le saponette, anche se siete sulla sella di una ipersportiva. Si tratta di un’abitudine pericolosa e sostanzialmente “scenica” ma (beninteso su strada) di utilità quasi nulla. Cercate di inclinare la moto rammentando sempre di mantenervi quel margine che può cambiare a seconda del conduttore e del mezzo, ma che può evitarvi attese più o meno lunghe al traumatologico (è permesso toccarsi).
In fondo, i piloti veri che corrono il Tourist Trophy, gara come noto su strade “normali” ma chiuse al traffico in occasione dell’evento, si presentano regolarmente all’arrivo con le saponette vergini, e di certo non abbiamo niente da insegnargli.
 

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Commento di: mczmakana il 12-05-2008 16:43
Complimenti per la lezione.
Da parte mia era una cosa che volevo capire da tempo. Non sono proprio un pistaiolo ma sapere condurre una moto nel migliore dei modi è sempre utile saperlo.
Grazie e complimenti davvero.
Commento di: Sorpasso-a-Dx il 12-05-2008 16:43
Concordo con quasi tutto quanto da te scritto, tranne la posizione del bacino.

Personalmente preferisco spostare anche il bacino durante una curva per mantenere la schiena dritta. In questo modo sfrutto maggiormente i muscoli delle gambe rispetto a quelli della schiena ed evito indolenzimenti e tensioni che mi fanno perdere in parte la sensibilità.

Inoltre spostando anche il bacino trovo che le pieghe dei gomiti risultino più naturali e portino a caricare leggermente di più l'avantreno.

Tutto quando detto non è per raggiungere terra con le saponette ne per avere atteggiamenti pistaioli (la mia è una guida decisamente turistica), solo perchè lo trovo anche molto più coinvolgente

Lampsss
Commento di: Alex-90 il 12-05-2008 17:07
quoto, anch'io mi trovo meglio spostando il bacino, ma forse dipende anche dallo stile di guida di ciascuno :D
Commento di: Ripley il 12-05-2008 16:43
Bell'articolo, chiaro e interessante..a breve andrò a polcanto per il corso di guida sicura su strada e credo che questi consigli mi saranno utili!!
Commento di: pisuballa il 15-05-2008 20:13
Polcanto ...Ottima scelta .Scelta che ti arrichira'tantissimo ,anche se hai gia' un buon stile di guida.Io ci sono stato lo scorso anno e ti garantisco che si impara tantissimo. Lo saff di curve e tornanti è di altissimo livello, inoltre sono simpaticissimi .GSSS lo consiglio a tuttti i motociclisti ,credo sia un esperienza che nessun motociclista debba farsi mancare. Fammi sapere dopo che l'hai fatto.Ciao
Commento di: Wolfgang6012 il 12-05-2008 17:37
Parole sante, nulla da aggiungere!

Una piccola notazione...avere in mente un po' di teoria aiuta in quelle giornate, e capitano, in cui ci sentiamo "gnucchi" e rigidi come manici di scopa..

Wolf
Commento di: zBibo il 13-05-2008 09:27
Bell'articolo ! Molto interessante ed esaustivo !
Mi ha chiarito alcune cose che del comportamento della moto che ancora non mi spiegavo..... come quando sai che devi fare così perchè capisci che è la cosa migliore ma non sai il perchè !

Bello veramente !
COMPLIMENTI !
Commento di: cbr4ever il 13-05-2008 09:56
Ottimo articolo... sono d'accordo su tutto tranne che sulle saponette dei piloti del TT. :-)
Commento di: Dukas4rs il 13-05-2008 13:11
Complimentii per l'articolo.... utilissimo... (faccio parte di coloro che il bacino non lo stacca quasi mai.. solo in casi estremamente eccezionali...)
Commento di: miticobo il 13-05-2008 20:51
Ciao a tutt!!!io sono tra quelli che prova a spostare il bacino....con risultati non ottimali...ma da adesso letto l'articolo che personalmente ritengo utilissimo proverò a non spostarlo più per vedere come mi trovo un lampeggio.
Commento di: pesa il 13-05-2008 21:46
Una sola cosa...secondo me le cose dette qua sono vere ma sia ben chiaro che nn esiste LO STILE DI GUIDA, ognuno ha il suo guardate ad esempio Bayliss: sedere tuuto fuori dalla sella e testa quasi tutta dentro al cupolino, guidando cosi domina o almeno lo ha fatto la superbike...ciao
Commento di: ciaccio il 14-05-2008 13:23
giusto:-),pero' credo che corra in pista,qui si parlava di strada e la strada non è pulita come una pista,le gomme non hanno la stessa tenuta e le possibilità di trovarsi un 'imprevisto in traiettoria sono molto più numerose ;-)
Commento di: Rikki_Ge il 15-05-2008 06:51
Bravo, un bell'articolo, condivido soprattutto la parte in cui consigli di evitare movimenti bruschi e di assumere posizioni in sella che possano compromettere reazioni veloci di fronte a situazioni impreviste.
Per il resto condivido ma non pratico se non in maniera minima.... sono un motociclista datato e all'antica, tutt'uno con il suo mezzo...;-))
Commento di: gianni55 il 15-05-2008 08:53
E' vero sono d'accordo,premetto che ho avuto varie moto enduro,stradali,sportive e se anche le tecniche di guida sono diverse il margine di sicurezza e' importante sempre e comunque.La strada non e' una pista anche se certe volte ti "tira" ma portroppo le insidie ci sono sempre,l'ultima mi e' capitata da poco dietro una curva a gomito un cane che passeggiava in mezzo alla strada solo un sesto senso mi ha salvato perche' prima ho fatto almeno 10km di curve a manetta...meditate gente meditate.Lamp a tutti.
Commento di: ilvecchio il 15-05-2008 09:08
ottimo articolo, complimenti, soprattutto utile x chi guida moto lunghe e pesanti...
Commento di: KORZE il 15-05-2008 09:23
ciao piegaioli!
da profano per la poca esperienza che mi sono fatto fino ad ora devo dire che l'articolo
è molto utile complimenti.
In effetti anche io a volte tendevo a sporgermi troppo con il bacino uscendo dalla sella..
e appena l'asfalto è dissestato lo si sente molto...giusto per sembrare di essere in pista!
invece mantenere il "culo sulla sella" (questo sempre..) e spostare il baricentro con il busto e la testa
penso che sia il modo migliore per effettuare curve abb veloci e in sicurezza!!

ciao smanettoni
Commento di: carji il 15-05-2008 12:27
bell'articolo!!!
cmq come alcuni prima di me concordo sul fatto che ognuno ha il suo stile.
il margine di sicurezza va sempre tenuto in considerazione, ma penso che quando si guida dobbiamo tener presente che i margini di sicurezza sono almeno due: il primo è quello del codice stradale, il secondo è tutto personale e ci viene dal feeling che abbiamo con il nostro mezzo!
proprio riguardo al secondo, per quella che è la mia esperienza, sono del parere che spostare il bacino(senza necessariamente portare le natiche completamente fuori dalla sella) aiuti la sensibilità nella guida.
cerco di spiegarmi; spostando il bacino verso l'interno della traiettoria è molto più semplice caricare le pedane e permettere alla moto di scendere in piega in maniera più fluida. questo mi permette di avere più controllo sulla traiettoria!!! è anche vero che per poter far ciò la moto deve avere una certa velocità di percorrenza, altrimenti è del tutto inutile.
poi magari è solo una mia impressione, ma come scrivevi nell'articolo, spostando il baricentro si riesce a percorrere la curva con la moto più dritta...(addio saponette consumate!)

un doppio lamp a tutti
Commento di: IlGrandeTos il 15-05-2008 14:55
una domanda:all'ingresso e all'uscita di curva bisogna premere con i piedi e fare forza con le gambe sulle pedaline?
Commento di: MeoPatacca il 15-05-2008 15:20
Sì, si preme sulle pedane (l'interna alla curva in entrata, l'esterna in uscita, ovviamente) per invitare la moto a scendere in piega, ma il movimento del busto e il lavoro di braccia come ho cercato di spiegare è già un buon aiuto, per cui la spinta delle gambe va calibrata. E' l'esperienza sul tipo di moto che ti insegna, ma vedrai che il tutto ti verrà molto naturale, perchè l'unico movimento parzialmente innaturale (e che va preparato, e quindi tende a distrarre) è staccare il bacino dalla sella.
Lamps e grazie a tutti per i complimenti.
Commento di: sguelfaro il 15-05-2008 17:54
Concordo in tutto.La strada non è una pista ed è bene ricordarlo fino alla nausea. Quando si ricomincia ad usare la moto dopo un periodo più o meno lungo avrete notato che inevitabilmente avete perso un pò il "ritmo" non si è più fluidi e naturali ,si è perso un pò l'occhio e certi riferimenti.E' proprio in questi momenti che bisogna usare buon senso,non forzare,nel giro di pochi giorni con l'uso tutto ritorna normale e nelle nostre reali capacità. Ciao
Commento di: pcsystem il 15-05-2008 21:42
Io circa il bacino ma anche il corpo in generale lo trovo istintivo nelle curve a SX mentre a DX mi devo sforzare e mi riesce alquanto male. Circa le pedane non saprei davvero ma non credo di aver mai fatto forza ci proverò io infatti spingo prevalentemente sul manubrio.
Comunque concordo che il tutto aiuta a non piegare ( pensate alle rotonde e a quanto sono sporche.
Certo che ci ci guarda pensa invece ( come mia moglie ) che mi sto mettendo a tirare e sono uscito un po fuori di testa ( megalomane )
Che dire ....
Commento di: streghetta59 il 17-05-2008 10:02
Bellissimo articolo, molto esaustivo!
Io sono tornata a guidare dopo oltre 20 anni di "fermo" e di zavorraggio... Ora con la mia moto ho un discreto feeling (kawa ER5) e ci ho già macinato 12.000 km in un anno ma.. poche sono le pieghe, anzi direi nulle... principalmente faccio curve e tornanti con corpo e busto in tutt'uno con essa, dato che ho paura dei tornanti a destra (due cadute da quasi ferma sono state fatali per la mia psiche...). Mi è stato detto che guido con "paura" ed in effetti direi sia vero, ho paura di cadere, penso sia normale. Non ci tengo a sperimentare di nuovo il terreno, nemmeno con abbigliamento tecnico (che uso sempre).
Amo viaggiare su belle strade, fare qualche bella curva e dgodermi il paesaggio che mi circonda, fermandomi quando ne ho voglia (per questo viaggio spesso da sola). Il desiderio di provare il GSSS è tanto ma il costo è elevato, per ora. Forse tra un anno, magari, per affinare e approfondire lo stile potrò farlo, per adesso mi leggo ogni cosa che parla di "stile" di guida per capire meglio il funzionamento sia del corpo che della moto. Amici mi hanno anche fatto da "guida" davanti, per farmi le traiettorie ma il modo di stare in sella non me lo ha fatto "capire" nessuno, pare sia istintivo... boh... a me non riesce, ma verrà (spero) il giorno in cui riuscirò ad apprendere una nuova tecnica (pure io spingo sul manubrio, che pare sia da customisti... ) ma vedo che mi trovo bene, anche se freno troppo.
Grazie per questo articolo.
Commento di: sguelfaro il 19-05-2008 17:56
Mi permetto di suggerirti di riacquistare fiducia in Te stessa.L'unico modo è provare,provare e ancora provare! Lascia per un po' la moto,trova una bici in ordine e con buoni freni,prova a percorrere piu' volte un tratto di strada (sicuro) sempre in discesa ma con curve.All'inizio con velocità bassa,poi prova ad aumentare un po' senza esagerare.Vedrai che troverai in modo istintivo il modo di piegare in sicurezza, la tecnica acquisita ti verrà spontanea anche in moto. Ciao
Commento di: swetta il 22-05-2008 12:44
giusto...l'unica cosa è credere in se stessi ;-)
Commento di: GIORDAN123 il 15-07-2008 16:03
Io ruoto il ginocchio, e di conseguenza la punta dello stivale tocca sempre terra.
Ho provato a guidare cercando di appoggiare la parte anteriore del piede sulla pedana e non la parte centrale come faccio adesso...ma non mi sento sicuro.
come posso fare?
PS. Ho un 43 di piede....
Commento di: arpio94 il 02-07-2009 14:55
allora ho 1a domanda da fare...un mio amico ha 1a paura di piegare ed ha un peugeot speedfight elaborato da ripresa xò ad ogni curva frena di colpo x paura k cade...xk dice k la moto scivola in avanti...nn riesce a piegare come deve fare??? risp
Commento di: Ospite il 22-08-2009 00:11
ottimi consigli! anche se devo dire che la maggioranza dei movimenti consigliati vengono abbastanza spontaneamente con un pò di esperienza.
comunque è sempre consigliabile l'invito ad essere prudenti quando si è su strade aperte al traffico.
sfoghiamoci in pista: consiglio almeno una volta al mese!!!!!!!
Commento di: carminedesimone il 05-11-2009 16:40
ahh io sono alle prime armi e muovere il bacino mi fa perdere solo concentrazione e sicurezza... magari è un impressione e con il tempo migliorerò però mi sembra di fidarmi meno del posteriore quando lo faccio... logicamente di strada ne devo fare ancora tanta!! grazie x i consigli!!!
Commento di: Stiff86 il 15-01-2011 17:38
bravo bell'articolo!!

grazie per gli utilissimi consigli e soprattutto complimenti per i giustissimi riferimenti ai "margini di sicurezza" che dobbiamo sempre tenere!

lamps!
Commento di: kattaz750 il 05-06-2013 21:12
Ciao a tutti,
Sono nuovo del sito..vorrei una precisazione sulla posizione delle braccia rispetto alla frase:''...corpo all’interno della curva, cosa che otteniamo sporgendo il busto in avanti, stendendo il braccio esterno alla curva e piegando il braccio interno, con il gomito in alto, staccato dal corpo.''
ma perche' sento gente che mi spiega di utilizzare l'effetto giroscopico??cioe' far il contrario del movimento;spingere con il braccio interno curva??
inoltre il piede nella pedalina deve stare di punta e con il tallone girato internamente??
grazie!
Commento di: guido66 il 01-01-2015 21:57
Ottimo contributo, utile e chiaro! Very Happy
Commento di: gianluca86 il 11-03-2015 13:45
Ottimo articolo! Da principiante quale sono ho trovato utili indicazioni per migliorare il mio stile di guida. Grazie!